venerdì 6 novembre 2020

Covid19. Test rapidi per le scuole grazie a Fondazione CR Firenze

 COVID-19, test rapidi a tappeto per quasi 32 mila studenti delle scuole fiorentine



Grazie al contributo di Fondazione CR Firenze

Lo screening massivo coinvolgerà tutti gli alunni: dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, compresi gli istituti paritari


 


Saranno effettuati 1250 test al giorno per circa un mese


A partire dalla prossima settimana saranno effettuati test rapidi per rilevare la presenza dell’antigene SARS-CoV-2 su tutti gli studenti delle scuole fiorentine: dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, compresi gli istituti paritari. La scuola pilota scelta per l’avvio dei test è l’Istituto Comprensivo Le Cure. Una vasta operazione di screening per contrastare la diffusione del COVID-19 promossa e finanziata da Fondazione CR Firenze, in sinergia con Comune di Firenze, e in collaborazione con la Ausl Toscana Centro, la Società della Salute di Firenze e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. Lo scopo è quello di avere un quadro completo sulla popolazione scolastica e aiutare le scuole in questo periodo. Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti, questa mattina, nella Fondazione Biblioteche Cassa Risparmio Firenze, il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, il sindaco Dario Nardella, il Direttore dell’Ausl Toscana Centro Paolo Morello, e Roberto Curtolo, Ufficio V AT Firenze Dirigente reggente Ufficio III URS.  Presenti, tra gli altri, l'assessore a Welfare ed Educazione e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro, il direttore della Società della salute di Firenze Marco Nerattini, per la Croce Rossa Italiana il Presidente del Comitato di Firenze Lorenzo Andreoni e il Direttore del Comitato Regionale della Toscana Pasquale Morano, e il Provveditore della Misericordia di Firenze Giovangualberto Basetti Sani. 


 


Sono quasi 32 mila gli alunni (7370 dell’infanzia, 15250 della primaria e 9279 della secondaria di primo grado) che verranno sottoposti al test rapido, provenienti da circa 130 plessi scolastici di Firenze (inclusi i bambini residenti nelle aree limitrofe, ma frequentanti gli istituti fiorentini). I test verranno fatti ai bambini le cui famiglie daranno l’autorizzazione ad eseguirli. Se il test darà esito positivo, al bambino, con il consenso della famiglia, potrà essere effettuato contestualmente il tampone molecolare. Per lo svolgimento sarà data priorità agli istituti nei quali sono già presenti classi in quarantena a causa della positività di studenti o insegnanti o personale non docente, dunque dove è più alto il rischio di presenza di casi positivi e asintomatici. Il test antigenico rapido sarà realizzato all’interno delle scuole grazie alla collaborazione e al personale della Croce Rossa Italiana – sede di Firenze e della Misericordia di Firenze attivato dalla Società della Salute di Firenze, in accordo con il Comune. Sul territorio opereranno dieci squadre della Croce Rossa Italiana composte da due giovani medici per ogni squadra, mentre la Misericordia di Firenze impiegherà due squadre composte da un infermiere e un accompagnatore. Verranno effettuati circa 25/30 tamponi ogni ora, per cinque giorni su cinque alla settimana. Ci vorranno dunque circa 27/30 giorni lavorativi per raggiungere l’intera popolazione scolastica. L’operazione ha un costo di 350 mila euro, fra acquisto dei test e pagamento degli operatori sanitari, che saranno interamente sostenuti da Fondazione CR Firenze. La Fondazione già lo scorso marzo aveva stanziato risorse pari a 3,2 milioni di euro che sono state impiegate per l’acquisto di materiale sanitario (mascherine, tute, caschi etc.).


 


“La Fondazione CR Firenze sente forte il senso di responsabilità verso la comunità che è stata travolta da questa seconda ondata pandemica – ha detto Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze -. L’operazione che sta per partire sulle scuole vuole affiancarsi, in maniera sussidiaria, alle fondamentali attività che le strutture sanitarie pubbliche stanno portando avanti. Il momento di difficoltà relativo all’esplosione dei casi di coronavirus ha portato l’intero Consiglio di Amministrazione a sostenere con convinzione l’impegno sulle scuole. La scelta di indirizzare queste risorse proprio alla popolazione scolastica ha un significato importante. Proprio la scuola è stata la Cenerentola della prima ondata del virus, rimasta chiusa per mesi. Oggi vogliamo fare di tutto perché le scuole siano in grado di rimanere aperte e in sicurezza. Ma soprattutto dalla scuola dobbiamo ripartire per garantire alle generazioni un futuro migliore”.


 


 “Nelle scuole della nostra città sta per partire un’importante operazione di prevenzione che interesserà quasi 32 mila studenti – ha affermato il sindaco Dario Nardella -. È la prima operazione del genere che viene fatta a tappeto a Firenze ed è resa possibile grazie al prezioso contributo della Fondazione CR Firenze, che in questa pandemia ha fatto e sta facendo sentire più di sempre la sua vicinanza e il suo sostegno alla nostra comunità, e alla collaborazione dell’Ausl Toscana Centro fortemente impegnata nella lotta al virus”. “I test rapidi ci permetteranno di eseguire uno screening di base nelle scuole cittadine – ha spiegato Nardella - e di capire quanti sono gli studenti positivi al Covid-19. Individuando i casi positivi, avremo un quadro completo dello stato epidemiologico della popolazione studentesca. Ringrazio l’Ufficio scolastico e le scuole coinvolte nel progetto per la collaborazione. La lotta al virus ci vede tutti impegnati in prima fila e solo insieme, ognuno per le proprie competenze, riusciremo a sconfiggere il Coronavirus. Si tratta di un'operazione inedita a livello nazionale fra le grandi città. Non c'è nessun'altra grande città italiana che è riuscita a mettere in campo un piano di screening di tutta la popolazione studentesca.”.


 


“Si tratta di un’operazione importante e molto complessa - ha detto l’assessore Funaro - che coinvolge tanti attori: dirigenti scolastici, ufficio scolastico provinciale, Fondazione CR Firenze, azienda sanitaria, Società della salute di Firenze e realtà del Terzo settore sociosanitario: Croce Rossa Italiana e Misericordia di Firenze con le loro squadre andranno nelle scuole ad effettuare i test”. “Il progetto partirà in un istituto comprensivo pilota - ha spiegato l’assessore - dopodiché sarà esteso agli altri istituti. La prima disponibilità ci è attivata dall’istituto comprensivo Le Cure e poi proseguiremo nelle scuole  che hanno avuto più casi di quarantene, in modo da verificare se nella popolazione scolastica ci sono ulteriori casi positivi”. “Il nostro obiettivo - conclude Funaro - è sapere quanti studenti sono positivi, a tutela loro e delle famiglie, e avere un raccordo stretto tra tutti gli attori istituzionali per fare in modo che le comunicazioni siano il più fluide e rapide possibile in modo da agevolare tutte le situazioni più complesse. La scuola e i genitori in questo periodo hanno fatto sacrifici importanti e faremo di tutto per tutelare la salute e andare incontro alle esigenze delle famiglie”.


 


“Ringraziamo la Fondazione CR Firenze che con questa operazione dà un contributo fondamentale affinché la salute pubblica dei bambini e dei ragazzi della scuola e della città di Firenze sia gestita in condizioni di massima sicurezza - ha dichiarato il Direttore della Ausl Toscana centro, Paolo Morello Marchese -  Siamo tutti impegnati per salvaguardare la salute dei cittadini in questa seconda fase e la prosecuzione delle attività scolastiche ci sta particolarmente a cuore. Per questo il nostro ringraziamento va anche a Misericordia di Firenze e a Croce Rossa Italiana per la disponibilità di personale che sarà impegnato nel progetto”.


 


“Da pochi mesi la scuola è finalmente riaperta – ha aggiunto Roberto Curtolo, Ufficio V AT Firenze Dirigente reggente Ufficio III URS – ma purtroppo non ha potuto lasciarsi alle spalle l’emergenza sanitaria che l’aveva costretta alla chiusura. Abbiamo dovuto prima affrontare l’adeguamento alle norme per la sicurezza anticovid e ora questo terribile virus torna ad essere una minaccia per la scuola, come del resto per il Paese. Ringraziamo la Fondazione CR Firenze, il Comune di Firenze e tutti i soggetti che gravitano attorno a questa iniziativa perché ci offrono la possibilità di alzare la guardia ulteriormente e garantire maggiore attenzione nei plessi scolastici”.


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 5 novembre 2020

"Lo schermo dell’arte", a Firenze dal 10 al 22 novembre il festival di cinema e arte contemporanea





È confermata la XIII edizione de Lo schermo dell’arte – festival di cinema e arte contemporanea di Firenze che quest’anno si svolgerà in streaming on demand sulla piattaforma “Più Compagnia”, in collaborazione con MyMovies.it. I film saranno visibili dal 10 al 22 novembre con un abbonamento standard di euro 9,90 o un abbonamento sostenitori di euro 50. In programma più di 40 film tra cinema d’artista, documentari e cortometraggi e incontri in live streaming.
“In questo anno così difficile, la proposta dello Schermo dell’arte vuole essere una sorta di promemoria per il futuro”, dichiara Silvia Lucchesi, direttrice del Festival. “È importante riflettere sull’esperienza di questo presente caotico, incerto, irregolare. E desideriamo farlo presentando in streaming film che riteniamo una scelta della migliore produzione recente e che abbiamo molto amato. Ma vogliamo continuare anche scambiare idee insieme ad artisti e ad amici curatori con i quali condividiamo un percorso. Confrontarsi e lavorare insieme è questione oggi ancor più essenziale. E lo faremo insieme al nostro pubblico collegato on line dalla sala del Cinema La Compagnia. Perché pur chiuso, il cinema è la nostra casa”.
Lo schermo dell’arte organizza inoltre la IX edizione del programma di ricerca e residenza “VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images” e la mostra “Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis” a cura di Leonardo Bigazzi, prodotta con NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi. La mostra sarà inaugurata lunedì 9 novembre e rimarrà visitabile fino a martedì 8 dicembre.
Il cinema degli artisti, ancor più che negli anni scorsi, è al centro di questa edizione dello Schermo dell’arte. Il loro sguardo partecipato o critico, il racconto di esperienze personali, la trasfigurazione poetica di storie marginali ed emarginate, la riflessione sull’uso del medium e della tecnologia rappresentano possibili vie di lettura della realtà che ci circonda. Tra gli artisti internazionali che presenteranno i loro film in anteprima italiana, la greca Janis Rafa, presente con due opere, la palestinese Emily Jacir, la vietnamita Thao Nguyen Phan, gli israeliani Omer Fast e Dani Gal, il tedesco Rudolf Herz, il taiwanese Musquiqui Chihying, l’americano John Menik.
Il Festival inoltre dedica una speciale attenzione alla produzione italiana con le opere di Riccardo Benassi, Anna Franceschini e Flatform.
In streaming, anche Mascarilla 19 – Codes of Domestic Violence, primo progetto di produzione di opere video di artisti internazionali, promosso e prodotto dalla Fondazione In Between Art Film e curato da Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini. Il programma prende il nome dalla parola in codice che in Spagna viene usata dalle donne vittime di violenza domestica per denunciare gli abusi subiti e riunisce i lavori degli artisti Iván Argote, Silvia Giambrone, Eva Giolo, Basir Mahmood, MASBEDO, Elena Mazzi, Adrian Paci e Janis Rafa, invitati a confrontarsi su questo tema quanto mai attuale, acuitosi nel contesto della pandemia e delle conseguenti misure di confinamento sociale.
La proposta on line è arricchita anche dai contenuti live dei Festival Talks di artisti e curatori: Riccardo Benassi con Andrea Lissoni, direttore dell’Haus der Kunst di Monaco; Anna Franceschini con Milovan Farronato, curatore del Padiglione Italia dell’ultima Biennale di Venezia; Flatform con Silvia Lucchesi, direttrice del Festival; gli artisti del programma Mascarilla 19 con i curatori Leonardo Bigazzi e Paola Ugolini.
Dalla Manifattura Tabacchi sempre in streaming: il collettivo curatoriale Francesco Urbano Ragazzi con Kenneth Goldsmith, poeta, critico, fondatore dell’archivio online UbuWeb; la tavola rotonda sul tema Commissioning Artists’ Moving Images, alla quale parteciperanno Beatrice Bulgari, presidente della Fondazione In Between Art Film, Han Nefkens, presidente della Han Nefkens Foundation, e Mason Leaver-Yap, associate curator al KW Institute for Contemporary Art.
Tra i documentari in anteprima italiana si segnalano quelli dedicati a: JR, autore di celebri progetti di arte pubblica e di film tra i quali Visage Villages realizzato con Agnès Varda; all’architetto Alvar Aalto e alla prima moglie Aino, coppia che con le loro iconiche creazioni ha definito il segno del design scandinavo; il ritratto realizzato da James Crump del controverso artista Jordan Wolfson, le cui opere inquietanti e provocatorie arrivano a suscitare reazioni estreme sia da parte di coloro che lo criticano che dei suoi sostenitori; un ritratto di Keith Haring, realizzato in occasione del trentesimo anniversario della morte, avvenuta a soli 32 anni, che ripercorre la sua vita e la sua opera attraverso alcuni filmati inediti provenienti dagli archivi della Haring Foundation; il film dedicato a Hans Hartung, che riunisce interviste e riprese filmate all’interno della casa-studio nelle colline di Antibes dove il maestro dell’Informale europeo visse con la moglie, la pittrice Anna-Eva Bergman, e che oggi ospita la fondazione dedicata alla loro opera. Inoltre il film di Simone Manetti su Pippa Bacca che, attraverso le testimonianze della famiglia e delle immagini video della sua ultima performance Brides on Tour, ricostruisce la tragica vicenda dell’artista milanese uccisa in Turchia il 31 marzo 2008.
Il Festival dedica, come ogni anno, uno specifico programma di residenza ai giovani artisti internazionali under 35, progetto ideato e curato da Leonardo Bigazzi. 12 giovani artisti europei o residenti in Europa che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica sono stati selezionati con una open call in collaborazione con alcune delle più importanti accademie, scuole d’arte e residenze per artisti europee. VISIO si fonda sulla costruzione di un’esperienza collettiva di condivisione generata da una comunità aperta di artisti, curatori e collezionisti. Quest’anno partecipano con incontri on-line tra gli altri: Philippe Alain-Michaud, Beatrice Bulgari, Adrienne Drake, Omer Fast, Flatform, Ilaria Gianni, Alessandro Rabottini, Hilde Teerlinck e Francesco Urbano Ragazzi.
Le opere dei 12 partecipanti a VISIO saranno esposte nella mostra Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis, curata da Leonardo Bigazzi e prodotta insieme a NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, che si terrà dal 9 novembre all’8 dicembre 2020 negli spazi dell’ex complesso industriale della Manifattura Tabacchi, oggi al centro di un importante progetto di rigenerazione urbana. La mostra sarà una riflessione sulle questioni più urgenti generate dall’attuale crisi mondiale, proponendo visioni alternative per ripensare il presente e immaginare il futuro.
Lo schermo dell’arte inoltre promuove il collezionismo di video installazioni, film e video d’artista attraverso il VISIO Young Talent Acquisition Prize (VI edizione) che consiste nell’acquisizione di un’opera di uno degli artisti partecipanti da parte della Seven Gravity Collection, collezione privata italiana interamente dedicata alle opere video di artisti contemporanei.

Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 2 novembre 2020

Le donne dell'antica Roma celebrate agli Uffizi




‘Imperatrici, matrone, liberte’ è il titolo della nuova esposizione archeologica delle Gallerie: trenta opere, 

tra le quali anche le sculture raffiguranti la madre 

di Nerone e la moglie di Domiziano, per spiegare 

i tanti (e rilevanti) ruoli della donna nella società 

del tempo

Il direttore Schmidt: “Una mostra al femminile, che al contempo rivela l’immenso patrimonio archeologico delle Gallerie degli Uffizi, negli ultimi anni sempre più attenti a proporre un’immagine forte delle donne”


Potenti. Determinate. Discusse. Indipendenti. Ribelli. E molto altro ancora.  Le donne romane dell’età imperiale, con le loro storie, i loro segreti, le loro battaglie di emancipazione civile, politica ed economica: sono loro le assolute protagoniste della mostra “Imperatrici, matrone, liberte” alla Galleria degli Uffizi in programma dal 3 novembre 2020 al 14 febbraio 2021. Si tratta di circa trenta opere provenienti dalla ricca collezione archeologica del complesso museale: tra queste, anche le splendide sculture di Agrippina Minore, celeberrima madre di Nerone, o di Domizia Longina, chiacchierata sposa di Domiziano. 

L’itinerario è ampliato da importanti prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che con alcune preziose monete d’oro di epoca romana consente di osservare dall’interno il ruolo femminile nella propaganda della casa imperiale, e dalla Biblioteca Nazionale Centrale del capoluogo toscano, i cui codici cinquecenteschi dialogano in mostra con i disegni della stessa epoca conservati al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, mostrando le diverse raffigurazioni delle antiche epigrafi presenti in mostra. 

La narrazione, articolata in tre sezioni, permette di seguire la vita delle donne romane nei primi due secoli dell’Impero (dagli inizi del I alla seconda metà del II secolo d.C.), soffermandosi sui modelli positivi e negativi incarnati dalle imperatrici e dalle donne di spicco della casa imperiale e mettendo in risalto i possibili ruoli pubblici al femminile, ma si concentra anche su affascinanti storie di vita quotidiana di matrone e liberte. Così, è possibile incontrare Giunia Atte, prima schiava e poi liberta sposata al suo patrono, vittima, probabilmente sotto il regno di Domiziano, di una vera e propria maledizione scagliatale dal marito, abbandonato dopo la morte della figlia comune: le terribili parole spese contro di lei sono iscritte sulla ara dedicata alla fanciulla. Oppure Pompeia Trebulla, potente matrona dell’élite di Terracina che, circa quarant’anni prima, sotto l’imperatore Claudio, era in grado di far restaurare a sue spese il tempio dedicato a Tiberio ed alla madre Livia, ponendo così il suo nome accanto a quello degli Augusti in un significativo gesto di indipendenza e potere femminile.


Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Le Gallerie degli Uffizi negli ultimi anni hanno dedicato grande attenzione alle tematiche della storia di genere, ribaltando l’immagine tradizionale e tradizionalista delle donne e mostrandone invece il lato creativo, forte e indomito. La mostra è inoltre un’occasione unica per permettere ai nostri visitatori di ammirare splendidi pezzi della nostra importantissima collezione archeologica, che stupiranno anche il nostro pubblico più attento.” 


La curatrice della mostra Novella Lapini: “Al centro di questa mostra c’è la storia delle donne romane dei primi due secoli dell’Impero, analizzata sia dal punto di vista del modello femminile proposto ufficialmente, incarnato nel bene e nel male da esponenti della domus Augusta, sia in relazione alle nuove possibilità d’azione che si creano in un sistema dinastico. Sull’onda delle prerogative concesse alle Auguste, elette a sacerdotesse dei loro congiunti divinizzati e capaci di beneficiare intere comunità con i loro atti di liberalità, le matrone dell’élite si inseriscono infatti più direttamente nella vita pubblica, quali flaminiche (dedite al culto delle nuove dive), evergeti (benefattrici) e patronedei loro municipi, attuando una graduale ma effettiva rivoluzione di genere nelle città”.



Mostra curata da Novella Lapini con la direzione di Fabrizio Paolucci


Firenze, Uffizi, primo piano, Sala Detti e Sala del Camino 

3 novembre 2020 - 14 febbraio 2021


Nicoletta Curradi 

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