venerdì 31 ottobre 2025

Presentata la Lucrezia Borgia di Donizetti, in programma a Firenze dal 9 novembre 2025

 

Teatro del Maggio Musicale  Fiorentino





Opera

dal 9 al 16 novembre 2025


Gaetano Donizetti


Lucrezia Borgia


Maestro concertatore e direttore

Giampaolo Bisanti


Regia

Andrea Bernard


Composta nell’autunno del 1833, Lucrezia Borgia debutta al Teatro alla Scala il 26 dicembre dello stesso anno. La fonte è il dramma omonimo di Victor Hugo che Felice Romani, autore del libretto, dispose in un prologo e due atti. Fu lo stesso Donizetti a proporre a Romani di ricavare un libretto d’opera dal dramma di Hugo, attratto tanto dalle situazioni ad alta tensione presenti nel testo quanto dalle atmosfere cupe che contornano la vicenda.


Lucrezia Borgia, donna spietata nella gestione del potere e pronta a eliminare ogni suo nemico, ritrova a Venezia il figlio segreto Gennaro che ha dovuto abbandonare in tenera età. Il giovane, ignaro della verità, si sente attratto da quella nobildonna mascherata, fino a quando gli amici ne rivelano l’identità strappandole la maschera e oltraggiandola pubblicamente. Da quel momento si innesca una serie di eventi sempre più drammatici che porteranno all’avvelenamento della brigata di amici di Gennaro, lui stesso compreso. Solo alla fine dell’opera, nel corso di un duetto pieno di pathos, il giovane scoprirà di essere il figlio della tanto odiata Lucrezia.


In Lucrezia Borgia Donizetti forgiò musicalmente la figura di una donna assai complessa e dalla doppia personalità. Il ruolo della protagonista, tanto spietata con i nemici quanto amorevole con il figlio segreto, richiede infatti un’interprete dotata di maestria vocale unita a grande personalità drammatica.


Nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Lirico di Cagliari 


La recita dell'11 novembre sarà trasmessa in diretta su Rai Radio 3


Incontro con il pubblico - Parlando d'opera


Martedì 4 novembre, ore 16:30 

"Un mostro di madre"

a cura di Piero Mioli     

In collaborazione con Il Foyer - Amici della Lirica di Firenze

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili 


Artisti


Maestro concertatore e direttore

Giampaolo Bisanti


Maestro del Coro

Lorenzo Fratini


Regia

Andrea Bernard


Scene

Alberto Beltrame


Costumi

Elena Beccaro


Luci

Marco Alba


Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino


Alfonso I d'Este

Mirco Palazzi       


Lucrezia Borgia

Jessica Pratt


Gennaro

René Barbera


Maffio Orsini

Laura Verrecchia


Jeppo Liverotto

Daniele Falcone


Don Apostolo Gazella

Gonzalo Godoy Sepúlveda


Ascanio Petrucci

Davide Sodini


Oloferno Vitellozzo

Yaozhou Hou     


Gubetta

Mattia Denti


Rustighello

Antonio Mandrillo


Astolfo

Huigang Liu


Un coppiere

Dielli Hoxha


Durata

2 ore e 40 minuti circa (intervallo compreso)


9 novembre 2025 - 17:00

Sala Grande


11 novembre 2025 - 20:00

Sala Grande


14 novembre 2025 - 20:00

Sala Grande


16 novembre 2025 - 15:30

Sala Grande


9 novembre 2025 - 17:00

Audiotour


Prezzi

Platea 1 (prima recita)130,00€
Platea 1 (repliche)110,00€
Platea 290,00€
Platea 375,00€
Platea 465,00€
Palchi 45,00€
Galleria35,00€
Visibilità limitata15,00€
Solo ascolto10,00€




Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 24 ottobre 2025

Le suggestive fotografie di David Doubilet a Villa Bardini




Fino al 12 aprile 2026, a Villa Bardini, gli scatti di David Doubilet, fotografo subacqueo di fama mondiale. Oltre 80 immagini che raccontano il mondo che vive sotto la superficie dell’acqua e invitano a prendersi cura del pianeta  


La sconfinata bellezza della vita nelle profondità oceaniche e al tempo stesso la fragilità degli ecosistemi sottomarini nella mostra “Oceani”, che porta per la prima volta National Geographic a Firenze. Dal 21 ottobre 2025 al 12 aprile 2026, a Villa Bardini, la prima esposizione personale che celebra il lavoro del fotografo David Doubilet in Italia, pioniere dell’esplorazione sottomarina e massimo esponente mondiale della fotografia subacquea. La mostra è promossa da Fondazione CR Firenze e le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con National Geographic.  


“È con grande soddisfazione che inauguriamo il terzo progetto culturale che la Fondazione realizza con Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Villa Bardini – afferma Bernabò Bocca, Presidente di Fondazione CR Firenze – con l’obiettivo condiviso di sollecitare il significato e il ruolo dell’arte nella nostra società. In collaborazione con National Geographic, portiamo per la prima volta a Firenze l’incredibile lavoro del fotografo David Doubilet, pioniere dell’esplorazione sottomarina e massimo esponente mondiale della fotografia subacquea. Una mostra che ci ricorda la bellezza del nostro pianeta ma allo stesso tempo anche la sua fragilità. L’opportunità di osservare le immagini scattate sotto la superficie dell’acqua ci sollecita a una responsabilità collettiva e ci ispira a comportanti più responsabili che creino una connessione profonda tra le persone e la natura”. 




David Doubilet, newyorkese di nascita, fotografo subacqueo di fama mondiale e ispirato dalla leggendaria figura di Jacques-Yves Cousteau, per oltre mezzo secolo ha percorso i mari di tutto il mondo documentandone la straordinaria bellezza, raggiungendo i luoghi più incontaminati e realizzando scatti che gli hanno permesso di diventare uno dei più apprezzati professionisti della fotografia naturalistica. Autore di ben 79 servizi per National Geographic, per cui ha cominciato a lavorare nel 1971, e di 12 libri, vincitore di numerosi e prestigiosi premi fotografici, è stato tra l’altro tra i primi fotografi a usare la tecnica dell’over/under, che permette di catturare simultaneamente ciò che accade sott’acqua e sopra la superficie. Oggi ha 79 anni e continua a solcare i mari.  


In mostra sono esposte oltre 80 immagini che raccontano gli ecosistemi marini, oggi sottoposti a forti pressioni per via del cambiamento climatico e delle attività umane. Insieme alla moglie Jennifer Hayes, biologa marina e a sua volta fotografa subacquea, David Doubilet è diventato un ambasciatore degli oceani, e dell’importanza che la loro salute ha per il nostro benessere. Undici le sale in cui sono esposte immagini iconiche scattate nei mari di tutto il mondo, dai Caraibi alle Filippine, dall’Indonesia all’Australia, fino all’Antartide. Ispirandosi alla fotografia over/under, di cui Doubilet è il più celebre interprete, il percorso della mostra si sviluppa tutto su un gioco di “opposti”. Così, strada facendo si incontrano sale dedicate a warm/cold, close/far, scary/cute, bright/dark, threat/care e many/few, in un’emozionante alternanza di ambienti e di situazioni. Le immagini in mostra insegnano a conoscere e amare il mondo che vive sotto la superficie dell’acqua e ispirano a prenderci cura del pianeta che abitiamo. 


Tra le fotografie più emozionanti della mostra: un’immagine aerea, uno dei tratti più spettacolari della Grande Barriera Corallina australiana sorvolato da un piccolo aereo De Havilland Beaver che trasporta subacquei in un’area dedicata alle immersioni; un piccolo di tartaruga verde (Chelonia mydas) nuota verso il mare aperto nelle acque cristalline della laguna di Nengo Nengo, un piccolo atollo dell’arcipelago delle Tuamotu, nella Polinesia Francese; il ghigno clownesco di un pesce pappagallo arcobaleno (Scarus frenatus) al largo del Queensland, in Australia; banchi di diverse specie di pesci trovano riparo tra i rami di un corallo Acropora palmata, una specie in pericolo, nel cuore dei Giardini della Regina (Jardines de la Reina), a Cuba, una delle più grandi aree protette incontaminate dei Caraibi, celebre per la sua straordinaria biodiversità.



Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 15 ottobre 2025

Presentata la stagione 2026 del Teatro Comunale Antella

 


La conferenza stampa presso la Libreria Brac di Firenze





Da venerdì 17 ottobre con “Giovani infelici” di Pier Paolo Pasolini, testo pubblicato postumo nel 1976 in Lettere luterane, il cartellone 25/26 esplora il presente: attualità, diritti umani, violenza, genocidio, informazione. Spettacoli tout public, spazio agli under 35 e alla nuova drammaturgia. La letteratura con Dostoevskij, Perec,Tolstoj. In Carrozza 10 omaggio ad Agatha Christie

“È il possesso culturale del mondo che dà felicità” diceva Pier Paolo Pasolini. Parte da qui la stagione 2025/2026 del Teatro Comunale Antella, 25 appuntamenti da ottobre a marzo, fra cui gli spettacoli tout public e gli eventi in Carrozza 10. “E’ una frase che racchiude un sentiero per la felicità, ed è quello di cui tutti abbiamo bisogno, oggi più che mai” dichiara il direttore artistico Riccardo Massai che firma un cartellone dedicato alle diverse tematiche di attualità che scandiscono il nostro presente, agli under 35 e alla nuova drammaturgia.

“Ancora una volta, con il suo cartellone, il Teatro comunale di Antella dimostra di essere un occhio aperto sul mondo. Un luogo dove la società che cambia, con la sua bellezza e le sue contraddizioni, diventa impegno e arte da portare in scena, da elaborare e condividere collettivamente. Una nuova stagione di qualità, in grado di diffondere cultura e ispirare, che grazie al lavoro e alla sensibilità del direttore Massai, continua a fare del nostro Teatro un punto di riferimento per tutta la Toscana e non solo”, affermano il sindaco Francesco Pignotti e l’assessora alla cultura Paola Nocentini del Comune di Bagno a Ripoli.

"Fondazione CR Firenze accompagna da anni il percorso del Teatro dell’Antella, riconoscendone il ruolo di presidio culturale e di spazio di crescita per la comunità – afferma Barbara Tosti, Responsabile del settore Arte, Attività e Beni Culturali di Fondazione CR Firenze –-. Dal 2020 sosteniamo con continuità la stagione teatrale e i progetti con le scuole, convinti che l’esperienza del teatro sia un potente strumento educativo e sociale, capace di avvicinare i più giovani alla pratica artistica e alla bellezza della scena. Il nostro legame con questa realtà nasce già nel 2018, quando – grazie al bando Spazi Attivi – abbiamo contribuito insieme al Comune di Bagno a Ripoli alla riqualificazione della vicina “Carrozza 10”, oggi diventata un’arena estiva e un punto di incontro per i cittadini. Un intervento che testimonia la volontà della Fondazione di sostenere luoghi che uniscono cultura, socialità e partecipazione”.

Ad inaugurare il programma è “Giovani infelici”, pubblicato postumo nel 1976 all’interno del volume Lettere luterane, un testo ancora estremamente attuale: i giovani di oggi sono infelici, scriveva Pier Paolo Pasolini, di cui quest’anno ricorrono i 50 anni dalla morte, perché “i figli che non si liberano dalle colpe dei padri sono infelici”. Lo spettacolo di teatro-danza, con la regia di Riccardo Massai e la coreografia di Angela Torriani Evangelisti, vede sul palco tutti interpreti giovanissimi: Luca Pedron ed Emanuele Taddei, Stella Ciutti e Matilde Danti di Versiliadanza e l’Ensemble Fuori dal Coro (venerdì 17 ottobre).

Esplorare temi controversi e spinosi è quello che accade in altri titoli del calendario. “Sonata a Kreutzer” di e con Marco Grossi, basato sul racconto del celebre scrittore russo Lev Tolstoj, è l'occasione per affrontare il tema della violenza di genere da un punto di vista inusuale, quello del carnefice (venerdì 21 novembre). “La merce più preziosa” è una favola allegorica sull'Olocausto dietro la quale compare lo spettro del razzismo di sempre. Il testo del drammaturgo francese Jean-Claude Grumberg, autore di una trentina di opere teatrali, rappresentate in tutto il mondo, e sceneggiatore (ha lavorato, tra gli altri, con Truffaut e Costa-Gravas), è in scena con la traduzione e la regia di Beno Mazzone, del Teatro Libero di Palermo (domenica 25 gennaio). “Non resterò in silenzio. Storia di Rachel uccisa in Palestina” è dedicato alla giovane attivista e pacifista statunitense, nota per il suo impegno a favore dei diritti umani e della giustizia sociale. Nata nel 1979 a Olympia, Washington, Rachel Corrie si è distinta per il suo coraggio quando, nel 2003, si è recata nella Striscia di Gaza come volontaria con il movimento International Solidarity Movement. Fu investita e uccisa da un bulldozer israeliano mentre cercava di impedire la distruzione della casa di un medico palestinese usando il suo corpo come scudo umano (venerdì 6 marzo).

Spazio agli under 35 e al teatro contemporaneo con Daniel Dwerryhouse e Federico Giaime Nonnis in “Wet floor”, il testo, scritto nel 2018 dal pluripremiato giovane drammaturgo Fabio Pisano, pone la questione, quantomai attuale, dell’informazione, della verità delle notizie, non solo del giornalismo ma dei social che le amplificano senza una verifica seria generando, a volte, drammi irreparabili (venerdì 7 novembre). Mario Pietramala è invece protagonista di “L’Ombra - Sull’Isola del Tesoro” con la regia di Riccardo Alessandri. Lo spettacolo nasce dal desiderio di mettere in dialogo l’immaginario avventuroso di Robert Louis Stevenson con il nostro presente, attraverso una chiave di lettura precisa: il doppio, lo scollamento dalla realtà e lo straniamento (venerdì 14 novembre). Valerio Pietrovita dirige e interpreta “L’idiota: circo di voci per attore solo”, liberamente tratto da L’idiota di Fëdor Dostoevskij. Seguiremo le vicende del romanzo attraverso gli occhi del suo protagonista, il principe Myskin, per riflettere il presente in cui ci troviamo oggi (venerdì 6 febbraio).

La letteratura attraversa la stagione più volte. Cantiere Obraz porta in scena “Delitti esemplari” di Max Aub, curando la produzione, l’ideazione e la regia. Surreale e caleidoscopico carosello di confessioni che abbracciano varie umanità, il testo è un gioco, un esercizio sulla mediocrità umana che, provocatoriamente per Aub, è la vera natura dell'uomo (sabato 13 dicembre). Laura Marinoni, una delle ”protagoniste” del teatro italiano, da tempo compie un lavoro di analisi e di scavo sull’opera di Chandra Candiani, una delle poetesse più significative della letteratura italiana. La vedremo sul palco in “Il silenzio è cosa viva”, dall'omonimo libro dell’autrice, con musiche originali eseguite dal vivo da Andrea Coruzzi, in collaborazione con Radicondoli Festival (venerdì 20 febbraio). Liberamente tratto da W o il ricordo d’infanzia di Georges Perec, “Tutti i miei stupidi ieri o sulla bugia”, di e con Maria Caterina Frani, é uno spettacolo che ha come oggetto il rapporto personale con la memoria e la costruzione di falsi ricordi, tra la realtà e l’immaginazione (venerdì 20 marzo).

Non poteva mancare la musica. Torna in scena la Fabbrica del nulla per presentare il nuovo album E se l’onda è il mare. Il gruppo si contraddistingue per la capacità di alternare momenti improvvisativi a brani originali con sonorità che spaziano dalla World Music alla contemporanea. All'omonimo album d'esordio, fanno seguito Ricercare e la più recente Oper/in/a Bottle, trasmessa su Rai 5 (venerdì 16 gennaio). Torna anche Letizia Fuochi con “L'antidoto – come tentare di resistere alla distrazione di massa”, l’autrice si è interrogata se abbia ancora un senso, oggi, inseguire fortemente un sogno puro ed ugualitario, partecipativo, progressista, pacifista, responsabile e comunitario. Insieme a lei saranno sul palco Chiara Riondino, che la affianca alla voce e alla chitarra, il percussionista Ettore Bonafé e il chitarrista Francesco Frank Cusumano (venerdì 23 gennaio).

Gli spettacoli tout public

Tutti di domenica alle ore 17, sono pensati per un pubblico di tutte le età. Si parte con l’operina comica “Casearia, il paese dei formaggi”, in anteprima nazionale, su libretto di Pierfrancesco Poggi, la musica di Aldo Tarabella e l’ensemble strumentale della Scuola di Musica di Fiesole (26 ottobre), il “Fiore Viola”, in collaborazione con Ambiur Puppet Shadow Theater, uno spettacolo di ombre che prende esempio dal teatro delle ombre tradizionale tipico dell’Indonesia (9 novembre), “Le avventure della freccia azzurra”, fiaba dolce-amara ispirata al capolavoro di Gianni Rodari, con l’adattamento drammaturgico e la regia di Cecilia Bartoli, una produzione Teatrino dei Fondi (23 novembre), “Vecchina e Ajal”, uno spettacolo narrato, danzato e cantato, su testo di Miriam Bardini e Patrizia Mazzoni (14 dicembre), “Danza delle Ombre”, un viaggio attraverso i colori dal punto di vista di bambine e bambini della Scuola Internazionale di Firenze ispirato da due libri: My many Colored Days di Dottor Seuss e Un colore tutto mio di Leo Lionni (8 febbraio), “All’origine dell’amore”, uno spettacolo teatrale che unisce il linguaggio antico e poetico del teatro d’ombre alle potenzialità visive delle proiezioni moderne, per raccontare il celebre mito greco (8 marzo), “Per un Raperonzolo”, ispirato alla fiaba dei fratelli Grimm, per raccontare che la vita avrà i suoi dolori, le sue ferite, i suoi abbandoni, ma vale sempre la pena di essere vissuta (15 marzo).

Gli eventi in Carrozza 10

I viaggi fra i vari paesi, attraverso menù tradizionali e ingredienti per noi spesso inconsueti, ripartono anche quest’anno con la chef Vanessa Crespina (La Massaia Contemporanea) e le sue cene etnico-culturali: il 27 novembre ci porta in Palestina, l'11 dicembre mira invece al cuore della Siberia con un viaggio in Transiberiana, che resta ancora oggi la ferrovia più lunga al mondo. Il 12 febbraio andremo a conoscere la cucina olandese e il 12 marzo l'Iran, la cui cucina è considerata una delle più sofisticate al mondo. A gennaio, il 29, e a febbraio, il 26, la carrozza si tinge di giallo per i 50 anni dalla morte di Agatha Christie, con due serate a tema dedicate alla regina del giallo e a due suoi racconti meno frequentati: Il villino degli usignoli La lanterna. Le serate, sempre di giovedì alle ore 19.30, sono solo su prenotazione.

Meno carta, più teatro

La sostenibilità ambientale è una tema importante per il Teatro che, a partire da questa stagione, ha deciso di non stampare le brochure del programma, ma solo una cartolina, l’opera di copertina è firmata dal vignettista Giuliano. Meno carta, più teatro. Scopri la stagione con un click: www.archetipoac.it

La stagione del Teatro Comunale Antella è organizzata da Archètipo ETS con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze, Comune di Bagno a Ripoli, UnicoopFirenze.

Informazioni

Teatro Comunale Antella

Via Montisoni, 10 Bagno a Ripoli (Firenze)

Tel. 055.621894

www.archetipoac.it


Teatro di residenza della Regione Toscana – Direzione artistica Riccardo Massai

Biglietti

Intero € 15.00

Riduzioni € 13.00

(Sotto i 12 e sopra i 65 anni - Soci Coop Firenze - Carta dello Studente - Iscritti ai laboratori Archètipo)

Per lo spettacolo con Laura Marinoni Il silenzio è cosa viva dall'opera di Chandra Livia Candiani

Intero € 18.00; riduzioni € 16.00

(Sotto i 12 e sopra i 65 anni - Soci Coop Firenze - Carta dello Studente - Iscritti ai laboratori Archètipo)

La biglietteria del teatro è aperta un’ora prima dell’inizio degli spettacoli

I biglietti della stagione sono in prevendita in tutti i Punti TicketOne e online su www.ticketone.it

Info e prenotazione spettacoli: prenotazioni@archetipoac.it - www.archetipoac.it


Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 13 ottobre 2025

Eleonora Roaro. LA NUBE al mudaC | museo delle arti Carrara

 






La sala dedicata alle mostre temporanee del mudaC|museo delle arti Carrara ospita la mostra Eleonora Roaro. LA NUBE – a cura di Cinzia Compalati e Vanina Saracino, aperta fino al 25 gennaio 2026.


Il progetto artistico e curatoriale LA NUBE indaga le conseguenze ambientali della Zona Industriale Apuana (Z.I.A.) tra Massa e Carrara, con particolare attenzione all’esplosione della Farmoplant (ex Montedison-Diag) del 17 luglio1988, ultimo di una serie di incidenti che portarono allo smantellamento del polo chimico.


L’installazione audio-video site specific di Eleonora Roaro, articolata in dodici parti corrispondenti ai brani dalle sonorità industrial realizzati dal musicista Emiliano Bagnato – che intrecciano parti strumentali, sintetizzatori, field recording e canzoni – ripercorre i passaggi chiave della storia della Zona Industriale Apuana dall’epoca fascista a oggi. Ne emerge una riflessione sull’impatto ambientale e sociale del boom economico e sulle narrazioni post-verità costruite da media e industrie per interessi politici ed economici.


Protagonista del video è la ZIA, una donna di Alteta – frazione di Massa inglobata nella zona industriale –, personificazione della Zona Industriale Apuana e delle sue contraddizioni. Con un character design basato sulle fattezze dell’artista, dà voce al progetto interpretando documenti d’epoca e testi originali. Le illustrazioni e le animazioni, realizzate da Corinne Ingegnieri e ispirate alle grafiche punk DIY, fungono da cornice narrativa, scandendo il passare del tempo attraverso i cambiamenti della casa della ZIA e le trasformazioni del paesaggio visto dalla finestra. Sono, inoltre, un filo conduttore tra materiali d’archivio tra loro eterogenei, come filmati Super8, VHS-C, articoli di giornale, disegni, fotografie, volantini e video digitali.


LA NUBE recupera le istanze di protesta delle controculture e dell’attivismo politico, focalizzandosi in particolare su movimenti cittadini come l’Assemblea Permanente dei Cittadini di Massa e Carrara, Medicina Democratica e associazioni ambientaliste attivi tra gli anni ’70 e ’90 nella denuncia dell’impatto della Zona Industriale Apuana su ambiente, salute pubblica e sicurezza sul lavoro, e nella lotta contro la disinformazione. Per questo motivo, per il mudaC l’artista ha selezionato e curato materiali d’archivio, lavori fotografici e documentari realizzati negli ultimi trent’anni da artisti, attivisti e studiosi legati al territorio, costruendo una narrazione corale che arricchisce il percorso espositivo. La mostra è accompagnata da un programma di talk e workshop che approfondiscono i temi affrontati nel progetto sotto una prospettiva ambientale, storica e politica.


 L'artista


Eleonora Roaro (Varese, 1989) è un’artista visiva e ricercatrice con sede a Milano. Ha studiato Fotografia (BA – IED, Milano), Arti Visive e Studi Curatoriali (MA – NABA, Milano) e Contemporary Art Practice (MA – Plymouth University, Plymouth). È docente presso la NABA e lo IED (Milano). Dal 2025 sta svolgendo il dottorato di ricerca presso l’Università di Plymouth con il gruppo di ricerca Transtechnology Research.

Il suo lavoro è stato esposto dal 2011 in numerosi musei e gallerie, tra cui La Triennale (Milano), Fabbrica del Vapore (Milano), Casa degli Artisti (Milano), Museo diffuso (Torino), CAMERA (Torino), MACRO (Roma), CAMeC (La Spezia), Casa Cavazzini (Udine), E-Werk (Friburgo), Maison de la Culture (Clermont-Ferrand), La Friche (Marsiglia), Istituto Italiano di Cultura (Madrid e Praga). Nel 2019 come assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Udine ha lavorato al progetto “VR e AR nella valorizzazione del patrimonio culturale e artistico”. Dal 2020 al 2022 ha fatto parte del progetto “Sensing Dolce Vita: An Experiment in VR Storytelling”, vincitore del MISTI Global Seed Fund (Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA; SISSA, Trieste, Friuli-Venezia Giulia).


mudaC

Via Canal del Rio n. 1

Carrara

Chiuso il lunedì


 Fabrizio Del Bimbo