Alto 15 metri e posizionato al centro della rotatoria nord di San Casciano in Val di Pesa.
E' questo l'ultimo progetto artistico di Mauro Staccioli, la sua visione della campagna toscana.
Siamo all'ingresso di San Casciano Val di Pesa e lo scorso 20 dicembre è spuntata nella rotatoria la prima parte dell'opera.
Il progetto si compone infatti di due momenti: quello già effettuato del posizionamento di un maestoso tripode in acciaio corten, al centro della rotatoria e quello della sistemazione a verde della rotonda che per ragioni climatiche e legate all’alternarsi delle stagioni avverrà invece più avanti, in corrispondenza della prossima primavera.
Obiettivo del progetto è quello di utilizzare gli strumenti e il linguaggio dell’arte contemporanea, cari a San Casciano vista anche la recentissima inaugurazione dell’elefante ‘teatrale’ ideato dal duo campano Perino & Vele, per ricreare una porzione di campagna toscana, in linea con l’ambiente circostante, le tradizioni e la vocazione storica del territorio.
Il tripode di Staccioli, è la versione scultorea dell’attrezzo agricolo dello stollo.
“L’idea - spiega l’artista Mauro Staccioli – nasce dalla relazione con il tessuto urbano di San Casciano ed è quella di ricreare una porzione della campagna chiantigiana per raccontare una storia che vuole affermare prima di tutto uno stretto legame con il territorio, un territorio vissuto da gente pragmatica, concreta, realista che ama il contatto con la terra e da sempre preferisce esprimersi usando la manualità.”
La scelta di suddividere l’operazione in due momenti distinti è dettata dalla necessità di dare all’acciaio corten, materiale di cui è costituita l’opera, il tempo necessario per mutare aspetto e colore, ossidarsi con il trascorrere dei mesi fino ad assumere un colore rossastro, simile alla ruggine.
“Uno dei fili conduttori di quest’opera - aggiunge l’artista - è il principio della metamorfosi degli elementi che la compongono, del mutamento continuo, della vita in fieri. In realtà le trasformazioni dell’acciaio corten saranno costanti nel tempo, così come le piante che lo circonderanno.
Quanto alla seconda tranche del progetto, che potrà essere ultimato tra alcuni mesi, la piantumazione interesserà alcuni arbusti tipici del territorio, quali viti e aceri, ulivi e salici, disposti a cerchio lungo il perimetro della rotonda. L’opera è stata realizzata grazie al contributo di CNA Firenze.
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