Dal 21 al 24 febbraio 2008 Artour-o si svolge ancora una volta al Grand Hotel Minerva di Firenze, il prestigioso hotel 4 stelle appartenente alla Concerto Fine Italian Hotels, che dal 2006 ha scommesso su questa innovativa formula di Museo Shop Temporaneo d’Arte Contemporanea riconfermandosi testimonial d’eccezione di una kermesse che presenta nelle camere e nelle aree comuni dell’hotel opere d’arte provenienti da una trentina di operatori pubblici e privati nazionali e internazionali.
La manifestazione, volta a dimostrare che l’arte del passato deve rigenerarsi e rinnovarsi nell’arte del presente e del futuro, trova una sede ideale a Firenze, culla del rinascimento, ma anche laboratorio di arte contemporanea, e una vetrina d’eccezione al Grand Hotel Minerva che rappresenta una perfetta sintesi fra l’arte di ieri e di oggi grazie alla compresenza di atmosfere d’epoca e di dettagli architettonici degli anni ’70.
Sempre più ricco il programma della manifestazione che oltre alla rassegna di opere al Grand Hotel Minerva prevede anche tavole rotonde sulla multipolarità dell’arte e sulla interpretazione delle espressioni artistiche del mondo moderno e percorsi alla riscoperta dell’arte contemporanea in città
Gli itinerari Artour-o in città ci guideranno, infatti, alla scoperta di gallerie, mostre e collezioni di arte moderna presenti all’Officina Farmaceutica di S.Maria Novella, a Casa Howard, al Museo Ideale di Leonardo e allo storico caffè letterario delle Giubbe Rosse.
Il Museo Shop di arte Contemporanea verrà inaugurato venerdì 22 alle ore 16 e rimarrà aperto nei pomeriggi seguenti, fino a domenica 24, dalle 15 alle 20.30: da non perdere la proiezione del cortometraggio di Andrea Liberovici “500.000 leoni” presentata al 57° festival del Cinema di Locarno. Un’occasione, insomma, non solo per la clientela dell’hotel, ma anche per i fiorentini più sensibili alle promesse artistiche e agli appuntamenti con l’arte per compiere un inedito percorso culturale fra le più significative espressioni artistiche del passato e del futuro.
Nicoletta Curradi
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