DARIO BALLANTINI VISIONI SOMMERSE
21 Febbraio – 19 Aprile 2008
La Galleria del Palazzo segnala la mostra di questo poliedrico artista, giunto alla notorietà grazie alla carriera di attore e trasformista, ma che coltiva da oltre vent’anni una forte passione per le arti figurative. Per comprendere il peso di questa passione basta ascoltare le parole che lo stesso Ballantini risponde a chi gli chiede cosa sceglierebbe tra l’impegno di pittore e quello di attore:
“Rinunciare a pennello e tele sarebbe difficile; ho cominciato ragazzo e non ho mai smesso”
Tale risposta rivela l’intenso legame tra l’artista e la sua arte dal disegno deciso, fatta di figure umane schiacciate, triturate, confuse, ma mai prive di forza.
Il rapporto tra i due impegni di attore e pittore inizia a partire dalla famiglia: il padre dipingeva, il nonno recitava ed in questo contesto, nel 1980 inizia il percorso artistico di Ballantini, che parte da un ritratto di Pier Paolo Pasolini in chiave neorealista, quindi si orienta all’espressionismo, approda al cubismo e di recente, elabora uno stile più libero con tracce d’avanguardia.
Stende acrilici e pastelli su grandi tavole, scompone, ricompone, avviluppa linee, forme e colori. La figura umana risulta destrutturata, con qualche elemento isolato che fluttua nella composizione: un occhio, una mano, un piede, un orecchio, una bocca. Ballantini interpreta i nostri tempi: un mondo febbrile ad alta velocità dove l’angoscia si fa metropolitana e investe la città; ne deforma i simboli più amati e odiati: ciminiere, corsie autostradali, case, involucri senz’anima che sopravvivono al mutare della vita. È la città del disincanto, frenetica, allucinata, ipertecnologica su cui incombe un occhio spettrale. Ognuno, se vorrà, potrà trovarvi una via di fuga: nel fiore, nel fumo che sembra un raggio di sole, nella ciminiera da cui escono le note di un sax, ma sarà sempre solo una faccia della medaglia.
L’ispirazione di Ballantini affonda le sue radici nei ritratti intensi di Modiglioni, nell’inquietudine di Sironi, nel gesto violento di Basquiat e nei volumi di Picasso, trovando un’efficace ed originale sintesi sulle tele dell’artista.
Per approfondimento sull’artista visitare il sito www.darioballantini.it
Galleria del Palazzo - Palazzo Coveri - Lungarno Guicciardini 19 Firenze
DARIO BALLANTINI VISIONI SOMMERSE
Dal 21 febbraio 2008 al 19 aprile 2008
Orario 11.00/13.00 - 15.30/19.30 da martedì a sabato
Ingresso Libero
Nicoletta Curradi
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