Il 29 Agosto, nella sezione Fuori Concorso alla 65° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è avvenuta la proiezione del film "Puccini e la fanciulla", dei registi Paolo Benvenuti e Paola Baroni, prodotto da Arsenali Medicei e Fondazione Festival Pucciniano, in collaborazione con Intolerance Scuola di Cinema del Comune di Viareggio e Mediateca Regionale Toscana Film Commission.
Se fino ad oggi l’attenzione dei media era incentrata sull’eccezionale ritrovamento di documenti inediti e sulla “riscrittura” di una pagina finora sconosciuta della vita di Giacomo Puccini, finalmente alla Biennale Cinema si è parlato del film.
“Il nostro – hanno dichiarato Paolo Benvenuti e Paola Baroni – è un film sulla vita di Doria Manfredi, cameriera di casa Puccini, nata e morta suicida a Torre del Lago nel 1909, che restituisce i suoni e i colori del Lago agli inizi del secolo. Per la parte visiva, abbiamo fatto una ricerca sui macchiaioli della zona di fine Ottocento, per la maggior parte amici di Puccini, in particolare sul pittore Fanelli. Per i suoni ci siamo avvalsi della collaborazione di Mirko Mencacci che ha svolto un progetto di design sonoro”. “Quello che ho cercato di fare – ha aggiunto Mencacci in conferenza stampa – è stato scavare al di sotto dei suoni della modernità, delle auto, delle fabbriche, per ritrovare i suoni dei primi del Novecento e trasporli nel film, scena dopo scena”.
“Un film sottolinea Benvenuti, nato da un lavoro di ricerca durato 7 anni svolto con gli studenti della scuola Intolerance di Viareggio che hanno collaborato al film trasformando il set in una sorta di laboratorio”.
Importante, per la realizzazione del film, il ruolo delle istituzioni: “senza il supporto della Fondazione Festival Pucciniano – hanno sottolineato i registi - di Mediateca Regionale Toscana Film Commission e il loro lavoro sinergico con Regione Toscana e Ministero delle Attività Culturali, questo film non sarebbe mai stato fatto”.
“Un’opportunità che non potevamo perdere – aggiunge Di Tullio, presidente di Mediateca – di riportare alla luce un tassello della storia di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi e, il fatto che il film di Benvenuti apre un nuovo capitolo nella storia del cinema mondiale, in quanto siamo di fronte ad un apparente paradosso: un linguaggio cinematografico senza lingua”.
A coadiuvare un film interamente senza dialoghi, vi è stata in effetti una ricerca anche sulla musica popolare toscana con la collaborazione dell’Istituto De Martino di Sesto Fiorentino e Alessandro Bencistà di Toscana Folk, che ha portato all’inserimento nel film di canzoni popolari di rara importanza storica, afferma Paola Baroni.
Il nostro comune tutto – afferma Carlo Bigongiari, assessore alle attività produttive del Comune di Massarosa - è grato a Benvenuti per il bellissimo e documentatissimo film che ha realizzato, arricchendo inoltre i luoghi più amati dal Maestro con il recupero e il restauro del “navicello” che Puccini utilizzava per i suoi spostamenti da una riva all’altra del lago di Massaciuccoli: l’imbarcazione è ora a disposizione dei turisti per condurli in un viaggio tra i “chiari” del lago, luoghi a cui il maestro rimase sempre legato.
Nicoletta Curradi
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