Crisi economica, ma anche crisi della politica. Sono i due temi principali attorno a cui si è sviluppata la maggior parte delle riflessioni del presidente della Toscana Claudio Martini, nell'incontro di fine anno con i giornalisti, che si è svolto a Palazzo Sacrati Strozzi il 29 dicembre scorso.
"Non possiamo prescindere dalle pesante situazione che vive la nostra economia. Tutti i nostri maggiori sforzi sono orientati a combattere la crisi che si è abbattuta anche sulla Toscana, nei limiti che le nostre competenze ci permettono. Dalla crisi dobbiamo comunque cercare di uscire cogliendo anche le opportunità» ha detto il presidente toscano, che prevede un 2009 “non nero ma comunque grigio scuro, o almeno mediamente scuro”. La crisi in fondo, ci insegna l'etimologia greca, non è per forza solo negativa: è soprattutto un momento di cesura. E così, dopo aver ricordato i provvedimenti a sostegno del credito e dell'economia e le misure che saranno prese a gennaio a sostegno dei lavoratori rimasti senza impiego, Martini parla della «rinnovata attenzione per l'economia reale», della «nuova possibile fase di collaborazione tra Stato e mercato» e dei consumi «più qualificati e meditati» che sono le opportunità che la crisi ci consegna.
Nicoletta Curradi
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