Tutti gli eventi di Toscana: musica, teatro, arte, cultura, folklore, etc... A cura della redazione di Toscana&Chianti News
martedì 13 ottobre 2009
La Madonna di Bruges a Casa Buonarroti
La Madonna di Bruges spicca senza dubbio tra le opere in marmo di Michelangelo per la sua bellezza, per l’incanto del suo volto idealizzato dall’artista come gioventù resa eterna da castità e purezza, ma anche per il perdurante mistero che la circonda. Non si sa la data precisa della sua realizzazione, data che certamente non può andare oltre l’inizio del 1506, per gli evidenti motivi stilistici che riportano alla Pietà Vaticana ma anche per due riferimenti del Carteggio di Michelangelo. Risale infatti al 31 gennaio di quell’anno una lettera inviata dall’artista, allora a Roma, al padre in Firenze, nella quale si parla di una “Nostra Donna di marmo” da trasferire segretamente nella casa di famiglia, senza permettere ad alcuno di vederla. Un’altra lettera fu inviata da un certo Giovanni Balducci il 13 agosto di quello stesso 1506 al Buonarroti per presentargli una dettagliata proposta di trasporto dell’opera nelle Fiandre.
La Madonna partì dunque per le Fiandre e raggiunse la chiesa di Nôtre Dame a Bruges senza essere stata vista, in Firenze e in Italia, nemmeno dai più intimi collaboratori di Michelangelo. Non meraviglia perciò che, parlandone a distanza di circa cinquant’anni, nel 1553, Ascanio Condivi, fedele biografo del Maestro, ne dia le indicazioni inesatte che qui riportiamo: “[Michelangelo] gittò anche di bronzo una Madonna col suo figliuolino in grembo, la quale da certi mercanti fiandresi de’ Moscheroni, famiglia nobilissima in casa sua, pagatagli ducati cento, fu mandata in Fiandra”. Quindici anni dopo, nell’edizione giuntina delle Vite, Giorgio Vasari riprese la notizia, aggiungendo però che si trattava di un tondo. Ancora nel 1873 Aurelio Gotti, nella sua biografia di Michelangelo, di nuovo parlava di “un tondo in bronzo”.
La Madonna di Bruges torna a noi proprio come ne favoleggiarono le antiche fonti: una riproduzione a grandezza naturale, in bronzo, di questo emozionante capolavoro giovanile di Michelangelo, lavoro di pregevole, alto artigianato compiuto nella Fonderia artistica Ferdinando Marinelli, sarà infatti ospitata nel Museo della Casa Buonarroti da martedì 27 ottobre a lunedì 16 novembre di quest’anno.
La piccola e preziosa mostra espone anche l’opera in edizione originale dei due antichi biografi, Condivi e Vasari, e il foglio autografo di Giovanni Balducci appena citato e conservato nell’Archivio Buonarroti.
Visitare il Museo della Casa Buonarroti offre, in primo luogo, l'emozione di ammirare due celebri rilievi marmorei, capolavori della giovinezza di Michelangelo, la Madonna della scala e la Battaglia dei centauri. Ma non meno significativo per chi varca il portone del palazzo secentesco di via Ghibellina 70 a Firenze, è collegare le opere michelangiolesche con le vicende secolari della famiglia Buonarroti, che si è prodigata per ampliare la dimora, per abbellirla, per conservarvi preziose eredità culturali, per raccogliervi rare collezioni d'arte.
Dal patrimonio della famiglia non derivano soltanto i celebri capolavori di Michelangelo, ma anche dipinti, sculture, maioliche e reperti archeologici, distribuiti oggi nei due piani del Museo. Il significato della Casa Buonarroti non si esaurisce però nella celebrazione di una figura eccezionale come quella di Michelangelo, anche se su di lui possiede ed espone opere e documentazioni rese più ricche dai doni che si sono aggiunti al patrimonio familiare e da pezzi concessi in deposito da musei fiorentini.
L'idea della creazione di un fastoso edificio a gloria della famiglia e soprattutto del grande avo risale a Michelangelo Buonarroti il Giovane, eminente figura di letterato e di organizzatore di cultura che, a partire dal 1612, che impiegò circa trent'anni per realizzare il suo sogno. La Casa Buonarroti è, ora come allora, un modello di residenza fiorentina tra i tanti perduti, che emana un fascino segreto e peculiare legato al fascino della storia familiare.
La Madonna di Bruges
Casa Buonarroti, Firenze, via Ghibellina 70
28 ottobre – 16 novembre 2009
Ingresso: intero € 6,50, ridotto € 4,50, scuole € 2,25
orario: 9.30 – 14.00, chiuso il martedì
Su prenotazione, aperture straordinarie fuori orario per gruppi
informazioni museo
tel 055 241752
www.casabuonarroti.it
Nicoletta Curradi
Nessun commento:
Posta un commento