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martedì 19 gennaio 2010
Il giro della Toscana di Enrico Rossi, candidato alle regionali
Prosegue il tour della Toscana programmato dal candidato di Toscana democratica Enrico Rossi.
La giornata del 18 gennaio a Siena è iniziata con la visita allo stabilimento del Gruppo Imer, in località Cusona - San Gimignano – Poggibonsi. Con lui il deputato del Pd Susanna Cenni, il Sindaco di Poggibonsi Lucia Cocchieri, il sindaco di S.Gimignano Giacomo Bassi. Rossi ha visitato lo stabilimento di macchinari per l’edilizia e movimentazione terra: una joint venture Italo-Giapponese con 585 dipendentri tra Italia ed estero, sette stabilimenti e nove filiali commerciali con varie dislocazioni. Dopo la visita istituzionale Rossi si è incontrato con i lavoratori della Imer Group, nella sala mensa dell’azienda, per ascoltare, conoscere e capire la realtà del lavoro, come si è ripromesso di fare in tutte le tappe che porterà a termine in questo tour regionale, per poi stendere un programma elettorale che rispetti le vere esigenze dei toscani.
Al termine dell’incontro con le maestranze dei lavoratori, la riunione è proseguita con gli imprenditori locali e i Sindaci del circondario che hanno esposto al candidato Presidente Rossi le loro posizioni per migliorare la produzione, reindirizzare i finanziamenti per far si che il volano produttivo della zona riparta, lentamente ma riagganciando il trend europeo perché solo reggendo il mercato si crea lavoro, sviluppo e ricchezza.
La burocrazia, la mobilità, il costo del lavoro, la mancanza di competenze specifiche e l'innovazione tecnologica sono le maggiori difficoltà espresse da i dieci imprenditori che durante l'incontro hanno espresso le preoccupazioni del tessuto economico del territorio.
Ecco in sintesi i temi emersi:
Il patto di stabilità: Il Sindaco di San Gimignano ritiene fondamentali le risorse bloccate – a causa del patto - per innescare i processi a catena che possano aiutare le imprese in questo periodo di crisi economica. Attualmente infatti esiste il paradosso della difficoltà da parte delle istituzioni di pagare le aziende, pur avendo le risorse.
La mobilità: secondo gli imprenditori è un limite del territorio poiché la Valdelsa è isolata. Una situazione che va nettamente in contrasto con la necessità delle aziende: la velocità. La velocità però è richiesta solo nei trasporti, ma anche nelle procedure burocratiche, un calvario per le aziende, che devono attendere tempi infiniti per ogni piccola autorizzazione.
Competenze professionali e adeguata formazione: esiste la necessità di avere competenze dello “strato intermedio”, come tecnici e capi reparto: una figura fondamentale per rendere competitive le aziende ma che andrebbe unita all'innovazione e alla ricerca, legate indissolubilmente alla ricerca universitaria. Proprio la formazione dei propri dipendenti appunto sembra essere problematica, perchè costringe la stessa impresa a puntare sulla formazione che, spesso, va fatta all'estero e a costo dell'impresa.
Governare la filiera: Problemi anche per quel che riguarda la filiera. Secondo i presenti infatti i distretti e la filiera andrebbero governati con più efficacia.
Investire nelle aziende in via di sviluppo: principale richiesta è stata quella di investire nelle aziende che non sono in crisi e che stanno attraversando un buon momento. Secondo gli imprenditori infatti, è giusto dar mano alle imprese che stanno attraversando con difficoltà la crisi economica, ma è molto importante puntare sulle aziende in via di sviluppo che, se adeguatamente supportate, potrebbero puntare a diventare una grande impresa con una dimensione tale da renderle concorrenti delle grandi imprese internazionali. In questo modo anche le aziende che stanno attraversando un periodo critico potrebbero essere risollevate e trascinate dalla vivacità e energia di quelle in via di sviluppo che puntano ad avere una grande dimensione.
Rossi, che ha ascoltato attentamente le richieste e le difficoltà del mondo produttivo senese, ha affermato che nella prossima legislatura si giocherà il futuro dell'economia: “è tempo in cui bisgona decidere e avere il coraggio di scegliere e andare avanti – ha commentato Rossi - C'e' un imprenditoria toscana vivace su cui si puo' puntare e che non si è fatta annientare dalla crisi. Per questo si deve fare sicuramente più attenzione alle situazioni di successo nelle imprese toscane”.
Rossi si è soffermato sui problemi burocratici, uno dei punti più discussi nell'incontro, defindendoli insostenibili rispetto alle necessità delle imprese. “Dobbiamo trovare una via d'uscita e sperimentare un'altra via possibile”. Sulla mobilità ha affermato: “Questo tema è decisivo. I ritardi sono insopportabili. Dobbiamo dar vita ad una svolta radicale”.
Nel pomeriggio Enrico Rossi si è recato a Santa Maria della Scala dove ha tenuto un incontro prima con i giornalisti e poi con istituzioni e rappresentati del mondo sindacale, produttivo e dell'università senese: Camera di commercio di Siena, Confesercenti, CIA, Associazione industriali, CGIL, UIL, CISL, CNA, Lega tumori, Confapi, consigliere di amministrazione dell'università di Siena, i deputati Ceccuzzi e Cenni, sindaci di Torrita, abbadia San Salvatore, Radda, Castellina in chianti, Ghiaiole, Rapolano, Montalcino, Chianciano, San gimignano, Monteriggioni, Castelnuovo barardenga, Siena, Poggibonsi, Colle Val d'Elsa, Chiusi, San quirico, Solicille, Murlo, Montalcino, presidente dell'amministrazione provinciale, assessore ai lavori pubblici della Provincia di Siena, assessore alle attività di produttive.
Fabrizio Del Bimbo
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