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lunedì 29 marzo 2010
Abu Simbel 'Il salvataggio dei Templi , l'uomo e la tecnologia
Una nuova mostra viene presentata al Museo Egizio di Firenze dopo il successo avuto in Egitto.
Nell’immenso patrimonio culturale ed architettonico del Centro Storico di Firenze, iscritto dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale nel 1982, particolare risalto merita il Museo Egizio, diretto dalla Dott.ssa Maria Cristina Guidotti, secondo in Italia solo al famoso Museo Egizio di Torino, ed ospitato nel palazzo del Museo Archeologico. Attualmente il Museo Egizio di Firenze conta oltre quattordicimila reperti, distribuiti in nove sale, in gran parte rinnovate, e due depositi.
Un primo nucleo di antichità egiziane era presente a Firenze già nel settecento, nelle collezioni medicee, ma nel corso dell'ottocento fu ampiamente incrementato. Grande merito in proposito ebbe il Granduca di Toscana Leopoldo II che, oltre ad acquistare alcune collezioni, finanziò, insieme a Carlo X re di Francia, una spedizione scientifica in Egitto negli anni 1828 e 1829. La spedizione era diretta da Jean François Champollion, il decifratore dei geroglifici, e dal pisano Ippolito Rosellini, colui che sarebbe divenuto il padre dell'egittologia italiana, amico e discepolo di Champollion. Solo nel 1880 il Museo Egizio fiorentino ebbe la sua sede definitiva all'interno del Museo Archeologico, e con il direttore Ernesto Schiaparelli ebbe anche un nuovo importante incremento.
E proprio il Museo Egizio ospiterà, dopo i notevoli successi ottenuti ad Alessandria d’Egitto ed al Cairo, la mostra documentaria sul salvataggio dei Templi di Abu Simbel, compiuto negli anni ’60 da una cooperazione internazionale di 119 Nazioni, tra cui l’Italia, che rivestì un ruolo fondamentale con l’apporto di numerosi studiosi e tecnici altamente qualificati.
Promotore di questo progetto per salvare gran parte dei monumenti della Nubia fu l’U.N.E.S.C.O., che nel 1979 riconobbe i Templi di Abu Simbel come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Due gli obiettivi dell’evento: il primo è quello di raggiungere un pubblico globale e sensibilizzarlo alla storia dell’uomo, alle sue imprese ed alle sue idee, e il secondo quello di una occasione unica per valorizzare il tessuto imprenditoriale tra le realtà culturali, sociali ed economiche della Toscana, dell’Italia e dell’Egitto.
Promossa e realizzata dall’Associazione Culturale World Wide Artists Gallery e da Promoroma, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, la mostra, in programma dal 9 aprile al 9 maggio 2010, sarà ospite del Museo Egizio di Firenze, presso il Museo Archeologico, e sarà occasione di contatti e scambi dai quali ci si aspetta una maggiore interazione tra i paesi del Mediterraneo, custodi e responsabili del più ampio bacino archeologico, culturale ed imprenditoriale del mondo.
Per ulteriori informazioni: info@abusimbelexpo.org - www.abusimbelexpo.orge
Del Bimbo Fabrizio
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