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giovedì 8 aprile 2010
Il CyberKnife attivo a Firenze
Ha già effettuato 5 operazioni a Firenze il CyberKnife, il bisturi cibernetico considerato il sistema più accurato al mondo per i trattamenti di radiochirurgia, capace di colpire tumori ed altre lesioni in ogni parte del corpo con elevata precisione e accuratezza senza ledere i tessuti sani. Il sistema CyberKnife, attivato in una casa di cura, è il quarto in Italia. "A Milano, Vicenza e Messina - spiega il professor Franco Casamassima, ordinario di radioterapia nell'ateneo fiorentino e responsabile della radiobiologia clinica dell'Università di Firenze - lo utilizzano prevalentemente per l'oncologia neurochirurgica. A Firenze la utilizziamo anche per sedi extracraniche, in particolare fegato, polmone, pancreas, colonna vertebrale. Il bisturi cibernetico riesce a incanalare un fascio di radiazioni con elevata dose di energia distruttiva in sedi anche non raggiungibili chirurgicamente. E' inoltre adatto a pazienti che non possono subire interventi tradizionali, magari perché non possono essere sedati, o con recidiva". I cinque interventi fiorentini hanno riguardato pazienti che erano già stati curati con la radioterapia e con recidiva, due con tumore cerebrale, due alla colonna vertebrale e uno epatico. "L'intervento è a livello ambulatoriale e senza anestesia. Abbiamo già selezionato altri pazienti che attendono l'intervento" sottolinea il professor Casamassima. Il sistema CyberKnife è stato allestito in una sezione di radioterapia appositamente creata nella casa di cura fiorentina, con un investimento di circa 7 milioni di euro. Il 13 aprile una commissione regionale visiterà il reparto per l'accreditamento, "poi sarà compito dell'assessorato alla sanità stabilire se si vuole inserire questa prestazione nell'ambito di quelle fornite dal Servizio Sanitario Nazionale, come avviene nelle altre città e anche a Milano, dove CyberKnife è in una struttura privata. Se ciò non avvenisse, finirebbe che i pazienti andrebbero a farsi operare a Milano e la Toscana dovrebbe pagare la Lombardia per la prestazione".
Fabrizio Del Bimbo
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