mercoledì 24 luglio 2013

Successo per la mostra di Zhang Huan al Forte Belvedere

Dopo 5 anni, il Forte Belvedere è tornato a vivere con una mostra di Zhang Huan, l'artista cinese che realizza sculture con ciò che rimane degli incensi bruciati nei templi della sua terra. Una riflessione sulla caducità della vita ma anche sulla rinascita spirituale. 

 

La cenere con cui sono fatte le sculture di Zhang Huan vuole coprire cinque anni di polemiche, processi, di lavori per la messa in sicurezza, gòli anni trascorsi dalla morte di Veronica Locatelli che, il 16 luglio del 2008, precipitò da un bastione di Forte Belvedere. Una morte accidentale. Ma da allora, il Forte è rimasto chiuso.

E la materia utilizzata dall'artista cinese  -  quel che resta degli incensi bruciati nei templi buddisti della sua terra   -  appare come un omaggio spirituale alla ragazza che morì festeggiando il suo compleanno con gli amici, ma anche a Luca Raso, unito a Veronica dallo stesso tragico destino nel settembre di due anni prima. "L'anima e la materia" s'intitola la mostra, realizzata con il contributo del Gioco del lotto e che apre oggi alle 18.
L'opera di Zhang Huanm che vive tra la Cina e New York, stabilisce un legame tra le radici più antiche della cultura cinese e l'oggi martoriato da guerre, terrorismo, dalla povertà prodotta dalla globalizzazione. Ogni mezzo utilizzato  -  scultura in cenere o bronzo, pittura, video, performance  -  afferma la volontà di annodare i fili tra passato e presente, tra tradizione  -  l'uso della calligrafia e dell'intaglio  -  e contemporaneo, tra storia personale dell'artista e di un popolo (ricorrenti anche le immagini propagandistiche del comunismo), tra natura e tempo che tutto cancella.

Ecco perché Zhang Huan spesso esige che le sue opere si sgretolino durante la durata delle mostre (è il caso di Ash Buddha, esposta a Firenze insieme al suo calco), o addirittura invita il pubblico a distruggerle, in una simbolica messinscena della caducità della vita umana -ma anche nella prospettiva di una possibile rinascita - evocata anche dalle "Ash paintings", opere "dipinte" con la polvere. Ventuno saranno le opere esposte a Firenze: tra le altre Three Heads Six Arms, un gigantesco dio-mostro con tre teste e sei braccia, e Taiwan Buddha, una monumentale installazione alta oltre 5 metri. Alla città sarà donato Confucius: l'artista ha realizzato la statua utilizzando per la prima volta nella sua lunga storia il marmo di Carrara, in omaggio alla scultura rinascimentale.
 
Fino al 13 ottobre la mostra sarà visitabile dalle 10 alle 20 (5 euro). Parte dell'esposizione è a Palazzo Vecchio (9-24, 10 euro). Esiste un biglietto cumulativo per i due luoghi: 14 euro. Ma anche una Forte card che con 5 euro consente l'ingresso gratuito a Belvedere per tutto il periodo della mostra. In occasione della riapertura, il presidente del consiglio comunale Giani ripropone la realizzazione di scale mobili che colleghino il Forte a via San Niccolò: "ripresenterò questo progetto - annuncia - con un emendamento o un ordine del giorno già con la presentazione del bilancio di previsione prevista il 25 luglio prossimo".

L'assessore alla cultura Sergio Givone, intanto, garantisce un'apertura continuativa dello spazio - al cui secondo piano traslocherà Tempo Reale, il centro di sperimentazione musicale fondato da Luciano Berio - già dopo la chiusura della personale di Huan, per tutto l'inverno, con piani di sicurezza e orari modulabili a seconda degli eventi.
 
Il 23 luglio è stato presentato a stampa e pubblico il catalogo della mostra, edito da Maschietto.
 
 
Fabrizio Del Bimbo

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