Un libro di Francesca Fedeli a cura dell’ Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte
La tarsia lignea,
disciplina superba e sperimentale.
Dai maestri di prospettiva
al design di Sottsass e Mendini
La presentazione martedì 10 dicembre alle ore 17.30 alla Biblioteca delle Oblate
Via dell’Oriuolo, 26
La
tarsia ligna o ‘legno tinto’, come lo definì Giorgio Vasari con una
punta di disvalore estetico, occupa un ruolo di primaria importanza
della storia dell’arte. Lo spiega, con grande efficacia e una puntuale
documentazione, Francesca Fedeli nel libro ‘La tarsia lignea.Origine e segreti dei «legni tinti e commessi a guisa di pitture» (Marquetry
and Inlaid Woodwork. The origins and secrets of “tinted woods and
mosaics”), 12/o volume della Collana ‘I mestieri d’arte. Quaderni
d’artigianato’ dell’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte.
La presentazione avverrà martedì
10 dicembre alle ore 17.30 alla Biblioteca delle Oblate (Via
dell’Oriuolo, 26) alla presenza dell’autrice. Interverranno Giampiero
Maracchi, Presidente dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze e
Presidente dell’Associazione OmA; Claudio Paolini della Soprintendenza
per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed
Etnoantropologici
per
le province di Firenze, Pistoia e Prato; Dora Liscia Bemporad, docente
di Storia delle arti applicate e dell’oreficeria dell’Università degli
Studi di Firenze.
Il
volume documenta l’ampio successo che la tarsia lignea riscosse tra il
XV ed il XVI secolo pur non riscontrando una analoga fortuna critica.
‘Il Vasari - ricorda il professor Maracchi - la considerava una
‘lavorazione cagionevole e di breve durata’, ma l’autrice ha saputo
sfatare questa idea, sottolineando invece l’importanza e l’autonomia di
questa disciplina le cui sperimentazioni si mossero parallelamente alle
altre arti maggiori (pittura, scultura e architettura)’’.
Attraverso
l’esame di diverse tipologie esecutive (intarsio a buio, intarsio alla
certosina, tarsia prospettica, tarsia pittorica, marquetterie) e
partendo dalle sue antiche origini fino all’età contemporanea, sono
tracciate le tappe salienti della produzione lignaria italiana che
raggiunse il massimo splendore nell’ambito della grande stagione
artistica del Rinascimento. La prospettiva, scoperta nella Firenze dei
primi anni del Quattrocento, individuò proprio nella tecnica esecutiva
della tarsia lo strumento più congeniale a rappresentare, con le sue
architetture e scene urbane, quella nuova spazialità di sapore
umanistico che portò ben presto a definire i maestri di intarsio con il
nome di maestri di prospettiva. L’interesse per la tarsia non si
esaurisce però con l’avvento dell’epoca contemporanea, tanto che
illustri maestri quali Ettore Sottsass e Alessandro Mendini hanno
progettato e progettano tutt’ora mobili moderni che prevedono l’utilizzo
di questa antica tecnica, avvalendosi del contributo di importanti
ebanisti – restauratori.
‘’Il
patrimonio che il nostro territorio conserva (arredi di sacrestia, cori
di monasteri, studioli di palazzi, stalli di giudici e magistrati,
cassoni e altri arredi ancora) – sottolinea Claudio Paolini - testimonia
di questa fortunata stagione che, attorno al quarto decennio del
Cinquecento, iniziò a conoscere, proprio dal momento in cui sembrava
aver raggiunto l’apice, un progressivo declino. Un processo in buona
parte imputabile alle ricerche fatte per ampliare la gamma dei colori
offerti dalle essenze lignee con trattamenti chimici e alla tendenza a
mediare sempre più dalla pittura soggetti e composizioni, ricordandoci
così che ogni arte ha un suo linguaggio’’.
Francesca
Fedeli si è laureata con il massimo dei voti in Storia dell’Arte alla
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze e
si è poi diplomata con lode (titolo post-laurea) alla Scuola di
Specializzazione in Beni Storico-Artistici dello stesso Ateneo.
Parallelamente agli studi umanistici ha compiuto quelli musicali al
Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze conseguendo la laurea AFAM
(Alta Formazione Artistica e Musicale - Canto lirico). Svolge ampia
attività artistica in qualità di soprano in importanti teatri ed
Istituzioni in ambito nazionale ed Internazionale e attualmente è
impegnata presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici,
Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province
di Firenze, Prato e Pistoia. Ha curato diverse mostre e pubblicazioni.
Francesca Fedeli
La tarsia lignea.
Origine e segreti dei «legni tinti e commessi a guisa di pitture»
(Marquetry and Inlaid Woodwork. The origins and secrets of “tinted woods and mosaics”),
XII volume della Collana “I mestieri d’arte. Quaderni d’artigianato”
Firenze, Edifir, 2013 – 112 pagine – 15 euro
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