Domani domenica 13 aprile dalle ore 10 / 11 / 12
IN
SUA MOVENZA E’ FERMO
Visita
spettacolo
In
collaborazione con La Compagnia delle Seggiole
da
un'idea di Riccardo Ventrella
testi
e regia di Giovanni Micoli
interpreti/personaggi in ordine di apparizione
Mario
Minoretti Alessandro Lanari, l'impresario
Fabio
Baronti Antonio Meucci, l'inventore
Sabrina
Tinalli la sarta di Eleonora Duse
Natalia
Strozzi la soprano Barbieri Nini
Marcello
Allegrini Cesare Canovetti, il capo macchinista
E' l'ultimo
appuntamento
della stagione con la visita spettacolo al Teatro
della Pergola domenica 13 aprile; in scena da nove
anni ha superato il traguardo delle duecento
repliche e
di oltre diecimila spettatori.
In
sua movenza è fermo che in nove
anni di repliche ha affascinato oltre 10.000
spettatori, superando il traguardo delle 200
repliche proponendo una domenica al
mese l’appuntamento con la storia della Pergola.
La
grande magia di un teatro non abita solo sul
palcoscenico, nell’istante esatto in cui uno
spettacolo si dà per il pubblico. Come un corpo
biologico, il teatro vive in ogni momento
soprattutto nei suoi spazi “segreti” e inaccessibili
agli spettatori: nei laboratori, nei pressi della
macchina scenica, nei sotterranei e nei depositi. Là
dove ancora risuonano le voci dei tanti che hanno
dedicato la loro vita a questa bruciante passione.
Senza apparire sulle locandine, senza lasciar
traccia di sé nei libri di storia.
In
sua movenza è fermo,
titolo che riprende il motto degli Accademici
Immobili fondatori del teatro, è un viaggio
affascinante nel cuore della macchina teatrale, in
compagnia delle "ombre gentili" dei personaggi che
nel corso dei tre secoli della sua storia hanno reso
grande e immortale la Pergola. L'impresario Lanari,
l'inventore Meucci, la soprano Barbieri Nini, il
macchinista Canovetti e la sarta di Eleonora Duse
raccontano ai fortunati visitatori le loro vicende a
metà fra il sogno e la realtà. Il viaggio
parte dal vicolo delle carrozze, antico accesso al
palcoscenico, lungo il quale si aprono le nicchie che
ospitavano le
botteghe degli
artigiani che erano
di servizio alla brulicante vita del teatro, sarti,
parrucchieri, calzolai che garantivano la messa e
rimessa a punto e a modello di ogni accessorio
necessario allo spettacolo. Da qui si giunge al
pozzo e ai lavatoi dove si lavavano e tingevano le stoffe, e
tra angusti passaggi e
corridoi ecco
la corte dove venivano forgiati i particolarissimi
martelli da macchinisti, ancora in produzione fino
a pochissimi anni fa. Il Saloncino, la Sala Oro e
l'atrio delle colonne fanno da preludio alla visione
più emozionante, quella che ogni artista passato dal
Teatro della Pergola ammira e affronta al levarsi
del sipario: il palcoscenico che incornicia una
platea inaspettatamente più piccola rispetto allo
spazio scenico. Qui è il l telefono acustico che
Antonio Meucci, macchinista alla Pergola, ideò al
riparo del sipario dipinto da Gaspare Martellini nel
1828, per portare silenziosamente la voce dal
palcoscenico alla graticcia e ai ballatoi posti ad
un’altezza tra i 14 e i 18 metri. Il sottopalco
ospita infine la sezione museale del teatro
occupata in gran parte dallo spettacolare meccanismo
per il sollevamento della platea costruito da Cesare
Canovetti nel 1857 e, per citare solo un altro
prezioso oggetto in mostra, lo scranno costruito per
Giuseppe Verdi nel
1847 in occasione dell’allestimento e della prima
del Macbeth di Giuseppe Verdi che proprio la Pergola
ha avuto l’onore di ospitare.
Nei
suoi trecentocinquanta anni di storia la Pergola ha
raccolto l’eco di tante voci, di attori famosi e
oscuri facchini, di inventori, registi, impresari,
divine, cantanti, macchinisti, inservienti, mezzani,
comparse, nobili, mantenute, borghesi, critici,
spettatori molesti. Le lascia liberamente risuonare
in questa visita, aprendo al pubblico i luoghi che
furono una volta sede della “Città del Teatro”: un
grande opificio autosufficiente nel quale si
svolgevano tutti i mestieri della scena. Nel quale
si viveva, di giorno e di notte; crocevia, luogo di
incontro, agorà della Firenze Granducale. Palazzo
delle feste di corte, grande tempio del melodramma,
luogo deputato di mille trucchi e magie, sotto
l’egida benevola dell’Accademia degli Immobili, che
la Pergola costruì e possedette fino al 1942.
BIGLIETTERIA:
Teatro della Pergola, via della Pergola 18,
055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com.
Orario:
dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.30.
Acquisto
on line www.teatrodellapergola.com
e in tutti i punti del circuito regionale Box Office
INFO:
tel. 055. 2264364
Del Bimbo Fabrizio
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