Il 7 luglio scorso Laura Donadoni ha presentato a Firenze presso il ristorante Lo Scudo il suo nuovo volume intitolato "Come il vino ti cambia la vita".
Dopo gli inizi come giornalista nella sua Bergamo, Laura Donadoni è stata costretta a trasferirsi in America dove ha ricominciato da zero diventando in poco tempo esperta di vino e sommelier di successo e fondando uno dei wine blog e canali Instagram più seguiti, «The Italian Wine Girl».
Per i tipi di Cairo e con la prefazione di Oscar Farinetti, il libro di Laura Donadoni racconta e raccoglie storie di affinità elettive con la terra, con il vino che rappresenta una sorta di richiamo ancestrale che in un determinato momento della propria vita la stessa autrice e con lei tanti produttori hanno avvertito, deviando così da percorsi umani e professionali che sembravano già definiti e convergendo verso il mondo della vitivinicoltura come nuova opportunità di realizzazione di sé. Nel libro, infatti, oltre alla vicenda personale dell’autrice, ci sono le storie di molti imprenditori e produttori che sono arrivati alla viticoltura da altri settori o che hanno avuto il coraggio di percorrere strade innovative: rimanendo in territori difficili, non cedendo alle sole regole commerciali nella scelta dei vitigni, ma ascoltando soprattutto e sempre il territorio.
La presentazione è stata seguita da una degustazione di alcuni vini dell'azienda agricola Pietro Beconcini di San Miniato., che ha riscoperto il vitigno Tempranillo toscano ha una storia molto particolare,
Leonardo racconta come il padre e il nonno chiamassero X una vigna particolare e una pianta particolare, appunto il Tempranillo. È stato lui con geniale caparbietà a portare avanti il sogno di questo vitigno che oggi è iscritto come IGT toscano. Un linguaggio differente per un vino molto interessante.
È subentrato in azienda nel 1990 proseguendo un percorso produttivo che si basa sull'amore per la pianta della vite. Ha studiato tutte le viti presenti in azienda, seguendo la storia del territorio di San Miniato avvalendomi di una collaborazione con l'Università di Firenze, cui deve molto sia per il Tempranillo, sia per la ricerca massale su tutta l'azienda e i suoi vecchi vitigni, tra cui il Sangiovese. Sono anche usciti con due bianchi, in piccola quantità. I vini sono di profonda personalità con il carattere dell'azienda. . Il sangiovese in purezza il "Reciso" è quello che più rappresenta l'azienda".
Viene prodotto un Chianti giovane utilizzando trebbiano in piccola percentuale. . Per cui grande personalità anche nei vini di più largo consumo.
Il Tempranillo subisce una vendemmia leggermente anticipata e sottoposta ad un piccolo appassimento di circa tre settimane, una leggera disidratazione prima del processo di vinificazione.
Un vigneto recuperato che negli anni novanta era semi abbandonato ed è stato curato maniacalmente accelerando un pochino la maturazione diretta sulla pianta a favore della diminuzione del periodo di appassimento. Una scelta fatta per favorire la vita della vecchia vigna. L'invecchiamento è in botte piccola per un periodo importante. La vinificazione, invece, in vasche di cemento con fermentazioni spontanee e lieviti indigeni.
Beconcini esporta l'80% della sua produzione.
Info: www.pietrobeconcini.com
Fabrizio Del Bimbo
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