Il Complesso Museale di Santa Maria della Scala ospita fino al 20 ottobre 2021 cinque installazioni del creatore della “TypeArt”
Non una mostra tradizionale ma un viaggio itinerante tra cinque installazioni, l’ultima delle quali in Piazza del Campo a Siena. È la mostra “Di segni e di sogni” di Lorenzo Marini ospitata nel Complesso museale di Santa Maria della Scala dal 20 luglio al 20 ottobre.
Il progetto di Marini creatore della corrente della “TypeArt” ha come tema centrale l’interpretazione creativa delle lettere nelle loro più disparate dimensioni linguistiche, un “alfabeto liberato” coloratissimo e stupefacente.
“Siena è una città unica al mondo, una cornice culturale dove l’importanza della tradizione viene celebrata per contrasto da un linguaggio così innovativo e sperimentale. Per me le lettere sono nate libere e come gli uomini sono creature sociali ma anche individuali. È tempo di celebrare la bellezza della geometria che le compone e lasciare il gregge della tipologia alfabetica. Non sono necessarie solo per leggere o per scrivere, ma anche per alimentare la fantasia” ha dichiarato l’artista sottolineando il suo legame con Siena e l’importanza di questa mostra.
Dalla installazione di acciaio specchiato “MirrorType” nella Cappella del Manto, al monolite che si accende e si spegne dopo secoli di silenzio nella sala Sant’Ansano. Dalla rappresentazione della tastiera QWERTY portata a una dimensione cento volte maggiore, alla pioggia di seimila lettere sospese tra le volte della sala San Galgano. Tutte le installazioni immersive comprendono una colonna sonora appositamente creata da Mariella Nava, una tra le più sensibili autrici di musica italiana.
Oltre agli spazi museali di Santa Maria della Scala l’artista ha voluto omaggiare Piazza del Campo attraverso un alfabeto scomposto fatto di 35 type circolari attraversabile e percorribile, un’opera che si completa per mezzo del pubblico attivo e non solamente spettatore.
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