Angoli d’arte al bosco di fonte lucente, il cui nome richiama alla mente una fonte d’acqua particolare citata fin dal 1500 e posta a monte della Villa Peyron, il cui giardino si articola su tre terrazzamenti degradanti verso Sud, su Firenze. Il primo terrazzamento è contemporaneo alla costruzione della villa, eretta su rovine etrusche (come testimonierebbero alcune tracce nei sotterranei dell’edificio), gli altri sono stati realizzati dallo stesso Angelo Peyron e successivamente dal figlio Paolo che ha realizzato il Giardino attuale.
Il Giardino è molto bello, con i suoi ornati verdi, le piante ad alto fusto, i sentieri e i vialetti ingentiliti da statue che provengono da ville venete perché gli originali andarono distrutti durante la guerra. Angoli di verde, angoli “romantici”, comuni ai giardini di fine ottocento, che gli artisti: Roberto Agnoletti, Filippo Basetti, Gloria Campriani, Andrea Dami e Dario Longo con le loro “opere” hanno voluto riattualizzare, riportandoli nel loro tempo, perché la storia non si deve interrompere, grazie alla disponibilità del dott. Saverio Lastrucci.
Ogni artista, ovviamente, ha lavorato seguendo il suo percorso creativo, la sua poetica, per cui le installazioni, rispecchiano diversi linguaggi artistici, che vanno dalla scultura sonora di Dami all’installazione di arte decontestualizzata di Basetti, passando per le impronte di pietra di Agnoletti, gli oggetti trovati di Longo e i fili-forme di Campriani. Ogni opera è stata pensata per il giardino, sia in rapporto dialettico con le piante del luogo, sia con le geometrie verdi che circondano Villa Peyron della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.
Orario: 9-12; 13-17 Sabato e festivi solo su prenotazione
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