sabato 2 aprile 2011

La "Firenze del Nord" è amata dai fiorentini


La città di Dresda, in Sassonia, detta la "Firenze del Nord" è facilemnte raggiungibile anche in treno grazie ai comodi e puntuali treni della Deutsche Bahn (www.bahn.com/it, www.citynightline.it) E ora è il momento giusto per partire...
Una nuova stagione turistica sta infatti per cominciare nel 2011 per la città di Dresda, splendida città tedesca. Due gli importanti anniversari che si celebrano quest’anno: gli 850 di viticoltura in Sassonia, per i quali sono previste molte feste lungo la strada sassone die vini. Il prezioso nettare di Bacco viene prodotto in circa 50 ettari di superficie.Ricorrono inoltre i 175 anni della Saechsische Dampfschifffahrtsgesellschaft, la più antica e grande flotta di piroscafi a ruote del mondo. Dal 1841 la più vecchia macchina a vapore fa il suo lavoro ogni giorno sul piroscafo Diesbar costruito nel 1886. E’ prevista un agrande parata il 1° maggio ed altri festeggiamenti a luglio e nel terzo weekend di agosto.Quindi non mancano certo le occasioni per visitare Dresda per la prima volta o per tornarci e scoprire sempre qualcosa di nuovo e affascinante.E gli italiani. e soprattutto i toscani, non deludono certo le aspettative: nel primo trimestre del 2011 „fioccano“ già le prenotazioni per gli hotels in Germania. A Dresda nel 2010 si sono avuti oltre 50.000 pernottamenti italiani, in un trend di crescita che fa ben sperare per il 2011. Ma perché piace tanto agli italiani e ai toscani ? Vediamone il motivo:La città di Dresda è stta definita „Firenze del Nord“ fin da quando lo scrittore Johann Gottfried Herder vide lo splendore della città barocca adagiata nellavalle del fiume Elba con i sui campanili e le sue cupole. Come Fi-renze è sinonimo della cultura e dell’arte italiana, così anche Dresda è conosciuta come luogo delle muse per le ricchezze dei suoi musei.Molteplici sono anche i legami culturali, artistici e storici fra Dresda e Firenze, la sua città gemellata. Già nel 1548 il primo Principe Elettore di Sassonia, Maurizio I. viaggiò in Italia conoscendo anche l'arte fiorentina. Nel 1588 il Principe Cristiano I. inviò il suo architetto prediletto, Giovanni Maria Nosseni, a Firenze per farsi ispirare dai monumenti medicei. Questo influsso è ancora visibile nel cortile della scuderia con le sue colonnate e nel Castello Reale con le sue facciate decorate interamente con graffiti. Nell'epoca barocca anche altre città italiane hanno ispirato l'architettura di Dresda. Il re Augusto II. (1694-1733), detto il Forte, affascinato dell'arte italiana ha iniziato un progetto di trasformazione di Dresda in una seconda Venezia, costruendo palazzi lungo il fiume Elba che avrebbe dovuto emulare il ruolo del Canale Grande: Il palazzo manieristico - esotico di Pillnitz, il palazzo dello Zwinger con le sue fontane in stile toscano-romano, e tanti altri monumenti respirano l'aria italiana. La Frauenkirche, progettata dall' architetto George Bähr, pur essendo protestante, con la sua cupola di 100 metri di altezza, seguiva ancora l’ architettura sacra già fondata dal Brunelleschi e Michelangelo. Bernardo Bellotto, detto Canaletto, ha dipinto questo duomo protestante varie volte. Questi quadri, per i loro dettagli, sono importanti ancora oggi per la ricostruzione dell'edificio, distrutto nella seconda guerra mondiale, che dal 2004 risplende esteriormente nella sua antica bellezza. Augusto III. (1733-1763), figlio di Augusto il Forte, ha chiamato il giovane architetto romano Gaetano Chiaveri a costruire la cattedrale cattolica. Come il padre, egli collezionava quadri, soprattutto italiani. La "Madonna Sistina" di Raffaello Sanzio, con i suoi angioletti, è ancora oggi l' ambasciatrice più conosciuta della pinacoteca"Alte Meister". . L'amore per l'Italia è continuato anche nel XIX secolo. Innumerevoli pittori del primo romanticismo hanno viaggiato da Dresda in Italia per acquisire lo spirito mediterraneo. Il famoso Architetto Gottfried Semper progettò di costruire un Foro Romano delle arti con il suo edificio per la pinacoteca la cui entrata è stata ispirata dall’arco di Costantino a Roma. Il suo primo teatro riprese la forma del Colosseo. Nel 1852 il principe Albrecht di Prussia si è fatto costruire su una collina sopra l'Elba un palazzo in stile toscano. Anche altre ville e case private hanno ripreso un elemento tipico dell' architettura fiorentina: una piccola torretta quadrangolare aggiunta agli edifici e un giardino con pioppi.In tal modo Firenze è entrata anche nella storia della letteratura di Dresda. Il re Giovanni di Sassonia(1854-1873) ha tradotto la Divina Commedia di Dante Alighieri. Questa traduzione critica in versi è considerata ancora oggi la più fedele in lingua tedesca. Alla fine del secolo scorso sono nati anche legami familiari fra Firenze e Dresda. Infatti, Maria Luisa, duchessa di Toscana dalla casa d'Asburgo si sposò con il principe Federico Augusto III., l'ultimo re di Sassonia. Il matrimonio non durò molto: lei lasciò il marito per sposare il compositore fiorentino Enrico Toselli. Della duchessa rimangono ancora dolci ricordi: una torta di crema nel Café Toscana e i due ristoranti "Luisenhof" e "Villa Marie". Oggi, Dresda è meta di tanti turisti italiani che iniziano a riscoprire la città più italiana delle città tedesche, che aspetta i suo ospiti dopo 40 anni di ristrette possibilità di contatti internazionali. Nel 2003 gli italiani sono arrivati al sesto posto tra i turisti stranieri. Due alberghi, il moderno "Hotel am Blauen Wunder" in stile veneziano e l' "Hotel am Terassenufer", oltre a vari ristoranti hanno una direzione italiana. Altri alberghi come l’Hotel „Elbflorenz“ o l’ Hotel „Leonardo“ evocano l’ambiente italiano. Anche loro loro sono disposti ad approfondire gli stretti legami fra Dresda e l’Italia, specialmente con Firenze, che è dal 1978 la sua città gemellata.
Alloggiare nel centralissimo ed elegante Hotel QF, proprio accanto alla Frauenkirche, chiesa simbolo di Dresda, consente di "vivere" al meglio il centro storico, il cuore della città.


Nicoletta Curradi

Nessun commento:

Posta un commento