mercoledì 22 febbraio 2012

Nuova mostra alla Simultanea Spazi D'arte di Firenze


Presso al Simultanea Spazi D'Arte di via San Zanobi 45 rosso in Firenze
ci sara' una nuova mostra d'arte
dal 25 Febbraio al 13 Marzo 201
Con vernissage ore 18
Pelle. Involucro della realtà, superficie delle cose, artificio della pittura che inganna l’occhio e sfida la fotografia in una gara tesa a catturare anche il più piccolo dettaglio. Più reale del reale, più vera del vero, l’immagine così dipinta sorprende e impressiona non tanto per il contenuto, quanto per la straordinaria perizia tecnica e la capacità descrittiva che ricordano la nitidezza propria della fotografia. Dal realismo fotografico dei Precisionisti americani negli anni Venti all’Iperrealismo statunitense che, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, ha rivoluzionato i rapporti tra pittura e fotografia - emblematica in tal senso la frase di Gerard Richter “la pittura è uno strumento ausiliare per una fotografia realizzata con i mezzi della pittura” - questo modo di rappresentare la realtà non per descriverla semplicemente ma per superarla, esercita un fascino irresistibile sullo spettatore, generando in lui quel senso di spaesamento che nasce di fronte a ciò che stentiamo a non credere reale per quanto risultato di un “diabolico” effetto illusionistico. Pittura in bilico tra verità e finzione, verosimile a tal punto da produrre l’effetto di un’allucinazione; pittura che è corpo da “toccare”, ma è soprattutto pelle nelle cui pieghe si nasconde l’inganno di una visione che, spinta oltre il termine ultimo della realtà, diventa supervisiva e surreale. Non c’è limite all’artificio pittorico come non c’è limite alla pazienza dell’artista che spende tempo e fatica per riprodurre, in modo quasi maniacale, ciò che lo scatto fotografico immortala in un attimo. Ma è proprio questa la magia di una pittura che ci invita ad un “consumo” percettivo dell’opera ancor prima che psicologico, e che ci ricorda che l’artista non è un semplice “registratore meccanico d’immagini” ma è un individuo capace di cogliere le strutture significanti della realtà visibile. Sono questi i concetti che ispirano Pelle - in programma dal 25 febbraio al 13 marzo presso Simultanea Spazi d’Arte - una mostra che conferma l’incredibile e incrollabile forza persuasiva della “sola” pittura contro e nonostante l’incalzare di modelli comunicativi che, nell’era della virtualità, ridisegnano la percezione del tempo, dello spazio e del modo stesso di fare arte.
I dieci artisti presenti in mostra - Sandro Becucci, Simonetta Fontani, Ersilia Leonini, Franca Lorito, Giuseppe Mallìa, Claudia Manenti, Simonetta Occhipinti, Anna Pasinato, Sabrina Taddei, Paolo Terdich - hanno in comune una notevole perizia tecnica e una straordinaria capacità descrittiva che è tale da sfociare, specie in alcuni casi, in un vero e proprio illusionismo ottico. Il punto di partenza è per tutti la realtà, fedelmente ritratta con attenzione alla visione d’insieme e al singolo dettaglio, o filtrata attraverso lo scatto fotografico. Nel primo caso l’immagine richiama il criterio della verosimiglianza che prevede una scrupolosa rappresentazione del soggetto e un’attenzione alla resa della “pelle” della realtà, che non sfugge però alla soggettività dell’interpretazione artistica. Pittura realista e per così dire “tattile”, ma che non cerca nell’artificialità della visione il suo fine ultimo. Diverso il caso degli artisti il cui procedimento pittorico ha origine nella fotografia intesa non come punto d’arrivo ma soglia da superare per proporre un’immagine della realtà più vera del vero. Figure ed oggetti sono messi a fuoco con estremo realismo, al punto tale che l’occhio di chi guarda sembra smarrirsi di fronte all’impossibilità di distinguere la verità dalla finzione.
Del Bimbo Fabrizio

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