Dal 1° al 3 luglio si e' svolta la 77° edizione di Pitti Filati. La superficie espositiva di 20.000 metri quadrati ha ospitato un totale di 136 marchi di cui 29 provenienti dall’estero, in particolare da Gran Bretagna, Giappone, Turchia, Germania, Francia e Cina.
Protagonista dello Spazio Ricerca è stato Make It, esposizione il cui tema è legato all’artigianalità e al saper fare.
KnitClub, area espositiva che mette al centro i maglifici di qualità, ospita venti espositori mentre la sezione Fashion at Work, dedicata a consulenze stilistiche, stampa su maglia, ricami, tinte e finissaggi, ha riunito 33 espositori (di cui 14 arrivano da Gran Bretagna, Turchia, Francia e Cina). In occasione di Pitti Filati, inoltre, si e' svolta la premiazione della sesta edizione di Feel the Yarn, concorso per giovani talenti della moda.
L’industria italiana della filatura ha chiuso il 2014 con un risultato negativo per il terzo anno consecutivo, anche se la discesa ha registrato una progressiva decelerazione: il turnover settoriale è calato del 2% arrivando a circa 2,9 miliardi di euro, mentre nel 2013 aveva chiuso in calo del -4,3 per cento. Il settore ha subito di un basso riscontro sia nei mercati internazionali sia in quello nazionale. La filatura laniera, cui si deve l’81,4% del fatturato, è il settore preponderante. Seguono i filati cotonieri e linieri, rispettivamente col 15,6% e il 3,0 per cento. Il valore della produzione registra una flessione del 2,7 per cento. L’export ha perso il 3,0% scendendo a quota 871 milioni di euro, mentre l’import ha chiuso l’anno confermando i valori del 2013 (+0,3 per cento, corrispondenti a circa 830 milioni).
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Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi
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