L'esposizione propone una selezione di opere del grande artista americano accanto all’istallazione site-specific dal titolo Path to the Sky, da cui la mostra prende nome
Il Complesso museale di Santa Maria della Scala di Siena ospita fino al 30 settembre 2025 la mostra Path to the Sky di Jacob Hashimoto, le cui opere site specific di grandi dimensioni sono note a livello mondiale.
Prodotta e organizzata dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, in collaborazione con la galleria Studio la Città e con il supporto di Immagine Studio, la mostra è curata da Raphaëlle Blanga, esperta di arte moderna e contemporanea, ex Head of Department di Sotheby’s Italia.
Il Santa Maria della Scala accoglie per la prima volta all’interno della sua architettura storica un’installazione contemporane per coinvolgere un pubblico sempre più vasto a cui svelare le antiche meraviglie del Complesso in dialogo con l’arte di oggi.
L’arte di Hashimoto ha trovato al Santa Maria della Scala un terreno fertile con i suoi aquiloni, realizzati a mano con carta giapponese e bambù, e legati da sottili fili di Dacron. Fluttuano in una danza che coinvolge, creando un legame ideale e spirituale tra le dimensioni fisica e immateriale
La curatrice Raphaëlle Blanga, rinomata esperta di arte contemporanea a livello internazionale, ha invitato Hashimoto a visitare il Santa Maria, ad attraversare le sue architetture profonde, ad ascoltarne le stratificazioni. Da quella immersione è nata Path to the Sky, una grande installazione site-specific concepita per la Corticella e una mostra che si dispiega lungo l’antica strada interna: un flusso silenzioso che si innalza dalla pietra fino alla luce, aprendosi verso il cielo.
Hashimoto ci ricorda che esiste ancora un’arte che non si guarda soltanto, ma che si vive. Questa esperienza ci riguarda tutti: non come spettatori, ma come parte di un rito più grande, che unisce la materia e lo spirito.
Il Santa Maria della Scala di Siena sta vivendo una fase di trasformazione e riqualificazione per diventare un polo culturale multifunzionale, con un focus sulla valorizzazione del patrimonio esistente e sulla creazione di nuovi spazi per la cultura e la ricerca. Il complesso museale, che ha una storia secolare come antico ospedale, si proietta nel futuro con un programma culturale e artistico che mira a interconnettere passato e presente, patrimonio e contemporaneità.
Fabrizio Del Bimbo
Nessun commento:
Posta un commento