In libreria per Giovane Holden Edizioni, Beatrice Cenci di Vilma Gaist è un romanzo che ripercorre una delle vicende più oscure e affascinanti della storia romana. Il libro immerge il lettore nella Roma del Cinquecento, dove la giovane Beatrice Cenci, figura di rara bellezza e animo sensibile, è vittima delle violenze e dei soprusi del padre, il nobile Francesco.
La narrazione di Vilma Gaist non solo ricostruisce gli eventi storici, ma scava nell'animo dei protagonisti, esplorando le dinamiche familiari, le passioni e le contraddizioni che portano al tragico epilogo. Il romanzo è stato accolto con favore dalla critica, che ne ha elogiato l'accurata ricostruzione storica, la forte intensità emotiva e la profonda analisi psicologica dei personaggi.
“Beatrice Cenci è una giovane donna realmente vissuta nella Roma del tardo Cinquecento e tristemente famosa per l’omicidio paterno -dichiara l’autrice- su di lei, sull’evento è stato scritto molto, romanzi drammatici, testi teatrali e crono storie. Ho deciso di dedicarmi a questo romanzo – continua- non tanto per la vicenda in sé, ma per dare risalto alla figura di Beatrice. Ho voluto dare una voce a questa donna esplorando i suoi sentimenti, i suoi pensieri e capire come la carenza affettiva, le vessazioni subite possono trasformare un animo gentile come il suo in una donna capace di un gesto tanto estremo”.
L'autrice dà voce a Beatrice, restituendole dignità e profondità psicologica, trasportando il lettore nel passato con uno stile elegante e suggestivo. In seguito a questa lettura è impossibile non interrogarsi sui temi universali della giustizia, del potere, della vendetta e della condizione femminile in una società oppressiva.
Il Cinquecento italiano fa da cornice a un racconto avvincente, in cui domina una protagonista straordinaria, titanica e modernissima, mosa delle sue passioni. Beatrice Cenci appartiene alla grande nobiltà romana, quelle famiglie in grado di influenzare perfino la politica del Papato. Tuttavia la sua non è una storia di ricchezza e splendore, bensì di violenza e di tormento, ma anche di ribellione e di desiderio di rivalsa per la propria dignità violata. Il padre Francesco, Uomo facoltoso quanto dissoluto, abietto e amorale, sempre protetto dalle connivenze del suo rango, la costringe a subire gravi abusi di ogni tipo. Privata anche della possibilità di sposarsi e isolata in un angolo remoto degli Appennini, poco più che ventenne Beatrice potrebbe pensare di essere una donna finita. Invece il suo spirito non si spezza, e lotta per riprendersi la dignità. Fino alla decisione estrema di ordire il parricidio. Quindi la macchinazione, il sangue, le angosce di un intrigo che sembra non finire. Beatrice, implacabile, precipita assieme ai complici e ai familiari in una spirale di disperazione, via via che la morsa delle indagini le si stringe intorno. Fino a rifiutare ogni redenzione, ma trovando nella morte il riscatto di sé, oltre la colpa e il conflitto talvolta insanabile tra regola e morale.
Questo romanzo storico fa riscoprire una vicenda ricca di tensione e intensità psicologica.
Una lettura vivamente consigliata.
Cenni biografici sull'autrice
Vilma Gaist è nata a Firenze, dove ha vissuto fino al compimento degli studi universitari. Si è poi trasferita in Versilia, dove ha insegnato nelle scuole secondarie, dedicandosi al contempo alla narrativa per ragazzi. Autrice di varie pubblicazioni, sia di carattere scolastico che narrativo, è stata profondamente colpita dalla tragedia di Beatrice Cenci, letta in giovane età, per cui è nata l'urgenza di ricostruirne la storia, rivalutando un personaggio per secoli rimasto in cattiva luce.
Fabrizio Del Bimbo
Ottima recensione
RispondiElimina