giovedì 21 giugno 2012

Parte dalla Toscana la "Via di Francesco"

Ben 200.000 pellegrini percorrono ogni anno il Cammino di Santiago, verso la Spagna, ma si calcolano 8 milioni di presenze turistiche legate a questo flusso. E' questa constatazione che ha ispirato in parte la nascita a Perugia, in Umbria del Consorzio "Umbria &Francesco's Ways", che intende occuparsi della promozione degli itinerari dedicati a San Francesco e a tutti i luoghi da lui toccati nel corso della sua vita. Il progetto prevede la proposta di "pacchetti" turistici molto interessanti,adatti ai trekker, ai turisti a cavallo, al pellegrino. la pubblicazione di una guida nei prossimi mesi, oltre alla creazione di un sito dedicato, www.viadifrancesco.it. Il percorso principale inizia proprio dalla Toscana, da Chiusi della Verna, attraversa tutta la regione Umbria e giunge fino a Greccio, nel Lazio, dove il Santo ha creato il primo presepe. Vediamo di ricordare gli eventi più rilevanti della vita del Poverello.
 San Francesco nacque ad Assisi nel 1182 circa e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a cambiare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, si dedicò infatti ad opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata. Il padre di Francesco, adirato per il cambiamento nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque. Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine, il primo ordine ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori. Nel 1219 si recò in Egitto, poi in Terra Santa, rimanendovi fino al 1220; al suo ritorno, trovò dissenso tra i frati e si dimise dall'incarico di superiore, dedicandosi a quello che sarebbe stato il terzo ordine dei francescani, i terziari. Ritiratosi sul monte della Verna nel settembre 1224, dopo 40 giorni di digiuno e sofferenza affrontati con gioia, ricevette le stigmate, i segni della crocifissione.
Francesco venne portato ad Assisi, dove rimase per anni segnato dalla sofferenza fisica e da una cecità quasi totale, che non indebolì tuttavia quell'amore per Dio e per la creazione espresso nel Cantico di frate Sole, probabilmente composto ad Assisi nel 1225. Francesco, che è patrono d'Italia, venne canonizzato nel 1228.

Tante le stupende località da visitare lungo la Via di Francesco, , che è consigliabile percorrere, per alcuni tratti anche a piedi, su itinerari stabiliti dal CAI Umbria. Per esempio, a Spello meritano una visita il palazzo comunale, nel quale sono presenti iscrizioni romane, due ritratti di età Flavia, una pregevole biblioteca con mobilio di fattura veneziana La Collegiata di Santa Maria Maggiore ospita, nella cappella Baglioni, splendidi affreschi del Pinturicchio ed un pregevole pavimento di maioliche di Deruta.. A Spoleto ci sono ancora più attrazioni, come la Rocca Albornoziana, posta sulla sommità del colle Sant’Elia che domina Spoleto simbolo della città delimitato da un alto sistema di mura perimetrali alternate da sei torri squadrate, tra le quali quella detta “della spiritata” e la “camera pinta”, affrescata con opere del Quattrocento. All’interno della Rocca, due aree distinte: il Cortile d’onore, con il Museo nazionale del Ducato e uno spazio per mostre, concerti e convegni, e il Cortile delle armi, con un teatro all’aperto. Altro simbolo di Spoleto è il Ponte delle Torri che unisce la Rocca e il Monteluco, lungo 230 metri e alto 82. Pare sia stato eretto tra il Duecento e il secolo successivo. Di questo incredibile monumento sospeso nel vuoto s’innamorarono tutti i più illustri turisti che passarono di qui, tra cui Goethe, che lo descrisse nel suo Viaggio in Italia, e il pittore inglese Turner, che lo ritrasse in uno dei suoi capolavori.
Il Duomo ha origini antichissime e riunisce in sé epoche e stili differenti. L’avvio dei suoi lavori risale all’XI secolo, quando la basilica venne eretta secondo il modello romanico. La Cattedrale custodisce alcuni affreschi del Pinturicchio, nella cappella Eroli, e di Filippo Lippi, nell’abside della navata centrale. A Ferentillo non si può perdere una visita all'abbazia di San Pietro in Valle e le mummie risalenti al 1700.
Il Lago di Piediluco, a pochissimi km da Terni e dalla Cascata delle Marmore, èi infine un vero gioiello navigabile incastonato nel verde.
L'obiettivo più importante è riportare la gente a camminare su queste strade che non devono essere mai abbandonate.

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 1 giugno 2012

La prima edizione di "Pausa Caffé"

Dal 7 all'8 giugno  alla Biblioteca delle Oblate di Firenze una manifestazione dedicata alla cultura del caffé.
Il festival presenta, tra gli eventi speciali, il 1° campionato Latte Soyart (tecnica artistica di decorazione cappuccino) e la finale italiana del 5° campionato di Cup Tasters (assaggiatori di caffè)

Sfatando il mito che bere caffè faccia male (le dosi non devono superare i 300 mg di caffeina al giorno, circa 6/7 tazzine di espresso) e che il caffè fatto con la moka sia più leggero dell’espresso, arriva a Firenze Pausa Caffè, il primo festival dedicato interamente alla cultura del caffè, la bevanda più bevuta al mondo, seconda solo all’acqua. Dal 7 all’8 giugno presso la biblioteca e sulla terrazza vista Duomo della Caffetteria delle Oblate, professionisti, appassionati, cultori del caffè e semplici curiosi si incontreranno tra tavole rotonde, proiezioni, workshop, pranzi e cene a tema, e avranno l’occasione di assistere al primo campionato italiano di Latte Soyart (tecnica artistica di decorazione del cappuccino) e alla finale italiana del 5° campionato di assaggiatori Cup Tasters. L’evento, ad ingresso libero, ha la direzione artistica di Francesco Sanapo, campione italiano baristi caffetteria 2010 e 2011, e del coffee expert Andrej Godina, dottore di ricerca in Scienza, Tecnologia ed Economia nell’Industria del caffè (www.lospaziochesperavi.it).

Il programma si aprirà giovedì 7 giugno alle 10 in caffetteria con le semifinali del 5° campionato italiano Cup Tasters. La gara consiste nell’indovinare su 8 terne, composte ognuna da 3 tazze di caffè di differenti monorigini, quale, tra le tre, sia quella diversa. Il vincitore, che sarà proclamato venerdì, volerà quale rappresentante italiano alla finale mondiale World Cup Tasters Championship, che si terrà dal 12 al 15 giugno a Vienna.

La giornata di giovedì proseguirà alle 12 in terrazza con il pranzo a base di specialità culinarie al caffé, a cura di Armando Siesto e Alessandro Arena, mentre, alle 15, al primo piano della biblioteca, si terrà l’incontro/tavola rotonda Il futuro dell’espresso italiano, una riflessione sulla storia e sulla situazione attuale del mercato internazionale del caffè e di quello dell’espresso quale simbolo della cultura italiana nel mondo. Con un consumo totale intorno ai 250 milioni di kg di prodotto tostato, ed un giro d’affari alla produzione intorno ai 3 miliardi di euro, di cui ca. 600 milioni di euro destinati all’esportazione, il mercato italiano del caffè è infatti uno dei più caratteristici e vivaci del food & beverage iin Italia. Si parlerà delle rotte commerciali, delle nuove prospettive del mercato nel nostro paese, all’insegna dell’affermazione dei caffè gourmet. Parteciperanno, tra gli altri, Andrea Lattuada, coordinatore italiano della SCAE (Speciality Coffee Association of Europe), i torrefattori e vari operatori del settore.

Alle ore 17, sulla terrazza della Biblioteca, si terranno le semifinali del Primo campionato italiano Latte Soyart, tecnica diventata rapidamente famosa, e che, per la prima volta, verrà realizzata con latte di soia. I partecipanti si sfideranno davanti a una giuria di esperti del settore. Al termine seguirà la degustazione di cappuccini ottenuti con questa tecnica. Alle ore 19, poi, sulla terrazza della biblioteca, si terrà l’aperitivo al caffè e la selezione musicale e di videoarte del compositore Andrea Portera (in collaborazione con Girone Jazz). Alle 21 presso il ristorante Rari Nantes di Firenze (L.no Ferrucci 24) ci sarà la cena al caffè, e a chiusura il barista party.

Venerdì 8 giugno, alle 10, si terranno le finali Cup Tasters 2012. Alle 12 il pranzo con specialità culinarie al caffè e, dalle ore 15, sulla terrazza, il workshop gratuito, a cura di Francesco Sanapo, Preparare un espresso e un cappuccino perfetto (per professionisti, su prenotazione. Per iscriversi pausacaffeflorence@gmail.com).

Alle ore 16.30, al piano terra, in sala conferenza, ci sarà la tavola rotonda La cultura enogastronomica SLOW, in collaborazione con i presidi Slow Food del caffè e del cacao, un diverso modo di concepire i prodotti coloniali nell’era del fast food e della globalizzazione. Seguirà la proiezione del documentario Black Gold, viaggio tra i coltivatori del caffè in Etiopia, con la denuncia delle drammatiche condizioni dei lavoratori e dei profitti sempre maggiori delle multinazionali. Pausa caffè si chiuderà dalle 18 sulla terrazza con le semifinali e le finali del primo campionato italiano Latte Soyart, a cui seguiranno le premiazioni del vincitore italiano Cup Tasters e del campionato italiano Latte Soyart.

Durante la due giorni, al piano terra della Biblioteca delle Oblate, ci sarà la degustazione gratuita di caffè decaffeinato e monorigine speciality (dalle 16 alle 19), e la biblioteca metterà a disposizione una selezione di libri dedicati all’argomento. Infine, in esclusiva, presso la Caffetteria delle Oblate, sarà possibile assaggiare una selezione di tre miscele speciali monorigine, al costo simbolico di 1 €, per sensibilizzare alla qualità.

Tra queste la Puerto Rico, con fragranza di cioccolato e caramello e tracce di frutta secca, è stata raccolta e selezionata da Francesco Sanapo appositamente per il Festival. La provenienza è la Hacienda S.Pedro a San Juan, che è gestita da sei generazioni dalla famiglia Atienza. Buon corpo, molto persistente, un caffè speciale che potrà essere gustato solo alle Oblate, in esclusiva europea. Sempre in degustazione, il Mapanga, caffè del Malawi, piccolo stato del sudest africano, appena premiato al Firenze Gelato Festival 2012, e il Colombia, caffè con certificazione di qualità e purezza igp (Indicazione Geografica Protetta), il più diffuso caffè colombiano grazie al gusto particolarmente dolce. Viene definito dagli intenditori del luogo ‘suave’, ed importato sotto la supervisione della Federacion Nacional de Cafeteros.

L’evento è una collaborazione tra Cooperativa Archeologia, Caffetteria delle Oblate, 9 bar srl, Biblioteca delle Oblate, Slow Food, Nuovi Eventi Musicali, Sesamo comunicazione visiva. Con il patrocinio del Comune di Firenze, e con il sostegno di Dalla corte macchine caffè espresso, Bunn macchine caffe filtro, Caffè Corsini, Latte di soya Alpro for professional, Mahlkoenig macinacaffè, Imperator caffè verde, Demus caffè decaffeinato, Planet coffee, Asachimici. Media partner Coffee Colours, Comunicaffè. Per info www.lospaziochesperavi.it, www.9bar.it e www.francescosanapo.com.

Fabrizio Del Bimbo

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