venerdì 29 luglio 2022

Presentata la XXIX edizione di Fabbrica Europa

 FESTIVAL FABBRICA EUROPA 

2 > 25 settembre 2022 ● XXIX edizione ● Firenze / Toscana




Festival Fabbrica Europa è un progetto di Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee

Gode del sostegno di MiC, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze


Una delle linee portanti di questa XXIX edizione del Festival è legata all’intreccio di culture e di linguaggi, di paesi di origine e di elezione, di radici e di slanci, di universi espressivi e di attraversamenti, di tradizioni e di sperimentazioni, segno sensibile e vitale di un meticciato umano e artistico che rappresenta il nostro oggi. Un diffuso e articolato laboratorio di saperi e pratiche che intesse codici compositivi ed emergenze dialogiche con l’intento di indagare i processi creativi che, nella danza, nella musica, nelle arti performative, e nel loro intersecarsi, sviluppano dispositivi e formati scenici di una comunità dinamica di artisti provenienti da Europa, Americhe, Africa, Asia. 




Progetti, spettacoli, concerti, performance, incontri, workshop, che si innestano in spazi all’aperto carichi di suggestioni naturali e nei teatri del territorio pensati per la proposta artistica: Parco delle Cascine e PARC Performing Arts Research Centre, Giardino dell’Istituto Agrario, Teatro Studio di Scandicci, Teatro Cantiere Florida, La Compagnia, Teatro Puccini, Lumen, Murate Art District, Chiostro Accademia Belle Arti, Parco Villa Demidoff, Giardino delle Rose.

Apre il Festival Gone here (yet) to come di Heine Avdal & Yukiko Shinozaki del collettivo internazionale Fieldworks, un’indagine sulla matericità del buio e sul suo rapporto con lo spazio. Come si rende tangibile l’oscurità? Quali altre realtà, incontri, connessioni diventano possibili nella penombra? Lo spazio teatrale diventa una tela su cui vengono proiettate realtà diverse. Lo spettacolo  plasma e scolpisce lo spazio e l’aria che lo riempie, trasforma il tempo, mette in evidenza ciò che si trova al di fuori: i suoi margini e i suoi bordi e ciò che si riversa attraverso le crepe e i varchi nei confini che lo definiscono. Scavando sempre più in profondità, nello spazio e nel tempo del teatro, Gone here (yet) to come fa affiorare memorie perdute. Presenze - (g)hosts - si mescolano ai danzatori guidando il pubblico in un viaggio sorprendente capace di svelare altre forme e dimensioni del mondo che conosciamo. Lo spettacolo è una rivelazione di Ice Hot, la piattaforma della danza scandinava che si è svolta a Helsinki (02,03/09, Teatro Studio).


Info: www.fabbricaeuropa.net


Fabrizio Del Bimbo 


mercoledì 20 luglio 2022

Il 21 luglio Vinicio Capossela al Musart Festival

 Vinicio Capossela al Musart Festival Firenze

con il progetto dedicato ai primi album

Round one thirty five 1990 – 2020. Personal Standards

 VINICIO CAPOSSELA
Giovedì 21 luglio 2022 - ore 21,15
Musart Festival – piazza della Santissima Annunziata – Firenze

 

>Uno spettacolo che scava nel passato, distilla perle e setaccia ricordi. Dopo la serata dantesca dell’anno passato, Vinicio Capossela torna giovedì 21 luglio al Musart Festival di Firenze con il progetto “Round one thirty five 1990 – 2020. Personal Standards”. Appuntamento alle ore 21,15 in piazza della Santissima Annunziata, a pochi passi dal Duomo di Firenze.

I biglietti - da 23 a 40,20 euro, posti numerati, compresi diritti di prevendita - sono disponibili online sul sito ufficiale www.musartfestival.it (info tel. 055.667566), su www.ticketone.it (tel. 892.101) e nei punti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Disponibile anche il Gold Package comprendente biglietto di primo settore, catering con buffet, visita guidata ai luoghi d’arte legati al progetto Musart.

Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 18 luglio 2022

Toc Toc, il Teatrodante Carlo Monni bussa alla porta del pubblico

 Il Teatrodante Carlo Monni  intende bussare alla porta delle persone, rese pigre dalla pandemia,  per invogliarle ad uscire di casa e tornare a teatro. “Toc Toc – Il teatro è social” è il titolo che racchiude la nuova stagione del teatro di Campi Bisenzio: un invito a portare dal vivo quel senso di interconnessione che per troppo tempo è stato affidato quasi esclusivamente alla dimensione virtuale. 

La nuova stagione è stata presentata il 18 luglio  allo Student Hotel 




Paolo Cevoli, Enzo Decaro, Elio Germano, Lodo Guenzi, Stefano Massini, Fiona May, Emilio Solfrizzi, Theo Teardo, Milena Vukotic. Sono questi alcuni tra i protagonisti della stagione di prosa 2022/2023 del teatro, presieduto da Fondazione Accademia dei Perseveranti e con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli. Dal 10 novembre al 30 marzo 10 spettacoli con due nuove produzioni, tra commedia, divulgazione, teatro d’impegno, omaggi ad autori noti e amati, musica e nuove scommesse per coinvolgere un pubblico il più ampio possibile.


La stagione sarà inaugurata dalla prima nazionale di “La prova contraria”, produzione firmata Fondazione Accademia dei Perseveranti che vedrà la campionessa Fiona May come interprete d’eccezione: un testo che guarda alle problematiche della società contemporanea con la tensione di un thriller, mantenendo lo spettatore sul filo della suspense per riflettere sulla violenza insita negli uomini, per la regia di Andrea Bruno Savelli (10,11/11 ore 21.00). La conclusione sarà invece affidata a ”Paradiso XXXIII”: “uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato”, come lo definiscono gli autori. Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica dell’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. Dal suono avvincente ed “etterno” germogliano suoni inauditi e imprevedibili e scaturisce la regia visionaria di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil (30/3 ore 21.00).


In cartellone anche a “A spasso con Daisy”, racconto delicato capace di affrontare con ironia un tema complesso come il razzismo negli Stati Uniti del dopoguerra, con cui Alfred Uhry si aggiudicò il Premio Pulitzer per la Drammaturgia nel 1988. Milena Vukotic è l’anziana Miss Daisy, una donna dal piglio forte, scontrosa e avara ma anche vitale e indipendente che giorno dopo giorno svilupperà per Hoke, l’autista di colore affezionato e analfabeta, un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela un affetto profondo. La storia di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali, con la regia di Guglielmo Ferro (25/11 ore 21.00).


Si continua con “La beffa del grasso legnaiuolo”: uno spaccato della vita fiorentina dei primi anni ruggenti del Rinascimento in cui nobili, artigiani ed artisti condividevano le medesime passioni, lo stesso gusto per la vita e per l’arte e ponevano le basi per la costruzione di quell’inconfondibile “carattere fiorentino” fatto di intelligenza, gusto, cinismo ed ironia che ancora oggi caratterizza i più veraci rappresentanti di questa inimitabile città, con riduzione di Angelo Savelli da testi quattrocenteschi e regia di Andrea Bruno Savelli (5/01 ore 21.00; 6/01 ore 18.00; 7/01 ore 21.00; 8/01 ore 16.30).


Emilio Solfrizzi sarà al centro di “Il malato Immaginario” di Molière nel nuovo allestimento di Guglielmo Ferro, in un intreccio tra comicità e teatro dell’assurdo. Qui il palcoscenico come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea del protagonista Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”: il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e la continua ricerca di rimedi e cure da parte di medici improbabili crea situazioni esilaranti, tutte da ridere (23/01 ore 21.00). E poi: gli irresistibili misteri di Agatha Christie arrivano in teatro con “Trappola per topi”. La scelta di Lodo Guenzi come attore principale è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza, metodo e follia, con la regia di Giorgio Gallione (5/02 ore 21.00).


In esclusiva toscana sarà al Teatrodante “Lezioni di marketing romagnolo”, di e con il volto noto di Zelig Paolo Cevoli: un monologo tutto da ridere in cui l’imprenditore con l'hobby del cabaret racconta l’esperienza di manager della ristorazione (17/02 ore 21.00). Ancora: una tragedia tutta da ridere, popolata da moderne maschere della commedia dell’arte. Ecco “Non è vero ma ci credo”, spettacolo di Peppino de Filippo con protagonista Enzo Decaro, per la regia di Leo Muscato (24/02 ore 21.00).


Stefano Massini e l’Orchestra Multietnica di Arezzo con “Quando sarò capace di amare”. Cosa accade se un narratore come Massini si lascia ispirare dai brani di Giorgio Gaber? Cosa prende forma sul palco se i racconti del “più popolare cantastorie del momento” (la Repubblica) sbocciano dentro le canzoni della premiata ditta Gaber-Luporini? Da “I mostri che abbiamo dentro” a “La parola io”, da “Non insegnate ai bambini” a “Se io sapessi” e molti altri brani, Massini sceglie di coinvolgere il pubblico in un viaggio di echi e rimandi, in un unico grande omaggio al Signor G (1/03 ore 21.00).



Al ricordo di Niccolò Ciatti, pestato a morte in una discoteca spagnola nella notte tra l’11 e il 12 agosto 2017, di Willy Monteiro Duarte, ucciso a pugni il 6 settembre 2020 a Collefferro (Roma), e di Simone Frascogna, freddato a Casalnuovo (Na) per non essersi lasciato superare con l’auto, è dedicato “Picchio ergo sum”, nuova produzione fortemente voluta da Fondazione Accademia dei Perseveranti, con la regia di Andrea Bruno Savelli. 


“Stiamo tentando di tornare alla normalità, speriamo definitivamente – commenta il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi – e l’aver creato una stagione con la stessa passione e intelligenza degli anni passati, forse addirittura con un guizzo in più, non è affatto scontato. È un grande dato di merito per Andrea Bruno Savelli, che si conferma all’altezza della sfida, affiancato dal presidente di Fondazione Accademia dei Perseveranti Stefano Salvi e dal direttore generale Leonardo Fabbri. Tra l’altro mi preme ricordare che questa sarà l’ultima stagione teatrale che seguirò in qualità di sindaco, ma anche al termine del mandato continuerò a frequentare il Teatrodante da innamorato dello spazio e del lavoro di Andrea”.


“La nuova stagione del Dante parla dell’essenza del nostro teatro: nomi importanti insieme a produzioni interne. Ma lo sforzo più importante sarà riportare le persone in sala: ci siamo disabituati a uscire e a frequentare luoghi chiusi, dunque lo sforzo quest’anno va oltre il garantire la qualità del cartellone, per tornare a incontrarci tra le poltroncine e di fronte al palcoscenico con un pubblico campigiano e non solo. È una sfida importante, e sono sicura che ce la faremo”, dice l’assessore alle politiche Educative e Culturali di Campi Bisenzio Monica Roso.


Conclude il direttore artistico Andrea Bruno Savelli: “Abbiamo scelto per la stagione un titolo che evoca i social network, compagni costanti degli ultimi anni, ma che al contempo ne modifica il nome per bussare alla porta delle persone e invitarle a uscire. Per farlo abbiamo creato una programmazione coinvolgente, varia, con interpreti straordinari come Stefano Massini, campigiano di adozione, che torna da noi dopo essersi aggiudicato l’Oscar del teatro, Elio Germano che fa il Paradiso, e poi Lodo Guenzi, amatissimo da giovani e meno giovani, la commedia esilarante di Paolo Cevoli, Solfrizzi in Molière e De Caro in De Filippo, senza dimenticare le nostre produzioni: Fiona May, l’omaggio a Carlo Monni con “La beffa del grasso legnaiuolo”, e infine un testo su cui rimugino da anni sul fenomeno della violenza dilagante tra i giovani”.


Apertura degli abbonamenti da mercoledì 20 luglio, mentre dal 15 settembre spazio ai nuovi abbonati e vendita biglietti singoli dal 4 ottobre.


 Nicoletta Curradi 

#teatrodantecarlomonni

sabato 16 luglio 2022

Un giardino per IED Firenze




Connect è l'evento IED Firenze organizzato per la consegna dei diplomi dei corsi triennali in comunicazione, design, e moda.

Danilo Venturi Direttore di IED Firenze ha presentato l'evento: “Connect abbatte i luoghi comuni per ripensare gli spazi comuni. La nostra è una visione interdisciplinare che punta a riscrivere le regole di convivenza tra uomo, tecnologia, e natura. Abbiamo perciò trasformato la scuola in un giardino, all’ombra del Duomo di Firenze.”

Non solo una cerimonia conclusiva  dell’anno accademico IED Firenze, ma l’occasione per lanciare un invito all' industria creativa di domani a entrare in connessione con un aproccio  interdisciplinare in grado di andare oltre.

E’ questo in sintesi il tema di CONNECT, l’evento di IED Firenze che vede  la consegna dei Diplomi a 142 studenti italiani e stranieri - al termine dei Corsi triennali in Comunicazione, Design, Moda - in una sede rinnovata con un inaspettato giardino che attraversa gli spazi interni ed esterni dell’Istituto.

“Connect abbatte i luoghi comuni per ripensare gli spazi comuni. La nostra è una visione interdisciplinare che punta a riscrivere le regole di convivenza tra uomo, tecnologia, e natura. Abbiamo perciò trasformato la scuola in un giardino, all’ombra del Duomo di Firenze”, ha dicharato Danilo Venturi Direttore di IED Firenze.

Venturi ha posto l’attenzione su tre valori che contraddistinguono il mondo creativo di oggi:

Convergenza, cioè quando le caratteristiche di un settore entrano in un altro settore. Ad esempio, quando un’opera d’arte è anche finanza e tecnologia, è un NFT. Quando una scarpa sportiva svolge la funzione di una scarpa classica, è una sneaker. Quando un designer ha una visione manageriale, è un direttore creativo. Sono tutte opportunità

Disintermediazione, cioè la tendenza a creare e pubblicare contenuti in modo indipendente, senza passare dai brand e dai media. Da una parte, è espressione di libertà. Dall’altra, è un fenomeno che può compromettere la veridicità delle fonti, la profondità della ricerca, e il livello di creatività. Dipende da come la si usa.

Consapevolezza, cioè la diffusa presa di coscienza su ciò che si produce e si consuma, la richiesta di rapporti umani più giusti, e la ricerca di un maggiore equilibrio tra uomo, tecnologia e natura. Questa è qualcosa di più di una tendenza, è una necessità. Per questo vuole essere l’ultima lezione prima che lasciate la scuola per affrontare il mondo.

Nel prossimo futuro si conta di attrarre capitale umano a Firenze

IED conta un totale di 5.600 studenti, dei quali il 30% sono stranieri. A Firenze la percentuale si alza al 40% ma la pandemia ha provocato una battuta d’arresto nel processo di internazionalizzazione e la missione del direttore Danilo Vanturi è proprio quella di farlo ripartire. 

 “Firenze in sé è la leva principale. Da sempre è la città dell’ingegno e della progettazione. È un museo a cielo aperto. È per sua natura una città di studi, il luogo giusto in cui fuggire per rimettersi in gioco”, ha sottolineato. 

 “Studiare moda, arte, design e comunicazione fuori dalla disumanità delle megalopoli ti fa vedere le cose in modo diverso, ti fa crescere, e forse ti fa scegliere di restare.”.

 “Questi studenti sono i cittadini dell’era contemporanea, un bene anche per la città, perché da sempre nei processi di urbanizzazione gli investitori vanno dove vanno i creativi”, ha concluso Venturi. 


L’Istituto Europeo di Design nasce nel 1966 da una straordinaria visione di Francesco Morelli. Oggi IED è l’unica Scuola di Alta Formazione in ambito creativo ad aver mantenuto nel tempo una matrice interamente italiana. Ogni anno IED avvia progetti di innovazione in ambito formativo nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione, sviluppando forme di apprendimento e nuovi modelli per interpretare il futuro. Riconosciuto a livello internazionale, il Gruppo IED è presente in 3 Paesi: in Italia a Milano, Cagliari, Firenze, Roma, Torino, Venezia e a Como con l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli; in Spagna a Barcellona, Madrid e Bilbao e in Brasile a Rio de Janeiro e San Paolo.

L’offerta formativa comprende corsi Undergraduate (Diplomi Accademici di I° Livello, Título Superior en Diseño, Diploma de Bacharelado, Diplomi BAH e Diplomi IED), Postgraduate (Master di Primo Livello e Master IED) e Corsi di Formazione Continua. IED può contare su una rete di oltre 1.900 docenti, attivi nei rispettivi settori di riferimento, con cui collabora attivamente per assicurare il perfetto svolgimento delle attività di formazione delle sue sedi.


Fabrizio Del Bimbo 


Teatro comico e pantomimato con Alessandro Riccio in “Ars bellica”

 Marcialla (Barberino Tavarnelle- Firenze) - IV Sagra dell’aria bona


Teatro comico e pantomimato con Alessandro Riccio in “Ars bellica”


Domenica 17 luglio 2022 in Piazza Brandi




Teatro comico e pantomimato, in programma domenica 17 luglio alle 21,30 in Piazza Brandi a Marcialla, Berberino Tavarnelle (Firenze). In scena lo spettacolo “Ars bellica”, di e con Alessandro Riccio e con Joe Manganas. Una produzione Tedavi’98.


 


Un giovane rampollo imberbe è costretto dal severissimo padre a partire per le Crociate. Vista la sua totale inesperienza alle faccende della guerra, viene affidato ad un esperto scudiero dalla grande padronanza della battaglia: il suo corpo è la prova stessa delle prove che ha affrontato; con solo sette dita, coperto di cicatrici, senza un occhio, zoppo e malridotto, il suo aspetto contrasta con il molle pallore floscio del giovane. I due differiscono anche nel carattere: dedito alla battaglia l'uno, totalmente rapito dall'arte del disegno l'altro.


 


Un lungo addestramento costringerà i due a conoscersi e a scontrarsi più volte. “Ars bellica” è uno spettacolo pantomimato, senza una sola parola, comico, trascinante, pieno di situazioni esilaranti e di trovate inaspettate.


 


Alessandro Riccio, maestro del comico e della caratterizzazione, affronta senza una sola parola, in stile clownesco - avvalendosi di gramelot e di antiche musiche di scena - per travalicare il limite della parola come strumento di comunicazione.


 


Dopo aver messo in scena con lo stesso stile pantomimato “Baroque Festival” (una giravolta di situazioni tipiche del barocco) e “Magnifico Lorenzo” (che narrava le gesta del grande signore fiorentino), Riccio prosegue in questa sorta di trilogia le grandi epoche del passato, volgendo la sua attenzione al Medioevo più oscuro.


 


Informazioni: Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Durante tutte le serate sono aperti gli stand gastronomici, bar e pizzeria. Tutto il programma sulla pagina Face book.


La “IV Sagra dell’aria bona”, dal 2 al 31 luglio, contiene quasi una ventina di appuntamenti tra musica, prosa, teatro popolare toscano, dj set tutti da ballare, musica bandistica, eventi sportivi e gastronomia. Con ospiti d’eccezione come Sergio Caputo, Lisetta Luchini, Alessandro Riccio, Chiara Savoi.


 


A cura della locale Filarmonica “Giuseppe Verdi”, Unione Ciclistica Marcialla, circolo MCL, Consiglio di Frazione, Associazione Culturale Marcialla, Comitato Trofeo Matteotti e Asd Marcialla City.


 


«Dopo tre anni di sosta forzata – spiega Damiano Masini - il direttore artistico e presidente dell’Associazione Culturale Marcialla - finalmente sabato 2 luglio ripartirà la "IV Sagra dell' aria bona" di Marcialla che si protrarrà fino al 31 luglio 2022. Quest'anno la sagra, organizzata da tutte le associazioni culturali e sportive di Marcialla, sarà un'importante ripartenza dal punto di vista sociale e culturale, vogliamo infatti che sia una vera e propria rinascita. Non mancheranno i nostri stand gastronomici e soprattutto non mancherà un ricco palinsesto di spettacoli musicali e teatrali. Abbiamo voluto abbracciare ogni genere musicale e teatrale proprio per offrire al pubblico la scelta più ampia».


 


Per citarne alcuni ci sarà il 16 luglio il maestro Sergio Caputo, autore di grandi successi degli anni 80, basta nominare "Un sabato italiano" del 1983, che con il suo trio incanterà Piazza Brandi. La chiusura della festa sarà affidata a Lisetta Luchini, tra le più grandi cantore popolari della tradizione toscana e non solo, che accompagnata dai suoi musicisti porterà in scena il 31 luglio lo spettacolo " Popolar... issimamente". Per il teatro ci sarà Alessandro Riccio con il suo nuovo lavoro "Ars bellica" e Chiara Savoi in ben due spettacoli, uno d’improvvisazione teatrale l'altro che ripercorre, con l'aiuto di una band musicale, i grandi successi di Lucio Battisti.


 


«Insomma – aggiunge Masini - sarà una festa densa di appuntamenti da non perdere nella suggestiva cornice di Piazza Brandi a Marcialla». 


 


Il programma prosegue: il 22 luglio alle 20,30 “Torneo dell’aria bona”, triangolare di calcio organizzato da Asd Marcialla City che si svolgerà presso il campo sportivo di Marcialla, alle 21,30 in piazza “La Bandaccia di Marcialla”. Il 24 luglio “Gli amici di Ale” organizzano il “IV Ricordando Day” con motoraduno, aperitivo al "barrino" e pranzo in piazza. Una giornata all’insegna dell’amicizia e della beneficenza. Alle 21,30 “Charlie & lab trio ft. Giuseppe Scarpato in concerto, rivisitazione acustica di classici pop e rock con la partecipazione straordinaria di Giuseppe Scarpato. Il 29 luglio alle 21,30 “Monkey Shot” in concerto. Il 30 luglio alle 21,30, “Sopron” in concerto, rock, soul e funk. Chiusura il 31 luglio alle 21,30 con Lisetta Luchini per presentare “Popolar... issimamente”, spettacolo di  canti popolari toscani, con Lisetta Luchini, Marta Marini e Alessandro Moretti.


Nicoletta Curradi 

martedì 12 luglio 2022

Presentata la 32/a Biennale internazionale dell'Antiquariato di Firenze

 




32^ BIAF -  Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze

La grande mostra dell'arte italiana

Palazzo Corsini, 24 settembre – 2 ottobre 2022



La 32a BIAF - Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze torna in presenza dopo tre anni a Palazzo Corsini, splendida residenza seicentesca affacciata sul fiume Arno

 


Tesori che potreste ammirare nei più grandi musei del mondo e che, volendolo (e potendolo) potrebbero arredare anche casa vostra. Accade solo a Firenze, alla Biennale Internazionale d’Antiquariato, BIAF in sigla, la più antica mostra mercato al mondo e quella di riferimento assoluto per la grande arte italiana, alla cui guida troviamo in qualità di Presidente il Sindaco Dario Nardella e di Segretario Generale Fabrizio Moretti coadiuvati da un Comitato Direttivo.


 


Le emozioni sono assicurate già a partire dalla sede. Non un padiglione fieristico ma il sontuoso Palazzo Corsini. Impossibile non restare a bocca aperta: più che un palazzo sembra una reggia, affacciata sull’Arno. La BIAF è infatti l’unica fiera al mondo a tenersi in un edificio storico di immenso valore.


 


Nelle prestigiose stanze e saloni di Palazzo Corsini, dal 24 settembre al 2 ottobre saranno accolte circa 80 gallerie con un nuovo allestimento a cura dell’interior designer, scenografo e regista Matteo Corvino. Mentre la tradizionale cena di gala, allestita lungo tutto il Palazzo, sarà a cura di Gucci Osteria.


 


Davanti ai vostri occhi, il meglio della grande arte italiana, dal Rinascimento fiorentino al grande Novecento italiano e internazionale. Ma anche emozionanti visioni di sculture e reperti romani, etruschi, medievali accanto ad esempi del design italiano ed internazionale che hanno plasmato il gusto del più recente secolo. Ma soprattutto il piacere di confrontarsi con antiquari ammirati e invidiati in tutto il mondo. Donne e uomini che alla ricerca, restauro, studio di queste meraviglie dedicano la loro vita. E la loro enorme passione è contagiosa! Grandi ritorni e importanti riconferme di mercanti internazionali porteranno il meglio di dipinti di ogni epoca, disegni, sculture, arredi, ceramica, gioielli.


 


Dopo due giornate riservate al Comitato di Vetting la BIAF aprirà le sue porte alla stampa la mattina del 22 settembre. Se siete colti dalla sindrome di Stendhal e avvertite la necessità di una pausa, sappiate che dalle terrazze di Palazzo Corsini, magari con un drink in mano, vi potete godere una delle più belle viste sul Ponte Vecchio. E se volete vivere la magia delle feste fiorentine rinascimentali, non perdetevi la Notte dei Fuochi la sera del 22 settembre, si festeggia l’apertura ufficiale della Biennale!


 


La BIAF è il classico che guarda al contemporaneo: tra le iniziative che animeranno le giornate della mostra, la proiezione di anteprima di Eternal Memories, il primo docu-game al mondo che intende raccontare alle giovani generazioni l’arte antica attraverso un momento ludico per avvicinarli a questo universo. Giocabile in italiano e in inglese, Eternal Memories potrà essere scaricato gratuitamente su tutti gli smartphone e iPad attraverso le principali piattaforme di APP e intende raggiungere milioni di giocatori in tutto il mondo tra la platea di oltre 2 miliardi di giocatori abituali. Il gioco è prodotto per BIAF da Golem Multimedia, con la collaborazione di TuoMuseo e il sostegno di Consultinvest.


 


La BIAF come non l’avete mai vissuta… proiettata verso il futuro grazie ad EY, Innovation Partner di questa 32° edizione BIAF. Sarà disponibile per i presenti un corner EY, dedicato all’innovazione in cui sperimentare il legame tra nuove tecnologie e arte, e uno spazio museale all’interno del Metaverso con opere d’arte premiate nelle precedenti edizioni della BIAF per vivere, anche da remoto, un’esperienza immersiva. La mostra nel Metaverso sarà arricchita da attività interattive digitali. EY ospiterà anche un panel sul ruolo delle tecnologie nel mondo dell’arte.


 


La BIAF significa grande tradizione di mecenatismo: con la donazione della splendida pala d’altare di Durante Alberti, raffigurante la Trinità e i santi Andrea, Maria Maddalena e Cristina (olio su tela, cm 373 x 192,5) da parte di Fabrizio Moretti e Eleonora e Bruno Botticelli, per commemorare la memoria dei loro rispettivi genitori, alla Cattedrale di Sansepolcro, risarcendo la chiesa di una grave perdita subita in passato. Mentre grazie al sostegno economico della Biennale dell’Antiquariato, la Fondazione Archivio Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia ha dato avvio a un’importante campagna di restauro di un nucleo significativo di preziosi modelli in cera, gravemente danneggiati dall’umidità negli anni seguiti alla chiusura e all’abbandono del Museo Ginori, tra questi il gruppo raffigurante Apollo e Marsia, tratto da un’opera dello scultore fiorentino Giovan Battista Foggini  e i gruppi con Venere che spenna Amore e Leda col Cigno, i cui archetipi in bronzo si devono all’invenzione dello scultore tardo-barocco Massimiliano Soldani Benzi.



Giornate indimenticabili a Firenze a Palazzo Corsini e nel resto della città con la seconda edizione della Florence Art Week: Le Maison di Via Tornabuoni, le Gallerie di Via Maggio, Via de Fossi, Borgognissanti e le boutique di Ponte Vecchio proporranno attività ed eventi riservati ai possessori della VIP card. Con la F.A.W. 


La Mostra è posta sotto il Patrocinio della Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana, Camera di Commercio

 


ESPOSITORI BIAF 2022


 


800/900 ARTSTUDIO - Livorno e Lucca


 


AL FINE ART ANTONACCI LAPICCIRELLA - Roma


 


ALTOMANI & SONS – Milano e Pesaro


 


ANTICHITA’ GIGLIO - Milano


 


PAOLO ANTONACCI - Roma


 


GIOVANNI ASIOLI MARTINI ANTIQUARIO - Imola (Bologna)


 


BACARELLI ANTICHITÀ - Firenze


 


GIORGIO BARATTI ANTIQUARIO - Milano


 


JEAN-LUC BARONI - Londra


 


BOTTEGANTICA – Milano e Bologna


 


BOTTICELLI ANTICHITÀ - Firenze


 


MAURIZIO BRANDI ANTIQUARIO - Napoli


 


BRUN FINE ART – Londra e Milano


 


BUTTERFLY - Lugano


 


CALLISTO FINE ARTS - Londra



ROBERTO CAMPOBASSO - Napoli


 


CANTORE GALLERIA ANTIQUARIA - Modena


 


CARETTO & OCCHINEGRO - Torino


 


MIRCO CATTAI FINE ART & ANTIQUE RUGS - Milano


 


CECCHETTO PRIOR ANTIQUARIATO - San Vito di Altivole (Treviso)


 


ALESSANDRO CESATI - Milano


 


LUCIANO COEN ARAZZI E TAPPETI ANTICHI - Roma


 


COPETTI ANTIQUARI - Premiaracco (Udine)


 


NICOLAS CORTES GALLERY - Madrid


 


CORTONA FINE ART - Milano


 


DE JONCKHEERE - Ginevra


 


ALBERTO DI CASTRO - Roma


 


ALESSANDRA DI CASTRO - Roma


 


MIRIAM DI PENTA FINE ARTS - Roma


 


ENRICO GALLERIE D’ARTE – Milano e Genova


 


FONDANTICO di Tiziana Sassoli - Bologna


 


ENRICO FRASCIONE - Firenze


 


FRASCIONE ARTE - Firenze


 


GALERIE CANESSO – Parigi, Lugano, Milano


 


GALLERIA BERARDI - Roma


 


GALLERIA CONTINUA - San Gimignano, Pechino e Habana


 


GALLERIA D’ARTE FREDIANO FARSETTI - Milano


 


GALLERIA GOMIERO - Montegrotto Terme (Padova)


 


GALLERIA MARLETTA - Firenze


 


GALLERIA POGGIALI – Firenze, Milano e Pietrasanta (Lucca)


 


GALLERIA RUSSO - Roma


 


GALLERIA CARLO VIRGILIO & C. – Roma e Londra


 


GALLO FINE ART - Milano e Solesino (Padova)


 


MICHELE GARGIULO “ANTIQUARIO” - Napoli


 


DARIO GHIO - Monte Carlo


 


GIACOMETTI OLD MASTER PAINTINGS - Napoli


 


IOTTI ANTICHITÀ - Reggio Emilia


 


MATTEO LAMPERTICO Arte Antica e Moderna - Milano


 


CESARE LAMPRONTI OLD MASTERS PAINTINGS - Londra e Roma


 


LAOCOON GALLERY - Londra e Roma


 


LEONE - Napoli


 


LONGARI ARTE MILANO - Milano


 


SANDRO MORELLI - Firenze


 


MORETTI – Londra, Monte Carlo e Firenze


 


MAURIZIO NOBILE – Bologna, Parigi e Milano


 


CARLO ORSI - Milano


 


ORSINI arte e libri - Milano


 


WALTER PADOVANI - Milano


 


PALLESI ART GALLERY - Monte Carlo


 


PARRONCHI DIPINTI ‘800-‘900 S.r.l. - Firenze


 


PIVA & C. - Milano


 


PORCINI - Napoli


 


REVE ART - Bologna


 


ROBERTAEBASTA – Milano e Londra


 


ROBILANT+VOENA – Londra, Milano e St. Moritz


 


ROMANO FINE ART - Firenze


 


ROMIGIOLI ANTICHITÀ - Legnano (Milano)


 


SALAMON & C. - Milano


 


SANTA TECLA - Padova


 


GIOVANNI SARTI - Parigi


 


SCULTURA ITALIANA di Dario Mottola - Milano


 


SECOL-ART ANTICHITA’ di Masoero Davide & C. - Torino


 


SOCIETÀ DI BELLE ARTI - Viareggio (Lucca) e Milano


 


SPERONE WESTWATER - New York


 


TETTAMANTI ANTICHITÀ - Firenze


 


TORNABUONI ARTE – Firenze, Milano e Forte dei Marmi (Lucca)




INFORMAZIONI UTILI


ORARIO


Apertura al pubblico con orario continuato 10,30 - 20,00. 


Dal 24 settembre al 2 ottobre 2022.


SITO: www.biaf.com


 Fabrizio Del Bimbo 


lunedì 11 luglio 2022

Because the night 2022, una mostra fotografica a Firenze

 





Da Springsteen a Morricone, la mostra fotografica di Marco Borrelli
dedicata ai grandi concerti degli ultimi 12 anni a Firenze
 
Gigantografia in ricordo di Enrico “Erriquez” Greppi

Musart Festival 2022

BECAUSE THE NIGHT 2022
MOSTRA FOTOGRAFICA DI MARCO BORRELLI
Ex Tipografia Istituto Geografico Militare (via Cesare Battisti 12)
15 – 26 luglio 2022 | V Edizione

Inaugurazione venerdì 15 luglio ore 17 – ingresso libero
Alla presenza dell’artista - musiche dal vivo – dj set - buffet

Springsteen, Madonna e Cremonini allo stadio Franchi. Jovanotti, Vasco, Morricone e gli Spandau Ballet al Mandela Forum…
I grandi concerti fiorentini degli ultimi 12 anni rivivono nell’edizione 2022 della mostra fotografica “Because the night”. Tutti gli scatti sono a firma di Marco Borrelli. La mostra è in programma da venerdì 15 a martedì 26 luglio all’Ex Tipografia dell’Istituto Geografico Militare di Firenze (via Cesare Battisti 12, adiacente a piazza Santissima Annunziata), nell’ambito del Musart Festival 2022: due settimane di concerti, esposizioni, proiezioni e itinerari d’arte.

Si potrà visitare la mostra tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, ingresso libero. Per gli spettatori degli spettacoli serali di Musart Festival, la mostra è aperta dalle 20 alle 21 con ingresso libero e riservato.
Allestita negli spazi industrial style dell’Ex Tipografia dell’Istituto Geografico Militare, l’esposizione è un viaggio in 50 scatti tra serate in musica rimaste scolpite nella memoria di migliaia di fan, da ottobre 2010 a giugno 2022. Ai mega-eventi che hanno invaso stadio e Mandela Forum, si aggiungono perle come i concerti di Ezio Bosso, Sixto Rodriguez e Sting al Teatro Verdi, Macy Gray e Fabri Fibra al Saschall, Noel Gallagher all’Obihall, fino ai live che hanno sancito la ripartenza del settore, dopo la pandemia.
In mostra anche una gigantografia di Enrico “Erriquez” Greppi, scattata durante il concerto al Tuscanyhall del 2015, un omaggio e un ricordo dell'indimenticata voce della Bandabardò, a cui è dedicata questa edizione dell’Estate Fiorentina.

Inaugurazione venerdì 15 luglio alle ore 17 alla presenza dell’autore. Ingresso libero: la colonna sonora del vernissage sarà affidata a Riccardo Mori, già chitarrista di Vasco Rossi, e al dj set di Stefano Fornera. Seguirà buffet.
Questa quinta edizione di “Because the night” offre un nuovo tassello per la ricostruzione di una memoria collettiva della città che, grazie ai numerosi spettacoli realizzati nel corso degli anni, è diventata una delle piazze più interessanti per qualità e varietà di proposte.

“Questa selezione di immagini – racconta Marco Borrelli – oltre ad essere il racconto degli eventi che hanno segnato la scena musicale a Firenze e in Toscana, è anche un vero e proprio diario del mio percorso professionale. Iniziato nel 2009, con il concerto di Patti Smith in Piazza Santa Croce, arriva oggi al tanto atteso ritorno dei grandi eventi allo Stadio Artemio Franchi di alcune settimane fa. In questi dodici anni ho avuto il privilegio di assistere ai più importanti concerti di artisti nazionali e stranieri, dai grandi nomi ai cantanti emergenti che in questi anni sono riusciti a farsi conoscere da un pubblico più vasto e conquistare arene più grandi dei club dei loro primi tour; tutto questo è stato vissuto da una posizione del tutto unica e particolare: sotto palco, il limbo che separa l’artista dal pubblico. Ciò che rende particolare questa “terra di mezzo” non è tanto la sua esclusiva vicinanza all’artista, ma l’atmosfera che vi si respira: nonostante l’esperienza, ogni volta è come trovarsi schiacciato tra due poli magnetici, al centro di uno scambio di energia continuo, che si muove dal palco al pubblico per poi ritornare con il doppio della carica. Il mio compito consiste nel canalizzare tutta questa elettricità e trasformarla in un’immagine, statica e muta, che riesca comunque a trasmettere quelle emozioni che si accumulano in quella manciata di ore. Questo è ciò che mi sono prefissato dai primi anni fino ad oggi, ovvero creare un documento unico che riuscisse a fissare per sempre quella magia che si instaura tra pubblico e artista; quasi come se sopra la mia testa volasse ininterrottamente un boomerang invisibile e l’unica mia missione fosse quella di cercarlo, inquadrarlo e immortalarlo per sempre in foto. Ecco, queste fotografie sono i boomerang che ho catturato in questi dodici anni”.

Marco Borrelli, anno 1986, appena terminati gli studi presso LABA, si è subito inserito nel mondo dello spettacolo iniziando a collaborare con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Teatro Verdi. Nel 2009 instaura il rapporto lavorativo con PRG Firenze, che prosegue ancora oggi, e per cui fotografa e documenta tutti i concerti che si svolgono a Firenze e in Toscana: dai concerti di cantanti internazionali allo Stadio Artemio Franchi ai giovani artisti emergenti nel loro primo tour.
Caratteristica delle sue foto è non solo fotografare il singolo artista ma collocarlo sempre nel luogo in cui si trova, fotografando quindi il rapporto con il pubblico e lo spazio, cercando di immortalare le relazioni e le emozioni che si possono instaurare durante la performance. Continuando a lavorare anche per altri teatri nazionali e internazionali, come il Teatro dell’Opera di Roma, il Gigi Proietti Globe Theatre, il Festival di Salisburgo e il Ravenna Festival, Marco Borrelli sviluppa una capacità di amalgamare più performance diverse sotto un unico inconfondibile stile: fotografare un concerto rock come un concerto di musica classica, dando più importanza al gesto e alla musica o viceversa, così come ritrovarsi a fotografare un direttore d’orchestra come fosse una rockstar.
Negli ultimi mesi si è sperimentato anche nella didattica, con i laboratori di linguaggio multimediale presso l’ITT Marco Polo di Firenze, invitando gli studenti a mescolare più linguaggi espressivi come la scrittura con la fotografia, il video o il disegno, stimolandoli a guardare tutto ciò che li circonda, dal reale al virtuale, per trarne sempre e comunque un’ispirazione artistica.

Info www.musartfestival.it


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 7 luglio 2022

Riapre a Firenze il Palazzo degli Affari

Dopo diciassette mesi di lavori lunedì 11 luglio 2022 alle ore 11,00 riapre il nuovo Palazzo degli Affari, sede ideale per congressi, convegni, convention aziendali, mostre di nicchia ed eventi culturali. 


L’accurata opera di restyling estetico-funzionale dell’edificio - che restituisce alla città un capolavoro dell’architettura del Novecento – è stata avviata nel febbraio 2021 e si è conclusa con successo grazie al lavoro di squadra svolto da Firenze Fiera in collaborazione con Politecnica insieme all’Arch. Elio Di Franco, per il progetto architettonico, Consilium per la parte impiantistica e l’Ing. Riccardo Chiti per gli aspetti energetici.

Il palazzo si estende su una superficie di 4mila metri quadrati, disposti su 6 livelli con 15 ampie e confortevoli sale modulari e flessibili realizzate con materiali sostenibili al 100% e provviste di arredi eco-chic e tecnologie smart di nuova generazione. La luce naturale che filtra dalle grandi vetrate (da cui si gode uno skyline unico ed emozionale sui principali monumenti della città), aggiunge fascino ai nuovi spazi che possono accogliere fino a 1.500 ospiti.   

Fra i nuovi asset della ristrutturazione, l’utilizzo del 46% dell’energia prodotta derivante da fonti rinnovabili, la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico indoor, l’insonorizzazione al 100% delle sale e la ristrutturazione della terrazza panoramica all’ultimo piano con una nuova area lounge a disposizione della clientela.

La giornata inaugurale, introdotta e coordinata dal presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini, si apre alle ore 11,00 con i saluti del sindaco di Firenze, Dario Nardella, del presidente della Giunta Regionale Toscana, Eugenio Giani, di Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze e di Luigi Salvadori, presidente della Fondazione CR Firenze.
A seguire la proiezione del cortometraggio di Felice Limosani intitolato PIERLUIGI SPADOLINI. Un Maestro del 900 e gli interventi di Alessandra Petrucci, rettrice dell’università di Firenze, Silvia Ricceri, presidente della Fondazione Architetti di Firenze, Massimo Ruffilli, professore all’Università di Firenze, Mariella Zoppi, professore emerito dell’Università di Firenze e l’architetto Elio Di Franco.
 
L’evento inaugurale proseguirà nel pomeriggio a partire dalle ore 18,00 con un aperitivo di benvenuto e la visita agli spazi per tutti gli stakeholder del settore.

“Restituiamo alla città e al mondo degli eventi il Palazzo degli Affari, un’operazione importante per la crescita del settore e per l’indotto economico di Firenze e del territorio oltreché per il rilancio di Firenze Fiera – dichiara Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera. “La giornata inaugurale sarà dedicata all’architetto Spadolini a 100 anni dalla nascita, il cui nome è strettamente legato alla storia della nostra società con la progettazione non solo del Palazzo degli Affari ma anche dell’Auditorium del Palazzo dei Congressi e del padiglione centrale della Fortezza da Basso che ancor oggi porta il suo nome”. “Sono convinto - conclude Becattini - che nella triade dei nostri spazi il nuovo Palazzo degli Affari, al pari della Fortezza da Basso e di Villa Vittoria, regalerà nuove opportunità di business da vivere in ambienti esclusivi, progettati, in chiave contemporanea nel cuore di Firenze, per una clientela sempre più selettiva ed esigente”.

“A nome di tutta la famiglia desidero ringraziare in primis Firenze Fiera ma anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la Fondazione Architetti di Firenze che hanno collaborato a questa iniziativa che rende omaggio a mio padre come maestro del Novecento e alle importanti opere che ha progettato per la sua città”, il commento del figlio Guido Lorenzo Spadolini.

"Attraverso la ricerca di aneddoti veri e materiali d’archivio inediti – ha affermato Felice Limosani - ho voluto documentare l’impegno umanistico di Spadolini, la sua storia, il suo carattere, le sue intuizioni e il suo talento. Sono onorato di aver conosciuto un maestro del 900 che, mentre amava moglie e figli, ha saputo lasciare un tempo nuovo." 

“Siamo veramente orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un’opera così importante dal punto di vista architettonico e di innovazione all’interno del polo espositivo-congressuale di Firenze e della Toscana” ha aggiunto Beatrice Gentili, direttore commerciale Italia di Politecnica.

Nicoletta Currradi 

 






 
 
 
 
 
 
 
 




martedì 5 luglio 2022

Quattro nuovi leoni per la storica trattoria di Piazza della Passera







 

La Trattoria 4 Leoni di Piazza della Passera, storico locale nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, rende omaggio alla sua più recente tradizione e la rinnova, nel segno di una speranzosa ripartenza. Lo fa presentando con entusiasmo al pubblico 4 artisti per 4 leoni, iniziativa con cui propone, a distanza di 27 anni dalle prime, quattro nuove icone raffiguranti il leone, da sempre simbolo della trattoria, realizzate da altrettanti artisti del panorama fiorentino. Le opere saranno inaugurate mercoledì 6 luglio 2022, a partire dalle 19.

 

È una piccola storia fiorentina, questa, che si ripete. Era infatti il 24 maggio 1995 quando il ristorante finalmente riapriva, rilevato dall’attuale proprietario Stefano di Puccio, dopo un lungo periodo di chiusura e di ristrutturazione.  In quell’occasione, il poliedrico pittore fiorentino Mario Mariotti, il fratello Marcello e altri due artisti furono chiamati a realizzare quattro opere dedicate al leone: i cosiddetti quattro “vecchi” leoni, che da quel momento sono sempre stati esposti sulle pareti del locale. Iniziava così una tradizione che solo adesso, a distanza di 27 anni, viene riproposta, nella speranza che si trasformi in una sorta di rito da ripetere annualmente con artisti sempre diversi, per arricchire l’eredità culturale di questo luogo così denso di storia.

 

Ubaldo Molesti, noto per le sue forme ellissoidali da lui chiamate “cosmoforme”, Franco Bini, dedito allo studio profondo dei grandi maestri del passato, Antonio Borrani, con un’attività che spazia dalla pittura alla video-arte, e Lando Di Bari in arte Oldan, inventore della Patacc-Artcome si autodefinisce, sono gli artisti contemporanei che sono stati chiamati a realizzare i “nuovi” leoni che affiancheranno quelli “vecchi”, reinterpretando ciascuno secondo la propria cifra stilistica la secolare icona del ristorante.

 

Situata fra il Ponte Vecchio e Piazza Pitti, la trattoria deve il suo simbolo – e il suo nome – allo storico Canto ai 4 leoni, fra via Toscanella e via dei Velluti. Qui esiste ancora parte di un antico bassorilievo in pietra raffigurante appunto un leone rampante: è il Marzocco, emblema guerriero e virile della Repubblica Fiorentina, così chiamato in onore del dio Marte, protettore della Florentia romana.

 

Quella dei 4 Leoni è una storia plurisecolare, iniziata al tempo di Cosimo de’ Medici, primo granduca di Toscana. Prima canova di vini, poi osteria, la trattoria ha accompagnato nei secoli la vita cittadina, diventando oggi un punto di riferimento enogastronomico e culturale per Firenze. La sua storia più recente, tuttavia, ha origine solo nel secondo dopoguerra, quando si trasformò in una delle tradizionali fiaschetterie fiorentine - ovvero uno spaccio di vino, salumi, formaggi e crostini. Fino ad arrivare al 1995 quando, con la gestione di Stefano Di Puccio, il successo della Trattoria 4 Leoni ha permesso anche la riqualificazione del quartiere che la ospita, grazie alle numerose attività con cui anima costantemente Piazza della Passera, vero e proprio salotto culturale cittadino.

 

Franco Bini, nato a Rimini nel 1943, si è trasferito da piccolo a Firenze, città natale del padre. Fu introdotto all’arte dallo zio Mario Bini, ballerino del Teatro Comunale, grande appassionato di pittura. Si diploma presso l’Istituto d’arte di Porta Romana, lavorando anche come disegnatore-modellista di accessori per la moda. Già dai primi anni ’60, partecipa a varie mostre come artista e all’inizio degli anni ’80, con un gruppo di amici fonda a Firenze, città d’avanguardia nell’arte, musica e moda, l’associazione “Lo Stato dell’Arte”, con la quale organizzerà diverse esposizioni come Franchi Tiratori e Lo Stato dell’Arte nel 1984; SculturaDoppionePrimavera non BotticelliBalzane Divinità nel 1985; Art Trend, 1986 e Mostra di pittura del più grande artista vivente del 1988. Nel 1986, dopo una serie di mostre a Caracas nel Centro Culturale Italo-Venezuelano, sperimenta la scultura, busti in creta di amici e familiari, riproduzioni in ottone di palazzi rinascimentali fiorentini, medaglie in bassorilievo di personaggi storici e icone dell’arte quali Giovanni da Verrazzano, l’uomo di Vitruvio di Leonardo e la stessa Monna Lisa. Continua ad approfondire l’interesse per l’arte Rinascimentale e fonda, nel 2012, l’Associazione MonnaLisaDay. Conduce la sua personale interpretazione del Rinascimento realizzando a matita, pastelli e olio noti ritratti rinascimentali e poi il Cenacolo e la Primavera. Il Cenacolo e Riflessioni sull’Arte sono le sue due ultime mostre del 2017.Fine modulo

 

Antonio Borrani, nato a Firenze nel 1941, ha partecipato, nel corso degli anni, a varie collettive e personali in Italia e all’estero: nel 2000, nel 2001 e nel 2002 alla Galerie Dorst Naar Kunst in Olanda; nel 2002 alla mostra Evolutionäre zellen presso la NGBK, Neue Gesellschaft für Bildende Kuns, Berlino; nel 2016 allo Studio Bong, Firenze; 2017 al Lex & Art Studio, Firenze; nel 2018 alla mostra Obsolescenza presso la Fondazione Sensus, Firenze e nel 2019 alla Sensus Vetrina di Fiesole. Tra i lavori che gli hanno commissionato - oltre a quelli in case private a Roma, Milano e a Malibù in California – ricordiamo quelli pubblici: le vetrate della Chiesa di Santa Maria e le pitture murali della Canonica di Tolcinasco, Milano (2002/2010); la Cantina di San Bartolomeo a Montepulciano (2016/2017). Ha realizzato anche opere video partecipando a Festival ed esposizioni come: nel 2001 al “Costaiblea Film Festival” a Comiso; nel 2002 a “Poetronica”, a cura di Carlo Isola, all’Impruneta e a “Videodays”, a cura di Fiammetta Strigoli, a Vicchio; nel 2004 a “La mossa delle idee”, rassegna di video-art, a cura di Fiammetta Strigoli, al Cinema Alfieri, Firenze e all’edizione del 2005 de “La mossa delle idee. Videodays 2”, sempre a cura di Fiammetta Strigoli, presso la Sala Santa Rita, Roma.

 

Ubaldo Molesti è nato nel 1954 a Serravalle Pistoiese. La sua prima ricerca artistica passa attraverso varie esperienze, dall’espressionismo astratto al concretismo, alla pittura analitica, proponendo una sua visione della superficie. Dal 1974, giovane studente di architettura, collabora con la galleria fiorentina La Piramide ed entra in contatto con il linguaggio artistico del momento. Partecipa a varie manifestazioni con mostre personali e collettive: 1973, personale al Centro Artisti Fiorentini, Firenze; 1974, personale al Chiostro degli Innocenti, Firenze; 1975 alla Biennale di Pittura di Massa e Carrara; 1976 al “Decentramento Culturale”, Galleria il Moro - Azione n. 3, Indagine analitica di una operazione visiva. Durante gli anni Ottanta si allontana dall’azione artistica, ma continua la sua ricerca personale nel campo creativo, viaggiando all’estero. In seguito ad un viaggio negli Stati Uniti nasce l’ideazione del progetto spazio musicale-discoteca Tenax di Firenze. Alla fine degli anni Novanta riprende la pratica artistica, maturando un nuovo percorso. Partecipa a manifestazioni con mostre personali e collettive: 2012, Dal segno al colore, personale allo Spazio Trend View, Prato; 2013, Dentro e fuori la superficie, personale in Piazza Santo Spirito, Firenze; 2015, Vitamine tavolette energetiche presso  l’Archivio Carlo Palli, a cura di Laura Monaldi; 2016,  progetto “Rosso di donna - Scarpe Rosse 1522”, installazione, Prato; sempre nel 2016, “Penta Luce”, installazione  permanente  nel Bosco d'Arte dell'artista-collezionista Gianni Bandinelli a Greve in Chianti; 2017, “Locura Follia “ alla Biblioteca Lazzerini, Prato e  “Xformeet.it - Palindromo”, performance di Luca De Silva e Ubaldo Molesti a Lucca; 2018, Oltre la  Pittura,  mostra personale  Paolo Favi-Ubaldo Molesti, Studio Rosai, Firenze; 2019, Infinito Non Finito, personale presso il Palazzo del Pegaso, Regione Toscana; 2020, A L A Dada Boom, installazione al Museo della Pineta Viareggio “Giak Verdum”; 2021, Vivere senza paura, collettiva al Florence Art Deposit  Gallery,  Firenze; 2022, Fuori Spazio, personale  presso Arci Casa del Popolo di Settignano.  Espone anche al Museo Novecento di Firenze, alla Gamc a Viareggio, al Mart di Rovereto, al Museo Pecci a Prato, al Bosco dei Poeti a Dolcè, alla GAMeC de La Spezia, al Museo del Novecento a Milano.

 

Oldan è il nome d’arte di Lando Di Bari, nato a Firenze nel 1951. Dal 1976 al 1992 apre un negozio di abbigliamento per un giovane pubblico new-wave nel centro di Firenze. Dal 1979 per alcune stagioni collabora con la radio libera fiorentina Controradio, conducendo programmi serali dal titolo Salotto Dinamico e Bye Bye Boys, insieme a Otto Slupinsky e Tony Topazio. Nel 1981, insieme a Controradio, è tra i soci fondatori del Tenax. La sua attività̀ come pittore, sotto il nome di Oldan, si riduce  a pochi significativi episodi: 1983, Florenceismagic, mostra personale e allestimento del Cafe’ Voltaire con interventi di spettacolo e di animazione (video, musica, grafica, fotografia) a cura di Otto Slupinsky, Antonio Borrani, Claudio Cosma, Valerio Ballerini, Ruben Modigliani; 1990, mostra a La Dolce Vita; 2012, Tutto Al 50% mostra al Museo Bellini, a cura di Luigi Bellini; 2016, Adore Oldan allo Studio Bong; 2020,Incidentally Oldan nuova mostra allo Studio Bong. In questi anni Oldan a partecipato a qualche mostra collettiva in case private, tra cui Oldan a Marignolle nella tenuta di Fabio Romoli.


Info TRATTORIA 4 Leoni

Tel. 055 218562 | info@4leoni.com

 Fabrizio Del Bimbo 


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