domenica 24 settembre 2023

Gustavo Aceves espone alla Brancacci Art Gallery

 




GUSTAVO ACEVES

ODYSEE

(WORK IN PROGRESS)


 



OPENING

GIOVEDÌ 28 /09/202

ORE 18


 


BRANCACCI ART GALLERY, PIAZZA DEL CARMINE 8/R FIRENZE


A seguito della stagione di eventi culturali che hanno visto Brancacci Art Gallery

animarsi – grazie all’Associazione Arte Brancacci – con spazi esperienziali, musicoterapia ed una lectio magistralis tra arte, storytelling e teatro, la galleria d’arte contemporanea di piazza del Carmine a Firenze conferma la propria vocazione per la promozione dell’arte e della cultura attraverso una linea di continua ricerca e sperimentazione tra tradizione e attualità, proponendo all’attenzione del pubblico


GUSTAVO ACEVES. Odysee (work in progress), una mostra inedita e di ampio respiro,

non solo una mostra personale di scultura: infatti si tratta di una tappa fiorentina di Lapidarium, il monumentale progetto internazionale in divenire del raffinato e colto artista messicano Aceves, riconosciuto come uno dei massimi interpreti dell’arte contemporanea a livello mondiale.


 

Lo spazio multiforme e stratificato di Brancacci Art Gallery diviene teatro di un allestimento comprendente una quindicina di sculture fuse in bronzo, rigorosamente inedite, realizzate dall’artista apposta per Odysee, esibizione fiorentina, “work in progress” di Lapidarium, il monumentale progetto internazionale dell’artista. L’insieme trae forza dalla mirabile, emblematica, possente e iconica immagine del cavallo, che rappresenta concettualmente una sorta di nave, alla guisa delle innumerevoli imbarcazioni sulle quali, dalla notte dei tempi, si riversano le speranze di una moltitudine di anime erranti, e fonde in sé etica ed estetica: tanto è vero che i cavalli di Aceves sono frammentari, quasi scheletrici, ma al  contempo mantengono intatta la statuaria monumentalità, propria del mondo classico, dove nelle sembianze del cavallo è racchiuso uno dei simboli più alti della storia del pensiero umano. Questi cavalli-navi trascendono lo spazio e il tempo per condurci in un viaggio (una sorta di odissea, da cui Odysee), che gli antichi greci chiamavano nostos, ovvero un “viaggio di ritorno” per ritrovare l’essenza, poiché l’itinerario di Odisseo consiste non solo nel raggiungimento di un porto finale, la natia Itaca, bensì nel superamento, a caro prezzo, di innumerevoli prove ed ostacoli, per ri-congiungersi con il proprio mondo. Nell’arte di Aceves risuonano ad un livello più alto, unite, suggestioni interiorizzate ed armonizzate dall’artista, non solo dal mondo classico: dal Messico, sua terra d’origine, dove, giovanissimo, viene folgorato dalla visione dai cavalli della Quadriga di san Marco restaurati ed in trasferta oltreoceano, dal mondo bizantino, dall’Africa con le sue contraddizioni mozzafiato, e dal mondo antico in toto. Come uno dei protagonisti dell’Ulisse di James Joyce, l’ebreo errante, che scorge sulla spiaggia tanti infimi, e in apparenza insignificanti, segni del passaggio del mare e delle stagioni – frammenti di conchiglie, sassi sparpagliati un po’ ovunque, oggetti lasciati da qualche distratto passante – analogamente Aceves, come un Ulisse contemporaneo, indugia nel raccogliere lacerti di memorie sparse, per ricomporre forme, nel nobile materiale qual è il bronzo, impregnate di senso profondo e di amorevole impatto sulla coscienza di ciascuno di noi, in quanto essere umano. La mostra, corredata da un testo critico di Ilaria Magni, si protrarrà fino al 7 gennaio 2024.


 


Lapidarium, il progetto internazionale


 


«Lapidarium »– spiega Gustavo Aceves – nasce come progetto nelle acque nel Niger: una piroga piena di uomini, donne e bambini, metà Barca di Caronte metà Cavallo di Troia. Lapidarium è un testimone muto Silenzioso come il silenzio dei migranti che si trovano a metà del tragitto».


Il progetto monumentale ha preso avvio nel 2014 a Pietrasanta, la “piccola Atene” dell’arte contemporanea, nella chiesa di sant’Agostino e nell’area del campanile. È proseguito nel 2015 a Berlino, con una installazione di bronzi di fronte alla Porta di Brandeburgo ed è giunto nel 2017 a Roma, presso l’Arco di Costantino, i Fori Imperiali, Il Colosseo e i Mercati di Traiano. Ogni installazione, nel corso del tour mondiale delle esposizioni, arricchisce la collezione fino a completarla. Le sculture sono uniche, ogni scultura evoca un frammento della storia dell’uomo, creando e offrendo a tutti noi uno spazio di condivisione e di riflessione immerso nel silenzio.


Scrive nel 2017 l’archeologo e storico dell’arte Francesco Buranelli – già Direttore del Museo Gregoriano Etrusco, dei Musei Vaticani e Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, nonché curatore del progetto romano di Gustavo Aceves «Uno degli obiettivi di Lapidarium è portare l’attenzione sul tema della sofferenza dei milioni di persone che provano gli indescrivibili patimenti della diaspora, in perpetuo movimento per la sopravvivenza. Con la sua opera, Aceves ci invita inoltre a osservare l’instabilità insita nella civiltà occidentale e nella sua storia, e riconosce che in parte la nostra ricchezza e i nostri traguardi culturali sono il prodotto dello sfruttamento di altri. Lapidarium è il monumento ai ‘vinti’ di questa narrativa, uno spazio per riflettere su ciò che abbiamo già sottratto a chi oggi ci chiede aiuto, un richiamo a non ripetere gli orrori commessi nel passato».


 


Gustavo Aceves, biografia


 


Gustavo Aceves è uno scultore dall’anima classica, nato a Città del Messico nel 1957. Riconosciuto come uno dei massimi interpreti dell’arte contemporanea a livello mondiale, attualmente vive e lavora a Pietrasanta. Nella prima fase della sua carriera è noto per i dipinti di figure umane che attingono alle tradizioni pittoriche classiche, associate alle dimensioni monumentali e all’uso di colori forti tipici dei murales messicani, successivamente approda alla scultura in bronzo. A partire dagli anni ’70, le sue opere vengono esposte in tutto il mondo, compresi il Museo del Palazzo delle Belle Arti di Città del Messico, la Biennale di Venezia e la Biennale di Pechino. Aceves figura nelle più importanti collezioni private e permanenti internazionali, fra cui il Museo Memoria y Tolerancia di Città del Messico e i Musei Vaticani di Roma. È uno degli artisti più giovani esposti per la vendita presso le aste di Christie’s e Sotheby’s sulle opere nuove latinoamericane a New York dei primi anni ’90.


Gustavo Aceves, artista raffinato ed impegnato, è autore del monumentale progetto itinerante Lapidarium, attraverso il quale intende ricreare idealmente le peregrinazioni del gruppo scultoreo bronzeo della Quadriga di San Marco di Lisippo, opera che l’artista messicano, appena ventenne ebbe modo di ammirare, restando folgorato. Erano gli anni ’70 e prima di essere musealizzati, quegli antichissimi cavalli bronzei provenienti da Costantinopoli, percorrevano un ultimo giro attorno al mondo, che avrebbe messo fine alla serie di migrazioni delle quali, sin dal XIII secolo, erano stati protagonisti. Da lì, per Aceves, l’idea di dare vita ad un’opera che potesse ripercorrere lo stesso itinerario fatto dalla celebre quadriga: il suo Lapidarium propone statue dedicate al cavallo, simbolo che evoca il movimento. Come nei classici lapidari museali, dove sono conservati frammenti di opere antiche con cui ricostruire la storia, anche l’opera di Aceves è caratterizzata dal “frammento”, elemento attraverso il quale ciascuno può recuperare le radici della propria storia. Il viaggio dei cavalli di Aceves allude al viaggio dei popoli migranti, una tema di grande attualità, ma che in assoluto caratterizza ciclicamente l’intera storia dell’umanità. I suoi cavalli itineranti sono mutilati, scheletrici, sopravvissuti: una sorta di monumento equestre inverso, dedicato non ai vincitori ma ai vinti, agli antieroi di ieri, di oggi, di sempre.


Il progetto Lapidarium viene inaugurato nel 2014 a Pietrasanta, nel 2015 approda a Berlino in Germania, in occasione del settantesimo Anniversario della Liberazione dalla dittatura nazista e nel 2016/2017 giunge a Roma, presso l’Arco di Costantino, il Colosseo, i Fori Imperiali e i Mercati di Traiano.


 


Brancacci Art Gallery, identità e storia



Brancacci Art Gallery è una galleria d’arte contemporanea focalizzata in primis sulla scultura in bronzo, sulla pittura figurativa e sui linguaggi sperimentali e innovativi. Promuove artisti internazionali, affermati ed emergenti. L’identità della galleria si fonda su radici storiche, data la prossimità con la chiesa di Santa Maria Del Carmine, all’interno della quale sorge la Cappella Brancacci, fiorita in quella Firenze nella quale Masaccio, Masolino e Filippino lavorano allo straordinario ciclo di affreschi, nonché esempio elevatissimo dell’arte rinascimentale. Ecco che Brancacci Art Gallery, ispirandosi liberamente al periodo d’oro al quale si sente, idealmente, legata da un fil rouge, intende valorizzare i caratteri di tradizione ed internazionalità, scegliendo una linea artistica che riconosca e definisca se stessa nell’universalità di Firenze come “centro del mondo”, una realtà che accoglie, tramanda, unisce, innova e guarda avanti. Mission perseguita alla maniera d’oggi, con un richiamo alla celebre espressione utilizzata da Giorgio Vasari nelle Vite, la prima raccolta moderna di biografie artistiche del 1550 nella quale il primo grande storiografo elenca le novità introdotte nel linguaggio artistico dai pittori della Firenze rinascimentale. Su tali basi, Brancacci Art Gallery propone arte contemporanea per un collezionismo multiforme e variegato, il cui carattere distintivo è da ravvisare in un’offerta di qualità, con una evidente attenzione alla tradizione ed uno sguardo al futuro. I fondatori di Brancacci Art Gallery sono tre imprenditori fiorentini: Jacopo Ciglia della Ciglia&Carrai Fonderia Artistica e Patrizio Lari e Claudio Lari della storica azienda Badari.


Jacopo Ciglia si occupa da sempre dell’azienda di famiglia, la Ciglia&Carrai, fondata nel 1971 ed evolutasi nel corso degli anni attraverso la tecnica della fusione in bronzo a cera persa, per giungere a grandi fusioni di opere monumentali in un unico pezzo. Basti pensare che proprio nella fonderia Ciglia&Carrai è stata realizzata la fusione in bronzo della replica della Porta Nord del Battistero di San Giovanni a Firenze.


Badari è un’azienda nata a Firenze nel 1956, il cui amministratore delegato è Patrizio Lari, affiancato da Claudio Lari, cresciuta nel tempo, affermatasi come leader nella produzione di illuminazione in stile classico, con lampadari, lanterne e arredamento inconfondibili, eleganti e preziosi nelle forme e nei materiali. Oggi è una realtà indiscussa nel mercato internazionale del lusso.


Completano la squadra di Brancacci Art Gallery la storica dell’arte, critico e curatrice Ilaria Magni, direttrice della galleria, e la storica dell’arte ed esperta in comunicazione Margherita Banchi. Partner della galleria sono l’azienda leader nel design audio Architettura Sonora e l’azienda vinicola Capannelle.


 


BRANCACCI ART GALLERY, piazza del Carmine 8/R - Firenze


OPENING “GUSTAVO ACEVES. ODYSEE (WORK IN PROGRESS)”: giovedì 28 settembre 2013 ore 18:00


CHIUSURA 7 gennaio 2024


TESTO CRITICO di Ilaria Magni, disponibile in galleria


ORARI: martedì- sabato 10,30/13 – 15-19 o su appuntamento (gli orari di apertura possono variare)


www.brancacciartgallery.com info@brancacciartgallery.com


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 7 settembre 2023

Fondazione Marcello Gori: consegnati i diplomi delle borse di formazione pelletteria-artigiana

 



Sono stati consegnati i Diplomi ai quattro ragazzi che hanno concluso il percorso delle Borse di formazione pelletteria-artigiana indette dalla Fondazione Marcello Gori, istituita da Laura, Francesca, Barbara Gori in memoria dell’impegno sociale del padre Marcello, fondatore nel 1950 della Scuola del Cuoio a Firenze per dare agli orfani della Seconda Guerra Mondiale la possibilità di imparare un mestiere. La sua visione si fondava sulla cultura della condivisione convinto che la Bottega-Scuola dovesse svolgere un ruolo attivo a favore della collettività. E c’è subito il lavoro perSara Checcucci,Eleonora Cuppari, Luigi Zaccariello, assunti da settembre alla Scuola del Cuoio, e per Imane Daraoui, alla pelletteria artistica A.R. Florence, che nei nove mesi di studio hanno dimostrato impegno, creatività e passione in taglio, cucito, progetti di borsa e piccola pelletteria. “Avere partecipato alla costruzione del loro futuro, aprendo un’opportunità di inserimento nel tessuto sociale a chi si trovava in una situazione di disagio ci conferma la validità di questo progetto e ci spinge ad andare avanti”, dichiara la Presidente Barbara Gori. “Auspichiamo di poter offrire in futuro un numero sempre più ampio Borse di studio, contando sul supporto di sostenitori esterni, in modo da poter estendere i percorsi di formazioni a tanti giovani e in tutti i campi dei mestieri d’arte. E riaccendere l’interesse verso questi lavori creativi per superare le difficoltà di un ricambio generazionale”, conclude Barbara Gori. Anche le Canditure per la seconda edizione sono state valutate dal Comitato Direttivo della Fondazione – composto da Barbara Gori (Presidente), Riccardo Zucconi (Vice Presidente), Rita Balzano, Mariella D’Amico, Rosanna Onilde Piliotti, Filippo Maria Parri – tra le richieste arrivate direttamente e tra quelle segnalate da Associazioni sociali e interculturali impegnate sul territorio. Quest’anno sono state le associazioni: Artemisia, impegnata nel contrasto ad ogni forma di violenza su donne, bambini e adolescenti; Diaconia Valdese Fiorentina, che svolge un’attività a favore di minori stranieri non accompagnati; Rete Solidarietà del Quartiere 1, presta servizi e informazioni utili ai cittadini in difficoltà; e USL Centro Toscana. Usufruiranno del Corso di Formazione 2023, i ventenni: Jacob Favour, Bijan Gooki Zadeh, Bryan Jeremy Gutierrez Ferretti, Ahmad Mohammad, Oscar Rene Salinas Guifarro. Il percorso di studio, della durata di nove mesi, avrà inizio il 2 ottobre in un laboratorio della Scuola del Cuoio nel quartiere di Santa Croce, accanto alla Basilica. Sotto la guida dei Maestri artigiani gli studenti avranno l’opportunità di imparare le tecniche della lavorazione artigianale della pelle e del cuoio, oltre a seguire alcune lezioni teoriche a cura di Docenti esperti legate alla comunicazione e agli aspetti normativi per aprire un’impresa. I Diplomati si raccontano La Fondazione Marcello Gori ha realizzato un Video che documenta e raccoglie le testimonianze dei giovani protagonisti durante il loro percorso di formazione alla Scuola del Cuoio di Firenze, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità di riscatto che un lavoro artigiano può offrire. Quello che emerge è un messaggio positivo che riaccende in tutti loro la speranza di riuscire a costruire un futuro possibile e riprendersi in mano la propria vita nella società. Concept e Art Direction: Studio Paolo Parri – Regia Video: Maurizio Montagni Visibile su: fondazionemarcellogori.org/ Sara Checcucci “La mia stupenda esperienza in questa scuola come ragazza madre che ha avuto la possibilità di accedere al corso per imparare questa antica e prestigiosa arte è il frutto della generosità di tante persone che contribuiscono: in primis Barbara Gori e la sua famiglia che ci sostiene in ogni nostra difficoltà, è sempre pronta a darci una mano anche fuori l’ambito scolastico, e che ha sostenuto tutta la spesa che comporta il corso; il Maestro Saito Shigeru che con la sua pazienza e passione mi ha fatto innamorare e continua a farmi imparare questo mestiere favoloso spronandomi e aiutandomi in tutto; il centro antiviolenza Artemisia che mi ha ricreata e mi ha fatto capire che chiedendo alle persone giuste aiuti concreti arrivano anche quando si è arrivati al capolinea. Un grazie va a tutti i colleghi che sono sempre molto disponibili e cortesi con noi. Vi stimo tanto. Ringrazio infine a nome mio e del mio bambino tutti coloro che mi permettono di fare questo che per noi significa avere un futuro finalmente.” Eleonora Cuppari “Mi chiamo Eleonora, sono una delle 6 persone fortunate ad aver avuto la possibilità di fare il corso alla Scuola del Cuoio grazie alla Fondazione Marcello Gori. Ho 35 anni e dopo un percorso universitario, non concluso, e dopo aver fatto per anni tutti i lavori umili che mi capitavano (pulizie, cameriera, volantinaggio, badante, giardinaggio, governante, baby sitter), lavori che non mi soddisfacevano, mi sentivo svalutata, vagavo senza una meta in cerca di un futuro lavorativo migliore, cercando di raccogliere soldi per poter fare un corso che mi permettesse di cambiare la mia situazione. A luglio, senza lavoro e senza grandi aspettative di cambiamento, Dio ha messo sulla mia strada Barbara e la Fondazione Marcello Gori che mi ha cambiato la vita dandomi la possibilità di dimostrare a me stessa e a chi per anni mi ha sottovalutata e creato in me un grande senso di inferiorità, che anche io valgo e sono in grado di esprimere il mio talento e creatività.” Imane Daraoui “Sono Imane Daraoui e ho avuto il privilegio di vincere una borsa di studio alla Scuola del Cuoio grazie alla Fondazione Marcello Gori. Oltre a persone straordinarie qua ho ritrovato la pace interiore. Mi auguro vivamente che altri ragazzi/e abbiano la fortuna di poterne far parte” Luigi Zaccariello “Da una curiosità nata lavorando in un negozio di pelletteria fuori dall’Italia, trasformatasi poi in passione iniziando a realizzare piccoli oggetti, mi ritrovo oggi a vivere un sogno, realizzatosi grazie a delle persone con un grande cuore, bramose di trasmettere il loro sapere affinché questa arte trovi sempre una possibile fonte di realizzazione. Quando mi imbattei in Scuola del Cuoio la prima volta mi mancavano i mezzi per poter seguire un corso di tale importanza formativa. La fortuna ha voluto farmi leggere per caso un articolo che parlava della Fondazione Marcello Gori e delle borse di studio che sarebbero state donate a ragazzi/e bisognosi/e. La fortuna ha voluto che io vincessi una delle borse di studio. Per me questo è un grande regalo di cui farò tesoro e trasmetterò con l’altruismo con il quale mi viene trasmesso. Ringrazio di cuore Barbara Gori per aver creduto in me sin dal principio, tutta la famiglia di Scuola del Cuoio e il direttivo della Fondazione Marcello Gori per aver deciso di darmi questa opportunità. Infine ringrazio il nostro Maestro Saito Shigeru che con grande simpatia e generosità ci insegna il suo sapere con tanta passione. Grazie di cuore per far sì che il mio progetto possa realizzarsi presto. “ ———————————- LA FONDAZIONE MARCELLO GORI La Fondazione è stata costituita il 24 maggio 2022 da Laura, Francesca, Barbara Gori per proseguire l’impegno civile-sociale del padre Marcello e diffondere il valore dell’artigianato artistico della pelletteria. Nel 1950 Marcello Gori, insieme a suo cognato Silvano Casini, accettò il compito di insegnare agli orfani di guerra l’arte della lavorazione della pelle e del cuoio in quello che era il Noviziato dei Frati Francescani, all’interno del Convento di Santa Croce. Nacque così la Scuola del Cuoio, fortemente basata sul concetto di amore per il prossimo e, soprattutto, sulla consapevolezza che l’esperienza debba sempre essere condivisa. Molti giovani in difficoltà sono stati aiutati da allora. Disoccupati, invalidi, ex detenuti del carcere minorile, persone con handicap mentale hanno ritrovato fiducia in un futuro altrimenti segnato dalla paura del fallimento. La Fondazione Marcello Gori, attraverso le sue figlie, vuole raccontare ancora questa lunga e bella storia, intende diffondere sì la cultura dell’artigianato artistico ma mai disgiunto dal sentimento di solidarietà che ha sempre permeato il lavoro di Scuola del Cuoio. La Fondazione Marcello Gori si occupa di introdurre giovani bisognosi al mondo del lavoro offrendo corsi di artigianato della pelle della durata di 9 mesi presso la Scuola del Cuoio.  Il Comitato Direttivo della Fondazione valuta le richieste di adesione ed è composto da: Barbara Gori (Presidente), Rita Balzano, Mariella D’Amico, Filippo Maria Parri, Riccardo Zucconi, Rosanna Onilde Pilott. MARCELLO GORI: IMPRENDITORE E VISIONARIO FIORENTINO Marcello Gori era esattamente quello che si definisce un uomo di altri tempi: elegante, onesto ed incredibilmente appassionato. Sin da giovanissimo iniziò a coltivare le sue due grandi passioni: pittura e pelletteria. Seppur impegnato nella bottega di famiglia in via del Corso a Firenze, Marcello amava frequentare i corsi di pittura in via degli Artisti, che pagava pulendo gli studi dei Maestri Peyron e Rosai. E a soli 29 anni, realizzò il suo progetto più grande: La Scuola del Cuoio, fondata nel 1950 grazie al sostegno, morale ed economico, di suo cognato e amico Silvano Casini; e con la collaborazione dei Frati Francescani che gli concessero di aprire la Scuola all’interno dell’antico dormitorio del Monastero di Santa Croce, donato da Cosimo De’ Medici nel XV secolo e affrescato dalla Scuola del Ghirlandaio. Per il suo impegno incondizionato verso il prossimo e fuori dai riflettori, nel 1968 ricevette l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e dal Primo Ministro Aldo Moro.

Nicoletta Curradi 

A palazzo Capponi un nuovo convegno della Fondazione Menarini

 


Il 7 e 8 settembre 2023 nel prestigioso palazzo Capooni a Firenze si tiene il convegno dal titolo:

State of the Art Forum on Advances in Inflammatory Bowel Disease Celiac Disease and Food Allergiess organizzato dalla Fondazione Menarini.


Negli ultimi due decenni ci sono stati enormi cambiamenti progressi nella nostra comprensione della patogenesi e trattamento delle malattie digestive croniche. Di conseguenza, romanzo per questi sono state sviluppate modalità terapeutiche condizioni che ne hanno notevolmente migliorato la qualità vita per i pazienti. Questo simposio internazionale si concentrerà su tre disturbi infiammatori frequenti di il tratto gastrointestinale, compreso l’intestino infiammatorio (morbo di Crohn e colite ulcerosa), celiachia malattie e allergie alimentari, che colpiscono milioni di persone individui in tutto il mondo. Esperti internazionali dal Nord America ed Europa presenteranno conferenze all'avanguardia sulle conoscenze attuali e sui progressi riguardanti la patogenesi e trattamento di queste condizioni, entrambi dal punto di vista scientifico e clinico di base. L'obiettivo finale è quello di promuovere la collaborazione tra Nord America e anche ricercatori clinici e di base europei da disperdere le ultime informazioni in questi importanti ambiti di indagine.


Nicoletta Curradi 


venerdì 1 settembre 2023

Al via la 3/a edizione del “Festival delle Associazioni Culturali”

 





 Prenderà il via lunedi 4 settembre al Teatro della Pergola con il “Canto degli esclusi. Concertato a due per Alda Merini” con Alessio Boni e Marcello Prayer, spettacolo di poesie e aforismi ispirato alla vita della poetessa, tra rimorsi e visioni, una partitura ritmica che fonde due voci in una sola, la 3/a edizione del “Festival delle Associazioni Culturali”, l’iniziativa organizzata da Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS, presieduto da Antonia Ida Fontana.


 


Fino al 21 settembre a Firenze e dintorni oltre 30 eventi itineranti tra 30 luoghi affascinanti e inusuali, che si riempiono per l’occasione di appuntamenti vari di storia, arte, letteratura e musica, tra mostre, convegni, concerti, visite guidate, spettacoli. L’iniziativa, interamente a ingresso libero, è realizzata grazie al contributo di Estate Fiorentina del Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, CESVOT, sponsor tecnico Unicoop.


Moltissime le collaborazioni di più di 50 soggetti, tra cui spiccano il Teatro della Toscana, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Villa La Petraia, la Città Metropolitana e la Fondazione Collodi.


 


In anteprima eventi anche nel weekend dall’1 al 3 settembre, e poi, fino al 20 ottobre, un dopofestival pieno di altre occasioni. Un calendario fitto di appuntamenti, consultabile sul sito www.associazioniculturalifirenze.org, che permetterà ai partecipanti di entrare straordinariamente in spazi di immenso valore storico, artistico e culturale. Il Complesso di Sant’Orsola, la Certosa di Firenze, la Basilica della SS Annunziata, la Villa del Poggio Imperiale, la Villa Tornabuoni Lemmi, il Teatro del Maggio sono solo alcuni di questi, fino alle dimore d’artista per il ciclo “Dalla dimora all’ultima dimora” a cura degli Amici degli Allori e la Casa Museo Schlatter per un’incursione nell’atelier del pittore Carlo Adolfo Schattler, nella villa La Pietra New York University fino al Cimitero Evangelico degli Allori.


Il ciclo “Di casa in casa” permetterà di scoprire la vita quotidiana nel Medio Evo a Palazzo Davanzati, nel Settecento a Casa Martelli o quella di personaggi celebri dal nipote di Michelangelo al sindaco Bargellini. Due gli eventi dedicati a figure importanti del nostro panorama culturale, quello del 20 settembre a Margherita Hack con la serie di interventi per l’appuntamento “Margherita Hack: una vita per la scienza e per i diritti” con Ideerranti, Lyceum Club Internazionale di Firenze, Club per l’Unesco di Firenze, Associazione Nazionale Case della Memoria e quello del 19 settembre per il centenario della nascita di Italo Calvino alla Villa del Poggio Imperiale, con la Società Dante Alighieri - Comitato di Firenze, la Società Filosofica Italiana – Sezione di Firenze e la Fondazione il Fiore.


 


Per l’inaugurazione, lunedi alle ore 16.15 al Teatro della Pergola, dopo i saluti istituzionali, il concerto “Alla notte” con il soprano Eleonora Bellocci e la pianista Elisabetta Sepe (a cura del Foyer - Amici della Lirica) a cui seguirà l’omaggio ad Alda Merini, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana (prenotazione obbligatoria a prenotazione.festivalfirenze@gmail.com o al 333 6886294). Boni e Prayer interpretano i testi della poetessa e costruiscono un’armonia ritmica che fonde le loro voci in un unico flusso, esaltando versi di profonda intensità emotiva e dando vita a una raffinata interpretazione all’insegna di rivelazioni e apparizioni, consapevolezze amare e felicità istintive. “Quella della Merini è una poesia che arriva indistintamente a tutti. Così potente, così diretta, senza filtri cerebrali. La sua sofferenza, profonda e terribile, autentica, vissuta sulla pelle, tocca il cuore di ogni tipo di pubblico”, dicono gli artisti.


 


Da segnalare, nel vasto programma, dal 2 al 16 settembre tutti i giorni dalle 10 alle 18 presso il Palagio di Parte Guelfa “Le buchette del vino in mostra”, una mostra-evento per raccontare storia e tradizioni di una modalità di vendita del vino unica al mondo (8.09 ore 11 le autrici Diletta Corsini e Lucrezia Giordano presenteranno il libro “Firenze e Toscana - Le Buchette del Vino” (edizioni BDV), alla presenza della vicesindaca di Firenze Alessia Bettini, dello storico Luciano Artusi e il presidente dell’associazione Buchette del Vino Matteo Faglia). Il 7 settembre alle ore 11 invece verrà inaugurata la mostra “Pinocchio 140x140” per celebrare i 140 anni dalla prima uscita del libro con protagonista il burattino più famoso del mondo. La mostra sarà visitabile fino al 4 ottobre presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; sarà possibile ammirare edizioni pregiate e le illustrazioni di Sigfrido Bartolini e Venturino Venturi. Interverranno il vicepresidente ANCDM Marco Capaccioli, la delegata alla direzione della BNCF Anna Lucarelli, il presidente ANCDM Adriano Rigoli, la presidente CACF Antonia Ida Fontana, il presidente della fondazione nazionale Carlo Collodi Pier Francesco Bernacchi, Simona Mammana della BNCF, la direttrice QN La Nazione Agnese Pini, Giuseppina Bartolini dell’archivio Sigfrido Bartolini e Lucia Fiaschi dell’archivio Venturino Venturi. L’evento è promosso da Fondazione Nazionale Carlo Collodi, La Nazione, Archivio Sigfrido Bartolini e Archivio Venturino Venturi (ingresso libero, info e orari della mostra www.bncf.firenze.sbn.it).


 


“Quello delle associazioni culturali è un patrimonio prezioso che dà lustro alla nostra città e gambe a progetti di alto livello – evidenzia la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini - ne è una dimostrazione il programma ricchissimo che per questa terza edizione il Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS, presieduto da Antonia Ida Fontana, è riuscito a mettere in campo. Moltissimi eventi e di vario genere, tutti di grande spessore, e tante location differenti, per un festival diffuso che promuove quella cultura di prossimità a cui teniamo moltissimo. Ancora una volta un grande lavoro di squadra e una decisiva capacità di fare rete e tessere connessioni che si rivelano decisive per una produzione culturale capace di spaziare tra discipline e tematiche diverse”.


Dichiara la presidente Antonia Ida Fontana: “L’incontro delle Associazioni, che si rinnova per la nona volta grazie alla rete di circa 50 realtà diverse per finalità, dimensioni e target, offre al pubblico un insieme di stimoli volti alla coesione sociale e all’accrescimento culturale della cittadinanza, realizzando così lo scopo espresso nel nostro motto Insieme per sostenere la cultura”.


 


Il Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS è stato fondato nel 1996 su progetto degli Avvocati Torricelli e Speranza, con le finalità di promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dei beni artistici e culturali anche presso gli stranieri, contribuire alla formazione di un’opinione pubblica sempre più sensibile alle problematiche del patrimonio artistico, favorire l’interscambio e la conoscenza fra culture diverse. Obiettivo prioritario è la sinergia fra le Associazioni che operano in ambito culturale a Firenze. Le organizzazioni che il Centro riunisce sono esempio di una galassia che vede entità storiche e altre più recenti, espressioni tutte dell’attivismo culturale caratteristico della nostra città. Le oltre 40 Associazioni aderenti operano in ambiti tematici diversi, dai beni culturali alla musica, dalla storia alla letteratura, e forniscono così un ampio panorama della vita intellettuale, artistica e musicale di Firenze e svolgono una funzione insostituibile quali serbatoi di memorie e di tradizioni da consegnare alle giovani generazioni. Molte le iniziative, dalle pubblicazioni alle conferenze, ai concerti pensati anche per gli stranieri, dai corsi per i soci al calendario on-line. Dal 2015, con l’intento di offrire una vetrina e di favorire la reciproca conoscenza e la collaborazione fra le associate, viene organizzata annualmente la Settimana delle Associazioni Culturali, che dal 2021 si è rinnovata in forma di Festival.


 


Ingresso gratuito per tutti gli appuntamenti


 


Info e prenotazioni


www.associazioniculturalifirenze.org


prenotazione.festivalfirenze@gmail.com


 


ASPETTANDO IL FESTIVAL


 


Ad anticipare l’inaugurazione, un weekend di eventi speciali tra musica, storia culturale e un itinerario per scoprire luoghi nascosti del tessuto urbano. Si parte venerdì 1 settembre alle 9.30, con “La memoria dei combattenti”, un percorso fra lapidi militari poco note dell’area fiorentina a cura dell’Associazione Fiorentina Battaglie in scala (AFBIS). Appuntamento sul sagrato della Basilica di San Miniato per una passeggiata di 4 km della durata di un’ora e venti circa, con visita della chiesa e del cimitero delle Porte Sante, fino a San Bartolomeo a Monteoliveto. In programma sabato 2 settembre ore 21 presso il Teatro L’Affratellamento (via Giampaolo Orsini, 73) a cura di Associazione Musicale Fiorentina e Società ricreativa L’Affratellamento di Ricorboli “Apertura in musica”, un’esibizione musicale del complesso bandistico dell’Associazione Musicale Fiorentina, diretto da Alessandro Giusti. Due giornate dedicate alle case museo e della memoria quelle di sabato 2 e domenica 3 settembre, con l’appuntamento “Di casa in casa - Visite a case museo e della memoria”, con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli, per una serie di visite alla Casa Martelli, la Casa Buonarroti e Palazzo Davanzati.


 


SCIENZA, ARTE E BENI CULTURALI: LE CONFERENZE


 


I convegni si apriranno a Villa Arrivabene (Piazza Leon Battista Alberti, 1/A) mercoledì 7 settembre alle 16.30 con l’incontro “Una realtà nel quartiere 2: La Nuova Tinaia a San Salvi” con Centro Turistico ACLI Firenze e La Nuova Tinaia aps. Dopo i saluti iniziali del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, il presidente della Commissione Cultura Quartiere 2 Enrico Ricci e la presidente della Commissione Territorio e Sviluppo Economico Caterina Nannelli, si prosegue con i due interventi inseriti nella cornice “La Nuova Tinaia, Centro di Attività Espressive: la storia e le storie di un patrimonio di opere d’arte raccolto in oltre 40 anni”: il primo “Da Bonifazio a San Salvi: appunti per una storia dell'architettura manicomiale fiorentina” di Esther Diana, architetta e storica dell’Architettura sanitaria e della Sanità, e il secondo “La Tinaia: racconto a più voci attraverso testimonianze storiche ed attuali dello sviluppo del Centro di Attività Espressive” di Simone Soni, Debora Meloni, Maika Cavarretta, Francesco Nocentini. Gli interventi saranno arricchiti da un intermezzo musicale a cura del Gruppo dei Mandolinisti fiorentini, e dall’esposizione delle opere realizzate, con funzioni terapeutico-riabilitative, nello spazio di attività espressive della collezione La Tinaia di San Salvi con filmato inerente e una visita alla Villa Arrivabene.


 


Si prosegue con “Pontormo alla Certosa” alla scoperta delle pitture dell’artista italiano con gli Amici della Certosa - Comunità di San Leolino, l’Accademia Il Fauno, gli Amici di Palazzo Pitti e l’Associazione Musicale Fiorentina. Introduce e coordina l’incontro Don Carmelo Mezzasalma, Superiore della Comunità di San Leolino, intervengono Antonio Natali con “Lontano da tutti” e Monica Bietti con “Da Pontormo e per Pontormo. Accademici alla Certosa”(09/09 ore 16, Certosa di Firenze).


 


Apertura straordinaria dell’archivio storico dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra nella giornata di martedì 12 settembre, in occasione dell’incontro presso la Casa del Mutilato insieme all’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra in ricordo di Divo Savelli: ne parlano Antonia Ida Fontana, presidente del Centro Associazioni Culturali Fiorentine, Alessandro Sardelli, presidente ANMIG Firenze, e Ulisse Tramonti, presidente Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini. Per l’occasione, i due ospiti d’eccezione Zeffiro Ciuffoletti con il suo intervento “Il lascito della guerra: la sofferenza umana” e Emilio Capannelli con “Le carte dell’ANMiG di Firenze: una fonte per la storia dell’Italia contemporanea”, con un intermezzo musicale a cura dell’Accademia degli Assetati diretta da Leonardo Pacini (12/09 ore 16.30, Casa del Mutilato).


 


Sarà possibile riscoprire il Complesso di Sant’Orsola nella giornata dedicata all’incontro “Via Panicale verso il futuro” con Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli, Insieme per San Lorenzo, Il Foyer-Amici della Lirica di Firenze. Dopo i saluti istituzionali, con l’introduzione e il coordinamento di Francesca Fiorelli Malesci, sono previsti una serie di interventi a cura delle Associazioni Amici di Palazzo Davanzati e Casa Martelli, Insieme per San Lorenzo e Artea/Storia che, dopo i lavori di restauro realizzati dalla Città Metropolitana di Firenze, avvierà il progetto di recupero e riqualificazione dell’antico monastero, inaugurando con il futuro Museo Sant’Orsola un programma di residenze artistiche, mostre temporanee e manifestazioni culturali. Intervengono, inoltre, la curatrice del Museo Sant’Orsola Morgane Lucquet-Laforgue con “In attesa del 2025: Sant’Orsola un museo effimero e mutevole", Alessandro Savorelli con “Insieme per San Lorenzo e il complesso di Sant’Orsola: la sfida per il riscatto del quartiere” e Francesca Fiorelli Malesci con “Sant’Orsola e l’antico monastero di San Barnaba, due realtà a confronto”. A completare la giornata l’intermezzo musicale a cura de Il Foyer-Amici della Lirica di Firenze (13/09 ore 18, Via Sant’Orsola).


 


E ancora, un evento tutto sulla connessione tra arte e medicina quello nella splendida Villa Tornabuoni Lemmi con Centro Turistico ACLI, Colline di Careggi. Introdurranno l’incontro la direttrice generale Inail Toscana Anna Maria Pollichieni con l’intervento “L’attività istituzionale Inail Toscana” e la responsabile del processo formazione Direzione regionale Inail Silvia Bianchini per un’illustrazione storico-artistica di Villa Tornabuoni-Lemmi, con un saluto dell’Associazione culturale colline di Careggi. Interverranno la storica della medicina Daniela Lippi e la storica dell'arte Giulia Coco. Per la giornata è prevista inoltre una passeggiata nella villa e nel giardino all’italiana con il Gruppo dei Mandolinisti fiorentini (14/09 ore 16, via Taddeo Alderotti 56).


 


Avanti con “Modelli culturali per lo sviluppo della pace tra i popoli a Firenze” dell’Associazione Montecatini Cinema APS, Club per l’UNESCO di Firenze, Società Dante Alighieri - Comitato di Firenze e Fondazione Angeli del Bello Onlus presso la Villa Medicea La Petraia. Partenza alle 16.15 con l’introduzione del presidente del Montecatini International Short Film Festival Marcello Zeppi e i saluti istituzionali del direttore di Villa La Petraia Marco Mozzo e la presidente della Società Dante Alighieri - Comitato di Firenze Isabella Gagliardi: intervengono il presidente TIAFF Trasimeno International Art Film Festival Fabio Cancelloni, il presidente Club per l’UNESCO di Firenze Vittorio Gasparrini, il decano del Corpo Consolare di Firenze Fabio Fanfani, il console generale del Senegal a Firenze Eraldo Stefani, il campus director ESE European School of Economics Anna Salvini, l’artista visivo già direttore degli Istituti italiani di cultura all’estero Alberto di Mauro e Alessandra Zecchi della fondazione Angeli del bello. A seguire l’International Talk on Metaverse a cura dell’Istituto Universitario europeo e le università americane a Firenze e Dance Arte Performance, con l’art dance performer Alessia Bolognini con coreografie di Junior Company, scuole di ballo nazionali e di Firenze, con la curatela e la direzione artistica di Marcello Zeppi (15/09 ore 16:15 Villa La Petraia).


 


Doppio appuntamento presso il Lyceum Club Internazionale di Firenze: sarà la Fortezza da Basso la protagonista della giornata di sabato 16 settembre con l’Istituto Italiano Castelli e il Comitato Fiorentino per il Risorgimento. L’appuntamento vedrà gli interventi di Maurizio De Vita “Storia di un dominio e cronache di recenti restauri: la Fortezza da Basso a Firenze” e  “La fortezza da Basso e la Firenze militare negli anni del Risorgimento” di Sergio Casprini, presidente del comitato Fiorentino per il Risorgimento, e lo storico Giovanni Cipriani. Mercoledì 20, invece, la giornata dedicata alla scienziata Margherita Hack con l’appuntamento “Margherita Hack: una vita per la scienza e per i diritti” con la partecipazione di Ideerranti, Lyceum Club Internazionale di Firenze, Club per l’Unesco di Firenze, Associazione Nazionale Case della Memoria. Dopo i saluti istituzionali della presidente del Lyceum Club Giovanna Corsi, della presidente Ideerranti Enrica Teresa Vignoli e del presidente del Club per l’UNESCO di Firenze Vittorio Gasparrini, seguiranno i contributi introdotti e coordinati da Maria Luisa Dalla Chiara, professoressa emerita di Filosofia della scienza dell’Università di Firenze: “Margherita Hack astronoma” di Massimo Mazzoni della Fondazione Osservatorio Ximeniano, “Margherita Hack, la didattica per i giovani” di Elena Dilaghi Pestellini, già responsabile nazionale per la didattica e la divulgazione della Società Astronomica Italiana, “Pranzo frugale con Margherita” di Anna Consortini, professoressa UNIFI Club per l’UNESCO di Carrara dei Marmi. Al termine degli interventi verrà proiettato il filmato “Una chiacchierata con ‘Marga’: una donna con opinioni ancora attuali” (16/09 ore 16.30, 20/09 ore 17.30, Lungarno Guicciardini 17).


 


Un evento speciale è previsto per il centenario della nascita di Italo Calvino alla Villa del Poggio Imperiale. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione della presidente emerita della Società Dante Alighieri - Comitato di Firenze Antonia Ida Fontana, si alterneranno gli interventi di Giannina Poletto – “L’astronomia in Calvino” -, Giovanna Lo Monaco – “Calvino e il suo rapporto con Edoardo Sanguineti” –, Danilo Manca – “Calvino e la filosofia europea” –, e Gaspare Polizzi “Una poetica dell’esattezza”, a seguire un intervento musicale con Alessandro Natali al violoncello (19/09 ore 16.30, Piazzale del Poggio Imperiale).


 


Conclusione giovedì 21 settembre dalle 11 con la Giornata internazionale per la Pace, presso il Liceo Niccolò Machiavelli nella Sala degli affreschi del Palazzo Frescobaldi, con il Club per l’UNESCO di Firenze, il Comitato Fiorentino per il Risorgimento e l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra ANMIG. Si comincia con i saluti istituzionali della dirigente scolastica del Liceo Machiavelli Anna Pezzati e della consigliera della Città Metropolitana con delega all’ambiente, parchi e aree protette, politiche giovanili e cultura Letizia Perini, per proseguire con gli interventi condotti e moderati dal presidente del Club per l’UNESCO di Firenze Vittorio Gasparrini. Si alterneranno i contributi di Stefano Cosi, vicepresidente del Club per l’UNESCO di Firenze e presidente Arciteatro, insieme agli studenti del Liceo Machiavelli con “L’impegno per la pace attraverso la memoria e il dialogo”, di Fabio Bertini introdotto da Sergio Casprini, presidente del Comitato Fiorentino per il Risorgimento, con “1867 il Congresso di Pace a Ginevra. La Lega Internazionale per la Pace e la Libertà con Giuseppe Garibaldi presidente, e quello di Alessandro Sardelli, presidente ANMIG Firenze, “L’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra: da unione fra vittime a presenza critica e memoria tragica del Novecento”. Tra i momenti speciali, quello della consegna ufficiale del Premio per il Concorso Dante the Immortal Light al Liceo Machiavelli, e quello dell’intervento degli studenti della scuola “Gli altri lavori con il Club per l’UNESCO di Firenze per la pace e la tutela dei diritti fondamentali durante l’anno scolastico 2022-2023”.


 


VISITE


 


Tante sono le iniziative che portano alla scoperta delle meraviglie sparse sul tessuto urbano, luoghi affascinanti spesso rimasti nascosti: passeggiate, visite guidate e approfondimenti multidisciplinari sulla storia culturale, sull’arte, sull’architettura e i beni culturali del territorio fiorentino.


 


Si parte martedì 5 settembre con un doppio appuntamento della visita alle due sale del Teatro del Maggio Musicale (Piazzale Vittorio Gui, 1) ore 15 e 16.15, nel nuovo palcoscenico meccanizzato e negli spazi della sartoria e zona trucco e venerdì 8 settembre dalle 15 alle 18 con gli itinerari pensati per “Oltrarno amore mio. Visite a luoghi sconosciuti dell’Oltrarno” a cura dell’Associazione Conoscere Firenze: da Palazzo Corsini-Suarez, Gabinetto Vieusseux Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti (via Maggio 42) alla gipsoteca dell’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana (Piazzale di Porta Romana 9), passando per l’albergo popolare con la sala affrescata da Luciano Guarnieri e il chiostro monumentale (via della Chiesa 68), per la Sala Vanni Musicus Concentus (piazza del Carmine 14) e per Santa Elisabetta delle Convertite (via de’ Serragli 104) fino all’Accademia Bartolomeo Cristofori Amici del fortepiano (via di Camaldoli 7/r).


 


Il finesettimana continua sabato 9 settembre alla Chiesa di San Pietro a Varlungo con il Centro Turistico ACLI Firenze per l’iniziativa “Visita all’area di Varlungo, alla chiesa di San Pietro e al Cimitero Monumentale” con Emilio Monciatti, don Vittorio Menestrina e il diacono Alessandro Bicchi e l’intermezzo musicale a cura del Gruppo dei Mandolinisti fiorentini (09/09, ore 10, via di Varlungo) e domenica 10 settembre per un altro appuntamento del ciclo “Di casa in casa - visite a case museo e della memoria” con la visita alla casa studio di Piero Bargellini (10/09, ore 11, via delle Pinzochere 3).


 


Avanti verso la Basilica della SS Annunziata per due appuntamenti il lunedì, ore 14 e ore 15, con gli Amici della Santissima Annunziata per le visite guidate a cura dell’Associazione Culturale Akropolis alla basilica, al chiostrino e al chiostro grande. Grazie all’Accademia delle Arti del Disegno, sarà visitabile la Cappella di San Luca, con gli Amici dei Musei e dei Monumenti fiorentini (11/09 ore 14 e ore 15). E ancora, Palazzo Ridolfi sarà il protagonista del mercoledì, con una visita guidata alla cappella affrescata e ai laboratori di restauro dell’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli in doppio appuntamento con l’Associazione “Per Boboli” (13/09, ore 14.30 e 15.30, via Maggio 13).


 


Avanti verso il Giardino di Villa Brewster per “Firenze dall’alto. Un giardino sul colle di Bellosguardo” con gli Amici dei Musei Fiorentini Didattica, l’Associazione Dimore Storiche Italiane ADSI-Toscana, Garden Club Firenze e l’Associazione Musicale Fiorentina: in programma laboratori didattici e visite con attenzione particolare a famiglie e bambini, con attività di pittura botanica per bambini e ragazzi a cura di Amici dei Musei Fiorentini Didattica. Alle 12, un intervento musicale del Complesso Bandistico dell’Associazione Musicale Fiorentina diretto da Alessandro Giusti (17/09 ore 10, Piazza San Francesco di Paola). Altro appuntamento il giorno successivo per il ciclo “Di casa in casa. Visita a case museo e della memoria” insieme all’Associazione Nazionale Case della Memoria con la visita a Casa Barrett Browning (18/09 ore 15.30 e ore 17, piazza San Felice 8).


 


Le visite si concludono gli ultimi due giorni con l’evento del mercoledì “Da Galileo a Margherita Hack: astronomia sulle colline di Arcetri” con l’Associazione Nazionale Case della memoria, Ideerranti e Lyceum Club Internazionale di Firenze per una visita guidata con Fausto Barbagli alla Villa Il Gioiello (20/09 via del Pian dei Giullari 42) e i due appuntamenti del giovedì: il primo, dalle 15 alle 18 per una visita guidata al Cimitero della Misericordia di Porta a Pinti con l’Archivio Storico dell’Arciconfraternita della Misericordia - (21/09 ore 15-18, via degli Artisti) e il secondo alla Chiesa di Santa Trinita a cura dell’Associazione Ars et Fides (21/09 ore 21, piazza Santa Trinita).


 


Un intero ciclo sarà dedicato al tema “Dalla dimora all’ultima dimora” a cura degli Amici degli Allori e la Casa Museo Schlatter: il primo evento è la visita guidata dalla presidente dell’Associazione Casa Museo Schlatter Alessandra Schlatter nella casa e nell’atelier del pittore Carlo Adolfo Schattler (1873-1958)”, per un doppio appuntamento sia sabato che domenica (09/09 ore 15.30, 10/09 ore 10, viale dei Mille 14). Si prosegue il lunedì verso la villa La Pietra New York University per scoprire la residenza e la collezione Acton (12/09 ore 10, via Bolognese 120). Avanti ancora per l’ultimo del ciclo con la visita guidata al Cimitero Evangelico agli Allori (20/09 ore 11, via Senese 184).


 


IL DOPOFESTIVAL


 


Le attività del festival non si fermano il 21 settembre, tanti sono gli incontri in programma per il dopofestival dal 23 settembre al 20 ottobre.


Si comincia il sabato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze con “Pinocchio, un mito”, un evento collaterale a “Pinocchio 140x140” in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio - European Heritage Days -: introduce e coordina il vicepresidente ANCDM Marco Capaccioli, con interventi di Simona Mammana della BNCF, della presidente dell’Edizione nazionale delle opere di Carlo Lorenzini Daniela Marcheschi, di Roberto Maini, Pier Francesco Bernacchi, Aldo Cecconi. A seguire, ore 18, “C’era una volta… un pezzo di legno” con letture e danze a cura di Lisa Capaccioli e Daisy Philips (23/09 dalle ore 16, via Magliabechi 2). Nella stessa giornata sono in programma la visita a cura del Centro Turistico ACLI Firenze all’area di Varlungo, alla chiesa di San Pietro e al Cimitero Monumentale con Emilio Monciatti, don Vittorio Menestrina e il diacono Alessandro Bicchi (23/09 ore 10, chiesa di San Pietro a Varlungo, via di Varlungo) e il concerto “I suoni che uniscono” a cura de Il Trillo Scuola di Musica e Arte di Firenze e Associazione Musicale Fiorentina Società l’Affratellamento di Ricorboli, con la Piccola Orchestra Il Trillo diretta da Fiorella Cappelli e Pietro Rossi, l’Orchestra Junior dell’Istituto Musicale Sammarinese e il complesso bandistico diretto da Alessandro Giusti (23/09 ore 21, via Giampaolo Orsini 73).


 


Avanti la domenica con due appuntamenti: la visita al Centro di attività espressive La Tinaia, al laboratorio e all’archivio di opere raccolte in oltre quarant’anni di storia a cura del Centro Turistico ACLI Firenze La Nuova Tinaia con Simone Soni, Debora Meloni, Maika Cavarretta, Francesco Nocentini ed Emilio Monciatti (24/09 ore 10, via San Salvi 12 palazzina 33) e il concerto barocco di Laura Manescalchi a cura della Società delle Belle Arti - Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, con il soprano Annelore Storiz, Laura Manescalchi al flauto e Paolo Cavigli al pianoforte, musiche di Vivaldi, Haendel, Caccini, Carissimi, Mozart, Schubert, Strauss (24/09 ore 17, via Santa Margherita 1R). Settembre si conclude con l’appuntamento del ciclo “Di casa in casa - Visite a case museo e della memoria” in collaborazione con il Comune di Empoli con la visita guidata con la direttrice di Empoli Musei Cristina Gelli e lo storico dell’arte Antonio Natali alla casa del Pontorno (30/09 ore 16, via Pontorme 97 Empoli).


 


Si continua con il primo appuntamento di ottobre “Il Difensore Civico 50 anni dopo, in ricordo di Ubaldo Rogari” a cura del Circolo Piero Gobetti. Dopo i saluti di Aureliano Benedetti della Fondazione Biblioteche CRF, Francesco Giubilei del Circolo Piero Gobetti, Luca Milani presidente del Consiglio Comunale di Firenze e Antonio Mazzeo presidente del Consiglio Regionale della Toscana, sono in programma interventi introdotti e moderati da Giuseppe Morbidelli, professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza e presidente CESIFIN, del presidente ABI Antonio Patuelli, del presidente della Banca di Lucca e del Tirreno Sergio Ceccuzzi, del Professore Ordinario di Storia Contemporanea e presidente dell’Accademia La Colombaria Sandro Rogari e del direttore di Toscana Notizie e Difensore Civico Regione Toscana Sandro Vannini (05/10 ore 16 via Maurizio Bufalini 6).


 


Doppio appuntamento sabato 7 ottobre e 14 ottobre ore 16 con visite guidate e laboratori presso la Casa Museo Sigfrido Bartolini a Pistoia e la Casa Museo Venturino Venturi a Loro Ciuffenna. E sempre sabato 14 ottobre presso il Lyceum Club Internazionale di Firenze la conversazione-concerto “Richard Wagner - La poetica del puro umano” a cura di Donata Bertoldi con Il Foyer-Amici della Lirica di Firenze. Parteciperanno il musicologo Renzo Cresti, il soprano Maria Billeri e la pianista Sara De Santis con musiche di Richard Wagner (14/10 ore 17, Lungarno Guicciardini 17). Ancora presso il Lyceum Club il concerto del 17 ottobre “Il Suono Giovane” nel 12° anno della rassegna con la direzione artistica di Paola Besutti, con il violino di Sara Pastine e il pianoforte di Giulia Contaldo. Per l’occasione, verranno eseguite musiche di Ludwig van Beethoven e Joseph Maurice Ravel, oltre a un brano inedito di Giorgio Federico Ghedini “Elegia Drammatica” per celebrare il Premio Giorgio Federico Ghedini conferito dalla nipote in memoria del compositore al progetto “Il Suono Giovane” (17/10 ore 17.30, Lungarno Guicciardini 17).


 


Conclusione venerdì 20 ottobre presso il British Insitute of Florence con la presentazione del libro di Lauretta Colonnelli “La vita segreta dei colori. Storie di passione, arte desiderio e altre sfumature” (Marsilio), dialoga con l’autrice Cristina Acidini. L’evento, che vedrà anche un intervento musicale, è a cura di Ideeranti e Il Foyer-Amici della Lirica di Firenze (20/10 ore 17, Lungarno Guicciardini 9).


Fabrizio Del Bimbo 

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