lunedì 7 dicembre 2020

Arte moderna e contemporanea, appuntamento annuale con Tornabuoni Arte




Tornabuoni Arte presenta l’Antologia 2021. Arte moderna e contemporanea, l’appuntamento annuale che, come di consueto, offre un’accurata selezione di opere, frutto dell’importante lavoro di ricerca che la galleria ha svolto nell’arco dell’ultimo anno. In questo particolare momento, dovuto all’emergenza Covid, che ha portato alla chiusura momentanea dei musei e delle gallerie pubbliche, l’esposizione visitabile da dicembre nelle due sedi italiane di Firenze e Milano, acquista un grande valore. È un’opportunità unica non solo per i collezionisti ma per il pubblico in genere per poter visitare una mostra che ripercorre i momenti più significativi della storia dell’arte dagli inizi del XX secolo ad oggi, attraverso i capolavori di alcuni dei suoi principali protagonisti.

Si può visitare la mostra a Firenze (Lungarno Benvenuto Cellini 3) dal 7 dicembre e una selezione di opere è esposta a Milano (Via Fatebenefratelli, 36) dal 12 dicembre 2020.




Tornabuoni Arte si conferma, anche in questa occasione, come un luogo dedicato non solo al mercato ma anche alla cultura. Lo testimonia anche il volume, puntuale e completo, che accompagna l’esposizione con il testo introduttivo Viaggio al termine della forma firmato da Sonia Zampini. Una preziosa guida con un ricco apparato fotografico e testuale, uno strumento di riferimento anche da un punto di vista strettamente didattico.




Il percorso espositivo inizia con una prima sezione che rappresenta l’arte figurativa del XX secolo, a partire dall’opera Versailles, la Galleria degli Specchi, dipinta da Giovanni Boldini intorno al 1871, durante il suo periodo parigino, realizzato a Versailles luogo simbolo dell’Ancien Régime, la cui particolare atmosfera riecheggia lo sfarzo voluto dalla monarchia di Luigi XIV.  E prosegue seguendone l’evoluzione attraverso una carrellata di opere straordinarie di maestri come Balla, Campigli, Carrà, Casorati, de Chirico, De Pisis, Guttuso, Magnelli, Marini, Paresce, Prampolini, Rosai, Savinio, Severini, Sironi, Soffici, Tozzi e Viani.




In questa sezione non poteva mancare di certo Giorgio Morandi, tra le figure più emblematiche del panorama artistico del primo Novecento, con una Natura morta del 1930, a testimoniare come la sua pittura sia riuscita a ridisegnare i confini del mondo fisico attraverso la rappresentazione di umili oggetti del nostro vissuto quotidiano che Morandi celebra in modo solenne.

Pablo Picasso con il suo Tasse et paquet de tabac del 1922 segna il passaggio tra la prima e la seconda parte di questa antologia. Picasso, protagonista delle prime avanguardie, contribuisce in modo determinante alla rivoluzione della figurazione pittorica con un nuovo linguaggio che mette in discussione la pittura da cavalletto e che “…interesserà inizialmente l’immagine - come scrive Sonia Zampini - per poi coinvolgere, nel progressivo affermarsi dell’arte contemporanea, i materiali, i contenuti ed infine i luoghi stessi dell’arte.”

La mostra prosegue con opere dal secondo dopoguerra ad oggi e si apre con la figura di una grande artista italiana, Carla Accardi, presente nel volume con alcune importanti opere tra cui un imponente lavoro del 1967, Senza titolo, caratterizzato dall’uso del sicofoil, la cui trasparenza consente di mostrare il telaio che diventa, insieme all’essenzialità del segno, parte fondamentale della struttura visiva. Una sezione densa di tasselli significativi in questo spaccato di storia dell’arte che vede numerose sperimentazioni come Concetto spaziale del 1955 di Lucio Fontana - presente in catalogo anche con altre opere - interprete dello Spazialismo che si allontana ancora di più dalla concezione classica della pittura. Ci sono: una Combustione del 1960 dove Alberto Burri riveste la materia  di un ruolo primario; due grandi tele di Hans Hartung, dipinte entrambe nel 1962; il disegno preparatorio di Running Fence, progetto tra i più celebrati di Christo e Jeanne-Claude dove una recinzione continua, di circa quaranta chilometri, si estende nella campagna californiana a nord di San Francisco, chiaro esempio di quello che è stata la Land art.

A rappresentare il movimento surrealista, troviamo Jaon Mirò e Sabastian Matta mentre l’Arte Povera, teorizzata sapientemente da Germano Celant, ha, in questa sede, indubbi testimoni come Boetti, Kounellis, Pascali, Pistoletto, Zorio. Il Portrait of Bronka Weintraub, 1986, introduce alla Pop art americana e ai ritratti seriali di Andy Warhol.  Molti altri ancora gli artisti che si potranno ammirare: Adami, Afro, Alviani, Angeli, Baj, Calzolari, Capogrossi, Castellani, Ceroli, Chia, Colombo, Crippa, Dadamaino, De Maria, Dorazio, Mambor, Manzoni, Paladino, Pamiggiani, Pomodoro, Mimmo Rotella, Paolo Scheggi, Mario Schifano, Antoni Tàpies, Joe Tilson, Giulio Turcato, Victor Vasarely e Vedova.




Tra le opere più recenti ricordiamo Libro rosso per la Divina Commedia, 2018, e Oristano, 2010, di Emilio Isgrò, uno dei nomi italiani più conosciuti a livello internazionale, la cui ricerca nasce da diverse discipline, poesia, arte, teatro e letteratura. Isgrò ha il merito di aver creato un nuovo linguaggio attraverso la teorizzazione della cancellatura della parola stessa che restituisce ai testi un nuovo significato.

L’esposizione, nelle due sedi, sarà in corso per tutto il 2021.
Info:
Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze


orari apertura mostra: dal lunedì al venerdì, 9.00-13.00 / 15.00-19.00); sabato 09.00-13.00; ingresso libero


Nicoletta Curradi 

Un nuovo progetto site-specific per Palazzo Strozzi: We Rise by Lifting Others di Marinella Senatore




 

 Fino al 7 febbraio 2021 Palazzo Strozzi a Firenze presenta We Rise by Lifting Others, nuovo progetto dell’artista italiana Marinella Senatore, invitata a proporre una nuova riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale sta condizionando la vita quotidiana di tutte le persone.
Curato da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, il progetto è costituito da una grande installazione per il cortile, ispirata alle luminarie della tradizione popolare dell’Italia meridionale, con frasi che si ispirano a riflessioni sui concetti di emancipazione, inclusione e partecipazione e un programma di workshop partecipativi, incentrati sull’idea di attivazione sociale e di costruzione di comunità attraverso la pratica performativa.  Durante gli incontri i partecipanti collaboreranno alla produzione di una riflessione collettiva che, partendo dall’installazione del cortile e dai contenuti delle frasi, prenderà le forme di un lavoro di carattere dialogico, performativo e visivo.

Realizzata appositamente per Palazzo Strozzi, l’installazione per il cortile, di oltre dieci metri di altezza e costituita da centinaia luci LED, invade le proporzioni rinascimentali del palazzo coinvolgendo il visitatore in una sorta di cortocircuito estetico, un’esperienza fra storia, cultura popolare e strutture sociali, da sempre elementi alla base della ricerca di Marinella Senatore. Prodotte dall’artista in collaborazione con artigiani pugliesi, le luminarie sono caratteristiche della pratica dell’artista per il loro valore sociale: una struttura effimera che crea uno spazio di socializzazione.

“Immagino le mie opere come contenitori fluidi concepiti tenendo conto dello specifico ‘ambiente’ in cui si sviluppano e basati su una inclusione potenzialmente infinita degli elementi in gioco” dichiara Marinella Senatore. “L'arte è per me una piattaforma orizzontale su cui elementi diversi, ma di uguale valore, generano
movimento energetico e quindi narrazione condivisa”.

“L’arte contemporanea è parte integrante dell’identità di Palazzo Strozzi e si pone come uno stimolo per un dialogo con la città e le sue comunità” – dichiara Arturo Galansino – “Ospitare a Palazzo Strozzi un’artista celebre per le sue pratiche sociali e partecipative come Marinella Senatore diviene un’occasione per riappropriarsi di un rinnovato senso di unione, vicinanza e incontro in un momento in cui questi concetti sono messi in crisi, adeguandosi all’oggi ma con lo sguardo rivolto al futuro. Vogliamo dedicare questo progetto a una persona speciale, recentemente scomparsa, Donatella Carmi Bartolozzi, nostro membro del Consiglio di Amministrazione, che aveva con entusiasmo sostenuto questa iniziativa”

Il progetto è promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.

L'installazione è visibile a pubblico gratuitamente nel Cortile di Palazzo Strozzi tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00

Nicoletta Curradi

mercoledì 2 dicembre 2020

Il cibo indiano tra i protagonisti del 20/mo River to River Florence Indian Film Festival


 

I film in programma saranno visibili online su “Più Compagnia, sala virtuale del cinema La Compagnia di Firenze, in collaborazione con mymovies.it

Lunedì 7 dicembre, dalle 19.00 la lezione di cucina indiana, presso il  CESCOT, Piazza Pier Vetjtori  8/10 (Firenze) 





 

Commedie, storie e dialoghi d’amore espressi attraverso la cucina tradizionale indiana, oltre a una lezione con il cuoco Shajan Madassery Poulose per un’immersione nei piatti della sua terra di origine, il Kerala, trasformano il cibo in uno dei protagonisti del 20/mo River to River Florence Indian Film Festival, l’unico festival in Italia che promuove la cultura e il cinema indiano di qualità.

 

Il festival, diretto da Selvaggia Velo, si svolgerà per la prima volta online, dal 3 all'8 dicembre su “Più Compagnia”, sala virtuale del cinema La Compagnia di Firenze, in collaborazione con mymovies.it, in modo da raggiungere tutti gli appassionati “lontani ma vicini” alla manifestazione. Un’edizione da non perdere a cui interverranno I rappresentati del gotha del cinema indiano nel mondo per festeggiare un festival che, da sempre, è ponte culturale tra due mondi. In scena i tanti futuri possibili di un mondo contemporaneo sempre più complesso e multiconnesso, raccontati attraverso lungometraggi, documentari, e cortometraggi in anteprima italiana e europea.

 

Per la sezione dedicata al fooddomenica 6 dicembre alle ore 16 la proiezione di “Lunchbox” di Ritesh Batra, in cui una casalinga solitaria intraprende una corrispondenza amorosa con Sajaan attraverso il cibo contenuto nel lunchbox, che ogni giorno viene consegnato erroneamente all'uomo in ufficio. La proiezione è un omaggio al grande attore Irrfan Khan, protagonista del film e ospite di River to River nel 2014 e venuto a mancare nell'aprile del 2020. Al festival anche il cortometraggio “Special Day di Ajay Shivan” di Ajay Shivan, che racconta i preparativi di Ved per il suo compleanno e di sua madre Malti che, entusiasta per il grande giorno, lo sorprende con un regalo inaspettato (8/12 ore 17), mentre  sempre al food è affidata la chiusura del 20/mo River To River con “The Two Lovers” di Ranjan Ghosh, la storia d’amore tra lo chef Farhaz Chowdhury e Basundhara, una donna bramina che gestisce un servizio di catering a domicilio. Sullo sfondo di Calcutta, una storia coinvolgente di come il cibo possa unire i paesi, le religioni e le anime (8/12 ore 20.30). Tutti i film resteranno online fino alla fine del Festival.

 

La giornata dedicata agli appassionati di cucina indiana e internazionale si svolgerà lunedì 7 dicembre dalle ore 18 alle 21 presso il  CESCOT, agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana, nella  sede in Piazza Pier Vettori  8/10 (Firenze). Protagonista il cuoco Shajan Madassery Poulose che ci accompagnerà nei piatti del Kerala. Riso basmati, verdure speziate e formaggio fresco verranno presentati secondo le ricette Kashmiri Pulavo, Vegetable Stew, Paneer Butter Masala e Carrot Thoran. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 055.2705205. L’attività sarà realizzata in totale sicurezza, nel rispetto delle normative in materia di Covid 19.

 

Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dellAmbasciata dellIndia, sotto legida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il festival si avvale del sostegno degli sponsor Salvatore Ferragamo, Instyle, Unione Induista Italiana e Galleria di Lux; dei partner tecnici Hotel Roma, Fondazione Studio Marangoni, Mad - Murate Art District, Amblè, Cescot Firenze, Libreria Tatatà, e Pocket Films. La ventesima edizione del River to River Florence Indian Film Festival si avvale dei Media Partner Firenze Spettacolo e RDF.

 

Segui il festival sui social con lhashtag #R2RFIFF

Facebook /rivertoriverfiff - Twitter & Instagram @river2riverfiff - Youtube /RiverToRiverFIFFestival.

Per maggiori informazioni, aggiornamenti sul programma online, date e cartellone della tre giorni in sala

a Firenze, potete visitare il sito www.rivertoriver.it e i social del festival.

 

ABBONAMENTI

 

Sarà possibile seguire lintera programmazione del Festival online con un abbonamento di 9.90 € acquistabile a questo link https://www.mymovies.it/ondemand/river-to-river/. Tutti i contenuti live - tra cui gli incontri con gli ospiti, i registi e le presentazioni dei film - saranno accessibili e sempre disponibili gratuitamente sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del festival. È possibile sostenere il festival grazie agli abbonamenti: Sostenitore Piccolo Chai a 20.00 € che, oltre alla programmazione del festival, prevede una foto di ringraziamento dello staff del festival e 1 biglietto per una proiezione durante la tre giorni in sala (valida per il 2020 o 2021) e il Sostenitore Grande Chai a 50.00 € che oltre ai benefit del piccolo Chai” offre anche una copia del catalogo 2020 del River to River Florence Indian Film Festival.


Fabrizio Del Bimbo 

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