venerdì 31 marzo 2023

Teatro delle Donne di Firenze: un libro su 30 anni di attività e lotte del centro di drammaturgia

 


Trent’anni di lotte e spettacoli. Trent’anni in cui il Teatro delle Donne di Firenze si è accreditato tra i centri più qualificati della drammaturgia contemporanea attraverso un teatro pensato, scritto e realizzato dalle donne. Un anniversario che viene celebrato con l’uscita del libro “Il Teatro delle Donne – 30 anni”, curato da Elisabetta Meccariello, prefazione di Dacia Maraini (fondatrice della scuola di scrittura teatrale del Teatro delle Donne), introduzione di Maria Cristina Ghelli (presidente e direttrice artistica del Teatro delle Donne), con un contributo di Stefano Massini (a lungo autore e regista residente del Centro di Drammaturgia del Teatro delle Donne) edizioni Polistampa.


"Il Teatro delle Donne in trent’anni di attività, in linea con le migliori iniziative europee, ha messo in piedi l’unico Centro nazionale di drammaturgia delle donne, ha raccolto in un archivio e catalogato circa 1000 testi di autrici italiane contemporanee, ha pubblicato cataloghi dei testi e annuari delle autrici (circa 180 quelle attualmente aderenti), testi di teatro, dato sede alla Scuola nazionale di scrittura teatrale fondata da Dacia Maraini, che è una delle più qualificate scuole di drammaturgia nazionali, ha collaborato con le maggiori autrici nazionali quali Dacia Maraini, Barbara Nativi, Lucia Poli, Franca Rame, Silvia Calamai, Grazia Verasani, Valeria Moretti, Laura Forti, ma anche con Biljana Srbljanovic, Claire Dowie, Judith Malina, Sarah Kane".

Dall’introduzione di Maria Cristina Ghelli


Nato a Firenze negli anni Novanta con l’obiettivo di portare sul palcoscenico la questione femminile, il Teatro delle Donne ha realizzato e diffuso spettacoli innovativi, collaborando con le maggiori autrici italiane e internazionali. Il volume ne ricostruisce la storia attingendo ai documenti d’archivio e alle preziose testimonianze delle fondatrici, ancora oggi impegnate in una missione di cui si sente sempre più l’esigenza: sostenere le donne a prendersi il proprio spazio sulla scena, per iniziare a scrivere un futuro diverso. Tra le autrici, attrici, registe e studiose che negli anni hanno dato il proprio apporto, ricordiamo Dacia Maraini, Barbara Nativi, Laura Caretti, Lucia Poli, Athina Cenci, Valeria Moretti, Donatella Diamanti, Lia Lapini, Silvia Calamai, Laura Forti, Amanda Sandrelli, Isabella Ragonese, Monica Bauco, Luisa Cattaneo, Elena Arvigo. Dal 2002 al 2015 Stefano Massini è stato l’autore e regista residente del Centro di Drammaturgia del Teatro delle Donne, con lui sono state realizzate importanti produzioni. Di grande rilievo anche l’archivio del Teatro delle Donne, a cui fanno riferimento da anni ricercatori e studenti, e dove sono catalogati circa mille testi di autrici italiane.


Il Teatro delle Donne è un centro di raccordo propulsivo di tutto quello che si è fatto e si fa per il teatro in Italia da parte delle donne. Ha oggi sede al Teatro Goldoni di Firenze a seguito della convenzione triennale stipulata con il Maggio Musicale Fiorentino, un percorso fortemente condiviso con il Comune di Firenze e la Regione Toscana, con il sostegno di Fondazione CR Firenze.


Per maggiori informazioni: www.teatrodelledonne.com 


Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 30 marzo 2023

Rinascente Firenze presenta il Beauty Bar

 


Rinascente, shopping e beneficenza Il dieci per cento di ogni acquisto andrà alla Fondazione radioterapia oncologica




Shopping e beneficenza: per il secondo anno di seguito per ogni acquisto dal primo al 30 aprile negli spazi del Beauty bar Rinascente Firenze donerà il 10% del ricavato alla Fondazione radioterapia oncologica. Testimonial dell’iniziativa la Fiorentina femminile, presente, in occasione della presentazione, con le giocatrici Cafferata, Severini, Russo e Monnecchi. Tra i partecipanti all’evento ieri nello store fiorentino l’ad di Rinascente Gianluca Cocchini, il governatore toscano Eugenio Giani, il presidente della Fondazione radioterapia oncologica Bruno Gori e il direttore della Radioterapia oncologica di Careggi Lorenzo Livi. "Investire nella ricerca è investire nel futuro, questa Fondazione aiuta i medici negli studi" ha detto Livi. "Abbiamo deciso di proseguire anche nel 2023 questo progetto del Beauty bar per la ricerca perché per noi è un motivo di piacere e di orgoglio, i prodotti in vendita hanno un contenuto valoriale altissimo" ha spiegato Cocchini. Le giocatrici viola hanno ribadito: "Per noi essere qui è un tempo speso bene, tutto questo ci tocca da vicino". Giani ha ringraziato per un progetto "che si inserisce in una logica di squadra nell’interesse dei cittadini di Firenze".


Nicoletta Curradi 

martedì 28 marzo 2023

PREMIO GIST ACTA - Archeological & Cultural Tourism Award a Firenze



A Firenze si il 26 marzo 2023 è svolto nell'ambito di TourismA il premio GIST ACTA, Archeological & Cultural Tourism Award, un premio nato da un’idea di Clara Svanera, che lo ha sviluppato insieme al GIST Gruppo Italiano Stampa Turistica e alla sua Presidente Sabrina Talarico, patrocinato da Toscana Promozione Turistica e ospitato alla Fiera TourismA.


È stato un grande evento che ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi e dell’ideatore di TourismA Piero Pruneti. 




Ecco i vincitori della prima edizione del Premio GIST ACTA (diviso in 4 categorie):

🥇Miglior sito Unesco | Piazza dei Miracoli di Pisa per l’Italia, Hierapolis in Turchia per l’estero

🥇Miglior sito archeologico | Populonia in Toscana per l’Italia, Cesarea Marittima in Israele per l’estero

🥇Miglior museo | Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma per l’Italia, il Museo del Prado per l’estero

🥇Miglior articolo | Raffaella Piovan per Bell’Italia (dedicato al Museo Guarnacci) e Laura Rysman per New York Times (dedicato pittrice inglese Jenny Saville)


IL PREMIO SPECIALE è andato all’attore 🏆 Fabio Troiano, per la sua opera di divulgazione “Bell’Italia in Viaggio” su #La7.


Nicoletta Curradi .

Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 24 marzo 2023

Dal 30 marzo al 7 aprile torna il Korea Film Fest

 




Il 21° Florence Korea Film Fest torna a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile al cinema La Compagnia e con un programma online su MyMovies e Più Compagnia

Firenze parla coreano


8 super ospiti, 4 masterclass, più di 70 film in programma: questi i  numeri della nuova edizione 



Tra gli ospiti, l’attore Park Hae-il, il regista premio Oscar Bong Joon-ho, la regista Yim Soon-Rye, tra le più rappresentative del mondo femminile della Corea del Sud, e ancora i registi Kim Han-min, Park Gyu-tae e July Jung. In programma l’esordio alla regia di Lee Jung-jae (Squid Game) con la prima italiana di Hunt



 La masterclass del premio Oscar Bong Joon-ho; la prima retrospettiva in Italia della star del cinema coreano Park Hae-il; l’omaggio al cinema delle donne con le registe Yim Soon-rye, considerata in patria una delle poche autrici di spicco della Nouvelle Vague e la giovane cineasta July Jung;  il film storico “Hansan: Rising Dragon Redux” campione d’incassi in Corea del Sud presentato dal regista Kim Han-min; le due Coree raccontate dall’autore Park Gyu-tae e le nuove tendenze del fumetto con gli illustratori Kyu-ah e Kim Woo-seop. Sono gli eventi e gli ospiti della 21esima edizione del Florence Korea Film Festival, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che si terrà a Firenze dal 30 marzo al 7 aprile al cinema La Compagnia e con un programma selezionato per l’online su MyMovies e Più Compagnia. 


Oltre agli ospiti che ci porteranno a conoscere sempre di più la Corea del Sud in tutte le sue sfaccettature, il ricco programma della 21esima edizione presenta oltre 60 film divisi in varie sezioni: i maggiori successi al botteghino in Orizzonti Coreani; le giovani promesse in Independent Korea e i cortometraggi in Corto, Corti!. Novità dell’edizione 2023 è il focus K-Woman, sezione interamente dedicata agli sguardi femminili del cinema sud-coreano. Tra le peculiarità di questa edizione sono le 4 masterclass con gli ospiti del festival - momento unico che mette in relazione diretta gli spettatori con le star del cinema - e la sezione dedicata a Webtoon, i fumetti digitali pensati per essere letti su smartphone che stanno spopolando in Corea del Sud (un coreano su tre legge regolarmente webtoons).


La manifestazione è ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi e organizzata con il contributo di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, KOFIC - Korean Film Council e Ambasciata della Repubblica della Corea e Istituito culturale della Corea. Tra le novità di quest’anno il supporto del Consorzio Vino Chianti Classico e la collaborazione dell’azienda Arrighi all'isola d'Elba.


“Il 2023 - ha spiegato Gelli - segna il ritorno del regista Kim Han-min, col suo ultimo spettacolare film storico “Hansan: Rising Dragon Redux” con cui inaugureremo il festival. Per la prima volta ospiteremo l’attore Park Hae-il, protagonista dell’ultima pellicola di Park Chan-wook “Decision to Leave”. Un focus sarà interamente dedicato alle donne dietro la macchina da presa grazie alla presenza della veterana Yim Soon-rye e della giovane July Jung. Insieme agli altri ospiti che ci faranno visita durante il festival, come il regista Park Gyu-tae che presenterà la commedia “6/45” e agli eventi paralleli come la mostra “Webtoon, i fumetti del futuro”, tornerà a trovarci un vecchio amico che è anche uno dei più famosi e celebrati cineasti del mondo: Bong Joon-ho sarà con noi per un'imperdibile masterclass dedicata alla sua carriera”.


Apertura e chiusura

Il festival sarà inaugurato - giovedì 30 marzo - dalla prima italiana di “Hansan: Rising Dragon Redux”, un kolossal bellico diretto da Kim Han-min, che sarà presente in sala, sulla storica battaglia dell'isola di Hansan, secondo episodio della trilogia di Kim sulle battaglie guidate da Yi Sun-sin, iniziata con il film del 2014 “The Admiral: Roaring Currents”. Tra gli interpreti, anche l’ospite speciale di questa edizione Park Hae-il, nei panni dell’ammiraglio Joseon Yi Sun-sin. A chiudere la rassegna venerdì 7 aprile “Life is beautiful” un road movie musicale diretto Choi Kook-hee, ospite in sala, sulla storia di Oh Se Yeon (Yum Jung-ah), che fa una strana richiesta al marito come regalo di compleanno: ritrovare il suo primo amore dei tempi della scuola. 


Masterclass


Protagoniste di questa edizione saranno 4 masterclass, un modo per far incontrare il pubblico con le star del festival. Venerdì 31 marzo saranno ospiti gli illustratori Jeong Kyu-ah e Kim Woo-seop con una panoramica sul fenomeno webtoon in dialogo con Giovanni Russo di Lucca Comics and Games e Francesco Mariotti della Nemo Academy Firenze, insieme alla curatrice della masterclass, Veronica Croce (ore 11, ingresso 5€). Sabato 1 aprile l’attore Park Hae-il e il regista dei record Kim Han-min - come del film d’apertura campione di incassi “Hansan: Rising Dragon Redux” - ripercorreranno le tappe fondamentali delle loro carriere e dei loro successi, analizzando l’industria del cinema coreano in compagnia della critica cinematografica nonché curatrice della sezione Orizzonti, Caterina Liverani (ore 11, ingresso 10€). Martedì 4 aprile la regista veterana Yim Soon-rye e il nuovo talento July Jung dialogheranno sul ruolo delle autrici e delle registe nell’industria del cinema coreano e la sua evoluzione negli ultimi 25 anni insieme a Caterina Liverani, curatrice della Sezione K-Women, il prof. Luigi Nepi, docente dell’Università degli Studi Firenze, e la prof.ssa Daniela Brogi, docente dell’Università per stranieri di Siena (ore 11, ingresso 5€). Infine giovedì 6 aprile Bong Joon-ho, tra i più celebri e osannati maestri del cinema coreano contemporaneo, dopo la retrospettiva dedicatagli nel 2011, torna al Korea Film Festival per una masterclass che ripercorrerà la sua carriera, dagli esordi ai giorni nostri. L’incontro è curato dai critici Marco Luceri, Caterina Liverani e Luigi Nepi e affronterà gli snodi principali della sua idea di cinema e il suo poliedrico percorso artistico (ore 15, ingresso 15€). Il premio Oscar Bong Joon-ho, inoltre, nello stesso giorno incontrerà il pubblico alle ore 20, al cinema La Compagnia, in occasione della proiezione di uno dei suoi film iconici, Mother, che sarà proiettato nella versione inedita e originale, bianco e nero (scelto proprio da lui). Tutte le masterclass si terranno al cinema La Compagnia, con ingresso a pagamento e prenotazione obbligatoria (per maggiori informazioni consultare il sito www.korea film fest.com). 



Omaggio all’attore Park Hae-il


All’attore Park Hae-il, classe 1977, sarà dedicato un omaggio, il primo in Italia, con una selezione di 7 film che meglio hanno caratterizzato il suo percorso artistico. Dagli esordi di Waikiki Brothers (2001) a Jealousy Is My Middle Name (2003) che lo vede imporsi all'attenzione dell'industria cinematografica, il festival ripercorre la sua carriera presentando poi My Mother, The Mermaid (2004), un dramma romantico sui viaggi nel tempo in cui recita al fianco di Jeon Do-yeon; il giallo horror Paradise Murdered (2007); Eungyo (2012) conosciuto con il titolo A Muse, una pellicola romantico/erotica, adattamento del romanzo Eun-gyo dello scrittore Park Bum-shin dove ha ricevuto il plauso della critica per il ruolo dell’anziano poeta. In programma anche la black comedy corale di Song Hae-sung Boomerang Family (2013) fino al più recente noir dalle sfumature hitchcockiane di Park Chan-wook, premiato come miglior regista alla 75esima edizione del Festival di Cannes Decision to leave (2023) dove interpreta il detective che si innamora della principale sospettata.



Orizzonti Coreani


Dal thriller alla commedia, passando per le pellicole più impegnate fino agli action movie, i film di maggior successo degli ultimi mesi in patria sono presentati nella sezione principale, Orizzonti Coreani. In programma 6/45 di Park Gyu-tae che vede coinvolti soldati sudcoreani e nordcoreani per la lotteria da 5,7 miliardi di won; Christmas Carol di Kim Sung-soo, storia di un ragazzo che si reca da solo in un centro di detenzione minorile per vendicare la morte del fratello gemello; e ancora Confession di Yoon Jong-seok, mystery thriller ispirato al film spagnolo “The Invisible Guest” di Oriol Paulo del 2016. Un terrorista che minaccia il centro della città con una bomba speciale che esplode quando il rumore aumenta è il protagonista di Decibel, action thriller diretto da Hwang In-ho, e poi Hunt, thriller di spionaggio diretto da Lee Jung-jae, l’attore ospite della scorsa edizione del festival, che ha raggiunto il successo mondiale nella serie Netflix “Squid Game” qui al suo primo lungometraggio. Un geniale matematico con un passato nascosto (interpretato da Choi Min-sik) e il suo alunno sono i protagonisti di In Our Prime di Park Dong-hoon; Next Sohee di July Jung, dramma sul mondo dei call center interpretato tra gli altri da Bae Doona; la fantascienza si mescola all’azione nel film Project Wolf Hunting di Kim Hong-su, ambientato su una nave mercantile usata per trasportare pericolosi criminali da Manila a Busan. Remember di Lee Il-hyung mette al centro la vita dell’ottantenne Pil-joo, un malato di Alzheimer che prepara vendetta ai vecchi colonizzatori giapponesi. Sono due le pellicole del celebre regista Hong Sang-soo: The Novelist's Film, dramma in bianco e nero che celebra la bellezza della casualità e dei suoi incontri, e Walk up, storia biografica di cinema del rapporto tra madre e figlia, della regista Byung-soo. Infine troviamo The Roundup di Lee Sang-yong, thriller poliziesco sul lavoro dell’unità per i crimini gravi della polizia di Geumcheon, e The Witch: Part 2. The Other One, action-horror fantascientifico diretto da Park Hoon-jung, sequel del film del 2018.



Independent Korea 


La sezione dedicata al mondo underground ospita i lavori di giovani registi del cinema indipendente e sarà rappresentata da cinque film. Filo conduttore dell’edizione di quest’anno è la ricerca di una vita diversa: dalla ricerca dell’amore, alla faticosa ricerca del lavoro, il cinema indipendente coreano di oggi mostra sempre di più le differenze generazionali e come i giovani di oggi, soprattutto i trentenni, facciano fatica a trovare il loro posto nel mondo. In programma: A tour guide di Kwak Eun-mi, sulla storia di una giovane dissidente nordcoreana che cerca di trovare la sua strada in Corea del Sud facendo la guida turistica; Gyeong-ah's Daughter di Kim Jung-eun, sul rapporto tra una madre e una figlia, spinto ogni oltre tabù; New Normal di Jung Bum-shik, horror-drama che si snoda lungo le vite di sei persone apparentemente molto lontane tra loro; Next door, primo lungometraggio di Yeom Ji-ho, che realizza un film thriller comico ispirato ai postumi di una sbornia di un sognatore fannullone. Infine Through My Midwinter di Oh Seong-ho che racconta la storia d’amore di una coppia infelice messa a dura prova dalle circostanze economico-lavorative.



K- woman


Tra le novità del programma 2023 del festival c’è la sezione K-Woman, interamente dedicata agli sguardi femminili del cinema sudcoreano, che presenta 5 film presenti anche nelle altre sezioni del programma, titoli dove in risalto viene posto il ruolo delle protagoniste. Questi sono: Waikiki Brothers di Yim Soon-rye, Jealousy Is My Middle Name, film d’esordio di Park Chan-ok, Next Sohee di July Jung, Gyeong-ah's Daughter di Kim Jung-eun, e A tour guide di Kwak Eun-mi. 



Le giurie e premi


La giuria assegnerà il premio “Festival Critics Award” al miglior film delle sezioni Orizzonti e Independent. Per questa edizione è presieduta dal regista statunitense Casey Kauffman, e sarà inoltre composta da Elisa Baldini, iscritta al gruppo SNCCI e parte del team editoriale della storica casa di distribuzione CG Entertainment, Lorena Rojas, direttrice artistica del Festival del cinema iberoamericano Entre Dos Mundos; Carlo Benedetti, membro del collettivo di autori  della rivista “In fuga dalla bocciofila” che si occupa di narrativa ispirata al cinema e Simone Bartalesi, direttore artistico dell'associazione fiorentina OFF Cinema. Il pubblico in sala dopo ciascuna proiezione potrà, come di consueto votare, per il conferimento del “Festival Audience Award”. Dalla scorsa edizione anche il pubblico che si collegherà per seguire il Festival on-line su Mymovies.it sarà chiamato a esprimere la propria preferenza per uno speciale riconoscimento al film più votato.



Eventi collaterali


Tra gli eventi speciali di questa edizione spazio ai libri con la presentazione del saggio “Squid Game. Analisi della struttura drammaturgica della serie” scritto da Giuseppina De Nicola, coreanista e antropologa; Giorgio Glaviano, sceneggiatore per il cinema e la tv e Giovanna Volpi, sceneggiatrice e regista indipendente (lunedì 3 aprile ore 18 al cinema La Compagnia, sala piccola de La Compagnia). Spazio all’arte con la mostra “Manhwa e Webtoon. Il Fumetto del Futuro”, realizzata in collaborazione con il Busan IT Industry Promotion Agency e allestita al cinema La Compagnia (ingresso gratuito). L’esposizione mette a confronto l’opera cinematografica e la trasposizione in webtoon. E alla cucina tipica coreana: al cinema La Compagnia si potrà partecipare all'aperitivo “Hansik & Cinema” realizzato in collaborazione con il Ristorante Coreano Gangnam (30-31 marzo, 1-4-6 aprile, dalle ore 19). Il giorno dell’inaugurazione del festival ci sarà un rinfresco con piatti coreani preparati da due chef sudcoreani, presso la scuola alberghiera Saffi. L’evento è frutto del patto di amicizia che la città di Firenze ha stipulato con la città di Jeonju.



Manifesto


La locandina è firmata dal fotografo Giovanni Corti, ideata insieme al direttore artistico Riccardo Gelli. L’immagine rappresenta una moderna aviatrice fiera e combattiva, dai tratti steampunk, pronta ad affrontare il futuro dal rischio distopico, per plasmare il mondo secondo nuovi bisogni, tradizioni e senso dell’etica, e vuole ribadire e porre l’attenzione sul ruolo centrale della donna, della figura femminile, nella società e nel cinema sudcoreano.



Sponsor: Asiana Airlines, Nongshim, Hite Jinro, PAC Prodotti Alimentari Coreani, Conad, Consorzio Vino Chianti Classico, Arrighi Viticoltori all’isola d’Elba, Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione, Hotel Savoy, Hotel Bernini Place, Hotel Baglioni, Antica Torre di Via Tornabuoni 1, Grand Hotel Mediterraneo, Hotel Santa Maria Novella, The Mall, Marvis, Hyundai-Brandini, Ristorante Coreano Gangnam, Trattoria Dall’Oste, Ristorante Boccanegra, Ristorante Acqua al 2, Trattoria Katti.



In collaborazione con: Mymovies, Arci, Nemo Academy, Istituto alberghiero Aurelio Saffi.



Media Partner: AsianFeast.org, Asianworld, Cinematographe, Firenze Spettacolo, Forum Corea, K-Tiger, Movieplayer, Mugunghwa Dream, Novaradio, Radio Italia Cina, Radio Toscana, TaxiDrivers.




Informazioni: Florence Korea Film Fest; via San Domenico, 101 (Fi); Tel: 055 5048516; info@koreafilmfest.com; www.koreafilmfest.com; Cinema La Compagnia: 055 268451


 



Ufficio Stampa PS Comunicazione


Antonio Pirozzi (339 5238132) con Valentina Messina (3274419370)


presskoreafilm@gmail.com 



Prezzi  


ABBONAMENTI FESTIVAL IN SALA: abbonamento intero festival sala e online: 60€; ABBONAMENTO ONLINE: 9,90€ (comprende una selezione di film e la visione delle masterclass); singola proiezione pomeridiana intero 5€; biglietto ridotto 4€; proiezione serale, dalle ore 19.00 biglietto intero: 6€. (Per tutte le proiezioni serali non sono valide riduzioni, accrediti e tessere omaggio). Abbonamento giornaliero del festival: 12€; abbonamento giornaliero pomeridiano: 8€.


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo 


mercoledì 15 marzo 2023

Hotel Savoy e Dreoni giocattoli lanciano una partnership

 




Per il Capodanno fiorentino, antica tradizione celebrata il 25 marzo, Hotel Savoy e Dreoni giocattoli, il negozio di giocattoli più grande della Toscana, un’istituzione per i bambini e gli adulti di Firenze, presenteranno una partnership che vuole celebrare, da una parte, i 130 anni dell’iconico hotel fiorentino, dall’altra i 100 anni di una vera e propria istituzione dedicata al gioco per i più piccoli. Dreoni, a due passi dal Duomo di Firenze, è uno dei negozi storici dedicato a giocattoli, giochi e modellismo fondato nel 1923 e conosciuto anche all'estero. Anche grazie all’arredamento fiabesco ispirato al Pinocchio di Collodi, Dreoni Giocattoli è uno dei più grandi e suggestivi negozi di giocattoli del mondo, tappa obbligata per ogni famiglia in visita a Firenze, paese dei balocchi per i bambini e paradiso per i collezionisti di ogni età. Toystellers sarà presentato nel pomeriggio del 25 marzo alle ore 17 nel salotto dell’Hotel Savoy con un allestimento originale, lasciando spazio così ai ricordi di chi è stato bambino negli anni ‘70 e ’80: un vero e proprio viaggio nel tempo alla ricerca del “giocattolo perduto” e della felicità nel ritrovarlo.  Federico Ghiso autore e curatore del libro T O Y S T E L L E R S, curato da Federico Ghiso e pubblicato in formato 30,5 x 23,5 (284 pag.) ci porterà in questo viaggio alla ricerca dei nostri giocattoli attraverso storie e aneddoti raccolti incontrando i più importanti e autorevoli collezionisti italiani.  Tra questi, il fiorentino Francesco Ristori presidente di Florence Toy Museum e autore del libro “Robot Fever”, che introdurrà l’evento e sarà presente con alcuni dei suoi pezzi più famosi che appartengono alla galassia di Goldrake. Per deliziare la serata, i mixologist del Bar di Irene prepareranno cocktail a tema dedicati a Super man, Big Jim, e persino alla mitica Barbie. 


Inoltre, il 9 aprile, presso il Ristorante Irene il brunch pasquale prevederà un menù ad hoc, con un gioco della linea eco sostenibile, che i bambini dovranno risolvere, vincendo uno sconto sulla nuova Live Pinocchio Experience. Un percorso originale fatto di giochi,  attori e comparse che l’Hotel Savoy e  Dreoni lanceranno dopo la Pasqua.


 Nicoletta Curradi 


 



 



 


 


 


 



giovedì 9 marzo 2023

Il 12 marzo la prima di The Rake’s Progress di Igor Stravinskij



Domenica 12 marzo alle ore 20, sul podio della Sala Mehta, il maestro Daniele Gatti alla testa del Coro e dell’Orchestra del Maggio per la première di “The Rake’s Progress” di Igor Stravinskij; la regia è di Frederic Wake-Walker

Nel cast Matthew Swensen, Sara Blanch, Vito Priante, Adriana di Paola e Marie-Claude Chappuis nei ruoli principali

La prima rappresentazione sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai-Radio3


Sconti e promozioni su tre recite


 

 Domenica 12 marzo 2023 alle ore 20 il direttore principale Daniele Gatti, alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio, sul podio della Sala Mehta per la prima recita di The Rake’s Progress di Igor Stravinskij penultimo titolo operistico del Festival di Carnevale del Maggio. La regia è affidata a Frederic Wake-Walker che torna al Maggio dopo l’allestimento di Roméo et Juliette andato in scena durante lo scorso 84º Festival del Maggio. 


Altre quattro le recite in cartellone: il 14 e 16 marzo, sempre alle ore 20, e il 19 e 26 marzo alle ore 15.30.


Sul palcoscenico Matthew Swensen nei panni del protagonista Tom Rakewell; Sara Blanch nel ruolo di Anne Trulove, sua promessa sposa; Vito Priante è Nick Shadow; il ruolo di Baba la Turca è interpretato da Adriana di Paola. Il personaggio di Mother Goose ha la voce di Marie-Claude Chappuis; Il padre di Anne, Father Trulove, è interpretato da James Platt; Christian Collia veste i panni del banditore Sellem e Matteo Torcaso, talento dell’Accademia del Maggio, interpreta il Guardiano del manicomio. Chiudono il cast quattro solisti del Coro del Maggio: Giovanni Mazzei, Constanza Antunica, Antonia Fino e Nadia Pirazzini. 


In questo nuovo allestimento scene e costumi sono affidati ad Anne Jones; le luci a Charlotte Burton e il reparto video a Ergo Phizmiz.


Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini. 


 


Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita del 16/03/2023 è offerta al pubblico con uno sconto del 50% del prezzo sui biglietti di ogni settore.


Il Teatro del Maggio, in occasione della Festa della Donna, offre a tutte le donne a partire proprio dall’8 marzo, la possibilità di acquistare i biglietti per le recite del 14 (ore 20) e 26 marzo (ore 15.30) al prezzo scontato del 50% sull’acquisto di uno o di due biglietti, recandosi alla Biglietteria del Maggio o utilizzando il codice sconto RAKEPROG803FESTDON sul sito della Fondazione (maggiofiorentino.com).


 


La recita del 12 marzo 2023 sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio 3


 


Continuano inoltre, prima di ogni recita, le presentazioni al pubblico degli spettacoli tenute da Katiuscia Manetta, Maddalena Bonechi e Marco Cosci: le guide si tengono nel Foyer della Sala Zubin Mehta e nel Foyer di Galleria della Sala Grande 45 minuti circa prima dell’inizio della spettacolo.


 


Torna dunque a distanza di oltre quarant’anni dalla sua ultima esecuzione fiorentina The Rake’s Progress, in un nuovo allestimento firmato da Frederic Wake-Walker e diretto dal direttore principale Daniele Gatti. L’opera, che a Firenze vide la sua prima esecuzione nel giugno del 1968 diretta da Heinrich Hollreiser per la regia di Günther Rennert, va in scena al Maggio per la quarta volta. Dopo il debutto altre due sono state le riprese: nel 1972 diretta da Ettore Gracis per la regia di Virginio Puecher e nel maggio del 1982 diretta da Riccardo Chailly nello storico allestimento di Ken Russel. The Rake's Progress fu composta da Igor Stravinskij successivamente al suo trasferimento negli Stati Uniti, ispirato da una serie di incisioni di William Hogarth che descrivevano l’ascesa e la caduta di Tom Rakewell, uno spendaccione che dilapida i propri averi finendo i suoi giorni in manicomio. 


 


Il libretto fu scritto dal poeta britannico Wystan Hugh Auden, a cui si affiancherà anche Chester Kallmann e, come sottolineato dal maestro Daniele Gatti, s’intreccia perfettamente con il tema principale a cui è volto il Festival di Carnevale: “Il mito del Faust, a cui è dedicato il Festival di Carnevale, torna in modo evidente anche nella trama del Rake’s Progress che possiamo definire una versione moderna del “Dottor Faust”: anche in questo caso troviamo la figura del diavolo tentatore, ‘incarnata’ dal personaggio Nick Shadow, che offre al protagonista uno straordinario e stravolgente cambio di vita ma a un prezzo carissimo: l’anima. Con l’opera di Stravinskij siamo dunque perfettamente in tema con il soggetto del Festival, che da poco ha visto l’esecuzione di un'altra opera di rara esecuzione come il Doktor Faust di Ferruccio Busoni”. Il maestro ha poi proseguito nella sua analisi evidenziando anche l’importanza del programma per il concerto del 10 marzo da lui diretto e che precede di due giorni la première del Rake’s Progress, composizioni selezionate per legarsi a doppio filo con l’opera di Stravinskij: “Parlando della produzione stravinskijana, il periodo più lungo che possiamo notare è quello cosidetto neoclassico che copre quasi un trentennio, dai primi anni ’20 ai primi anni ’50. Delle prime composizioni che segnano questa parte della sua opera fa parte proprio Pulchinella, che chiude il concerto del 10 marzo, mentre il Rake’s Progress segna invece la fine della fase neoclassica dei lavori di Stravinskij, terminando idealmente un percorso musicale. Trovo davvero interessante ‘anticipare’ il Rake’s con un concerto che collima perfettamente e fortemente concentrato sull’estetica, con in programma anche il Concerto grosso in re minore di Vivaldi e lo Jauchzet Gott Landen di Bach, ‘stuzzicando’ il pubblico con un piccolo ma intrigante percorso musicale di due serate attraverso un cruciale periodo musicale della vita di Stravinskij”.


 


Frederic Wake-Walker, alla sua terza produzione al Maggio dopo le recite di Adriana Lecouvreur del maggio 2021 e del recente Roméo et Juliette, secondo titolo dello scorso 84º Festival del Maggio, cura la regia del The Rake’s Progress. Wake-Walker e il suo team hanno voluto dare una grande importanza all’aspetto visivo dell’opera, considerando appunto la fonte visiva e non scritta sfruttata da Stravinskij: “Dal mio punto di vista l’evoluzione del protagonista, Tom, è un vero e proprio viaggio di distaccamento: Tom Rakewell si disconnette dalla natura, dall’amore e anche da sé stesso; alla fine dell’opera egli avrà davvero perso ogni cosa. L’opera è tragica, sviluppandosi dietro alla storia di questo giovane uomo e alla sua caduta, ma è anche incredibilmente divertente e godibile, come se fosse uno strana e bellissima fusione di tragedia e commedia. Stravinskij e Auden, l’autore del libretto, vivevano California quando scrissero l’opera: uno dei temi principali è la critica al capitalismo americano successivo alla fine della guerra. Per questo penso che nell’ottica di un regista attuale sia importante riflettere questa critica al capitalismo dei tempi nei quali viviamo. Oggi quest’opera ha davvero un significato forte: è una storia di disconnessione. Credo che il nostro sistema capitalistico, soprattutto con la tecnologia, ci ha disconnesso da noi stessi e dalla natura. Questa produzione vuole dunque criticare singolarmente questi elementi delle nostre vite. La scenografia utilizza una grande quantità di schermi: inizia in un ambiente naturale e molto naive che rappresenta la campagna e il mondo di Anne e suo padre Trulove. Dal momento che ‘andiamo’ a Londra l’ambiente diventa più digitale e artificiale: essa non solo rappresenta una città immorale e corrotta, ma anche questo mondo digitale ‘disconnesso’ nel quale adesso viviamo. Abbiamo dunque cercato di farci ispirare da elementi visivi settecenteschi, del ventesimo secolo e anche dal mondo contemporaneo, unendoli insieme, proprio come fatto da Stravinskij con la musica.”


 


Sul palcoscenico, nel ruolo del protagonista Tom Rakewell, Matthew Swensen, che torna al Maggio a poco tempo dal concerto della scorsa primavera tenuto con la direzione di Sir Mark Elder e a poco più di un anno dal Falstaff del novembre 2021 con la direzione di John Eliot Gardiner per la regia di Sven-Eric Bechtolf accolto trionfalmente da pubblico e critica. Parlando del suo personaggio, e del percorso verso la perdizione e distaccamento attraverso il quale si sviluppa la sua storia, Swensen si è detto colpito di come, soprattutto nel mondo odierno, tante persone possano ritrovarsi in Tom: “Credo che in un modo o nell’altro ognuno possa, in parte, identificarsi con il personaggio di Tom e la situazione attraverso la quale passa: egli desidera inizialmende soldi, poi d’essere felice e di poter cambiare il mondo inventando un’improbabile macchina che trasformi i sassi in pane rendendolo famoso; salvo poi realizzare, infine, la superficialità di tutti i suoi desideri. Solo all’ultimo momento, quando è troppo tardi, capisce che ciò che realmente voleva era stare con Anne, nella loro casa, in pace, non desiderando altro che quello. Penso che, con le dovute differenze, ognuno possa in qualche modo ‘ritrovarsi’ nelle esperienze di Tom.”


 


Al suo fianco, nei panni della sua promessa sposa, Anne Trulove, Sara Blanch: dopo i successi ne Lo sposo di tre, e marito di nessuna andato in scena nel gennaio 2022 e di Orphée et Euridice, titolo inaugurale dell’84º Festival del Maggio sempre diretto dal maestro Daniele Gatti, torna dunque sul palcoscenico della Sala Mehta. “È davvero un grandissimo piacere poter tornare qui al Teatro del Maggio, e farlo con un’opera così interessante come The Rake’s Progress e con un cast splendido – ha detto sara Blanch - Anne è un personaggio che, nel corso della trama, affronta situazioni, principalmente legate all’amore, davvero spiacevoli. Nonostante questo, riesce a mantenere un equilibrio e a non perdere sé stessa, mantenendo la sua luce e riuscendo addirittura a trasmetterla a Tom. Anne da sempre un’idea di naturalezza, di contatto con la natura e la parte ‘buona’ della vita, dettaglio che ritroviamo in modo perfetto anche nelle sue parti musicali e nei suoi fraseggi”.


 


 Vito Priante interpreta il diabolico Nick Shadow, che mettendosi al servizio del protagonista Tom, lo guiderà infine verso il vuoto della perdizione. A proposito del suo ruolo l’Artista dice: “Il mio personaggio, il diabolico Nick Shadow, è una vera e propria ombra, come già suggerisce il suo cognome: egli difatti tesse la trama del suo vero obiettivo proprio ‘all’oscuro’, dietro le spalle del protagonista Tom Rakewell, cui si mette a servizio, puntando in realtà a prenderne l’anima. Da un certo punto di vista, analizzando l’essenza del ruolo, possiamo dire che Nick Shadow sia fin da subito ‘già parte’ del protagonista di Rake’s Progress: quasi un modo di far intendere che una parte più oscura si celi in realtà dentro ognuno di noi, manifestandosi o meno a seconda delle occasioni.  Occasioni che, nella trama, vengono malignamente sfruttate dal mio personaggio per deviare Tom dalla rosea e pacifica prospettiva di vita che sembra attenderlo all’inizio dell’opera; ed è sfruttando l’ambizione di Rakewell, promettendogli facile successo, donne e soprattutto fama e ricchezza, che Nick riuscirà a metterlo sulla strada del distaccamento e della quasi completa rovina”. Priante ha debuttato al Maggio oltre vent’anni fa, nel dicembre del 2001, in Morte a Venezia di Benjamin Britten diretta da Bruno Bartoletti per la regia di Pier Luigi Pizzi e di recente è stato protagonista, nel febbraio del 2018, de La favorite di Gaetano Donizetti, andata in scena con la direzione di Fabio Luisi per la regia di Ariel Garcia-Valdès.


 


L’ambiguo personaggio di Baba la Turca, la donna barbuta che Tom, una volta giunto a Londra, finirà addirittura con lo sposare su consiglio di Nick, è interpretata da Adriana di Paola, che torna al Maggio dopo il suo debutto avvenuto nel marzo 2015 in Dido and Æneas di Henry Purcell diretto da Stefano Montanari per la regia di Marina Bianchi.


Marie-Claude Chappuis, che interpreta Mother Goose, la proprietaria del bordello, altro luogo sulla strada della perdizione di Tom, torna anche lei al Maggio a distanza di pochi mesi dal concerto dello scorso aprile diretto da Sir Mark Elder. 


James Platt, al suo debutto sulle scene del Teatro del Maggio, interpreta il padre della fidanzata del libertino Tom, ossia Father Trulove; Christian Collia, come Matthew Swensen anche lui fra i protagonisti del Falstaff andato in scena nel novembre del 2021, veste i panni di Sellem, il banditore e Matteo Torcaso, talento dell’Accademia del Maggio, interpreta il Guardiano del manicomio dove, infine, finirà Tom Rakwell.


Completano il cast quattro solisti del Coro del Maggio: Giovanni Mazzei, Constanza Antunica, Antonia Finoe Nadia Pirazzini.


 


 


L’opera:


 


Dopo il trasferimento negli anni Stati Uniti nel 1939, Igor Stravinskij accarezzò l’idea di scrivere un’opera in inglese. Il progetto prese forma solo dopo alcuni anni quando nel 1947 il compositore rimase colpito dal ciclo di tele di William Hogarth esposte al Chicago Art Institute, che descrivevano l’ascesa e la caduta di Tom Rakewell, uno spendaccione che dilapida dissennatamente i propri averi e finisce i suoi giorni in manicomio. Stravinskij pensò subito di farne un’opera e si rivolse per la stesura del libretto al poeta britannico Wystan Hugh Auden a cui si affiancherà anche Chester Kallmann. Nel marzo del 1948 il libretto fu pronto, mentre per la musica Stravinskij si prese più tempo, concludendo la partitura solo tre anni dopo. The Rake’s Progress debuttò al Teatro La Fenice di Venezia l’11 settembre 1951 con lo stesso autore sul podio per la prima assoluta. Organizzata in arie, recitativi, cori e pezzi d’insieme in linea con lo schema teatrale settecentesco, l’opera mostra un carattere decisamente retrospettivo e rappresenta l’ultima tappa del periodo ‘neoclassico’ di Stravinskij. E se il modello di riferimento dichiarato è il teatro di Mozart e Da Ponte - in particolare il Così fan tutte - nel Rake’s Progress si affastellano numerose citazioni e rimandi a epoche e autori diversi, sottolineando ancora una volta la capacità di Stravinskij di assimilare in maniera organica ogni elemento della tradizione musicale.


 


La locandina:


 


THE RAKE’S PROGRESS



Opera in three acts


Fable by Wystan Hugh Auden and Chester Kallman Music by Igor Stravinskij


Edizione: Boosey & Hawkes, London


Rappresentante per l’Italia: Casa Ricordi, Milano


Nuovo allestimento



Maestro concertatore e direttore Daniele Gatti


Regia Frederic Wake-Walker


Scene e costumi Anna Jones


Luci Charlotte Burton


Video (Collage, Animazioni, Generazione di immagini AI, Illustrazioni) Ergo Phizmiz



Tom Rakewell, a Rake Matthew Swensen


Anne Trulove, his Betrothed Sara Blanch


Nick Shadow, a Devilish Manservant Vito Priante


Baba the Turk, a Bearded Lady Adriana Di Paola


Father Trulove, Anne’s Father James Platt


Sellem, an Auctioneer Christian Collia


Mother Goose, a Whore Marie-Claude Chappuis


Keeper of the Madhouse Matteo Torcaso


Voices Giovanni Mazzei, Constanza Antunica, Antonia Fino,


Nadia Pirazzini



Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino 


Maestro del Coro Lorenzo Fratini


 


Assistenti regista Rosabel Huguet, Lorenzo Ponte


Aiuto scenografo e costumista Sofia Vannini


Coach lingua inglese Georgina Stalbow



Si ringraziano Lottie Bowater per la collaborazione nelle illustrazioni e animazione e Elfyn Round per 3D modelli e animazione



Figuranti speciali Rosario Campisi, Guido Mazzoni



Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino



In lingua originale


Con sopratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio, Firenze


Prezzi:

Settore D 30€; Settore C 60€; Settore B 110€; Settore A 160€


Durata complessiva 3 ore circa, con intervallo


Fonte: Ufficio stampa Teatro del Maggio

Nicoletta Curradi

martedì 7 marzo 2023

Il futuro della scuola è qui. Al via mercoledì 8 marzo Didacta Italia

 

Con quasi 1000 eventi in totale e 342 aziende partecipanti si apre domani (mercoledì) alle ore 9,00 alla Fortezza da Basso la sesta edizione di DIDACTA ITALIA, il più importante appuntamento fieristico sull’innovazione della scuola in Italia, che quest’anno è dedicato allo scrittore Italo Calvino, nel centenario della nascita.

 

Alla cerimonia inaugurale che si svolgerà alle ore 9,30 al Teatrino Lorenese, dopo il saluto del presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini, interverranno Dario Nardella, sindaco di Firenze e il senatore Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato. Seguirà il video del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, l’intervento di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, di Cristina Grieco, presidente di Indire, di Girolamo Turano, assessore all’istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana, di Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze e del direttore di Didacta International, Reihnard Koslitz. Modera la giornalista de La7 Flavia Fratello.

 

Ricco il programma degli eventi di questa prima giornata di fiera. Alle ore 11,00 al Teatrino Lorenese si apre il convegno Dalle STEM (Science Technology Engineering Mathematics) alle STEAM (Science Technology Engineering Arts, Mathematics) con la partecipazione di Vincenzo Schettini, docente di Fisica e autore del best seller “La fisica che ci piace”, Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi. Conduce l’editorialista del Corriere della Sera, Beppe Severgnini.

 

Nel pomeriggio, alle 14,00, sempre al Teatrino, al via il convegno Libere e liberi di essere: una scuola per la parità, un’occasione per riflettere sul ruolo della scuola nella promozione della parità, con l’obiettivo di superare e decostruire gli stereotipi che influiscono sui percorsi formativi. Fra i relatori Cristina Grieco, presidente Indire, Clara Rech della Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione e del Merito e Alessandra Nardini, assessora all’istruzione, formazione professionale della Regione Toscana.


Si parlerà di edilizia scolastica al convegno Edilizia scolastica: le cooordinate dell’innovazione che si terrà alla Sala della Scherma a partire dalle ore 14,30 con la partecipazione anche dell’architetto Stefano Boeri e di Andrea Russo, CEO di MR Digital. Un confronto stimolante e costruttivo con l’obiettivo di portare avanti il processo di modernizzazione delle aule, creando ambienti innovativi, flessibili, multifunzionali sempre più connessi e digitali in grado di accogliere i cambiamenti delle metodologie di insegnamento e apprendimento, sulla base delle nuove possibilità offerte dalla tecnologia.


Nell'Arena Green fra i vari eventi sulla transizione ecologica curati dall'ecologista Rossella Muroni, alle ore 15,30 riflettori puntati sull'incontro a cura di Elettricità Futura intitolato "Green Jobs nel settore elettrico. Insegnare la transizione energetica, orientarsi verso nuove opportunità di lavoro".


Nei tre giorni di fiera al Padiglione Arsenale sarà possibile visitare, per la prima volta a Firenze, la mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino” (già presentata nell’ottobre scorso alla prima edizione siciliana di DIDACTA), che ripercorre le tappe salienti della vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e si arricchisce di un nuovo pannello fotografico sull’arresto, il 16 gennaio scorso, del latitante Matteo Messina Denaro. La mostra è promossa e realizzata dall’Ansa insieme al Ministero dell'Istruzione e all’Assessorato alla Formazione della Regione Siciliana in qualità di Autorità di gestione del Fondo sociale europeo.

 

Didacta Italia è organizzata da Firenze Fiera con il coordinamento scientifico di INDIRE e di Giovanni Biondi, in partnership con Didacta International e con un Comitato organizzatore composto da Ministero dell’Istruzione e Merito, Ministero dell’Università e della Ricerca, Regione Toscana, Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Unioncamere, ITKAM e Destination Florence Convention & Visitors Bureau.

 


“Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili”

(ITALO CALVINO - Lezioni americane)

 

www.didactaitalia.it

Hastag#didacta23


Nicoletta Curradi

Fabtizio Del Bimbo 







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