domenica 27 settembre 2020

Sesta giornata del Korea Film Fest




La drammatica fuga di 400 coreani sottoposti ai lavori forzati nei campi giapponesi nella prima italiana “The Battleship Island”
Il film (ore 21) fa parte della sezione “K History”, dedicata alla storia della Corea del Sud

Il regista Ryoo Seung-wan riporta in vita l'oscura storia dei lavoratori forzati a Hashima, sottoposti a condizioni di lavoro estremamente dure sull'isola e la loro corsa verso la libertà

La drammatica fuga di 400 coreani sottoposti ai lavori forzati nei campi giapponesi durante la seconda guerra mondiale è al centro di  “The Battleship Island” spettacolare film storico che sarà in programma nella sesta giornata del 18/ma edizione Florence Korea Film Fest, in programma lunedì 28 settembre alle 21 al cinema La Compagnia (e online sulla piattaforma MyMovies).

Il film racconta una delicata e poco conosciuta vicenda nippo-coreana: l'oscura storia dei lavoratori forzati a Hashima, sottoposti a condizioni di lavoro estremamente dure. Ambientato nel 1944, durante il secondo conflitto mondiale, nell’epoca del dominio giapponese sulla Corea, The Battleship Island narra le vicende di un gruppo di coreani che attirati da false promesse si reca nell’isola Hashima. Qui scoprono che le persone che vivono sull’isola sono schiavi del governo giapponese.  Mentre la guerra del Pacifico si avvicina alla fine, Park Moo Young (Song Joong Ki), un attivista del movimento per l’indipendenza coreana, scopre che i giapponesi, vicini alla sconfitta del conflitto vogliono far saltare in aria l’isola per nasconde il terribile trattamento dei suoi abitanti. Decide così di organizzare un piano di fuga per lui e gli altri 400 coreani.

La quinta giornata del festival inizia alle 15 con K-Documentary,  la sezione novità di questa edizione che esplora la società coreana dal punto di vista del cambiamento climatico e sociale. Si parte con “Garden, Zoological”, il documentario di Wang Min-cheol, girato nello zoo di Seoul. Il racconto della vita dei custodi e dei dipendenti del giardino zoologico che s’impegnano ad accudire e curare gli animali presenti nello zoo. I cambiamenti climatici e il bracconaggio metterebbero a rischio alcune specie che anche se non sono nate per stare chiuse in gabbia potrebbero trovare nello zoo comunale di Seoul la loro nuova casa e il loro nuovo habitat. Le cure amorevoli dei dipendenti dello zoo aiutano gli animali a vivere in salute anche se lontani da casa.

Le proiezioni al cinema La Compagnia proseguiranno alle 18 con “Moonlit Winter” una storia madre-figlia raccontata da Lim Dae-hyung. Al centro della trama Yoon-hee, una donna che vive con la figlia adolescente Sae-bom. In una giornata invernale, Yoon-hee riceve una lettera da Otaru, nella regione dell’Hokkaido in Giappone. Sae-bom legge accidentalmente la lettera e viene a sapere del primo amore di sua madre, di cui non aveva mai parlato prima. Decidono così di intraprendere un viaggio in Giappone.

Il festival è organizzato grazie al contributo di Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano di Roma, Comune di Firenze, Quartiere 1, Città Metropolitana di Firenze, MAD-Murate Art District, FST - Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Sponsor: Asiana Airlines, Conad, Hotel Savoy, Hotel Number Nine, Klab, Hotel degli Orafi, Grand Hotel Mediterraneo, Hotel Pierre, The Student Hotel, Hotel Palazzo Ricasoli, PAC Prodotti alimentari Coreani, Jinro, Ristorante Coreano Gangnam, Trattoria Dall’Oste, Ristorante Boccanegra, Osteria del Borgo, Ristorante La Cocotte, Ristorante Acqua al 2, Hyundai- Brandini, Barunson, Istituto Alberghiero Saffi, Sbigoli Terrecotte, ARCI, Mazzanti Piume Media partner: AsianFeast.org, AsianWorld, Cinematographe, K-Tiger, Firenze Spettacolo, Movieplayer, Mugunghwa Dream, Mymovies, Novaradio, Radio Italia Cina, Radio Toscana, TaxiDrivers.

Informazioni: Florence Korea Film Fest; Via San Domenico, 101 (Fi); Tel: 055 5048516; info@koreafilmfest.com; www.koreafilmfest.com; Cinema La Compagnia: 055 268451

Prezzi: 
Giornaliero 3 film: biglietto giornaliero intero: € 12,00; Biglietto giornaliero ridotto: € 10,00

Proiezione Pomeridiana: Biglietto intero: € 5,00; Biglietto ridotto: € 4,00

Proiezione Serale - dalle ore 20:00 Biglietto intero: € 6,00 /Abbonamento intero del Festival: € 49,00 Sala fisica Compagnia /Abbonamento ridotto del Festival: € 39,00

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Abbonamento On-line del Festival: € 9,90 53 Film in Sala virtuale Più Compagnia + 12 VR.

Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 18 settembre 2020

"Il gioco del cavallo", opere di Tano Pisano in mostra ai Magazzini del Sale a Siena




Artista poliedrico e versatile, Tano Pisano torna a esporre in Toscana. Dopo le personali tenute nei musei fiorentini - all’Accademia delle Arti del Disegno nel 2011 e a Palazzo Davanzati nel 2012 - e a Fiesole, nella Sala del Basolato in Piazza Mino da Fiesole nel 2013, adesso sta per approdare a Siena nelle prestigiose sale del Palazzo Pubblico.


Si intitola “Il gioco del cavallo” la mostra di Tano Pisano che sarà inaugurata sabato 19 settembre alle ore 10.30 ai Magazzini del Sale di Siena e che resterà visibile fino al prossimo 28 novembre 2020.


La mostra arriva all’indomani del concorso che il Comune di Siena ha bandito per la centralissima sede espositiva senese e che Pisano ha vinto insieme agli altri artisti che esporranno fino alla fine di febbraio 2021.




Curata da Enrico Mattei, la mostra propone ai visitatori circa 150 opere sul tema del cavallo, scelto dall’artista siciliano per questo suo esordio artistico nella Città del Palio. La mostra - ovvero pitture, sculture, disegni, acquarelli, incisioni, ceramiche, meccani e mobiles (sculture in legno che si muovono) - non è una retrospettiva, né è basata su collezioni preesistenti, ma si tratta di un nucleo di realizzazioni ad hoc per la mostra senese.


Ancora una volta a Tano Pisano interessa l’aspetto estetico dell’arte, sia perché si considera un artigiano, sia perché il suo punto di partenza era e resta l’arte classica.


In questo caso, attraverso diverse forme d’espressione artistica, nella mostra ai Magazzini del Sale Tano Pisano vuole onorare il cavallo e Siena (non mancheranno opere che specifici riferimenti alle contrade) augurandosi di rivederlo presto in Piazza del Campo, quel “gioco del cavallo” così tanto amato.


Come scrive Mattei, il curatore, «Il progetto che sta realizzando Tano Pisano per la mostra al Palazzo Pubblico di Siena è un omaggio alla città, alle sue contrade e al tema del cavallo. Un messaggio linguistico e poetico pensato esclusivamente per questa esposizione attraverso la ricerca artistica della pittura, della scultura e dell’incisione che diventano il soggetto stesso del suo creare; esiste in lui una fiducia senza tempo e senza mode per queste nobili tecniche artistiche». Infatti « L’abilità tecnica, parte del successo dell’arte fin dalle sue origini, torna ad essere il centro dell’attenzione anche in diversi artisti nel contemporaneo proprio come Tano Pisano in questa mostra a Siena».


La mostra ha anche avuto una gestazione particolarmente lunga: «ho iniziato a preparare le opere lo scorso ottobre 2019 - dice Tano Pisano - perché allora avevo ben quattro mostre in programma. Leprime tre sono state cancellate dal lockdown, per cui questa mostra a Siena, di cui sono particolarmente contento, rappresenta il mio ritorno alla piena attività espositiva - afferma Pisano - con l’obiettivo di tenere viva la dialettica della pittura con il mondo esterno, anche se il punto di partenza, la base è pur sempre l’arte classica. In fin dei conti per me l’arte è un po’ come la cucina: uno può fare qualsiasi pazzia, ma se non possiede le basi, non farà molta strada».


In occasione de “Il gioco del cavallo” ai Magazzini del sale di Siena, sarà realizzato un catalogo che recherà il testo, oltre che del curatore Enrico Mattei, sia di Ornella Casazza, già direttrice del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, scomparsa alla fine dello scorso mese di marzo, sia di Cristina Acidini, già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.


Quest’ultima infatti scrive: «Dopo molti anni di conoscenza, e molte mostre viste - tra cui la bella monografica organizzata insieme nel 2012 nel Museo della Casa Fiorentina di Palazzo Davanzati a Firenze (parte allora del Polo Museale Fiorentino del quale ero alla guida) -, non pensavo che l'esuberante creatività di Tano Pisano potesse stupirmi. E invece ancora una volta resto incantata di fronte alle molteplici, sorprendenti e ingegnose variazioni sul tema del cavallo, che danno senso e spessore a questa mostra senese. […] Al di là delle singole opere e delle svariate tecniche, quel che identificherei come filo conduttore della mostra è il multiforme, amoroso stupore di Tano per il mondo delle forme viventi nel quale siamo immersi: fiori, pesci, crostacei, oggi cavalli. Tutte presenze simbolicamente possedute dall'artista che, come il poeta nell'incanto dello shakespeariano Sogno d'una notte di mezza estate, "mosso da una sublime frenesia" volge incessantemente l'occhio al cielo e alla terra».


Tornato in Italia nel 2011 - dopo alcuni decenni trascorsi in Europa tra Danimarca, Francia e Spagna - da quasi quattro anni Tano Pisano ha scelto Pietrasanta come città dove vivere e lavorare, per poter respirare quell’arte che lo accompagna sin dalla gioventù e che non l’ha mai abbandonato.


In passato l’artista si era anche allontanato volontariamente dal mondo dell’arte, per poi tornare preferendo tuttavia il rapporto diretto con un selezionato numero di collezionisti e evitando le mostre nelle gallerie, a tutto vantaggio di esposizioni nei musei o comunque in sedi pubbliche. E anche la mostra senese non sfugge a questa regola.


 


Tano Pisano

IL GIOCO DEL CAVALLO

A cura di Enrico Mattei

20.09.2020 | 28.11.2020

Inaugurazione 19.09.2020 ore 10.30

Magazzini del sale | Palazzo Pubblico | Il Campo | Siena

Orari: tutti i giorni 10.30-18 (ultimo ingresso ore 17.15)

Ingresso gratuito


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 17 settembre 2020

Korea Film Fest 18/ma edizione dal 23 settembre




Il 18/mo Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, si terrà dal 23 al 30 settembre dal vivo al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour, 50/r) e on line sulla piattaforma Più Compagnia e la collaborazione con MyMovies. La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, è organizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze, Confesercenti Firenze; KOFIC - Korean Film Council con i main sponsor Asiana Airlines e Conad




“Il festival sarà tra i primi in Toscana – ha spiegato Riccardo Gelli, direttore e fondatore del festival e console onorario della Corea del Sud in Toscana – a svolgersi quasi totalmente dal vivo e in parte sul web. Purtroppo, i registi e gli attori non sono potuti venire ma ognuno ha inviato un contributo video per il pubblico: una grande dimostrazione di vicinanza e un segnale molto importante per la ripartenza del cinema, in questo momento di emergenza sanitaria, come un lungo “ponte cinematografico tra Italia e Corea del Sud”. 


Dalla commedia all’action movie, passando per il melodramma fino all’horror e al dramma sociale, il viaggio del festival racconterà la società coreana nelle mille sfaccettature attraverso un programma variegato a partire dall’omaggio all’ospite d’onore e acclamato attore Cho Jin-woong, virtualmente presente in sala grazie a una lunga intervista che ha rilasciato al festival. E poi i maggior successi in patria nella sezione principale Orizzonti Coreani, mentre Independent Korea ci mostrerà una panoramica dei lavori più interessanti di autori emergenti. Due le nuove sezioni di quest’anno: K-History dedicato alla storia del Paese e K-Documentary con una selezione di documentari sulla Corea del Nord e sull’ambiente. Tra gli eventi speciali la proiezione del film premio Oscar, “Parasite” di Bong Joon-oh (il regista fu ospite del festival nel 2011). Si apre con il thriller finanziario e politico “Black Money” e si chiude con il grande ritorno dell’attrice Lee Young-Ae, già protagonista di “Lady Vendetta” di Park Chan-Wook, con il thriller drammatico “Bring Me Home” di Kim Seung-Woo. On line, sulla piattaforma Più Compagnia, le sezioni Corti Corti! e la K-Virtual Reality Experience. 


Il FESTIVAL

Omaggio a Cho Jin-woong e film di apertura

L’ospite d’onore del festival l’acclamato attore Cho Jin-woong che sarà virtualmente presente grazie a una lunga intervista che ha concesso al festival in cui racconta la sua incredibile carriera e della grande passione per il mestiere dell’attore. Uomini buoni, cattivi, spietati, perseguitati, coraggiosi, ma anche irresistibilmente divertenti: tanti sono i personaggi interpretati da Cho Jin-Woong nella sua formidabile carriera che vanta più di 50 film. L’omaggio presenta cinque titoli, tra cui il film di apertura, la prima italiana di “Black money”, del regista Chung Ji-young, un thriller politico e impegnato, ambientato nel mondo corrotto dell’alta finanza, che vede protagonista Cho Jin-woong nei panni di un ruvido ma onesto procuratore. Tra gli altri “Intimate Strangers” di Lee Jae-Kyoo (27/01), il remake di Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese (campione d’incassi in Italia). Qui l’attore interpreta il ruolo che nel film di Genovese è di Marco Giallini, il padrone di casa che invita a cena agli amici di una vita che parteciperanno a un gioco “di verità”: quello di mostrare ai commensali i messaggi e le chiamate in arrivo dei propri cellulari. L’omaggio si completa con il thriller “A hard day” (29/09), il dramma carcerario tratto da una storia vera “Man of will” (25/09) passando per l’action poliziesco sul mondo della droga “Believer” (29/09) fino alla più recente commedia “Man of man” (27/09) in cui le strade di un avvocato in fin di vita e un gangster che vuole redimersi si incontrano (2019). 


Film di chiusura, 30 settembre, cinema La Compagnia 

Il film di chiusura “Bring me home” di Kim Seung-woo (30/09, ore 21) segna il ritorno sul grande schermo, dopo 14 anni, dell’attrice Lee Young-ae, protagonista di “Lady Vendetta” di Park Chan-wook, film cult della cinematografia sudcoreana, nei panni di una madre sconvolta in cerca del figlio rapito (il regista e l’attrice interverranno “virtualmente” al festival). La star del cinema coreano torna sul grande schermo con un film molto attuale che tratta un argomento spesso protagonista dei fatti di cronaca: il coraggio e la determinazione di una donna di affrontare una famiglia quando un figlio viene dichiarato scomparso. 


Le novità: K-History e K-Documentary 

Tra le novità di questa edizione le sezioni K-History, dedicata alla storia del Paese e K-Documentary con una selezione di documentari. Il focus storico ripercorre le fasi più importanti della storia coreana che ha portato la Corea del Sud a diventare uno dei paesi chiave della politica e dell’economia mondiale del nuovo millennio. Dal periodo coloniale giapponese, che ha attraversato oltre 20 anni di storia della penisola coreana con i titoli “The Battle: Roar to Victory” (24/09); “The Battleship Island” (28/09) e “Mal-Mo-E: The Secret Mission” (27/09) per poi catapultarsi direttamente negli anni ’80, in un altro interessante periodo storico in cui il popolo coreano, per la prima volta, protesta contro il governo dittatoriale in nome dei diritti civili con il film “1987 When the day comes” (26/09). 


La K-Documentary, che si potrà visionare on line sulla piattaforma Più Compagnia, esplora la società coreana dal punto di vista del cambiamento climatico nel documentario “Garden, Zoological” (28/09) girato nello zoo di Seoul e la vita in Corea del Nord nei documentari “A Postcard from Pyongyang” dei tedeschi Gregor Möller, Philip Kist e Anne Lewald in un viaggio in due tappe che mostra come gli abitanti della Corea del Nord vedono e sponsorizzano la loro nazione agli stranieri e “Have Fun in Pyongyang” del francese Pierre-Oliver François che rivela il volto originale, quotidiano e quasi "rilassato" di un Paese che conosciamo solo attraverso i telegiornali e le preoccupanti notizie che annunciano un’imminente guerra.


Le sezioni storiche del festival: Orizzonti Coreani e Independent Korea

I film di maggior successo degli ultimi mesi in patria sono presentati nella sezione principale, Orizzonti Coreani. In programma “Exit” lungometraggio di esordio di Lee Sang-geun a metà tra commedia e action movie, in cui un uomo qualunque diviene un eroe grazie a una situazione d’emergenza (24/09); la sete di potere che porta a sfruttare qualsiasi evento, anche se drammatico è al centro del noir “Idol” di Lee Su-jin (26/09); uno sguardo amaro sulla difficile condizione vissuta dai giovani che, affacciatisi al mondo del lavoro, rischiano di rimanerne schiacciati è al centro di “Light For The Youth”, della regista Shin Su-won (26/09), già vincitrice del festival per due edizioni; un omaggio ai grandi classici sulla possessione demoniaca è “Metamorphosis” di Kim Hong-sun (29/09) e “A Little Princess” deliziosa combinazione di risate e lacrime del regista di Huh In-moo, sulla bizzarra convivenza tra una undicenne saggia e una nonna immatura (24/09).


Il cinema indipendente, all’interno della sezione Independent Korea, che ospita i lavori di giovani registi, sarà rappresentato da quattro film che raccolgono al loro interno elementi come la paura, il dolore, l’amore e il senso della famiglia. “The 12th Suspect” (25/09) è un thriller in cui un’indagine per omicidio all’apparenza senza grandi clamori si trasforma in una caccia alle streghe quasi improvvisa; “Move the Grave” (25/09) è un road trip che attraverso la satira, evidenzia una serie di problemi della società coreana contemporanea, come lo status delle donne, lo scontro tra tradizione e progresso, e i legami che costituiscono una famiglia; una storia madre-figlia è quella raccontata in “Moonlit Winter” (28/09); “Autumn garden” è invece un film ambientato nella zona rurale di Gwangju dove si svela l’amore di due fratelli per la stessa donna, nel corso di diciassette anni (30/09).


CORTO, CORTI! e K-VIRTUAL REALITY EXPERIENCE su Più Compagnia

Il Florence Korea Film Festival, da sempre attento alla novità, anche quest’anno presenta una nutrita sezione di cortometraggi capaci di spaziare fra i più svariati generi che vanno dalla fiction all’animazione, selezionati in collaborazione con Asiana International Short Film Festival e Seoul International Estreme Short Image & Film Festival. 35 i titoli in cartellone in Virtual Reality, fruibili on line sulla piattaforma Più Compagnia. 12 film di differenti generi prodotti dalla prestigiosa Barunson E&A a disposizione di tutti gli spettatori per un’esperienza esclusiva del cinema del futuro.


TAVOLA ROTONDA VIRTUALE 

Anche quest’anno il Florence Korea Film Fest offrirà dei momenti di incontro tra studiosi e ospiti del festival. Il primo è una riflessione dedicata al mestiere dell’attore con la lunga intervista realizzata dalla critica cinematografica Caterina Liverani a Cho Jin-woong che racconterà l’evoluzione che esso subisce col trascorrere del tempo e dei ruoli e il rapporto con i grandi registi che lo hanno diretto. Un’ occasione anche per confrontarsi con uno dei più grandi rappresentati dello show business sudcoreano sulla fortunata stagione che questa cinematografia sta vivendo. Altro momento di riflessione è dedicato al futuro del cinema dopo l’emergenza sanitaria mondiale a cui parteciperanno Riccardo Gelli (direttore del Florence Korea Film Fest), Caterina Liverani (consulente alla programmazione del Florence Korea Film Fest e curatrice della retrospettiva dedicata a Cho Jin-woong), il professor Luigi Nepi, Marco Luceri (Critico Cinematografico) e Gianluca Guzzo (Ad e fondatore del portale di cinema MyMovies.it). Gli incontri saranno visibili on line su Più Compagnia e sui social durante i giorni del festival.

 

Le giurie e premi

La giuria assegnerà il premio “Festival Critics Award” al miglior film delle sezioni Orizzonti e Independent. E’ presieduta da Michele Senesi, direttore di www.AsianFeast.org, uno dei più longevi portali web al mondo su cinema e cultura asiatica, sarà inoltre composta da Simone Lisi, scrittore e componente del collettivo di cinema e narrazioni In fuga dalla Bocciofila; Costanza Baldini, giornalista per Intoscana, che ha collaborato con Novaradio, Il Mucchio, Lo Spazio Bianco, Drome Magazine, Vitaminic e Grazia; Mariangela Suppa, che lavora presso il prestigioso laboratorio di restauro e conservazione di film L'Immagine Ritrovata di Bologna e Lorenzo Cracolici, fondatore di Horror Italia 24, portale social e web dedicato al cinema di genere con una predilezione per il l’horror orientale. 


Per la sezione Corto, Corti! una giuria composta da giovani critici cinematografici e studiosi assegnerà al miglior cortometraggio il premio “Short Films Young Jury Award”. La giuria è composta da Camilla Laponti, Jacopo Guidi, Nicola Rakdej, Sonia Vignoli Castrataro.


Dopo ogni proiezione il pubblico in sala sarà chiamato a esprimere il proprio parere sul film delle sezioni Independent Korea e Orizzonti Coreani, per conferire al più votato l’“Asiana Airlines Audience Award”. Le pellicole vincitrici saranno annunciate in occasione della cerimonia di chiusura della manifestazione, mercoledì 30 settembre alle 20.00 al cinema La Compagnia. 


Il festival è organizzato grazie al contributo di Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano di Roma, Comune di Firenze, Quartiere 1, Città Metropolitana di Firenze, MAD-Murate Art District, FST - Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Sponsor: Asiana Airlines, Conad, Hotel Savoy, Hotel Number Nine, Klab, Hotel degli Orafi, Grand Hotel Mediterraneo, Hotel Pierre, The Student Hotel, Hotel Palazzo Ricasoli, PAC Prodotti alimentari Coreani, Jinro, Ristorante Coreano Gangnam, Trattoria Dall’Oste, Ristorante Boccanegra, Osteria del Borgo, Ristorante La Cocotte, Ristorante Acqua al 2, Hyundai- Brandini, Barunson, Istituto Alberghiero Saffi, Sbigoli Terrecotte, ARCI, Mazzanti Piume Media partner: AsianFeast.org, AsianWorld, Cinematographe, K-Tiger, Firenze Spettacolo, Movieplayer, Mugunghwa Dream, Mymovies, Novaradio, Radio Italia Cina, Radio Toscana, TaxiDrivers.

 

Informazioni: Florence Korea Film Fest; Via San Domenico, 101 (Fi); Tel: 055 5048516; info@koreafilmfest.com; www.koreafilmfest.com; Cinema La Compagnia: 055 268451

 

Prezzi: 

Giornaliero 3 film: biglietto giornaliero intero: € 12,00; Biglietto giornaliero ridotto: € 10,00 

Proiezione Pomeridiana: Biglietto intero: € 5,00; Biglietto ridotto: € 4,00 

Proiezione Serale - dalle ore 20:00 Biglietto intero: € 6,00 /Abbonamento intero del Festival: € 49,00 Sala fisica Compagnia /Abbonamento ridotto del Festival: € 39,00 


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 16 settembre 2020

Apre la XXVI edizione di "Artigianato e Palazzo" nel ricordo di Giorgiana Corsini



A poco più di un mese dalla sua improvvisa scomparsa, la manifestazione intende ricordare colei che aveva fatto della tutela del settore artigiano una vera missione. Sarà da quest’anno a suo nome il Premio destinato al migliore stand

Dal 17 al 20 settembre 2020 si svolgerà, al Giardino Corsini di Firenze, l’unico appuntamento 2020 del settore  fieristico italiano, la XXVI edizione di Artigianato e Palazzo, nel ricordo di Giorgiana Corsini.

“In un periodo così incerto la sfida che ci siamo posti con donna Giorgiana è stata quella di non lasciare soli gli artigiani, di continuare ad essere a loro fianco, sostenerli e promuoverli, nel desiderio di aiutarli a ripartire perché, come sempre sosteneva, l’artigianato rappresenta un valore identitario” -  ricorda Neri Torrigiani che, insieme a lei, ha organizzato ventisei edizioni della Mostra con un format che non c’era, guidati da un concreto principio di mecenatismo pioneristico.

“Questa è la Mostra immaginata e che avrebbe voluto mia madre. - Afferma Sabina Corsini. - Consapevole del privilegio di avere avuto il suo grande esempio, prendo oggi il timone e, con l’aiuto di Neri Torrigiani, farò ricorso a quello che lei ci ha insegnato, per mantenere il suo impegno verso l’artigianato che amava e che tutelava con entusiasmo, sempre curiosa verso i giovani. Aiutateci a sostenerli perché, oggi ancora di più hanno bisogno di uno sforzo congiunto”.

Saranno 70 gli artigiani che per quattro giorni interagiranno con i visitatori mentre sono a lavoro nei loro piccoli angoli di bottega.

Ci saranno anche le  “Mostre nella Mostra”, allestite sotto la Loggia del Buontalenti e nella Salone da Ballo di Palazzo Corsini, aperto per la prima volta al pubblico, sede della Fondazione Mascarade Opera.

Previsti diversi appuntamenti gastronomici pomeridiani di “Ricette di Famiglia”, a cura della giornalista Annamaria Tossani, in collaborazione con Riccardo Barthel, dedicati alla cultura gastronomica e alle tradizioni familiari del nostro Paese, e tante altre iniziative culturali, legate alla campagna di raccolta fondi “GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA” rivolta al prezioso complesso monumentale della Fonte della Fata Morgana nelle colline toscane.

Anche le mostre nel Salone da Ballo sono legate alla raccolta fondi  e interpretano la leggenda legata alla Casetta delle Fate in chiave contemporanea. Entrando si potrà ammirare la copia della statua della Fata Morgana, commissionata da Artigianato e Palazzo  al restauratore Filippo Tattini  per essere, poi, collocata alla Fonte della Fata Morgana;  le 10 opere su carta Nicola Toffolini per il progetto “MEDUSA FONTE” ispirati ad alcune sculture del Giambologna, sottratte nei secoli all’edificio; e, in anteprima mondiale, la  Vasca Holiday di Devon&Devon.

A sostegno della campagna fondi, in Mostra sarà, inoltre, in vendita il bracciale realizzato del maestro orafo Paolo Penko con i figli Alessandro e Riccardo, copia della fascia che il Giambologna scolpì sul braccio della Fata Morgana. Madrina dell’operazione la “morgana contemporanea” Angela Rafanelli.

Sotto la Loggia, invece, saranno esposte le Carte da parati realizzate a mano dai laboratori artigianali della Comunità di San Patrignano e la mostra "CITYNG” del giovane artigiano-designer Cosimo De Vita con le 16 sedute artistiche ispirate ai monumenti simbolo del mondo, realizzate in collaborazione con l’azienda Savio Firmino.

Il Premio Perseo all’espositore più apprezzato dal pubblico e - dal Comitato Promotore - e  il Premio “Giorgiana Corsini” per lo stand più bello che offre al vincitore uno stand omaggio per la Mostra del 2021.

Vademecum

ARTIGIANATO E PALAZZO XXVI edizione
17 - 20 settembre 2020
Orario continuato 10-19,30
Giardino Corsini | Via della Scala, 115 | 50123 Firenze
Ingresso: donazione consigliata 10 euro (gratuito fino a 12 anni)
Le donazioni daranno diritto all’ingresso al Giardino Corsini e contribuiranno alla raccolta fondi
ARTIGIANATO E PALAZZO: GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA”.
Prenotazione consigliata sul sito www.artigianatoepalazzo.it

Per maggiori informazioni:
www.artigianatoepalazzo.it Tel. +39 055 2654588/89 | info@artigianatoepalazzo.it

A Firenze un workshop sul superbonus fiscale del 110%

 





“Il superbonus fiscale del 110% introdotto dal Decreto rilancio”. E’ il tema del workshop organizzato da Confartamministratori che si è tenuto il  16 settembre presso la Sala verde del Palazzo dei Congressi.


“Un provvedimento molto atteso, che potrebbe ridare slancio ai lavori condominiali - commenta il presidente Alessandro Ferrari - anche perché in una città come Firenze sono davvero molti gli immobili che avrebbero la necessità di un intervento volto soprattutto a migliorare la capacità termica e isolante, con il risultato di ridurre anche i consumi e le spese per gli impianti termici. Resta però da vedere come e quando sarà possibile adottare il provvedimento, considerato che ancora siamo di fronte a una situazione di difficoltà per quello che riguarda lo svolgimento delle assemblee condominiali, sede in cui dovrebbero essere approvati gli interventi da eseguire”.

Nel workshop alcuni esperti hanno parlato sia degli aspetti fiscali che di quelli tecnici del superbonus.


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 9 settembre 2020

Cybersecurity. Technacy lancia una nuova funzionalità



Vodafone Business ha già ufficializzato il servizio

Technacy, l’azienda cervese che da anni opera nel settore della telefonia mobile creando servizi per i maggiori operatori italiani (il prodotto di punta utilizzato da oltre 1.500 imprese è Netmon, la piattaforma rivenduta da TIM e Vodafone che consente di gestire in tempo reale le SIM aziendali), ha messo a punto un nuovo strumento innovativo, che ha già ricevuto il placet da parte di Vodafone. 

La nuova frontiera su cui gli esperti di Technacy stanno lavorando si chiama cybersecurity. Il tema risuona ormai da anni, ma nuove sono le logiche informatiche e soprattutto nuova - e sempre più pressante - è la necessità di coniugare smart-working e sicurezza aziendale. 

A partire dal primo novembre, Technacy renderà operativa una funzionalità che Vodafone Business ha già ufficializzato e che promuove con un post significativo sui propri siti: “Le minacce alla cybersecurity stanno crescendo per numero e composizione e nel mondo mobile assistiamo a un’ulteriore accelerazione”, si legge nella nota diffusa da Vodafone, che aggiunge: “Insieme a Technacy abbiamo sviluppato Connectivity Control: uno strumento per monitorare in modo semplice e immediato la tua rete e individuare con prontezza le possibili security breach”. 

Insomma, Technacy ha realizzato un’ampia soluzione, a portata di mano degli utenti per gestire il traffico in rete in totale serenità.

“Abbiamo sviluppato un motore in grado di intervenire tempestivamente qualora emergesse qualsiasi tipo di minaccia, sia esterna che legata ad impropri utilizzi - sottolinea Vittorio Foschi, cofondatore e amministratore delegato di Technacy -. Combinando più fonti, il motore analizza in real time e controlla i dati di navigazione aziendale garantendone l’integrità complessiva: a quel punto, la dashboard direttamente utilizzabile dal cliente mette subito in evidenza la problematica, permettendo a chi è preposto di approfondire e di intervenire su quello che sta succedendo”.

Fabrizio Del Bimbo 

martedì 8 settembre 2020

Torna alla luce un ciclo di affreschi di Palazzo Niccolini

 



La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato è lieta di annunciare il ritrovamento dell’importante ciclo di affreschi eseguito nella seconda metà del XVII secolo dal noto pittore Angelo Michele Colonna per Palazzo Niccolini in via deServi a Firenze, attuale sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche.
Si tratta di quadrature, ovvero architetture dipinte che ricoprivano pareti e soffitti degli ambienti della Galleria realizzata all'interno di Palazzo Niccolini nell'ambito dei lavori di ammodernamento commissionati da Filippo, primo marchese di Ponsacco e Camugliano, allora proprietario del palazzo. Il Colonna, pittore celebrato dalle corti italiane e straniere, aveva qualche anno prima affrescato per i Medici alcune
sale dell’appartamento estivo del Granduca a Palazzo Pitti (ora Museo del Tesoro dei Granduchi). 
Nel 1956, allorquando fu intrapreso il restauro del Palazzo per destinarlo a sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche, poiché la Galleria si presentava già allora ridotta a circa un terzo della sua estensione originale, a seguito della decisione di modificare gli ambienti per ricreare una loggia aperta, gli affreschi furono strappati e trasportati su tela. Purtroppo essi non furono mai riposizionati e ad oltre sessant’anni dalla loro rimozione non risultavano più noti agli studi. 
Le recenti ricerche effettuate dall'architetto Clausi, funzionario della Soprintendenza,. all'interno dell'archivio Niccolini hanno riportato alla luce i pagamenti ad Angiolo Michele Colonna confermando l’importanza e la magnificenza del ciclo, stimolandone la ricerca all'interno dei depositi della Soprintendenza, tra i materiali di provenienza ignota. 
È stata quindi avviata una ricognizione all’interno dei depositi, a cura dell’architetto Clausi in collaborazione con la dottoressa Vanessa Gavioli, responsabile dei depositi, e con l'architetto Hosea Scelza, funzionario competente per territorio, conclusasi con il
ritrovamento del suddetto ciclo decorativo così come si presentava al momento della rimozione. 
Gli affreschi, ad oggi, presentano diverse alterazioni della cromia originale, alcune parti sono meglio leggibili di altre, secondo una ovvia discontinuità conservativa causata dal trauma dello strappo e dell’arrotolamento, nonché dalla giacenza nei depositi per oltre sessant’anni. Nonostante l’apparente opacizzazione dei colori e lo strato di sedimentazioni diffuse sulle superfici, il potenziale di recupero dell’originario splendore è piuttosto elevato, pertanto la Soprintendenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT) ne ha caldeggiato il restauro presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche che in
questi giorni ha emanato la determina per l’affidamento dell'incarico.
Considerata la natura degli affreschi in questione, progettati e realizzati in stretta correlazione con l'involucro architettonico, sono state svolte indagini preventive al fine
di verificare la possibilità di ricollocazione nella sede originaria. L'operazione, seppur complessa, è risultata possibile e sarà oggetto di un apposito progetto da attuarsi in
collaborazione tra Soprintendenza e Provveditorato, al fine di restituire alla città di Firenze un brano fondamentale per la storia dell’arte e dell’architettura. 

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 7 settembre 2020

Nuovi ambulatori e nuovi servizi per la Misericordia di Firenze

 

 

Il 7 settembre si è svolta la conferenza stampa nella sede della Misericordia di Firenze in piazza Duomo, in cui sono stati presentati dal Provveditore Giovangualberto Basetti Sani e dal Direttore degli Ambulatori Ilaria Cerrini  i nuovi servizi al cittadino, pensati anche in chiave Covid, nuovi ambulatori, nuovi centri dedicati alla prevenzione e pacchetti accessibili per check up nei principali ambiti, per venire incontro alle nuove esigenze.

Innovazione, specializzazione e accessibilità sono i punti di forza dei nuovi spazi e dei nuovi servizi forniti nei nuovi ambulatori. 
Apparecchi di ultima generazione, reparti specializzati e pacchetti studiati per check-up completi
accessibili a tutti, nell’ottica di una sempre maggiore qualità e accoglienza per la cittadinanza

Oltre 300 mq completamente ristrutturati in viale dei Mille 90, che saranno inaugurati l'8 settembre alle 16, per esami afferenti a 20 discipline
In via del Sansovino nasce un centro di riferimento per la senologia e si ampliano i servizi per i pazienti post Covid perché un approccio alla prevenzione e alla salute ancora più inclusivo. 
I check up disponibili fino al 31 dicembre 2020 in viale dei Mille o in via del Sansovino sono: cardiologico, senologico e urologico con tariffa scontata al 50 %. 
Info: www.misericordia.firenze.it


Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 4 settembre 2020

Il festival delle narrazioni in Valdelsa dal 5 al 13 settembre


 

È stata presentata questa mattina in conferenza stampa, presso la sede della Fondazione CR Firenze, la seconda edizione di "Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)", che si terrà, a partire dal 5 settembre 2020, a Certaldo, Gambassi Terme e nei musei dei MuDEV, il Sistema museale "Museo diffuso Empolese Valdelsa".

Dopo il benvenuto di Gabriele Gori (Direttore generale della Fondazione CR Firenze) e i saluti istituzionali di Giacomo Cucini (Sindaco del Comune di Certaldo e delegato alla cultura per l'Unione dei Comuni del Circondario dell'Empolese Valdelsa) e Sara Rigacci (Assessore alla Cultura del Comune di Gambassi Terme), il Festival è stato presentato da Andrea Zanetti (Direttore artistico) e Cinzia Compalati (Direttrice scientifica del MuDEV).

"Ci sono sempre parole" è un piccolo festival con un grande obiettivo: rimettere al centro le persone e i loro racconti di vita quotidiana, per ricostruire le connessioni tra le comunità, rigenerare la capacità di ascolto e cementare l'empatia.

Promossa dall'Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdesa e prodotta dal Sistema museale "Museo diffuso Empolese Valdelsa" (MuDEV) e da YAB Young Artists Bay, la manifestaizone si articolerà in tre azioni: l'esposizione d'arte contemporanea "Stoner. Landing pages", visitabile dal 5 settembre 2020 al 10 gennaio 2021 nella storica sede del Palazzo Pretorio di Certaldo; i racconti dei cittadini, l'11, il 12 e il 13 settembre 2020 nei musei del MuDEV; parole e musica del cantautore Bobo Rondelli, che sarà presente il 13 settembre 2020 alle ore 19.00 presso il Giardino comunale (la pista) di Gambassi Terme.

"Ci sono sempre parole" è realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze (main sponsor) e D.Marble Design; media partner Radio Nostalgia e Segnonline. Partner tecnici: Albergo Il Castello, Azienda agricola Tamburini, Azienda vinicola Collina dei Venti, B&B Antica Torre del Borgo, Bar Boccaccio Caffetteria, Casa al Cantone, Casa Il Fileno, Casa Primavera, Crocerossa Certaldo, Cucina Giuseppina Italian Cooking School, Greenbassi, Hotel Certaldo, Locanda Linando II, Osteria Pinchiorba, Proloco Certaldo, Studio d'arte Sabrina Taddei, The Gambassi Experience.

Il programma della manifestazione è disponibile sul sito www.museiempolesevaldelsa.it.

Ingresso gratuito a tutti gli eventi con prenotazione obbligatoria, sino ad esaurimento dei posti disponibili, al seguente indirizzo: http://bit.ly/prenotazionifestivalMuDE


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 3 settembre 2020

A La Loggia di Firenze la prima di Un futuro diverso

 

Première cinematografica a La Loggia di Firenze Venerdì 4 settembre

A La Loggia di Piazzale Michelangelo, il locale con vista mozzafiato su Firenze, venerdì 4 settembre si spengono le luci per la proiezione del cortometraggio Un Futuro Diverso, per la regia di Matteo Piccinini, liberamente ispirato a La Casa Di Carta e al doppiatore di uno dei suoi personaggi, Luca Graziani, presente alla serata. Parteciperanno alla premiere cinematografica anche il protagonista e produttore Renato Di Marcantonio e Stefano Baragli, presentatore della serata.

Per info e prenotazioni: booking@ristorantelaloggia.it



Ecco la scheda del film:

“Un Futuro Diverso”
Formato: Cortometraggio, durata 6 minuti.
Genere: Azione
Produttore, sceneggiatore e protagonista: Renato Di Marcantonio
Regista: Matteo Piccinini
Direttore della Fotografia: Matteo Castelli
Sinossi
Un padre rivede la propria figlia dopo averla lasciata appena nata. Sono passati 16 anni. Il
padre, recluso in una struttura dei servizi segreti, percorre il lungo corridoio che porta alla
stanza del colloquio con un misto di desiderio, ansia e senso di colpa. La ragazza
dimostrerà di essere fatta della stessa pasta del padre…
Note dell’autore Renato Di Marcantonio
Quando ho conosciuto Luca Graziani gli ho chiesto se poteva dedicare a mia figlia
nascente Sofia un audio con la voce di Helsinki (personaggio de La Casa di Carta
doppiato da Luca), una volta ricevuto l’audio, sono rimasto folgorato e ho subito
percepito che c’erano delle potenzialità narrative. Mi sono messo a scrivere e ho
sottoposto il testo al mio amico regista Matteo Piccinini. Questo è stato l’inizio di un
sodalizio con Matteo che mi ha portato a lavorare su nuovi progetti legati alla città di
Firenze.
Note del regista Matteo Piccinini
Quando Renato mi ha parlato del progetto ho subito abbracciato l’idea del corto e ho
cercato di dare un respiro universale alla storia. Ho lavorato sullo stile della serie, ma
senza copiarlo, dando una mia interpretazione a quell’universo. Questo corto può essere
un test per uno spin off legato alla serie Netflix, è molto bello che la premiere sia proprio a
Piazzale Michelangelo dove hanno girato parti della terza serie.
Progetti futuri
Assieme a Luciano Artusi, Renato Di Marcantonio e Matteo Piccinini sono impegnati nella
creazione di una realtà cinematografica per la promozione di Firenze a livello
internazionale.


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 2 settembre 2020

Fabbrica Europa al via il 3 settembre

 



Tanti appuntamenti del Festival dal 3 settembre all’8 ottobre
Riparte Fabbrica Europa, dal 3 settembre all’8 ottobre, che trova vita, forme, formati, sonorità, poetiche e narrazioni all’interno e all’esterno del Parc Performing Arts Research Centre, in scorci verdi del Parco delle Cascine, sul palco del Teatro Studio di Scandicci grazie alla collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, del Teatro Puccini e del Teatro Cantiere Florida.

Alla ricerca del senso di una nuova contemporaneità, Fabbrica Europa ha riprogettato la XXVII edizione del Festival con l’obiettivo di guardare tanto al presente quanto al futuro. Ha declinato un programma mosso dalle potenzialità della relazione arti performative - spazio all’aperto - natura, grazie al Parco delle Cascine di Firenze. Contesto in cui Fabbrica Europa ha la sua sede: le due sale, l’area esterna e il cuore del Parco accolgono buona parte dei progetti di quest’anno. Senza dimenticare la valenza dello spazio cosiddetto teatrale che ha bisogno di riaccendersi, di ritrovare fiducia nelle forme di socialità, condivisione, partecipazione, aderenza alle espressioni di libertà artistica e individuale limitate dal distanziamento. Il Festival ha trovato nuova forma grazie alla complicità degli artisti, al sostegno delle Istituzioni - Mibact, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze – e all’impegno di coloro che contribuiscono a preservare la rilevanza culturale, internazionale, multidisciplinare di Fabbrica Europa a Firenze, in Toscana, in Europa, nel mondo.
Apre il Festival Violin Phase di Rosas (Parco delle Cascine, 3, 4, 5 settembre), terzo dei quattro movimenti che compongono Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich, la prima performance creata da Anne Teresa De Keersmaeker  con debutto  nel 1982 a Bruxelles. La coreografa utilizza la struttura della musica minimalista di Steve Reich per sviluppare un linguaggio del corpo che non si limita a illustrarla, ma aggiunge una nuova dimensione. Musica e danza partono dal principio dello sfasamento attraverso piccole variazioni: movimenti inizialmente sincroni scivolano gradualmente dando vita a un gioco di forme in continuo cambiamento.   
De Keersmaeker, a oggi unica interprete di Fase, lo trasmette a due nuove danzatrici. A Firenze il Solo Violin Phase, proposto all’aperto nel magico scorcio de Le Otto Viottole nel cuore del Parco delle Cascine, è interpretato da Yuika Hashimoto e Soa Ratsifandrihana che si alternano in 3 repliche al giorno. La danzatrice si muove secondo schemi circolari con la ripetizione rigorosa di un'unica frase di rotazione e torsione che gioca con il formalismo e la drammaticità della musica. La sinergia dei movimenti semplici, sottili e sempre più espansi con le sonorità del violino, è potente per purezza e intento. Eseguite su una superficie di sabbia bianca, le fasi dei gesti inscrivono forme e tracciati creando un'immagine ipnotica del tempo e del corpo. Sono due gli appuntamenti con Enzo Cosimi che presenta un dittico dalla trilogia sulla diversità “Ode alla bellezza”, una riflessione che coinvolge minoranze, emarginati, non professionisti. I love my sister (PARC, 19 settembre) è un’esplorazione sulla transessualità dei corpi che reinventano modalità inedite per abitare lo spazio fisico, urbano e sociale e che pagano il peso di un’invisibilità inflitta che relega ai margini le loro storie. Racconta di persone in transito FtoM (dal femminile al maschile) e di vissuti che riverberano nuovi paesaggi dell’animo umano. Lo stesso giorno, presentazione del libro ENZO COSIMI. Una conversazione quasi angelica, 10 oggetti per uso domestico. A cura di Maria Paola Zedda (Editoria & Spettacolo, 2019). La bellezza ti stupirà (Teatro Studio, 2 ottobre), creazione coreografica/performativa/installativa, nasce da un’indagine sulla figura dell’homeless e sulla sua solitudine nella società contemporanea. Il lavoro è realizzato in collaborazione con le Associazioni dei senza fissa dimora. Narra un mondo abitato da persone che scelgono o si trovano a vivere ai margini. L’esperienza di vita degli homeless rappresenta il fulcro drammaturgico della pièce, una sfilata visionaria, una sequenza di video ritratti che mostrano i protagonisti nei loro luoghi del quotidiano, un racconto fiabesco immerso in un’inquietudine sospesa e rarefatta. Perpendicolare come la potenza del gesto, come il profondo desiderio di relazione. Canzoni che risuonano nei corpi. Movimenti che fioriscono dalle parole e dai suoni. Un innesto affascinante e naturale tra il mondo musicale di Cristina Donà e la danza del coreografo Daniele Ninarello, plasmati e cuciti insieme dal musicista e compositore Saverio Lanza. Materiale inedito nato per lo spettacolo e alcune tra le canzoni più note della cantautrice si aprono nello spazio della performance come una visione che scorre fin sotto la pelle. «Una collaborazione entusiasmante - racconta Cristina Donà - quella nata con Daniele nel gennaio 2020 (…). Il dialogo tra le mie canzoni e la danza, ha partorito nuovi frutti anche durante il lockdown: la clip “Protesta silenziosa#1”, ispirata dalle “Proteste silenziose” danzate da Daniele durante la quarantena, ne è la testimonianza» (Teatro Studio, 17, 18 settembre). Terminalia Amazonia è un'esperienza potente che unisce i suoni degli Zu (Massimo Pupillo, Luca T. Mai, Jacopo Battaglia) ai visual magmatici dell’artista berlinese Lillevan. Negli ultimi 4 anni la band ha viaggiato nella giungla amazzonica lungo il fiume Ucayali, tra Perù e Brasile, immergendosi nella cultura, nei rituali, nelle antiche tradizioni della sua gente. «Ciò che si percepisce in Terminalia Amazonia è l’integrazione di mondi: le antiche canzoni sciamaniche della tradizione shipibo-conibo e la nostra personale ricerca di suoni e frequenze», afferma Pupillo. Il lavoro degli Zu è iniziato con una serie di registrazioni notturne sul campo durante alcuni canti cerimoniali di guarigione. I toni e i ritmi sono quelli del respiro umano, vitale, vulnerabile, che rivela uno straordinario spazio sacro. Utilizzando solo synth analogici vintage, gli Zu danno vita a strati di suono densi, spontanei ed elaborati, capaci di far immergere l'ascoltatore in atmosfere che allontanano dal qui e ora, verso territori, acustici e non, inesplorati (PARC, 3, 4 settembre).

Trilok Gurtu è uno dei musicisti più importanti al mondo. Ama definirsi un costruttore di ponti musicali tra diverse culture. Fondendo tecnica occidentale e indiana, ha sviluppato uno stile e un suono inconfondibili che da metà anni ‘90 lo collocano tra i più grandi innovatori dell'arte percussiva di tutti i tempi. I suoi live incantano per intensità, fantasia, virtuosismo ed energia comunicativa. Nel corso della quarantennale carriera ha attratto artisti di livello mondiale, da John McLaughlin - nel cui trio Trilok si è affermato come solista e con cui collabora da oltre 20 anni - seguito da Joe Zawinul, Jan Garbarek, Bill Evans, Pharoah Sanders, Dave Holland, gli Oregon, folgorati dal suo magistrale senso del ritmo. Drumming e stile compositivo trasversali e personali sono alimentati da grande passione e disciplina (Festival au Désert, Teatro Puccini, 10 settembre). Cristina Kristal Rizzo presenta al Teatro Studio due lavori. VN / Variazioni criminali è un luogo di attraversamento dove sperimentare una pratica di libertà e una diversa postura politica dei corpi. Indaga il rapporto tra danza e musica, emancipando le potenzialità del corpo, l’eleganza del gesto, la reversibilità tra impulso e decisione, tra determinazione e imprevisto.
Per altre info: www.fabbricaeuropa.net

Fabrizio Del Bimbo

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