venerdì 24 gennaio 2025

Pierluigi Fresia alla Galleria Il Ponte

 



PIERLUIGI FRESIA

L'impotenza celeste dei pianeti


opening:  31 gennaio  h 18.00

a cura di

Pietro Gaglianò


31 gennaio - 18 aprile 2025



Il Ponte apre il 2025 con una monografica dedicata a Pierluigi Fresia del quale vengono presentate opere fotografiche inedite degli ultimi anni.

Il titolo della mostra "L’impotenza celeste dei pianeti" è estrapolato da Fresia da una frase di Marcel Proust, che delinea così il modo di vedere e vivere la vita di sua madre, che come scrive l’artista «implica una luminosità tutta arrivata da astri diversi, da luci che da tutto derivano tranne che dal nostro intimo essere ed esistere.




«Nello studio di Pierluigi Fresia si trova una lavagna in ardesia i cui aspetti sensibili sono facilmente familiari a chiunque abbia frequentato una scuola: la tiepida tattilità, l’odore del gesso, il morbido, polveroso contrasto del bianco sullo sfondo scuro. Questa lavagna è utile per tentare una sintesi delle tensioni che abitano il lavoro dell’artista, ne è quasi un simbolo con la sua vocazione a essere spazio per la ricerca, per il tentativo che più volte si sottopone alla revisione, alla cancellatura, con in mente, o quanto meno con il desiderio, di un’idea perfetta. Però, come accade per le cose umane, al centro del lavoro di Fresia non si trova questa ma tutte le prove fatte i cui esiti visibili assumono aspetti apparentemente remoti tra loro. Le diverse serie che vengono qui presentate sono invece collegate tra loro da legami nascosti alla vista: una rete densa di connessioni per cui ogni segno tracciato, e poi cancellato, sulla lavagna è solo un modo diverso di pensare e descrivere la condizione umana. In mostra si trovano fotografie le cui campiture quasi astratte si combinano in una spirale con i testi: frasi aforistiche, riferimenti letterari e componimenti brevi come haiku, sovrapposti alle immagini di paesaggi naturali, nature morte e ambienti intimi. Nello spazio sottostante della galleria si trovano le fotografie delle lavagne su cui l’artista ha tracciato i suoi segni.» (Pietro Gaglianò, 2024).


Nicoletta Curradi 


VISIONI D’EUROPA Rassegna di documentari e dibattiti dall’Europa e dal mondo

 

VISIONI D’EUROPA

Rassegna di documentari e dibattiti dall’Europa e dal mondo

 


Gennaio – Giugno 2025 ore 18.30

Via Cavour 65 - Firenze

 



L’Istituto Universitario Europeo (EUI) presenta da gennaio a giugno a Palazzo Buontalenti VISIONI D’EUROPA, rassegna di film per lo più inediti in Italia, seguiti da dibattiti con esperti autorevoli, tra cui Nathalie Tocci, Tommaso Nannicini, Bill Emmott.


Il primo appuntamento si terrà mercoledì 29 gennaio con l’anteprima italiana di “Democracy Under Siege” (2024). Il documentario segue la fumettista Premio Pulitzer Ann Telnaes, del Washington Post, testata dalla quale si è recentemente dimessa dopo 18 anni di collaborazione con il giornale, per protesta contro la censura di una sua vignetta in cui mostra il suo editore Jeff Bezos e altri personaggi di spicco delle aziende tecnologiche e dei media statunitensi che si inginocchiano davanti a Donald Trump.




Da gennaio a giugno 2025, l’Istituto Universitario Europeo (EUI) apre al pubblico il magnifico Palazzo Buontalenti in via Cavour nel cuore di Firenze. L’occasione è la rassegnaVISIONI D’EUROPA, sei incontri mensili imperdibili con delle gemme della più recente produzione documentaristica mondiale per rispondere alle più pressanti domande sui nostri tempi incerti.


Gli appuntamenti approfondiranno le maggiori sfide che l’Europa e il mondo contemporaneo stanno affrontando; guerra e pace, l’emergenza climatica, l’erosione dei sistemi democratici e l’ascesa dei populismi, per invitare a riflettere e cercare di capire il nostro mondo in questa fase di vertiginosa trasformazione.


VISIONI D’EUROPA vuole offrire alla città un format innovativo per stimolare lo scambio di idee tra i cittadini e il sapere dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) e della sua scuola di public policy, la Florence School of Transnational Governance (STG), ospitati nel recentemente restaurato Palazzo Buontalenti. Nel cuore del centro storico di Firenze, questo spazio diventa un luogo di riflessione sulle sfide condivise dall’Europa e dal resto del mondo.


I documentari, per lo più inediti in Italia, saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano e l’ingresso è gratuito previa registrazione. I dibattiti tra esperti, accademici, studenti e la cittadinanza fiorentina sono curati da Fabrizio Tassinari, direttore esecutivo della Florence School of Transnational Governance presso l’Istituto Universitario Europeo e il programma delle proiezioni da Annalisa Piras, regista di documentari, giornalista e direttrice della Fondazione No Profit Wake Europe Project, dedicata ad “una migliore informazione sui temi dell’integrazione europea”.


Il programma inaugura mercoledì 29 gennaio, a ridosso dell’insediamento della seconda presidenza Trump, con l’anteprima italiana di “Democracy under siege” (2024), Democrazia sotto assedio, un documentario di Laura Nix che segue il lavoro dell’acclamata fumettista americana del Washington Post, la Premio Pulitzer Ann Telnaes.


Il film offre una critica tagliente dell’ipocrisia politica contemporanea, attraverso le voci dei migliori commentatori politici americani e offre illuminanti chiavi di lettura sui cambiamenti attesi nella governance americana e le loro ripercussioni sul mutevole ordine mondiale.

 

La sua proiezione, in questo momento storico, assume una rilevanza ancora più importante a seguito delle clamorose recenti dimissioni dell’artista e giornalista, dopo 18 anni alla prestigiosa testata americana, in protesta contro la censura di un suo disegno che rappresentava il proprietario del quotidiano, il plurimiliardario Jeff Bezos, in una posizione supina insieme ad altri magnati della tecnologia, di fronte a Donald Trump.

trailer

 

Tra gli altri titoli della rassegna figurano:


“20 giorni a Mariupol” (2023), in programma per il 26 febbraio. Diretto da Mstyslav Chernov, e vincitore dell’Oscar per il miglior documentario del 2024, il film segue una squadra di giornalisti ucraini che, nei primi giorni dell’invasione russa, racconta con straordinario coraggio le atrocità della guerra nella città assediata di Mariupol. Al film seguirà un dibattito sul ritorno della guerra in Europa al quale parteciperà Bill Emmott. L’autorevole ex direttore dell’Economist presenterà anche le conclusioni del suo ultimo libro sulle lezioni apprese dal conflitto in Ucraina per evitare escalation militari, “Deterrence, Diplomacy and the Risk of Conflict Over Taiwan” (Adelphi Series)

trailer


“Blue carbon”(2023), in programma il 28 marzo. Uno spettacolare documentario costato 2 Milioni di dollari con protagonista la celebrity DJ Jayda G che combina musica e scienza in una esplorazione intorno al mondo del formidabile potere appena scoperto del carbonio blu per salvare il nostro pianeta dal surriscaldamento globale. Diretto da Nicolas Brown, vincitore dei premi Emmy e BAFTA, è prodotto da Fernando Meirelles, regista candidato all’Oscar.

trailer

 


Secondo Marco Del Panta, Segretario Generale dell’EUI, “VISIONI D’EUROPA è un’occasione straordinaria per aprire le porte di Palazzo Buontalenti a un pubblico interessato a comprendere meglio la realtà che ci circonda. Fra i compiti dell'Istituto vi è anche quello di diffondere la conoscenza sulla costruzione europea, sui valori fondanti dell’Unione Europea e sulle politiche che negli anni sono state attuate. Occorre portare l’Europa vicino ai cittadini e questa iniziativa vuole contribuire a tale scopo, con semplicità e concretezza.”


Per Fabrizio Tassinari: “l’Istituto Universitario Europeo rappresenta un’eccellenza nelle scienze sociali e, in questa fase di grandi trasformazioni globali, è fondamentale contribuire alla crescita culturale e al dibattito pubblico. Documentari di questo calibro e i dibattiti ad essi collegati sono un’opportunità per avvicinare un pubblico ampio a tematiche cruciali attraverso una riflessione informata e stimolante. Anche, e soprattutto, nella città di Firenze, che ha accolto l’EUI con lungimiranza da quasi 50 anni.”


Sul programma da lei curato, Annalisa Piras aggiunge: “questa selezione s’inserisce nella campagna Wake Up Europe, che ho fondato nel 2012 con Bill Emmott, autore ed ex direttore dell’Economist. Da oltre un decennio organizziamo eventi nelle più prestigiose università e istituzioni europee, da Oxford alla Bocconi, dalla London School of Economics alla Luiss di Roma, dal Parlamento italiano ai comuni danesi, da Bruxelles a Berlino. L’obiettivo è sempre stato quello di promuovere una maggiore consapevolezza del processo di integrazione europea attraverso il potere dei grandi film documentari combinato con dibattiti di alto livello. È un privilegio iniziare questa collaborazione con l’IUE, una delle istituzioni più autorevoli al mondo nel campo della governance transnazionale.”


Nota bene: Le altre date e i titoli delle prossime 3 proiezioni sono ancora da definire.


Tutte le proiezioni sono gratuite, in lingua originale, con sottotitoli in italiano. I dibattiti a seguire si terranno interamente in italiano.


L’accesso alle proiezioni è soggetto a registrazione. A causa del numero limitato di posti disponibili, i biglietti saranno confermati in base alla prenotazione. I biglietti verranno emessi in ordine di prenotazione e inviati con un QR code.


La prima proiezione, prevista per il 29 gennaio 2025 alle 18.30, sarà seguita da un rinfresco.


Nicoletta Curradi 

Fabrizio Del Bimbo 


lunedì 13 gennaio 2025

AN/ARCHIVE EVENT TWO: blue r/evolution

 





Un progetto espositivo dedicato all’evoluzione del blu, simbolo di cambiamento sociale e autenticità personale


Polimoda presenta AN/ARCHIVE EVENT TWO: blue r/evolution a Pitti Uomo 107, un’innovativa mostra che esplora l’evoluzione culturale, sociale e antropologica del denim e del colore blu.


Aperta al pubblico dal 14 gennaio al 15 febbraio a Firenze, presso il Manifattura Campus di Polimoda, questa edizione indaga il potere trasformativo del workwear e del denim, intrecciando memoria storica, innovazione artistica e visione futura.


Il blu indaco, più di un semplice colore, possiede un profondo significato simbolico e culturale. Storicamente associato a esclusività e spiritualità, si è trasformato nel colore distintivo dei lavoratori, delle comunità e dei movimenti sociali. L’indaco incarna l’intersezione tra opposti—aristocrazia e lavoro, conformismo e ribellione, tradizione e innovazione—emergendo come un segno universale di identità personale e collettiva.


Nella complessa interazione tra moda e sociologia, pochi capi raccontano una storia tanto sfaccettata quanto il denim. blue r/evolution non è solo una mostra sull’abbigliamento—è un’immersione profonda in come un singolo tessuto possa riflettere, sfidare e ridefinire le narrazioni sociali.


Massimiliano Giornetti 

Direttore di Polimoda e curatore di blue r/evolution


Una narrazione multidisciplinare


blue r/evolution è più di una mostra: è un dialogo culturale. Combinando archivi storici, installazioni artistiche, fotografie e capi d’abbigliamento, l’evento invita il pubblico a riflettere sulla relazione tra abbigliamento, identità personale e trasformazioni sociali del nostro tempo.


Il percorso espositivo celebra l’evoluzione culturale del blu e del denim: da simbolo della classe lavoratrice a mezzo di espressione per le subculture giovanili, fino alla sua affermazione come icona nella moda globale. Dai movimenti punk all’hip-hop, dalla controcultura ai trend globali, il denim è stato reinterpretato come linguaggio di ribellione, innovazione e identità, diventando un elemento centrale della moda contemporanea.


“Nella complessa interazione tra moda e sociologia, pochi capi raccontano una storia tanto sfaccettata quanto il denim. blue r/evolution non è solo una mostra sull’abbigliamento—è un’immersione profonda in come un singolo tessuto possa riflettere, sfidare e ridefinire le narrazioni sociali. Il denim incarna un paradosso vivente: al tempo stesso elitario e accessibile, tradizionale e rivoluzionario, locale e globale. La sua continua evoluzione testimonia i confini fluidi della nostra società. Ogni filo, ogni sfumatura di indaco, porta un messaggio potente: l’abbigliamento non è mai solo abbigliamento. È uno specchio, un manifesto, una rivoluzione ” spiega Massimiliano Giornetti, Direttore di Polimoda e curatore della mostra.


Charles Fréger: Bleus de travail


Highlights della mostra


Archivio Roy Roger’s: 150 anni di denim e workwear


Dall’archivio privato di Roy Roger’s, una selezione di indumenti da lavoro che ripercorrono 150 anni di storia del denim. Sfumature di blu, strappi, macchie e segni d’usura raccontano le vite di chi li ha indossati, custodendo le storie racchiuse nei capi vissuti. Dalla salopette dei minatori americani ai pantaloni dei ferrovieri, dalle giacche carcere ai parka militari, tutti condividono un elemento comune: l’identità di chi li ha portati.


Un percorso che esplora la moda non attraverso i pezzi iconici delle passerelle, ma tramite l’emozione di capi che hanno vissuto la quotidianità. Oggetti di vita vera, dal tardo Ottocento a oggi, che trascendono il tempo e lo spazio intrecciandosi con le vite delle persone, lontani dal clamore delle sfilate. È la dignità della consapevolezza dell’essere rispetto all’apparire, la moda vissuta come chiave di espressione identitaria e non come ostentazione.


Roy Roger’s, fondata a Campi Bisenzio nel 1952, è la prima azienda italiana produttrice di jeans. Il suo archivio, curato da Guido Biondi, direttore creativo del brand, conserva oltre 6.000 pezzi: dai capi storici in denim, workwear e militari, testimonianza delle prime applicazioni del denim e dell’artigianalità che li ha resi unici, fino alle moderne reinterpretazioni che ne celebrano il ruolo nel design contemporaneo.


Charles Fréger: Bleus de travail


Il fotografo Charles Fréger presenta Bleus de travail, una collezione di ritratti che cattura studenti di scuole professionali in posa con le loro uniformi, simbolo del loro mestiere, presentata come un vero catalogo dell’abbigliamento da lavoro. Le immagini di Fréger mettono in risalto il contrasto tra l’uniformità delle divise e i dettagli personali che rivelano la personalità dei giovani soggetti. Maniche rimboccate, capelli impomatati, piercing: piccoli tratti distintivi che spezzano l’ordine stabilito e raccontano la tensione tra individualità e identità collettiva.


Un percorso espositivo in naturale risonanza con gli spazi di Polimoda a Manifattura Tabacchi. Le fotografie degli operai della fabbrica di sigari degli anni ’70, custodite nell’archivio della struttura, dialogano con i volti immortalati da Fréger negli anni 2000, creando una narrazione atemporale che intreccia moda, filosofia e sociologia dell’immaginario.


Rowland e Chinami Ricketts: Zurashi/Slipped


Gli artisti tessili Rowland e Chinami Ricketts reinterpretano le tecniche tradizionali di tintura all’indaco giapponese attraverso Zurashi/Slipped, un’installazione ispirata al processo ikat. Attraverso fili tinti e intrecciati sospesi nello spazio, trasformano la tessitura in un’esperienza visiva, esplorando l’incontro tra tradizione e innovazione creativa.


L’opera si ispira a una variante del metodo ikat in cui i fili, legati e spostati prima della tintura, creano motivi scalati e aree resistenti al colore. Nell’installazione, l’ordito sospeso disegna pattern che richiamano sia l’asciugatura dei fili appena tinti sia la loro compressione sul telaio. Il risultato è una poetica metafora che ci obbliga a scavare profondamente dentro le nostre stesse origini per una necessaria riflessione sul profondo valore del blu.


Research Tables


La Polimoda Library, una delle biblioteche di moda più fornite d’Europa, presenta una curata selezione di libri, pubblicazioni e materiali di ricerca per esplorare i temi chiave della mostra: blu, denim, workwear, sottoculture, arte tessile e fotografia. Questa collezione, pensata per stimolare la curiosità e l’approfondimento, offre ai visitatori l’opportunità di scoprire connessioni inedite tra estetica, storia e innovazione. I testi selezionati sono a disposizione per la consultazione in loco e rappresentano una risorsa preziosa per appassionati, studiosi e creativi in cerca di ispirazione.


Il denim come specchio della società


La capacità del denim di sbiadire e trasformarsi lo rende una metafora di autenticità e individualità. Ogni capo racconta una storia plasmata dal suo utilizzatore, un artefatto carico di significato personale e culturale. blue r/evolution mette in luce come il denim colleghi passato e presente, evolvendosi in un simbolo di lusso e identità.


La mostra crea uno spazio in cui la moda incontra la memoria collettiva e la sostenibilità, invitandoci a immaginare gli abiti come strumenti di cambiamento sociale. Grazie al suo approccio interdisciplinare, Polimoda offre una piattaforma per esplorare il ruolo della moda nel plasmare l’identità e riflettere i cambiamenti sociali.


Lo spazio di AN/ARCHIVE al Manifattura Campus


AN/ARCHIVE: Una piattaforma per gli studi sulla moda


Secondo appuntamento di AN/ARCHIVE, centro di ricerca di Polimoda, blue r/evolution continua la missione di esplorare la moda attraverso le lenti della sociologia, dell’antropologia e del design. Questo progetto dinamico collega archivi storici a discorsi contemporanei, creando uno spazio culturale per riflessione e dialogo.


Con blue r/evolution, Polimoda invita a vivere un evento in cui ogni filo di denim e ogni sfumatura di blu diventa una storia di rivoluzione, autenticità e trasformazione.


Tutti gli aggiornamenti sul programma sul sito Polimoda.


AN/ARCHIVE EVENT TWO: blue r/evolution


Dal 14 gennaio al 15 febbraio 2025

Polimoda Manifattura Campus

Via delle Cascine 35, Firenze


Ingresso libero dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 19


Curation

Massimiliano Giornetti


Archive garments

Roy Roger’s


Textile Art Installation

Rowland & Chinami Ricketts


Photography

Charles Fréger


Exhibition design

(AB)NORMAL


Acknowledgments

Marialisa Cornacchia




Nicoletta Curradi 


TuttaToscana

Dove, come, quando e perchè?
Mostre, eventi, folklore, avvenimenti, cultura, teatro...