venerdì 16 ottobre 2015

PRIMA NAZIONALE al Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa 'SI GIRA!'

SI GIRA!
libera versione di Stefano Massini
dai “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” di Luigi Pirandello
gli interpetri: Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Duccio Baroni, Silvia Frasson, Gabriele Giaffreda / Luci  Marco Messeri – Costumi Giuliana Colzi
Con il contributo di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Regione Toscana - Comune di San Casciano Val di Pesa


Liberamente tratto da STEFANO MASSINI da “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” di Pirandello
Arca Azzurra Teatro debutta in prima nazionale con “Si gira!”
Una indagine sorniona e inquieta tra le pieghe della cine proiezione di inizio ‘900

Arca Azzurra Teatro è in 1° nazionale con “Si gira!”. Il nuovo spettacolo che apre la stagione del Niccolini di San Casciano Val di Pesa (Firenze), dove va in scena  venerdì 23 e sabato 24 ottobre 2015 alle 21,00.

A due anni dal primo felice e fulminante incontro con Stefano Massini, autore e regista del “Principe” dal capolavoro di Niccolò Machiavelli, con cui la compagnia ha celebrato il 500° anniversario della scrittura del celeberrimo trattato del Segretario Fiorentino, prosegue la fortunata collaborazione. Questa volta Massini confeziona per l’Arca Azzurra un testo tratto dal romanzo di Luigi Pirandello: “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”, scritto negli anni Dieci del ‘900 e nel quale traccia un ritratto straordinariamente vero e a tratti fortemente autobiografico del suo rapporto, non proprio idilliaco, con la nascente industria cinematografica italiana.

Lo spettacolo è il frutto di un percorso iniziato già nel 2014 e proseguito con un lavoro di prova e di messa a punto, un vero e proprio work in progress, che ha impegnato attori e autore-regista, dal gennaio al marzo 2015. In questo periodo il testo del grande autore siciliano, nella riscrittura e sotto la direzione di Massini, è stato “metabolizzato” dalla compagnia fino a diventare una forsennata macchina da palcoscenico, piena di accelerazioni degne di una comica di Ridolini, pur nel rispetto del finissimo gioco psicologico pirandelliano che rende memorabili i suoi protagonisti.


«Quanta verità – spiega Stefano Massini - in questo romanzo meno noto del futuro premio Nobel. Quanta sorpresa nell’indagare queste pagine come un lucidissimo prologo del nostro tempo attuale. E quanto coraggio nella stessa penna dell’autore dei “Giganti dei montagna”, anche qui smaliziato nell’allungare lo sguardo su un futuro allora solo immaginabile, ed oggi puntualmente rivelatosi reale. C’è qualcosa di emozionante nel riaprire oggi, a distanza di un secolo esatto, le pagine di questo diario così strano, metaforico e illuminante, tutto incentrato sulla metamorfosi di un essere umano in un’algida macchina da riprese».

«Bombardati – prosegue - come siamo da valanghe di scatti e autoscatti, intasati dal flusso dilagante di milioni di video su YouTube, è impossibile non essere toccati dalla testimonianza candida dell’operatore Serafino Gubbio, piccola pedina ingurgitata dal vortice promettente di un’industria cinematografica ai primi albori: è davanti ai suoi occhi attoniti che prende forma, di fatto, l’impasto originario della futura “età delle immagini”, in cui sarà impossibile distinguere fra ciò che è reale e ciò che è icona».

«Tutto ambientato – sottolinea Massini - fra le stravaganze felliniane di un set alle prime armi, fra dive alla Almodovar e squarci da Ernst Lubitsch, il romanzo di Pirandello indaga sornione e inquieto fra le pieghe di un novecento tutto ancora da costruire, ma già fiero in culla del suo essere il secolo della cineproiezione. È come se si scaldassero i motori, e solo noi sappiamo a posteriori l’esito della folle corsa. Per cui non ci resta che assistere stupiti alla turbata vicenda umana di un Charlie Chaplin nostrano, destinato a perdere l’identità di uomo per divenire occhio, obiettivo e diaframma di una gigantesca cinepresa. Serafino Gubbio: forse la prima vittima sull’altare della cine-follia».

 

Informazioni Arca Azzurro Teatro: tel. 055.8290137 – 055.8228422. E-mail: info@arca-azzurra.it  Sito web: www.arca-azzurra.it.
Del Bimbo Fabrizio

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