giovedì 5 novembre 2020

"Lo schermo dell’arte", a Firenze dal 10 al 22 novembre il festival di cinema e arte contemporanea





È confermata la XIII edizione de Lo schermo dell’arte – festival di cinema e arte contemporanea di Firenze che quest’anno si svolgerà in streaming on demand sulla piattaforma “Più Compagnia”, in collaborazione con MyMovies.it. I film saranno visibili dal 10 al 22 novembre con un abbonamento standard di euro 9,90 o un abbonamento sostenitori di euro 50. In programma più di 40 film tra cinema d’artista, documentari e cortometraggi e incontri in live streaming.
“In questo anno così difficile, la proposta dello Schermo dell’arte vuole essere una sorta di promemoria per il futuro”, dichiara Silvia Lucchesi, direttrice del Festival. “È importante riflettere sull’esperienza di questo presente caotico, incerto, irregolare. E desideriamo farlo presentando in streaming film che riteniamo una scelta della migliore produzione recente e che abbiamo molto amato. Ma vogliamo continuare anche scambiare idee insieme ad artisti e ad amici curatori con i quali condividiamo un percorso. Confrontarsi e lavorare insieme è questione oggi ancor più essenziale. E lo faremo insieme al nostro pubblico collegato on line dalla sala del Cinema La Compagnia. Perché pur chiuso, il cinema è la nostra casa”.
Lo schermo dell’arte organizza inoltre la IX edizione del programma di ricerca e residenza “VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images” e la mostra “Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis” a cura di Leonardo Bigazzi, prodotta con NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi. La mostra sarà inaugurata lunedì 9 novembre e rimarrà visitabile fino a martedì 8 dicembre.
Il cinema degli artisti, ancor più che negli anni scorsi, è al centro di questa edizione dello Schermo dell’arte. Il loro sguardo partecipato o critico, il racconto di esperienze personali, la trasfigurazione poetica di storie marginali ed emarginate, la riflessione sull’uso del medium e della tecnologia rappresentano possibili vie di lettura della realtà che ci circonda. Tra gli artisti internazionali che presenteranno i loro film in anteprima italiana, la greca Janis Rafa, presente con due opere, la palestinese Emily Jacir, la vietnamita Thao Nguyen Phan, gli israeliani Omer Fast e Dani Gal, il tedesco Rudolf Herz, il taiwanese Musquiqui Chihying, l’americano John Menik.
Il Festival inoltre dedica una speciale attenzione alla produzione italiana con le opere di Riccardo Benassi, Anna Franceschini e Flatform.
In streaming, anche Mascarilla 19 – Codes of Domestic Violence, primo progetto di produzione di opere video di artisti internazionali, promosso e prodotto dalla Fondazione In Between Art Film e curato da Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini. Il programma prende il nome dalla parola in codice che in Spagna viene usata dalle donne vittime di violenza domestica per denunciare gli abusi subiti e riunisce i lavori degli artisti Iván Argote, Silvia Giambrone, Eva Giolo, Basir Mahmood, MASBEDO, Elena Mazzi, Adrian Paci e Janis Rafa, invitati a confrontarsi su questo tema quanto mai attuale, acuitosi nel contesto della pandemia e delle conseguenti misure di confinamento sociale.
La proposta on line è arricchita anche dai contenuti live dei Festival Talks di artisti e curatori: Riccardo Benassi con Andrea Lissoni, direttore dell’Haus der Kunst di Monaco; Anna Franceschini con Milovan Farronato, curatore del Padiglione Italia dell’ultima Biennale di Venezia; Flatform con Silvia Lucchesi, direttrice del Festival; gli artisti del programma Mascarilla 19 con i curatori Leonardo Bigazzi e Paola Ugolini.
Dalla Manifattura Tabacchi sempre in streaming: il collettivo curatoriale Francesco Urbano Ragazzi con Kenneth Goldsmith, poeta, critico, fondatore dell’archivio online UbuWeb; la tavola rotonda sul tema Commissioning Artists’ Moving Images, alla quale parteciperanno Beatrice Bulgari, presidente della Fondazione In Between Art Film, Han Nefkens, presidente della Han Nefkens Foundation, e Mason Leaver-Yap, associate curator al KW Institute for Contemporary Art.
Tra i documentari in anteprima italiana si segnalano quelli dedicati a: JR, autore di celebri progetti di arte pubblica e di film tra i quali Visage Villages realizzato con Agnès Varda; all’architetto Alvar Aalto e alla prima moglie Aino, coppia che con le loro iconiche creazioni ha definito il segno del design scandinavo; il ritratto realizzato da James Crump del controverso artista Jordan Wolfson, le cui opere inquietanti e provocatorie arrivano a suscitare reazioni estreme sia da parte di coloro che lo criticano che dei suoi sostenitori; un ritratto di Keith Haring, realizzato in occasione del trentesimo anniversario della morte, avvenuta a soli 32 anni, che ripercorre la sua vita e la sua opera attraverso alcuni filmati inediti provenienti dagli archivi della Haring Foundation; il film dedicato a Hans Hartung, che riunisce interviste e riprese filmate all’interno della casa-studio nelle colline di Antibes dove il maestro dell’Informale europeo visse con la moglie, la pittrice Anna-Eva Bergman, e che oggi ospita la fondazione dedicata alla loro opera. Inoltre il film di Simone Manetti su Pippa Bacca che, attraverso le testimonianze della famiglia e delle immagini video della sua ultima performance Brides on Tour, ricostruisce la tragica vicenda dell’artista milanese uccisa in Turchia il 31 marzo 2008.
Il Festival dedica, come ogni anno, uno specifico programma di residenza ai giovani artisti internazionali under 35, progetto ideato e curato da Leonardo Bigazzi. 12 giovani artisti europei o residenti in Europa che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica sono stati selezionati con una open call in collaborazione con alcune delle più importanti accademie, scuole d’arte e residenze per artisti europee. VISIO si fonda sulla costruzione di un’esperienza collettiva di condivisione generata da una comunità aperta di artisti, curatori e collezionisti. Quest’anno partecipano con incontri on-line tra gli altri: Philippe Alain-Michaud, Beatrice Bulgari, Adrienne Drake, Omer Fast, Flatform, Ilaria Gianni, Alessandro Rabottini, Hilde Teerlinck e Francesco Urbano Ragazzi.
Le opere dei 12 partecipanti a VISIO saranno esposte nella mostra Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis, curata da Leonardo Bigazzi e prodotta insieme a NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, che si terrà dal 9 novembre all’8 dicembre 2020 negli spazi dell’ex complesso industriale della Manifattura Tabacchi, oggi al centro di un importante progetto di rigenerazione urbana. La mostra sarà una riflessione sulle questioni più urgenti generate dall’attuale crisi mondiale, proponendo visioni alternative per ripensare il presente e immaginare il futuro.
Lo schermo dell’arte inoltre promuove il collezionismo di video installazioni, film e video d’artista attraverso il VISIO Young Talent Acquisition Prize (VI edizione) che consiste nell’acquisizione di un’opera di uno degli artisti partecipanti da parte della Seven Gravity Collection, collezione privata italiana interamente dedicata alle opere video di artisti contemporanei.

Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

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