martedì 17 maggio 2022

Fino al 31 luglio Let's get Digital alla Strozzina

 




Let’s Get Digital! è il nuovo progetto espositivo presentato dalla Fondazione Palazzo Strozzi, che dal 18 maggio al 31 luglio 2022 porta negli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi la rivoluzione dell’arte degli NFT e delle nuove frontiere tra reale e digitale, attraverso le opere di artisti internazionali quali Refik Anadol, Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger. 

Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati e a cura di  Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze) e Serena Tabacchi (Direttrice  MoCDA, Museo d’arte digitale contemporanea), la mostra presenta un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche della Crypto Art, basata sul successo degli NFT, una rivoluzione per tutto il mondo dell’arte, digitale e non solo.  


Oltre all’arte, anche la moda, la musica, lo sport e il mondo del gaming creano nuovi NFT ogni giorno, aprendo nuove dimensioni di interazione tra reale e digitale. Acronimo per Non-Fungible Token, “gettone  non fungibile/riproducibile”, un NFT è un video, un’immagine o un qualunque contenuto digitale che viene certificato (o in gergo “mintato”, coniato) attraverso la blockchain. Letteralmente una "catena di blocchi", questa tecnologia rende i file crittografati, non modificabili e registrati in un archivio che garantisce a un file di essere visualizzato da tutti ma posseduto solo da un singolo individuo o, per meglio dire, da un singolo wallet, un indirizzo identificativo ma anonimo. In questo nuovo mondo digitale basato a livello di mercato sulle criptovalute, gli NFT popolano i cosiddetti metaversi, mondi paralleli virtuali i cui confini si estendono fino al mondo tangibile e convenzionale ma con nuovi paradigmi di interazione sociale. 

 



Punto di partenza per la mostra è l’installazione site specific per il cortile di Palazzo Strozzi di Refik Anadol (Turchia, 1985) con un’inedita relazione tra architettura digitale e fisica attraverso un’esperienza ipnotica e multisensoriale, un’opera dinamica in cui gli algoritmi dell’intelligenza artificiale creano visioni illusionistiche che sfidano la nostra nozione di realtà. A questa installazione si lega il percorso nelle sale della Strozzina, dove ogni singolo ambiente propone opere e installazioni immersive create dagli artisti coinvolti.

 

Protagonisti sono Beeple (Mike Winkelmann, USA,1981), del quale è esposta un’ampia selezione delle iconiche opere in cui unisce politica, cultura pop e irriverenti riferimenti all’attualità, inseriti in scenari distopici o post apocalittici; Daniel Arsham (USA, 1980), che con la sua ricerca rinnova una riflessione sull’idea di scultura attraverso la creazione di loop temporali in cui materialità e immaterialità si uniscono in una continua e  perpetua trasformazione e distruzione; Krista Kim (Canada) che con il suo distintivo stile minimalista invita a entrare in un mondo di geometrie e riflessi impossibili, uno spazio immersivo di immagini distopiche e  rassicuranti allo stesso tempo. A questi si affiancano Andrés Reisinger (Argentina, 1990) con l’opera Arcadia, realizzata in collaborazione con la poetessa Arch Hades e il compositore RAC, in cui poesia, suono e immagini si fondono in un’esperienza meditativa che ci invita a riflettere sulle nostre routine quotidiane e sull’uso dei  social media. Infine, il collettivo Anyma (Matteo Millari e Alessio De Vecchi, Italia) – che con le sue opere e concerti live sperimenta nell’ambito dell’intersezione tra musica e visual performance – propone un  landscape fisico e visivo site specific per uno degli ambienti della Strozzina.

 Nicoletta Currradi

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