Dal 1 al 5 marzo, al Cinema La Compagnia di Firenze, è in programma la V edizione del Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte e Ambiente organizzato dalla rivista Archeologia Viva. Una full immersion con 80 film. L’edizione 2023 è dedicata alla Turchia colpita dal terremoto.
Grandi scoperte, scenari spettacolari, immagini inedite, storie lontane che ci riguardano da vicino. Ottanta film in concorso di cui la metà anteprime, proiezioni non stop mattina e pomeriggio, ospiti internazionali e incontri con i registi. Archeologia Arte e Ambiente si fondono per cinque giorni dando vita alla V edizione di Firenze Archeofilm, il festival internazionale organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore) che si tiene dal 1 al 5 marzo al Cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r). Cinque intense giornate, tutte a ingresso gratuito, per viaggiare attraverso la lente del cinema alla scoperta di universi lontani, nel tempo e nello spazio, con uno sguardo attento a tematiche di grande attualità, come il cambiamento climatico e le minacce incombenti sul pianeta.
Dalla Preistoria i nostri giorni
La straordinaria arte rupestre preistorica, le vicende di tesori archeologici persi e ritrovati, il traffico (clandestino) di dinosauri fossili, le ultime scoperte dall’Egitto dei faraoni, la vera storia dei sacrifici umani, il racconto dei Pirati lontano dalle fantasie hollywoodiane, le emergenze climatiche del nostro tempo, i miti come specchio della contemporaneità, solo alcuni dei temi al centro delle pellicole proposte al Festival.
I documentari – tutti doppiati in italiano e con una sezione in orginal sound – arrivano quest’anno da Francia, Stati Uniti, Spagna, Malesia, Regno Unito, Italia, Iran, Germania, Australia, Portogallo, Turchia, Indonesia, Grecia, Svizzera, Brasile e per la prima volta in assoluto anche dalla Cina. Molte anche le produzioni Made in Italy con incursioni in Toscana tra cui il film sulla storia di Firenze riletta attraverso i suoi corsi d’acqua, il documentario sulla straordinaria Certosa del Galluzzo e il corto su Alessandro de’ Medici primo duca – di colore – di Firenze. E a proposito di corti cinematografici quest’anno approdano al Firenze Archeofilm ben 35 produzioni tutte in concorso per il “Premio studenti UniFi” che vede la nascita in questa edizione e che verrà attribuito da una giuria composta da 50 studenti dell’ateneo fiorentino con il quale il festival rafforza la già esistente e proficua collaborazione.
Focus sulla Turchia. I sei film che arrivano dalla Turchia, di cui cinque anteprime assolute, raccontano invece di un territorio ricchissimo di testimonianze storico-artistiche alla costante ricerca di un equilibrio tra progresso e conservazione, tra cemento e “pietre” antichissime. Passato e presente qui s’intrecciano drammaticamente alla luce anche del terribile sisma che ha devastato la regione anatolica i primi di febbraio e a cui è dedicata questa edizione del Festival.
Premi e giurie. Al termine della manifestazione saranno assegnati i seguenti riconoscimenti: Premio “Firenze Archeofilm” al film più votato dal pubblico in qualità di giuria popolare; Premio “Università di Firenze”; Premio “Studenti UniFi” al miglior corto cinematografico, Premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria” al miglior film di archeologia preistorica; Premio “Archeologia Viva” per la comunicazione del patrimonio ambientale.
Info e programma completo: www.firenzearcheofilm.it
Fabrizio Del Bimbo
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