giovedì 24 aprile 2014

Fra i velocisti del Premio Arc de Triomphe emerge la 4 anni Lalla Coletta



Fra i velocisti del Premio Arc de Triomphe emerge la 4 anni Lalla Coletta.
Sabato 19 Aprile 2014,terza giornata di corse del galoppo fiorentino , con un cielo coperto da nubi minacciose e vento freddo, che regalava una percezione di ritorno all’Inverno.Il programma tecnico riservava al Premio Arc de Triomph,la prerogativa di evento clou del convegno.L’handicap per cavalli di 4 anni ed oltre,previsto sulla breve distanza dei 1200 metri,con una dotazione di 8.800 euro,metteva in evidenza le chance di vittoria di Back Hunting, montato da Gabriele Bietolini, ma il pronostico veniva ribaltaltato dalla performance della 4 anni Lalla Coletta,che in coppia con Antonio Migheli piazzava uno spunto superiore negli ultimi cento metri di corsa.All’uscita dalle gabbie Kabestus assumeva la leadership su Lalla Coletta,Back Hunting e Maccagno.In dirittura d’arrivo lotta serrata fra Big Valentino,Lalla Coletta,Back Hunting e Maccagno.Era la figlia di Academist e Lalla Giusy,allenata da Francesco Petrazzi a prevalere di una lunghezza su Big Valentino,che precedeva il deludente Back Hunting ed il positivo Maccagno.Buona la quota vincente di Lalla Coletta attestata a 6,16 euro.Fra i tre anni del Premio Treve netta affermazione del grigio irlandese Eclaigris sui 1800 metri di pista media.L’allievo di De Carolis vinceva con Sulas,lasciando a due lunghezze Black Hawk,secondo su Boccaccina e Serenata Speciale.Sorprendentemente alta per chi scrive la sua quota vincente di 9,22 euro,dato che al tondino Eclairgris si era presentato nel migliore dei modi.Ora la parola passa a venerdì 25 Aprile con l’atteso clou stagionale,rappresentato dall’antica Corsa dell’Arno,il cui contorno sarà condito da ottimi ingredienti,che il pubblico appassionato toscano non vorrà di certo perdere.

Oggi 24 aprile al via la Mostra dell'Artigianato



Una superficie espositiva di 55.000 metri quadri, oltre 800 espositori provenienti da ogni angolo d’Italia e da 50 paesi esteri. Questi i dati di partenza della 78° Mostra Internazionale dell’Artigianato, organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con le principali istituzioni, realtà imprenditoriali ed associazioni di categoria. Per otto giorni consecutivi, con orario no stop dalle 10 alle 23 (ultimo giorno chiusura ore 22), il pubblico sarà accolto in un’atmosfera particolare di festa, intrattenimento, animazione per bambini e business con una girandola di eventi, spettacoli, incontri, dimostrazioni live ad alto tasso creativo e di emozionalità. Tratto distintivo dell’edizione n.78 sarà l’ampliamento della fiera grazie all’apertura di nuovi settori. A fianco dei comparti tradizionali fra antichi saperi e tecnologie, l’edizione 2014 metterà in scena nuove idee espositive come Bellezza e Benessere, un padiglione che ospiterà centri estetici e termali, trattamenti e prodotti di bellezza, scuole di estetica e parrucchieri, le ultime novità in tema di cosmetica, tecniche di massaggio e make up, erboristerie e farmacie con linee di cosmesi personalizzate. Un’offerta a 360° di prodotti e trattamenti esclusivi del settore wellness & beauty per la donna, che strizza l’occhio anche all’universo maschile. Garden Art offrirà soluzioni originali per il verde e proposte creative dell'outdoor living: arredi e complementi e tante nuove proposte per vivere al meglio i nostri spazi all’aria aperta. Ci sarà spazio anche per I fiori, espressione della tua vita, una mostra collaterale sul significato e la simbologia dei fiori e per lezioni e consulenze da parte dell’Associazione Agraria.org. Prodotti, servizi e soluzioni innovative per la persona e la casa sarà l'offerta di Centomestieri, un'officina live di idee e soluzioni innovative in un equilibrato mix fra alta manualità e pratica quotidiana per ogni esigenza di ristrutturazione e manutenzione del proprio habitat. Non mancheranno proposte sfiziose … dolci e salate al piano attico del padiglione Spadolini dedicato alle eccellenze del Gusto made in Italy ed internazionale con stands e ristoranti tipici. Novità assoluta la partecipazione dei Musei d’impresa toscani. Sarà possibile ammirare alcuni piccoli e grandi capolavori museali. Dalle classiche porcellane Ginori alle ceramiche di design prodotte a Montelupo e quelle della Fondazione Chini di Borgo San Lorenzo; dai cristalli di Colle Val d’Elsa ai vetri di Empoli passando per la preziosità dei tessuti di Prato, i manufatti in paglia di Signa, le originali creazioni in oro di Arezzo, i celebri coltelli di Scarperia. Un distillato di alta artigianalità e di intramontabile bellezza! Opere che connotano da sempre i distretti artigianali della nostra regione e documentano secoli di sperimentazioni, cultura artigiana di altissima qualità e straordinari processi innovativi a cavallo fra il pezzo unico e produzione seriale di stampo industriale. In mostra anche l’icona degli scooter, una Vespa 150 GS del 1955 portata in Fortezza dalla Fondazione Piaggio di Pontedera (oggi ricercatissima sul mercato delle Vespe ‘vintage’) ed una macchina da caffè d’epoca Modello “Rondine” del 1953 prodotta artigianalmente da La Marzocco che dal 1927 progetta e realizza a Scarperia macchine attingendo alla tradizione dell’alta artigianalità fiorentina. Paese Ospite d’onore l’IRAN, che sbarcherà al piano inferiore del padiglione Spadolini con tutto il fascino della sua cultura millenaria risalente all’antica Persia. A fianco dei magnifici tappeti e kilim, si potranno ammirare argenti, bronzi, ceramiche, miniature ma anche originali manufatti in vetro soffiato ed altre curiosità come le Galam kar, originalissime stoffe in cotone grezzo stampate. Non mancheranno anche proposte gustose come datteri, pistacchi e dolci tipici. Riflettori puntati sul Lazio, Regione Ospite, che invaderà il padiglione delle Ghiaie con le sue straordinarie lavorazioni artistiche in vetro, ceramica, pietra, legno, pietre preziose e pietre dure, metalli pregiati, mettendo in campo processi innovativi fra antichi saperi e nuove tecnologie. SUPERCRAFT è l’evento allestito al Padiglione Cavaniglia per gli artigiani hi-tech, dedicato alle nuove frontiere dell’artigianato digitale, che mette in luce un nuovo aspetto del saper fare manifatturiero capace di diventare impresa con gli strumenti della rete, creando nuove potenzialità di business e appeal agli occhi dei giovani. Fra le tante iniziative in programma, oltre alla Galleria del’Artigianato sull’eccellenza dell’artigianato artistico toscano, da segnare in agenda i corsi aperti al pubblico femminile organizzati a cura del Club del punto in croce. Si potranno realizzare in diretta piccoli oggetti come segnalibri a tombolo, portacellulare Hardanger, braccialetti a Macramé, orecchini a Tombolo, portaocchiali con decorazione Blackwork e tante altre originali creazioni! Grazie ad una partnership fra Firenze Fiera e Unicoop Firenze, uno spazio sarà riservato alla presentazione dei prodotti della linea FIOR FIORE COOP, l’eccellenza della cultura gastronomica italiana: bontà tipiche made in Italy ma anche gustose specialità oltreconfine, il tutto allestito in un salotto per veri intenditori! Date: 24 aprile - 1 maggio 2014, Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 23 (ultimo giorno chiusura alle 22). Biglietto d’ingresso: € 5,00 (festivi e prefestivi) - € 4,00 (feriali). Biglietto d’ingresso ridotto convenzionati: € 4,00 (festivi e prefestivi) Fabrizio Del Bimbo Nicoletta Curradi

'CORPUS_Deposizioni e Visitazioni' al Cango di Firenze

CANGO CANTIERI GOLDONETTA
Via Santa Maria 25, Firenze

sabato 26 aprile ore 20.30 – replica ore 21.30
domenica 27 aprile ore 16.30 – replica ore 17.30


CORPUS_Deposizioni e Visitazioni

Dieci azioni coreografiche di Virgilio Sieni
Evento creato nell’ambito della mostra
Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera.
Dopo il successo registrato a Palazzo Strozzi, ancora un'occasione per vedere i quadri coreografici di deposizioni e visitazioni nati in dialogo con i capolavori di Pontormo e Rosso Fiorentino, ora ambientati nelle sale di CANGO Cantieri Goldonetta
e agiti da 39 interpreti su musica dal vivo di Naomi Berrill (violoncello). 
CORPUS_Deposizioni e Visitazioni
Coreografia e spazio Virgilio Sieni per 39 interpreti
Musica originale eseguita dal vivo da Naomi Berrill (violoncello)
Assistenti alla coreografia  Giulia Mureddu, Irene Stracciati
Produzione Fondazione Palazzo Strozzi
Con il contributo di Ente di Rilevanza regionale, Compagnia Virgilio Sieni,
Ministero per i Beni e le attività culturali e del turismo, Regione Toscana, Comune di Firenze,
Accademia sull’arte del gesto, Cango Cantieri Goldonetta
Qui la coreografia, dieci quadri di deposizioni e visitazioni secondo il racconto evangelico, prende ispirazione da ciò che la precede, le opere dei grandi maestri del manierismo fiorentino Pontormo e Rosso Fiorentino: un viaggio verso la nascita del gesto e l’adiacenza dei corpi. Nel mettersi in ascolto, gli interpreti danno vita a una sequenza di quadri, parabole che si sostanziano nella “fede” nel gesto.
Nella ricerca di uno sguardo che si dilata nella durata di un gesto, ogni azione coreografica è  chiamata a resistere al suo compimento. In questa vita activa tra quiete e inquietudine, attraverso lo studio della postura e della figura, si dà luogo, in ciascun quadro, ad un arcipelago di sostegni e appoggi.
Appare il senso dell’esperienza, della densità umana del gesto nel suo dislocarsi nell’oscurità dello spazio, nella  richiesta di ascolto.
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 23 aprile 2014

'Histoire du Soldat'all'Istituto Francese di Firenze

Histoire du Soldat è una delle opere cameristiche più importanti di Igor Stravinsky. L’opera nasce con l’intento di fare musica con poche risorse. La musica, eseguita da un ensemble di sette strumentisti e tre attori, si lega allo straordinario testo di Ramuz che, in pieno stile avanguardistico, narra le vicende favolistiche di un soldato, tratte dalla tradizione delle fiabe russe.

Il festival Suona francese è organizzato e promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut français Italia, con il sostegno dell'Institut français, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem, del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca - Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con Edison in qualità di main partner.
si svolge il giornoMercoledì 30 aprile 2014
con:

Ensemble Fiori Musicali

 Charlotte Politi - direttore
Davide Dalpiaz - violino
Ettore Biagi - clarinetto
Edoardo Filippi - fagotto
Marco Vita - tromba
Matteo Musarra - trombone
Marco Farruggia - percussioni
Dario Balleggi - contrabbasso
Voci Recitanti:
Alessandro Cecchini - Le Soldat
Renata Pieroni - La Lectrice
Tommaso Sarubbi - Le Diable
Presso 
Institut Français Firenze

alle
ore 18.30
Conferenza introduttiva al concerto
ore 20.00
Concerto
ingresso a pagamento
In collaborazione con: Associazione Musica InContro, Centro Studi Musica & Arte, Institut Français Firenze
per ulteriori informazioni
www.musicaincontrofirenze.org
www.musicarte.it
www.institutfrancais-firenze.com

institutfrancais-italia.com
facebook.com/Suona.francese
twitter.com/IF_Italia (#suonafrancese)

Del Bimbo Fabrizio

martedì 22 aprile 2014

VETRINA TOSCANA festeggia i sette anni della BIBLIOTECA SAN GIORGIO DI PISTOIA



Il prossimo 24 aprile, nell'atrio della San Giorgio, sarà allestita una “Bibliofarm”, con percorsi dedicati alla buona alimentazione e ai corretti stili di vita. I ristoratori di Vetrina Toscana offriranno degustazioni e coupon per usufruire di menù speciali
 Vetrina Toscana è presente alla festa di compleanno della Biblioteca San Giorgio di Pistoia: giovedì 24 aprile la San Giorgio spengerà sette candeline e per l'occasione resterà aperta fino a notte inoltrata.
La festa dei sette anni della San Giorgio è il benessere per il corpo e per la mente. E se è vero il detto latino “mens sana in corpore sano”, quale modo migliore per coniugare buona alimentazione e buone pratiche fisiche nella biblioteca, che è il tempio del sapere? A partire dalle 17 nell'atrio della struttura di via Pertini aprirà i battenti la Bibliofarm: percorsi benessere e pacchetti biblioterapici per scoprire gli effetti benefici dell'alimentazione naturale, dei corretti stili di vita, della medicina tradizionale e alternativa. Ogni esperienza sarà supportata da approfondimenti informativi e percorsi di lettura. 
 Vetrina Toscana, che della buona alimentazione e della valorizzazione dei prodotti sani e locali ha fatto il suo principio di azione. I ristoratori e le botteghe pistoiesi della rete di Vetrina Toscana festeggeranno il compleanno della Biblioteca San Giorgio preparando delle degustazioni gratuite e mettendo in vendita le loro eccellenze.
Dalle 18 alle 19,30 all'angolo dei sapori di Vetrina Toscana, degustazione di lardo di Colonnata Gran Riserva, pane fresco toscano di Marliana e vino rosso toscano, a cura di La Bottega di Casa Gaia di Montecatini Alto.
Dalle 21 alle 24 degustazione di marmellate di Maresca, biscottini del Lago Nero, miele di Cutigliano, vino biologico dell'azienda Dalle nostre mani di Fucecchio, vinsanto di Serravalle pistoiese, olio biologico pistoiese. A cura de Il pozzo dei sapori, via Porta al Borgo, Pistoia. Sempre dalle 21 alle 24 degustazione di birre artigianali del territorio a cura di Vineria n.4, via del Lastrone, Pistoia.
Ma non solo: per la festa di compleanno della San Giorgio tutti i ristoratori della città che aderiscono a Vetrina Toscana offriranno menù tipici a prezzi speciali. Tutti i partecipanti al compleanno della biblioteca potranno avere, all'angolo dei sapori di Vetrina Toscana, un coupon che permetterà di richiedere il menù appositamente creato per l'iniziativa nel ristorante che preferiscono.
Perché il benessere comincia a tavola, magari accompagnato da un buon libro
Il programma completo dell'iniziativa è su www.sangiorgio.comune.pistoia.it
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 18 aprile 2014

Tennis 2° giornata torneo ' CITTA' DI FIRENZE'

ITF Firenze day 2: ok Stefanini, Ramazzotti e Mosciatti, delude Moroni

TENNIS ITF FIRENZE – Cronaca della seconda giornata del torneo “Città di Firenze” dove avanzano Brescia, Stefanini, Ramazzotti e Mosciatti. Delude Moroni. Esce Carli. 
 Stefanini ha sconfitto Roncalli, che gli ha dato però del filo da torcere portandolo al terzo dopo aver perso di misura il secondo; ma oggi (ieri ndR) Stefanini ­ – stesso campo e stesso pubblico tifoso, ma due ore prima – ha convinto regolando abbastanza nettamente il quotato Woerner. Stefanini sa fare quasi tutto, il suo gioco è vario e brillante, e gli manca solo qualche grammo di potenza in più rispetto a quello che si è visto sugli altri campi: e domani al secondo turno ha Pellegrino facile vincitore del suo match. Oggi in realtà i motivi di interesse e di curiosità erano molteplici: scendevano in campo le migliori italiane, tra le quali Brescia, Turati e Simonelli, e c’era l’atteso per quanto proibitivo debutto di Tatiana Pieri; in campo maschile l’Italia calava i suoi assi con Pellegrino stesso, Moroni, Berrettini e Cutuli, senza dimenticare la fatidica prova del nove per Samuele Ramazzotti. Il bilancio di fine giornata è discreto se non decisamente buono: avevamo in campo 21 tra giocatori e giocatrici e mettiamo a segno 11 vittorie in 19 incontri (ma con due derby).
Si è cominciato al mattino – dapprima con cielo azzurro e sole caldo, poi sino alle due con un tempo variabile e mezzo nuvolo, e di nuovo vento gelido, che in certi attimi avrebbe richiesto guanti, sciarpa e piumino – con la gradualmente netta vittoria di Georgia Brescia sulla svizzera Susan Bandecchi. Bella partita di scambi lunghi e serrati a fil di riga grazie anche al buon tennis espresso dalla muscolosa svizzera, cui è consigliabile un po’ di dieta per perdere qualche chilo di troppo. Brescia davvero in palla, lei sì bella asciutta e tonica e sempre puntuale sul colpo; la svizzera ha resistito nel primo poi ha alzato bandiera bianca. A questo proposito sembra che il campo 4 qui a Firenze sia di terra molto dura e agevoli chi gioca di spinta. Saltando altrettanto agevolmente il secondo turno Brescia troverebbe nei quarti o Schmiedlova o Simonelli. Magari allora avremo una italiana semifinalista. Nella fascia oraria delle 9.30 avevamo sugli altri campi Bonacia (ormai pago, e perdente contro uno dei tanti spilungoni tedeschi), Giulia Sartori (vincente per tenacia e generosità, ma in una partita a basso regime), e soprattutto Bianca Turati. Chi vince non si discute, ma Bianca, dopo avere iniziato spingendo, e con un po’ di fatica incamerando il primo set, è stata via via irretita e ubriacata dal gioco di rimessa dell’avversaria portoghese (una volta si diceva pallettara), e ha seriamente rischiato di rimetterla in partita. Scambi interminabili con traiettorie altissime a velocità rallentata, la riprova di quanto questo gioco, nel femminile, paghi ancora e assai se non hai davanti la campionessa tiratutto. Alla fine Bianca ne è venuta a capo, e comunque se gioca così piano e in modo così esitante mi spiace per lei ma nei quarti con la Gálfi non ha scampo.
Tra i secondi incontri in programma ho seguito, facilitato dalla vicinanza dei campi 8 e 9, Berrettini contro Turchetti e Simonelli contro la croata Basic. Trottolino Turchetti si è definitivamente aggiudicato il premio delle migliori gambe maschili del torneo; devi fargli il punto due volte perché riprende tutto, anche smorzate millimetriche da tre metri dietro la riga. Funambolico, scatta indietro a riacciuffare con la punta della racchetta lob impossibili e riesce a rimandarli, e ricominciando lo scambio è anche capace di portarselo a casa. Via via si è però spento sotto le accelerazioni di Berrettini. Ora Turchetti vincerebbe alla grande su Berrettini i 60 metri indoor: per paradosso le lunghissime leve impacciano Berrettini nei movimenti soprattutto di arretramento, sicché ci mette più del dovuto a posizionarsi per colpire con i piedi fermi. Quando gioca comodo scarica potenza e fa male; ma con la sua altezza dovrebbe e potrebbe servire più aces. Alessandra Simonelli era attorniata da mezza Federazione a bordo campo, e ad ogni punto le giungevano i consigli più ovvi o anche disparati e soprattutto continui incitamenti. Il suo match è stato delicato e in bilico nel primo set, poi la Simonelli ha preso il largo. Discreto il bagaglio tecnico e buona potenza in rapporto all’età ancora verde; tutto da assestare il lato caratteriale. Non si può fare una tragedia se perdi tre punti di fila o l’avversaria prende una riga. Questa emotività si fa sentire dannosamente nei momenti caldi del set, quando, come si è visto, la Simonelli può anche sbagliare punti elementari. E comunque avanza.
Confesso che alle una, saltando il pranzo, ero già accomodato sulle gradinate del campo 4 per seguire con la lente di ingrandimento Pieri-Schmiedlova. Risultato finale, tanto per essere chiari, 6/1 6/2, e partita praticamente a senso unico con superiorità schiacciante della slovacca. Il secondo paradosso della giornata è che Tatiana, sulla quale mi sono sempre espresso e continuerò ad esprimermi positivamente, batte regolarmente e facile tutte le sue coetanee e anche spesso le 98, 97 e 96, e se la gioca nei 10 mila ITF con giocatrici fino al 500/600 WTA, come di recente a S. M. di Pula; ma quanto a bagaglio tennistico puro Tatiana ne ha largamente di meno di quasi tutte le 1999 viste qui e forse anche di qualche nata 2000 (penso alla Rumi, alla Capogrosso, alla Di Carlo, o magari anche alla Gregoroni): e come potenza di colpo è addirittura inferiore a una Ceppellini. Dico questo non per smontare Tatiana Pieri, al contrario per rilevare quanto è fortunamente grande il suo margine di miglioramento. Per scherzo o per verità scrivevo tempo fa che Tatiana, figlia di un maestro di tennis, deve cominciare a prendere lezioni di tennis. Se si guarda ai fondamentali Tatiana è carente in quasi tutti: è ovvio che così piccola e minuta è scattante e ha ottima mobilità, ma non conosce le rotazioni e soprattutto il topspin e l’arrotata; né con la poca forza che ha può giocare di potenza e di pressione. Il servizio è lievemente migliorato, certo, ma la spalla non è ancora sufficientementre snodata, e quando tira la seconda c’è da farsi il segno della croce, perché nove su dieci l’avversaria chiude il punto in risposta. Ovviamente nemmeno l’ombra di un servizio liftato o in kick; anzi uno su tre diventa quella specie di back di servizio che spesso hanno le giocatrici inesperte. Analizzando questa e altre partite, Tatiana vince sugli unforced errors delle avversarie o piazzando qualche respinta in qualche angolo del campo non coperto, soprattutto di sorpresa. Non ho contato veri e propri vincenti quest’oggi, il che è tutto dire. E ciò nonostante in qualche momento la partita poteva girare, perché Tatiana ha cominciato con un break alla Schmiedlova, per poi perdere sei giochi consecutivi. Nel secondo set è stata addirittura 2 a 1 a favore con tre palle del 3 a 1 nel solo vero momento in cui l’avversaria si è messa a sbagliare (e sul proprio servizio, quindi occasione doppiamente ghiotta); ma niente da fare.
Visto che sono in tema, dopo aver visto tutte o quasi tutte le giocatrici del tabellone femminile sono ancora più convinto che il torneo lo possano vincere o la Gálfi o questa Schmiedlova, che gioca un rischioso uno-due su tutti i punti, d’accordo, epperò quando la palla entra è devastante. Questione di percentuali, e il servizio fa già la differenza. Vista contro la più debole delle Turati, la Vondrousova quindicenne ceca, e mancina, appare ancora acerba. Altre candidate non ne vedo: ma posso predere un granchio e magari la Simonelli domani fa l’exploit. Così come nel maschile continuo a notare molto equilibrio e nessun giocatore che si stacca perentoriamente sugli altri.
La vera delusione della giornata è Gian Marco Moroni. Fisico prorompente da autentico texano e potenza da vendere a soli 16 anni, Moroni è ancora troppo discontinuo e alterna punti da grande giocatore a ingenuità macroscopiche. Rapidamente gli altri incontri: bravi Morelli (su Moghini, svizzero) e Mosciatti, e bravo Ramazzotti che ha fatto il bis contro un inglese dai chiari colori indiani, ma partita che non fa testo, l’avversario era debole, e Ramazzotti dovrebbe purtroppo trovare disco rosso con Choinski che ha demolito il giocatore che ieri avevo incautamente elogiato, Cunha Silva (che è andato regolarmente fuori giri). Eliminato anche Carli. Cutuli ha vinto un match che non ho visto per sovrapposizione con altri. Sia Choinski che Blasko li devo ancora inquadrare bene, come anche Poljak giustiziere di Carli. Attenzione anche a Biro, sempre un brutto cliente. Di tutti questi avremo controprove domani.

Libuse Babakova e Patrizia Pandolfini Renzi in mostra al gruppo Donatello di Firenze

UN PERCORSO ARTISTICO DI SENSIBILITA’ FEMMINILI CON EMOZIONI E SENSAZIONI
Due artiste Libuse Babakova e Patrizia Pandolfini Renzi mostreranno le loro opere presso il gruppo Donatello,  realizzando un sentiero emotivo e libero con sculture e dipinti che si integrano e per certi versi si raccontano a vicenda.
 Viene inaugurata sabato 26 aprile alle ore 17 al Gruppo Donatello la mostra di pittura e di scultura con opere di Libuse Babakova e di Patrizia Pandolfini Renzi. Questo incontro fra due artiste, diverse per formazione e provenienza, è caratterizzato dalla particolarità di tenere insieme ai bozzetti e alle tele anche sculture di creta; tutte opere che mostrano contorni indefiniti senza il perimetro imposto dalle cose stabili e inerti, orgogliosi aspetti di libertà creativa che solo una sensibilità femminile riesce talvolta a valorizzare. E spesso una sola mano rischia di rimanere prigioniera di un personalismo che, seppur forte e creativo e in grado di offrire spunti meditativi, senza coinvolgere in un percorso che in modo sinuoso porti alla scoperta di un sentiero tracciato che vorremmo percorrere ma da soli non riusciamo a vedere.
 Libuse e Patrizia, così uguali e così diverse, insieme ci sono riuscite, Cecoslovacchia e Italia, un binomio insolito di musicalità e concretezze che si integra spingendosi a vicenda in una performance umana ancor prima che artistica.
 Patrizia Pandolfini Renzi ha realizzato oltre cinquanta mostre nelle sua Toscana arrivando anche a Parigi e a Berlino dove ha conseguito successi e notorietà.
 Nelle sue creazioni, donne, uomini e bambini, si avverte lo scorrere del tempo che scandisce le evoluzioni dell'età, adolescenza, giovinezza e maturità, tempi destinati a svanire e resi eterni dalle forme di queste figure via via più grevi e pesanti ma con la testa eretta o reclinata delle creature pensanti. La vita scorre ma lascia storie e pensieri. Ieri come oggi.
 Con acqua, terra e fuoco nel soffio creativo plasma il bello e talvolta il sublime, quando il genio regala bassorilievi di Madonne col Bambino su percorsi devozionali o a completamento di luoghi di fede.
 Libuse Babakova è l’altra metà del cielo preso a prestito da Brno in terra Ceca; inserisce nei volumi muti delle statue l’espressione visiva che non conosce frontiere o linguaggi; la poesia del paesaggio, le sagome dei campanili come le mura delle case che degli uomini custodiscono affetti e segreti sono identici aspetti sotto il Castello del Trebbio come di fronte alla Fortezza dello Spielberg quando le colline si fermano nell’Arno o nella Moldava per allungarsi nelle ombre silenziose della sera. Ed è in quei silenzi che la fantasia creativa di Libuse cerca le sue Intrusioni dai colori vivaci che si intrigano in percorsi senza sbocco, come del resto fa anche l’animo umano. Il paesaggio genera il pensiero, il pensiero non si controlla, si può solo seguire fino a che rimane sereno e vivace, come Libuse sa rappresentare nelle sue tele.
 Una Mostra che è un invito allo studio di noi stessi oltre i propri orizzonti, noi, complesse creature di un mondo che spesso non riusciamo neppure ad immaginare se la ricerca del nuovo e della bellezza non ci spingessero a superarne i confini.
 La mostra rimarrà aperta dal 26 aprile al 8 maggio 2014
 Con il seguente orario : feriali 17-19,30
Del Bimbo Fabrizio



giovedì 17 aprile 2014

XXI edizione del festival Fabbrica Europa

Fabbrica Europa 2014

Dal 8 maggio al 28 giugno 2014
Firenze | Toscana

E' stata presentata alla stampa del settore  presso l'istituto Francese di Firenze la XXI edizione del festival Fabbrica Europa che apre una riflessione trasversale sulla “condizione umana” e sulla “memoria contemporanea” toccando i concetti di identità, comunità, alterità attraverso la creazione artistica.
Un cantiere aperto per una generazione in transito che, dall’8 maggio al 28 giugno 2014, propone nuove visioni e dà vita a una panoramica di poetiche di resistenza: performance di artisti internazionali dalle quali emergono le profondità del teatro d’arte dell’Est e della danza contemporanea che da diversi contesti internazionali si proietta sull’Europa.
Sguardi sul mondo, visioni molteplici, attraverso gli occhi di autori affermati della scena contemporanea e di giovani creatori che ne offrono letture inedite.
Un programma di teatro, danza, arti performative e visive che dalla Stazione Leopolda – luogo simbolo di Fabbrica Europa – si diffonde su altri spazi di Firenze, dal Nuovo Teatro dell’Opera al Teatro Cantiere Florida, fino all’Oltrarno con l’Ex Chiesa San Carlo dei Barnabiti, CANGO Cantieri Goldonetta, Teatro Goldoni, e ancora al Teatro Era di Pontedera.
Del Bimbo Fabrizio

sabato 12 aprile 2014

Al teatro della Pergola di Firenze un' inedita visita



Domani domenica 13 aprile dalle ore 10 / 11 / 12
IN SUA MOVENZA E’ FERMO
Visita spettacolo
In collaborazione con La Compagnia delle Seggiole
da un'idea di Riccardo Ventrella
testi e regia di Giovanni Micoli
interpreti/personaggi in ordine di apparizione
Mario Minoretti Alessandro Lanari, l'impresario
Fabio Baronti Antonio Meucci, l'inventore
Sabrina Tinalli la sarta di Eleonora Duse
Natalia Strozzi la soprano Barbieri Nini
Marcello Allegrini Cesare Canovetti, il capo macchinista
E' l'ultimo appuntamento della stagione con la visita spettacolo al Teatro della Pergola domenica 13 aprile; in scena da nove anni ha superato il traguardo delle duecento repliche  e di oltre diecimila spettatori.
In sua movenza è fermo  che in nove anni di repliche ha affascinato oltre 10.000 spettatori, superando il traguardo delle 200 repliche proponendo una  domenica al mese l’appuntamento con la storia della Pergola.
La grande magia di un teatro non abita solo sul palcoscenico, nell’istante esatto in cui uno spettacolo si dà per il pubblico. Come un corpo biologico, il teatro vive in ogni momento soprattutto nei suoi spazi “segreti” e inaccessibili agli spettatori: nei laboratori, nei pressi della macchina scenica, nei sotterranei e nei depositi. Là dove ancora risuonano le voci dei tanti che hanno dedicato la loro vita a questa bruciante passione. Senza apparire sulle locandine, senza lasciar traccia di sé nei libri di storia.
In sua movenza è fermo, titolo che riprende il motto degli Accademici Immobili fondatori del teatro, è un viaggio affascinante nel cuore della macchina teatrale, in compagnia delle "ombre gentili" dei personaggi che nel corso dei tre secoli della sua storia hanno reso grande e immortale la Pergola. L'impresario Lanari, l'inventore Meucci, la soprano Barbieri Nini, il macchinista Canovetti e la sarta di Eleonora Duse raccontano ai fortunati visitatori le loro vicende a metà fra il sogno e la realtà.  Il viaggio parte dal vicolo delle carrozze, antico accesso al palcoscenico, lungo il quale si aprono  le nicchie che ospitavano  le botteghe  degli artigiani che  erano di servizio alla brulicante vita del teatro, sarti, parrucchieri, calzolai che garantivano la messa e rimessa a punto e a modello di ogni accessorio necessario allo spettacolo. Da qui  si giunge al pozzo e ai lavatoi dove si lavavano e tingevano  le stoffe, e tra  angusti  passaggi e corridoi  ecco la corte dove venivano forgiati i particolarissimi martelli da macchinisti, ancora in  produzione fino a pochissimi anni fa. Il Saloncino, la Sala Oro e l'atrio delle colonne fanno da preludio alla visione più emozionante, quella che ogni artista passato dal Teatro della Pergola ammira e affronta al levarsi del sipario: il palcoscenico che incornicia una platea inaspettatamente più piccola rispetto allo spazio scenico. Qui è il l telefono acustico che Antonio Meucci, macchinista alla Pergola, ideò al riparo del sipario dipinto da Gaspare Martellini nel 1828, per portare silenziosamente la voce dal palcoscenico alla graticcia e ai ballatoi posti ad un’altezza tra i 14 e i 18 metri. Il sottopalco ospita infine la sezione museale  del teatro occupata in gran parte dallo spettacolare meccanismo per il sollevamento della platea costruito da Cesare Canovetti nel 1857 e, per citare solo un altro prezioso oggetto in mostra, lo scranno costruito per Giuseppe Verdi  nel 1847 in occasione dell’allestimento e della prima del Macbeth di Giuseppe Verdi che proprio la Pergola ha avuto l’onore di ospitare.
Nei suoi trecentocinquanta anni di storia la Pergola ha raccolto l’eco di tante voci, di attori famosi e oscuri facchini, di inventori, registi, impresari, divine, cantanti, macchinisti, inservienti, mezzani, comparse, nobili, mantenute, borghesi, critici, spettatori molesti. Le lascia liberamente risuonare in questa visita, aprendo al pubblico i luoghi che furono una volta sede della “Città del Teatro”: un grande opificio autosufficiente nel quale si svolgevano tutti i mestieri della scena. Nel quale si viveva, di giorno e di notte; crocevia, luogo di incontro, agorà della Firenze Granducale. Palazzo delle feste di corte, grande tempio del melodramma, luogo deputato di mille trucchi e magie, sotto l’egida benevola dell’Accademia degli Immobili, che la Pergola costruì e possedette fino al 1942.
BIGLIETTERIA: Teatro della Pergola, via della Pergola 18, 055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com.
Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.30.
Acquisto on line www.teatrodellapergola.com e in tutti i punti del circuito regionale Box Office
INFO: tel. 055. 2264364
 Del Bimbo Fabrizio

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