giovedì 27 novembre 2014

Al Verdi di Firenze il DON GIOVANNI di Molière

TEATRO VERDI di Firenze

STAGIONE TEATRALE 2014-15
da giovedì 27 a domenica 30 novembre
spettacoli ore 20,45 – domenica 16,45
KHORA.teatro
TSA Teatro Stabile d'Abruzzo
presentano
ALESSANDRO PREZIOSI
in
DON GIOVANNI
di Molière
ANCORA BIGLIETTI DISPONIBILI PER TUTTE LE DATE : prevendita presso
BIGLIETTERIA DEL TEATRO VERDI, via Ghibellina 91r, tel 055-21.23.20; fax 055-28.84.17
Orario: da lunedì a sabato 10-13 e 16-19;
BOX OFFICE  Via delle Vecchie Carceri 1-  Le Murate  Tel 055-21.08.04
orario lun-ven 10.00-19.00/sab 10.00-14.00; www.teatroverdionline.it
È possibile acquistare i biglietti in tutta la Toscana presso gli oltre 100 punti vendita del Circuito Regionale Box Office.
La vendita on-line si effettua all’indirizzo www.teatroverdionline.it               
Box Office vende telefonicamente i biglietti con carta di credito (commissione sul servizio) chiamando il numero 055-21.08.04 in orario 10.00 – 19.00.
Per tutte le altre informazioni  consultare il sito : www.teatroverdionline.it  e scrivere a stagioneteatrale@teatroverdionline.it
UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE
 Del Bimbo Fabrizio









sabato 15 novembre 2014

'NERONE' alla Pergola di Firenze

 
 

Teatro della Pergola
Da lunedì 17 novembre 2014, ore 20.45
NERONE
Duemila anni di calunnie
liberamente tratto dall’omonimo saggio di Massimo Fini
uno spettacolo di Edoardo Sylos Labini
da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco
drammaturgia di Angelo Crespi
con Edoardo Sylos Labini (Nerone), Sebastiano Tringali (Seneca), Dajana Roncione (Poppea) Giancarlo Condè (Fenio Rufo) Gualtiero Scola (Otone) Paul Vallery (Dj Mimo)
con la partecipazione di Fiorella Rubino (Agrippina)
e con Cristian Carotenuto, Roberta Cassina, Simone Galli, Guido Martella, Elisabetta Molteni, Jacopo Morra, Margherita Polo, Marco Premoli, Irene Proietti, Silvia Rota, Giulia Sinatra, Gabriella Terraciano; Arianna Cavallo – danzatrice
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Pietro Sperduti
regista assistente Paolo Merlini
musiche originali Paul Vallery
assistente alla regia Alessandra Barbagallo
Sullo sfondo di una Roma bruciata da un incendio, di cui Nerone verrà accusato ingiustamente di essere il mandante, l’incubo dell’Imperatore la notte prima della sua morte. La possibilità di fuggire dalla congiura dei suoi senatori, o la scelta di uccidersi per mano propria. Tra i marmi della Domus Aurea, il suo palazzo imperiale, Nerone, attorniato da un’eccentrica corte di mimi, musicisti, prostitute e ballerine, è tormentato dal fantasma della madre. Rivive in quell’incubo le presenze più ingombranti della sua vita: l’ossessiva madre Agrippina, assetata di potere che, grazie ad una serie di delitti, gli apre le porte dell’Impero a soli 17 anni; l’illustre filosofo Seneca, moralizzatore dei costumi di Roma e scaltro opportunista che, diventato suo maestro, cerca di influenzarne ogni scelta; la bellissima seconda moglie, la giovane e civetta Poppea con la quale condivide l’amore per l’arte e la passione per la Grecia; l’amico di bagordi Otone, governatore della Lusitania ed ex marito di Poppea che congiura alle sue spalle per gelosia; ed infine il viscido Fenio Rufo, ruvido Prefetto del Pretorio, vero capo della rivolta di quella élite economica ed intellettuale contro la quale Nerone combatté durante i 14 anni del suo regno.
Una tempesta di sentimenti, paure, pentimenti, riflessioni tragiche. Una metafora del potere. Nerone, duemila anni dopo, pazzo o profeta?
Alle ore 20:30 Massimo Fini e Angelo Crespi introdurranno agli spettatori la complessa figura dell’imperatore romano.
Del Bimbo Fabrizio

Alla Galleria dell'Accademia l'Arnina di Lorenzo Bartolini


L’Arnina di Lorenzo Bartolini. Il marmo ritrovato per Giovanni degl’Alessandri, a cura di Lia Brunori, vicedirettrice della Galleria che ha firmato anche il catalogo edito da Sillabe.
La Galleria dell’Accademia di Firenze inaugura il 17 novembre la mostra
L’Arnina di Bartolini è un’opera preziosa: l’unica versione in marmo conosciuta fra quelle eseguite dallo scultore, fra i più importanti fra Sette e Ottocento dopo Antonio Canova. La maestria di Bartolini è talmente tanto apprezzata dai suoi contemporanei che Elisa Bociocchi, sorella di Napoleone, lo nomina professore di scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 1807, divenendo lo scultore ufficiale della famiglia Bonaparte. In questo senso celebri sono i ritratti cosiddetti Napoleonidi.
Il catalogo coincide inoltre con il numero inaugurale della nuova serie di Quaderni di studio della Galleria, concepiti per offrire un ulteriore strumento di approfondimento sui temi relativi alle diverse collezioni ospitate nel museo, una collana scientifica.

Firenze, Galleria dell’Accademia
• 18 novembre 2014 – 8 febbraio 2015
• Biglietto. Intero euro 12.50
• Orario. Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50. Chiusura: tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio, Natale – Aderisce ai venerdì sera ad orario prolungato fino a dicembre



Fabrizio Del Bimbo

sabato 8 novembre 2014

Sabato 8 Novembre ad Otel di Firenze party "Th'ink Different"

In occasione della Florence Tattoo convention alla Fortezza da Basso sbarca ad Otel Varieté sabato 8 Novembre il party “Th’ink Different”, una serata in cui la magia del tatuaggio si miscelerà alle evoluzioni sul palco del corpo di ballo "The Originals".
Come guest star arriverà ad Otel il più importante artista del tatuaggio italiano conosciuto a livello internazionale: Alex de Pase, riconosciuto nella top ten dei migliori tatuatori al mondo.
In una one night
dai toni urban-fashion, i più talentuosi performer della Florence Tattoo Convention daranno vita assieme alla crew di Otel ad un party originale i cui ingredienti saranno la bella musica ed il tatuaggio ritrattista.
Ad animare la serata, oltre a Marasco e Capasso con il loro momento di canzoni da falò, di scena anche la coppia Walter & Dido con il suo intrattenimento live fatto di grandi successi italiani dagli anni '70 ad oggi.
Dalle 23 in poi la dancefloor si surriscalderà con i djset di Marco Bertani e Massimo Minucci, coadiuvati dalla voce di uno dei vocalist più gettonati d'Italia: Sandro Scardia.
Del Bimbo Fabrizio

giovedì 6 novembre 2014

“Effetti Collaterali": casting a Firenze


Un cortometraggio sul tema della diversità di genere
Il film è realizzato da Garda Produzioni di Alberto Moroni in coproduzione con Gabriele Dario Belli
. È in arrivo a Firenze un casting per la selezione di attori e attrici professionisti in vista della realizzazione di un cortometraggio a tema sociale sulla diversità di genere e il complesso processo di transizione da un sesso all’altro. Il corto, dal titolo “Effetti Collaterali” sarà realizzato da Garda Produzioni di Alberto Moroni in coproduzione con Gabriele Dario Belli.
Il protagonista del cortometraggio è Angelo, un ragazzo di età scenica tra i 30 e i 35 anni. La sua è una vita apparentemente normalissima, che lo divide tra lavoro, famiglia e fidanzata. Il giovane cova però dentro di sé un grande segreto. Per il suo ruolo si ricerca un ragazzo transessuale (FtM) in terapia ormonale sostitutiva: Angelo è infatti un personaggio che ha avviato la transizione da donna a uomo, diventando, agli occhi degli altri, un ragazzo come tutti gli altri.
Il ruolo era stato inizialmente disegnato per l’interpretazione di Gabriele Dario Belli, che ha scelto però di occuparsi della coproduzione, puntando così a un maggior coinvolgimento della comunità transgender. L’obbiettivo resta quello di mettere il più possibile in risalto gli elementi socio culturali, ovvero le vicende e i conflitti emotivi della condizione di transessualità. Un punto di vista ancora poco affrontato nella cinematografia italiana.
Il mezzo cinematografico diventa insomma un modo per aprire una finestra sulla comunità FtM, di cui si parla e si conosce ancora molto poco, ma anche per incoraggiare alcuni dei suoi membri a mettersi in gioco per portare all’attenzione del pubblico le effettive problematiche sociali che vivono moltissimi ragazzi transessuali. Condurre il pubblico ad affrontare il tema della transessualità in una direzione inversa rispetto al cliché più comune (quello di un uomo che diventa una donna) è il primo passo verso la comprensione profonda delle motivazioni che spingono un FtM a cominciare la transizione (dal genere femminile al maschile) e spesso a tenerla nascosta. Il film verrà girato prevalentemente in Toscana.
Il casting si terrà nei giorni sabato 8 e domenica 9 novembre 2014, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle19, presso la sala casting dell’Hotel Roma in piazza Santa Maria Novella 8 a Firenze. Gli aspiranti interpreti del cortometraggio, che sarà retribuito, dovranno portare con se foto e curriculum vitae. Il provino si svolgerà su una parte che verrà assegnata in loco.
 Ecco tutti i ruoli per cui si cercano interpreti:
Angelo (protagonista): un ragazzo, di età scenica tra i 30 e i 35 anni, apparentemente normalissimo che si divide tra lavoro, famiglia e fidanzata ma che cova dentro di sé un segreto inconfessato. Particolarità: di bell’aspetto, conflittuale, sensibile.
Serena (coprotagonista): una ragazza giovane e bella, di età scenica tra i 25 e i 30 anni, che ama vestirsi in modo semplice, con un look che rispecchia pienamente il suo modo di approcciarsi alla vita.
Padre di Angelo: pensionato 60enne che cerca di apparire come un duro ma in realtà nasconde un’anima fragile.
Mario: ragazzino visibilmente effeminato, di età scenica tra i 18 e i 25 anni.
Enzo: uomo sui 50 anni dal fisico poco virile.
Riccardo: è il fratello minore di Angelo; età scenica intorno ai 30 anni.
Capo cantiere: uomo sui 45 anni, paterno e protettivo nei confronti di Angelo, che è suo dipendente al cantiere.
Madre di Angelo: una giovane donna sui 30 anni, un personaggio sorridente che emani dolcezza e simpatia.
Dottore: giovane uomo sui 35 anni.
Ospite in tv: è una trans tra i 35 e i 40 anni chiamata come ospite in una trasmissione televisiva.
Presentatrice televisiva: una giovane donna sui 30 anni dall’aspetto curato.
Politico in tv: un uomo trai 40 e i 60 anni che incarni lo stereotipo del politico.
Francesca: una bambina tra i 7 e i 9 anni.
Del Bimbo Fabrizio

'Nessuno può mettere baby in un angolo!' di Manola Maiani


Sabato 8 novembre ore 19.00 presso Multiverso, via del Campo d’Arrigo 42 r Firenze
Per il Contemporary Visions, festival d’arte e linguaggi contemporanei giunto alla sua terza edizione, va in scena Nessuno può mettere baby in un angolo! performance di Manola Maiani, con Serena La Grotta, Giulia Chiarantini, Irene Bongini, Micol Gualfetti, Francesca Leonelli e Matilde Danti.
Sabato 8 novembre
alle 19 presso Multiverso, in occasione dell’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea ArtCloud#5, con l’idea di abitare lo spazio Manola Maiani proporrà un intervento corporeo capace di originare nuove coordinate spaziali e originali interazioni tra le persone e tra queste e lo spazio che le ospita.
L’idea è quella di dare voce, o meglio dare corpo, ad una prospettiva “altra”, all’insolito punto di vista che generalmente non si considera. L’altra prospettiva è quella che semplicemente succede. Esci di  casa e una pioggia inaspettata cade,  tocca il tuo corpo, improvvisamente percepisci il freddo dell’acqua e il peso di ogni singola goccia. Oppure apri l’ombrello e ti privi del contatto, dell’esperienza della goccia. Così succede che, andando ad una mostra d’arte contemporanea, puoi commentare le opere con un drink in mano, in piedi di fronte ai quadri e ai muri che li sorreggono, per poi tornare a casa dimenticando di avere un corpo che vive con ogni sua cellula l’esperienza dell’arte quanto la tua mente.
E allora quale sarà il punto di vista di un piede? Oppure la prospettiva dell’angolo del pavimento? Questi e tanti altri sono gli interessanti e originali punti di vista colti da Manola Maiani nella sua performance Nessuno può mettere baby in un angolo! in cui i corpi delle sei giovani performer si offrono e si mettono in gioco per proporre agli spettatori la visione della mostra da nuove intriganti prospettive. Corpi abbandonati sotto i tavoli, sotto le mensole circondati dal passeggio degli spettatori che avranno quindi l’occasione di scegliere se lasciarsi sedurre da queste nuove angolazioni e assumere le posizioni delle performer, oppure continuare a passeggiare come se nulla stesse accadendo.
Info: www.dayone-art.com - info@dayone-art.com
Del Bimbo Fabrizio

martedì 4 novembre 2014

“LIFE SAVE THE FLYERS” a Santa Fiora



 Enel Distribuzione interverrà al Convegno finale del progetto LIFE “Save the flyers”, in programma domani e giovedì 6 novembre presso il Nuovo Teatro Comunale di Santa Fiora: il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, ha permesso la reintroduzione del nibbio reale e la conservazione dei pipistrelli, nell’alta Valle dell’Albegna e nel Parco di Frasassi, grazie al sostegno di Enel Distribuzione che ha effettuato una serie di interventi per la sostituzione dell’armamento dei pali e per l’isolamento dei conduttori su oltre 70 km di linee elettriche per salvaguardare l’incolumità dei rapaci.
Un impegno che ha consentito il rilascio di giovani esemplari di nibbio reale, provenienti dal Cantone di Friburgo in Svizzera e dalla Corsica, e che sarà illustrato nel dettaglio nel corso del seminario finale a cui parteciperanno rappresentanti delle Istituzioni locali, autorevoli esperti in biodiversità, ambiente e sicurezza nel settore elettrico di varie parti d’Europa. Enel Distribuzione interverrà con Anna Brogi, Responsabile Qualità Sicurezza e Ambiente di Enel Distribuzione, che descriverà le azioni messe in atto da Enel Distribuzione su tutto il territorio nazionale a favore dell’avifauna e della biodiversità; Debora Stefani, Responsabile Enel Distribuzione Toscana e Umbria; Riccardo Lama, Responsabile Enel Distribuzione Unificazione e Metodi di Lavoro; Monica Cataldo, Responsabile Sviluppo Rete Enel Distribuzione Toscana e Umbria e Virgilio Tomassini, Responsabile Enel Distribuzione della Zona di Ancona. Gli interventi tecnici di Enel si focalizzeranno anche sulle misure da prendere per la mitigazione del rischio di elettrocuzione dell’avifauna in Italia e sull’illustrazione degli interventi già attuati in Amiata.
Complessivamente, il progetto è durato cinque anni e si è sviluppato nell’Area amiatina e nel Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, nelle Marche, con il coordinamento dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana e l’azione sinergica di Enel Distribuzione e della Comunità Montana dell’Esino Frasassi, creando anche molte opportunità di lavoro e di sviluppo turistico.
Del Bimbo Fabrizio

'Falisci – Il popolo delle colline' in mostra all'Archeologico di Firenze


inaugurazione della  mostra:

“Falisci – Il popolo delle colline”


 Si inaugura presso il museo Archeologico di Firenze il 7 novembre 2014 alle 17, sono delle popolazioni dell’Italia antica, alcuni gruppi etnici “minori” hanno da sempre suscitato un particolare interesse negli studiosi. Tra questi, senza dubbio, l’ethnos falisco, oggetto, sin dalla fine del XIX secolo, di una attenzione apparentemente sproporzionata rispetto alla sua reale consistenza in termini territoriali e storici. Si trattava infatti di una popolazione minore, schiacciata tra i tre grandi gruppi etnici dell’Italia centrale (Etruschi, Latini, Sabini), che, nonostante la partecipazione “romantica” che poteva offrire la sua strenua e suicida resistenza alla romanizzazione, aveva rivestito un ruolo tutto sommato marginale nel quadro delle popolazioni pre-romane. La ricchissima documentazione disponibile, mostra come questa popolazione, proprio per la sua posizione “di confine” sia servita da catalizzatore culturale, da melting pot centro-italico, sia nella storia antica che nelle ricerche moderne. Il nome della popolazione (il temine indoeuropeo *fal / *pal contraddistingue una altura arrotondata), mostra uno stretto collegamento all’ambiente, dal caratteristico andamento collinare, localizzato nel punto di convergenza delle principali direttrici commerciali dell’Italia centrale preromana. Questo conformò la natura commerciale dei luoghi, che la natura “indipendente” delle popolazioni permise probabilmente di rafforzare. E ciò diede la luce ad una cultura originale, dagli esiti propri, dal gusto “sovraccarico”, che riassumeva e faceva propri gli stimoli provenienti dai popoli vicini in un prodotto “multietnico”.
In età moderna, allo stesso modo, una serie di fattori concomitanti fecero la fortuna di quest’area. Una serie di fortunati interventi di antiquari imprenditori, le prime ricerche, “sperimentali” della Carta Archeologica d’Italia, la strenua opera dei funzionari del Ministero, permisero la raccolta di una impressionante massa di dati, che fecero di questa zona una delle meglio conosciute e pubblicate del mondo. Da qui la “fortuna” dei Falisci, e la conseguente diaspora che vide i materiali provenienti dalla media valle tiberina prendere il volo verso i principali musei e collezioni dell’epoca.
Ma a questa “fortuna” si aggiunsero eventi che, in termini di gossip, fanno la delizia degli studiosi di storia dell’archeologia. La “guerra dei Musei” che vide contrapposti, alla fine dell’ottocento, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e il Museo Centrale dell’Etruria di Firenze, trovò proprio nei materiali falisci l’oggetto del maggior contendere, a colpi di offerte agli antiquari e di interpellanze parlamentari.
Anche nella ricerca moderna il territorio falisco e capenate ha visto un suo ruolo fondamentale: La campagna di documentazione del South Etruria Survey britannico diede il via a tutta una serie di ricerche, che videro il loro maggior floruit nel corso degli anni ottanta del secolo scorso.
Del Bimbo Fabrizio

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