Tutti gli eventi di Toscana: musica, teatro, arte, cultura, folklore, etc... A cura della redazione di Toscana&Chianti News
lunedì 30 agosto 2021
Overshoot, il giorno in cui la terra finisce le risorse alla Limonaia di Villa Strozzi
mercoledì 25 agosto 2021
"Super bevande energetiche", consigli preziosi per bere in salute
Stephanie Tourles ha più di venti anni di esperienza in estetica olistica, si è specializzata nell'uso di erbe in cosmesi. Possiede un background in fitoterapia occidentale e ayurvedica e una formazione completa nel campo delle scienze nutrizionali. È specializzata in trattamenti topici a base di piante e terapie nutrizionali per disturbi della pelle. (www.stephanietourles.com)
Nicoletta Curradi
lunedì 16 agosto 2021
Al via il 20 agosto la IX edizione di Orizzonti Verticali a San Gimignano
ORIZZONTI VERTICALI
Arti sceniche in cantiere
IX edizione 20 – 21 – 22 agosto 2021 a San Gimignano (Siena)
Il festival “Orizzonti Verticali - Arti sceniche in cantiere” giunge alla nona edizione.
“OV: horti conclusi visioni prospettiche”
Tre giorni performativi da venerdì 20 a domenica 22 agosto 2021 San Gimignano (Siena)
in difesa della cultura, del patrimonio teatrale e di tutto lo spettacolo dal vivo
Un viaggio nei “giardini chiusi“ della cittadina toscana, nota nel mondo per lo skyline in cui svettano 15 torri
e per il centro storico dichiarato Patrimonio dell’umanità’ dall’UNESCO
Teatro, danza, installazioni, performance, musica e presentazioni di libri, si snoderanno nel programma di “Orizzonti Verticali” - Arti sceniche in cantiere, la manifestazione in programma a San Gimignano (Siena) dal 20 al 22 agosto 2021. Per la direzione artistica di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari. A cura della Compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee. Con il contributo di MIC (Ministero della Cultura), Regione Toscana e Comune di San Gimignano - Assessorato alla Cultura, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Questa edizione è l’evoluzione di Orizzonti Verticali_sentieri di carta, realizzato l’anno scorso nella situazione emergenziale della pandemia. Nel 2020 il format del Festival si era trasformato in una grande performance della durata di tre giorni in cui gli spettacoli proposti si fondevano in un unico pensiero, in difesa della cultura, del patrimonio teatrale e di tutto lo spettacolo dal vivo. Quel progetto Orizzonti Verticali_sentieri di carta ha ottenuto il riconoscimento dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.
«Anche per il 2021 - spiegano Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari - vogliamo perseguire quell’unico respiro, una tre giorni da vivere in maniera immersiva, senza soluzione di continuità, consci di far parte di un “momento” importante e delicato del nostro contemporaneo artistico e sociale, dove anche lo sguardo e l’ascolto diventano necessari e preziosi per alimentare quella curiosità culturale che non deve correre il rischio di soffocare di fronte al cambiamento epocale imminente. Scrutare nuovi orizzonti senza dimenticare le radici, consapevoli che il futuro si costruisce anche attraverso la memoria».
Orizzonti Verticali 2021 propone agli spettatori un viaggio nei “giardini chiusi” (hortus conclusus) di San Gimignano, in cui si materializzeranno performance e spettacoli che utilizzeranno vari linguaggi artistici, in alcuni casi non dialoganti tra loro, ma sicuramente necessari l’uno all’altro. Nei “giardini chiusi” di OV 21 si potranno incontrare artisti e pensatori diversi, che provengono dalla danza contemporanea, dal teatro, dalla musica, dalla performance, dall’installazione fino alla letteratura.
«Crediamo – aggiungono i direttori artistici - che la ricerca della contaminazione tra le arti e i suoi generi possa alimentare una crescita importante. Scoprire, o riscoprire, quelle dinamiche di pensiero che sono alla base di ogni creazione artistica». «Si trova spesso - proseguono - l'espressione hortus conclusus in molti scritti medievali: l'hortus, in quanto conclusus, è un luogo segreto e protetto, dove, isolati dal mondo, si può raggiungere la conoscenza contemplativa. Il nostro “giardino chiuso", che vive nel contemporaneo, dovrà diventare un luogo di conforto dove ricercare pace intellettuale e libero arbitrio. È un invito ad intraprendere un personale percorso, volto a scoprire il proprio passato, presente e futuro».
Tutti gli appuntamenti sono pensati per poche persone , per poter vivere una suggestione particolare in quegli spazi nascosti , idealmente protetti dal cambiamento repentino della nostra società che rischia di far “dimenticare felicemente tutto”, di far dimenticare un’arte che ha necessita’ di uno scambio umano e di una libertà di ascolto e di visione. Ricominciare dall’intimo per poter riaprire le piazze e i grandi palcoscenici.
I titoli e gli artisti presenti ad OV 2021
Teatro
Giancarlo Cauteruccio riporta in scena a distanza di anni il suo spettacolo cult L’ultimo nastro di Krapp (compagnia Teatro Studio Krypton), capolavoro di Samuel Beckett con cui il regista ed interprete ha ottenuto la nomination al premio Ubu.
Annibale Pavone e Sebastiano Geronimo sono i protagonisti dello spettacolo in prima nazionale L’imputato non è colpevole /Processo a Soghomon Tehlirian, prodotto da Giardino chiuso e Fabbrica Europa con la regia di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari. Il lavoro è realizzato in Virtual Reality e fruibile con visori Oculus, e riaccende i riflettori sul celebre processo berlinese in cui Soghomon Tehlirian, studente armeno, colpevole dell’assassinio di Talaat Pascià, uno dei Giovani Turchi responsabili del genocidio armeno, fu assolto. Con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia e dall’Associazione Unione degli Armeni d’Italia. Il progetto vince nel 2021 il bando Così remoti, così vicini - Nuove idee per un teatro a distanza della Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Regione Toscana. Precederà la visione un incontro sui linguaggi della scena legati alle nuove tecnologie con la partecipazione della Fondazione Toscana Spettacolo e la compagnia Teatro dell’Argine.
Nel buio di un teatro accecante - Incontro con Giancarlo Cauteruccio
Nel Parco della Rocca di Montestaffoli in un incontro col pubblico che il regista ha titolato Nel buio di un teatro accecante Cauteruccio racconterà le sue numerose messe in scena di pièce di Samuel Beckett e la fondamentale frequentazione delle sue drammaturgie.
Canti dell’infinito andare
«Un ricordo poetico, con la collaborazione di Andrea Mancini, dà vita alla performance in un hortus disseminato di leggii con un particolare allestimento in cui gli spettatori potranno leggere o ascoltare dalla voce dell’attore Annibale Pavone brani anche inediti dell’autore recentemente scomparso. Un luogo dove le opere, le parole e la memoria di Giuliano rimarranno scalfite nei fogli in attesa che qualcuno le risvegli, per esser lette, sfogliate, recitate o ascoltate, per sempre, all’interno di un giardino chiuso, protette, così che le idee trovino il logo adatto per essere coltivate». (Tuccio Guicciardini)
Danza
Prima regionale per Homing, interpretato dalla coreografa Marta Bevilacqua della compagnia Arearea. Fulcro e tema di indagine è la migrazione intesa come attraversamento tra punti nello spazio, spostamento dell’anima. Il linguaggio scelto è la danza contemporanea proposta come arte del corpo fatta di gesti verbali, segnici,sonori.
Performance
Sebastiano Pelli apre il festival con Lastcallforhumanity, spazio performativo di sperimentazione in cui l’assemblaggio di un gigantesco megafono allocato nella loggia del teatro in Piazza del Duomo, accompagnato dall’emissione di suoni naturali ed artificiali e l’incisione finale Ultima chiamata per l’umanita’ che l’artista realizza sul metallo amplificano e richiamano l’attenzione sulle tematche ambientali.
Irene Pittatore partecipa al festival con la prima nazionale della performance “Vasca a remi” e l’anteprima della video installazione “Covid 19 isolation journal” nel Giardino della Galleria Continua. I lavori sono frutto del confinamento . “Covid 19 isolation journal” è un video-diario per capitoli che l’artista torinese ha realizzato con uno smartphone e con cui ha vinto il premio # RaccontoPlurale promosso dalla fondazione moderna per l’arte contemporanea crt di Torino. La serie è girata nella fase 1 in uno spazio recluso: in una vasca da bagno, nel lavandino di una cucina e in una fontana pubblica con l’annuncio della fase 2 e del processo di riapertura con distanziamento fisico. In Vasca a remi per la prima volta dopo il lockdown Irene Pittatore e i suoi contenitori da bagno incontreranno dal vivo il pubblico in una singolare performance. 50 provette attendono di essere inviate a chi desidera partecipare alla raccolta.
Musica
Contingenze di ascolto
Al centro del giardino del Monastero di San Girolamo, aperto per la prima volta al pubblico, viene collocato un pianoforte a coda. A suonarlo si avvicenderanno 5 artisti, alcuni dei quali provenienti da due dei più prestigiosi istituti musicali nazionali, l’Accademia Musicale Chigiana (Simone Graziano e Danilo Tarso) e Siena Jazz (Roberto Arosio e Alessandra Gentile) ai quali si aggiunge la pianista e clavicembalista Ilaria Baldaccini.
Presentazione di libri
Simona Maria Frigerio e la compagnia Instabili Vaganti presentano il libro The Global City, sul lavoro della compagnia svolto in sette anni a cavallo di quattro continenti. L’autrice dialoga con il giornalista Fabrizio Calabrese.
Francesca De Sanctis presenta Una storia al contrario, pubblicato da Giulio Perrone in settembre 2020 e semifinalista al premio letterario John Fante Opera prima 2021. “ Nei tormentati ultimi anni de L’Unità una storia privata che diventa generazionale” Sergio Staino. L’autrice ne parla con la giornalista Chiara Dino.
Orizzonti Verticali, che amplia la programmazione del Festival Fabbrica Europa, è un progetto condiviso con la Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Ente Regionale per lo spettacolo dal vivo riconosciuto dalla Regione Toscana, per dare concretezza alla diffusione e all’offerta artistica su tutta la Toscana. L ’interconnessione tra i due progetti è la naturale prosecuzione che la Fondazione ha come obiettivo, quello di esplorare territori fecondi e propulsivi per alimentare un pensiero artistico contemporaneo libero e propositivo.
OV è nato nel 2013 a San Gimignano ed è curato da Compagnia Giardino Chiuso e da Fondazione Fabbrica Europa, con il contributo di MiC, Regione Toscana e Comune di San Gimignano - Assessorato alla Cultura, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Informazioni
Compagnia Giardino Chiuso Piazza Sant’Agostino 4, San Gimignano www.giardinochiuso.com twitter: @orizzontiverticali / facebook: Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere / instagram: orizzontiverticali
Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo
lunedì 2 agosto 2021
EMERGENZA LAVORO NELLA PANDEMIA IN TOSCANA, I NUMERI E L’ALLARME DI IRES E CGI
“Toscana: emergenza lavoro… dentro la pandemia”: è stato presentato oggi a Firenze, presso la sede di Cgil Toscana, lo studio di Ires Toscana sull’economia della regione.
I dati sulle forze di lavoro Istat permettono di archiviare il 2020 con una perdita occupazionale netta di circa 20mila posti di lavoro dipendente (soprattutto donne e giovani), malgrado provvedimenti come il blocco dei licenziamenti. Nei primi tre mesi del 2021 il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivo per 16mila, ma quasi la metà riguarda lavoro a termine. Uno scenario di piena emergenza occupazionale e sociale confermato dalla Cassa integrazione che insieme all’intervento dei Fondi di Solidarietà Inps porta il totale di ore richieste cumulato a giugno 2021 a circa 400 milioni di ore da aprile 2020 a giugno 2021: a giugno si aggiungono quasi 25 milioni di ore di Cassa integrazione in più rispetto a maggio, oltre a 10 milioni di ore in più coperte coi fondi di solidarietà. Siamo a quasi 100mila persone in Cassa integrazione, di queste molte rischiano di perdere il lavoro alla fine dell’ammortizzatore sociale in autunno. Il blocco dei licenziamenti sposta il carico della crisi occupazionale sui settori a più alto tasso di precariato (commercio e altri servizi). Lo sblocco inciderà probabilmente in misura estremamente forte sul settore dell’industria, la parte di occupazione cosiddetta “più garantita” dal punto di vista dei contratti e delle tutele. A fine 2022 dovremmo arrivare a un numero di unità di lavoro pari a fine 2019, ma ci sarà una incidenza di lavoro precario superiore, che riguarda giovani e donne. Credito e liquidità: a livello regionale, l’effetto del Dl liquidità sull’aggregato creditizio è pari a poco meno di 13 miliardi al fine gennaio 2021. Si tratta di una somma pari al 10% del dato complessivo nazionale, con un peso sul totale dello stock dei finanziamenti in essere per le imprese regionali pari al 25,5%, un dato di sei punti sopra alla media italiana, un dato drammatico: significa che la Toscana è andata in difficoltà sul credito già prima del Covid. In Toscana i settori più sofferenti sono industria, turismo e ristorazione; i territori più sofferenti – come differenziale – sono quelli che andavano meglio prima del Covid, come l’area metropolitana (si vede dall’aumento della Cassa integrazione). Sul valore aggiunto, le province più sofferenti sono Pisa, Prato e Firenze.
LE DICHIARAZIONI
Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Il focus Ires sull’economia ci dice che non possiamo immaginare una Toscana senza manifattura, che deve rappresentare un traino dell’economia e del lavoro di maggior qualità. La Gkn, le acciaierie di Piombino, prima la Bekaert: c’è l’esigenza di un passo avanti sulla legislazione circa le multinazionali, non possono venire a usare il nostro territorio e poi andarsene lasciando danni sociali enormi. E poi occorrono politiche industriali e investimenti che il Governo deve mettere in campo sulla questione della transizione ecologica, specialmente nel settore automotive che in questo momento lancia segnali di sofferenza. Altro fronte preoccupante è quello su Mps: serve, col coinvolgimento del sindacato, una soluzione che non disperda il ruolo che storicamente quell’istituto ha avuto non solo per lo sviluppo del territorio senese ma di tutta la regione, contro ogni spezzatino e a difesa dell’occupazione. Dobbiamo avere in testa per la Toscana l’obiettivo ridurre le diseguaglianze territoriali e siamo pronti rilanciare con forza una grande vertenza sulla manifattura e sul lavoro manifatturiero. In tal senso, può essere giusta la strada indicata da Eugenio Giani di chiedere un tavolo toscano all’esecutivo. Anche perché la Toscana ha una sua specificità in questa crisi”.
Gianfranco Francese (presidente Ires Toscana): “C’è una grande emergenza lavoro dentro la crisi determinata dalla pandemia. I numeri parlano chiaro ed i rischi di inediti fenomeni di disoccupazione di massa aumentano, malgrado il limite imposto dal blocco dei licenziamenti che è terminato – in modo pressoché generalizzato – il 30 giugno scorso, che ha colpito in maniera pesante le donne e le persone più giovani. E siamo in grado di registrare statisticamente nei primi mesi di quest’anno un netto, previsto, rimbalzo positivo del Pil che pone la Toscana in condizione di recuperare entro il 2024 i livelli di Pil pro capite del 2008, sperando in buoni risultati su Pnrr e Next Generation Eu. Va tuttavia sottolineato che ciò non si ripercuoterà automaticamente sulla creazione di posti di lavoro. Un quadro fortemente critico in cui l’andamento dei consumi delle famiglie (-11,7%) e degli investimenti fissi (-9,1%) nel 2020 rispecchiano insieme un atteggiamento di profonda cautela sia dei cittadini che delle imprese nel considerare in via di superamento la crisi pandemica. Importanti per la Toscana sono i dati di ripresa dell’export regionale, che vanno però letti registrando l’indebolimento del settore moda uno dei settori industriali strategici insieme anche alla filiera legno e carta, alla gomma e plastica ed anche all’alimentare, solo parzialmente compensato dall’agricoltura. In sintesi, un anno dopo l’esplodere della pandemia, e pur in presenza della fondamentale risorsa vaccinale, siamo ancora ben lungi dal dichiarare chiusa l’emergenza sanitaria. Ora più che mai dobbiamo dire che senza occupazione stabile e di qualità non c’è possibilità di ripresa e di nuovo sviluppo. La Toscana dovrebbe tornare ad essere un modello di coesione sociale ed economica”
Fabrizio Del Bimbo
TuttaToscana
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