mercoledì 29 aprile 2015

EUROPE IS A REGION OF THE EARTH



 
Mostra collettiva per la Terza Edizione del Festival d’Europa 
Dal 6 al 16 maggio presso Multiverso
via del Campo d’Arrigo 42 rosso, Firenze
Vernissage 6 maggio h. 18:30 
III Edizione del Festival d’Europa una mostra collettiva in cui gli artisti si confronteranno sul concetto di Europa e dell’essere cittadini europei. La tematica verrà affrontata nella sua accezione più ampia, utilizzando differenti forme artistiche, dalla pittura alla fotografia, dal disegno all’illustrazione.
Quindi che cos’è l’Europa? Uno dei continenti più piccoli eppure tra i più popolati i cui confini naturali sono in gran parte costituiti dal mare, la cui storia e cultura hanno influenzato tutto il mondo. Ma è anche la leggendaria bellissima fanciulla amata da Zeus, da lui rapita e dalla quale ebbe tre figli. E’ l’impero di Carlo Magno, l’illuminismo francese, è terra di diritti e di moneta unica. Sogno migratorio per tanti, luogo di vacanze per altri.
Da qualsiasi prospettiva gli artisti muoveranno le loro riflessioni, una certezza li accomuna: l’Europa è una regione della Terra.
 
Il Festival d’Europa è manifestazione di rilievo internazionale promossa dalle maggiori istituzioni europee, nazionali e regionali e nasce con l’obiettivo di incoraggiare e sostenere la partecipazione democratica dei cittadini dell'Unione Europea. Il Festival prevede un ricco programma di mostre, spettacoli, concerti, dibattiti, workshop, installazioni e si snoderà per le vie della città.
DAY ONE è un’Associazione Culturale fiorentina che dal 2010 organizza eventi artistici multi disciplinari. La sua mission è quella di coinvolgere e far collaborare artisti internazionali con le strutture espositive e ricettive del territorio, quindi realizzare iniziative innovative basate sull’integrazione tra cultura e turismo, tra arte e territorio. Specializzata nell’ideazione e produzione di format culturali, organizza annualmente il “Contemporary Visions”, festival internazionale di linguaggi contemporanei, la rassegna d’arte contemporanea africana “Giugno d’Africa” in collaborazione con la Onlus Solid Rock Association del Ghana e la rassegna d’arte contemporanea filippina “MODERN DIASPORA” in collaborazione con il gruppo artistico filippino “Kulay”.
Del Bimbo Fabrizio



martedì 14 aprile 2015

Mostra di Stefano Alinari all'iAccademia delle Arti del Disegno di Firenze,

 


Presso l'’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, il prossimo 16 aprile 2015 alle ore 17.00 ospita i disegni-progetti ed i gioielli del Maestro orafo Stefano Alinari che hanno illustrato i 12 racconti di Alessandro Ubertazzi, Professore Ordinario di Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze ed autore del libro intitolato “Dodici esseri fantastici che ho incontrato”.
Il volume è stato ispirato proprio da Stefano Alinari che aveva chiesto al nostro professore “qualche riferimento originale per una sua nuova collezione di gioielli da mostrare al pubblico durante una serie di esposizioni che si sarebbero realizzate in Italia ed all’Estero”.
Alessandro Ubertazzi afferma di aver subito pensato alle figure mitologiche che l’avevano fatto riflettere e fantasticare sin da quando era ragazzo e continua dicendo che ha voluto raccontare così “dodici incontri speciali che, fra le righe, alludessero anche a stati d’animo originali e complessi e contenessero ciascuno indicazioni materiche e cromatiche quali sarebbero occorse a scatenare la già spigliata immaginazione di Alinari. Essi sarebbero serviti anche per sostenere la sua propensione a ibridare materiali preziosi o rari con altri tecnologici e persino provocatori”.
Stefano Alinari è un artista di solida formazione orafa iniziata a Firenze all’Istituto d’Arte di Porta Romana e maturata poi sotto la guida di validi maestri. Nel 1988 è pronto ad aprire in via San Zanobi, n. 24/r una sua bottega dove sviluppare la propria ricerca artistica “votata alla Bellezza” ed incontrare artisti e letterati in un luogo che è divenuto vivace ed operoso centro culturale.
In questo laboratorio nascono preziosi gioielli, pezzi unici incentrati sulla frammentazione asimmetrica degli elementi assemblati in un insieme armonico originale che testimonia un’unità concettuale e progettuale. L’artista riesce ad “agglomerare”, come lui stesso dice, materiali, elementi formali ed estetici diversi: nella sua opera si ritrovano richiami e citazioni afferenti alle più disparate discipline e culture europee ed esotiche che confluiscono in opere ricche di significati espliciti o spesso occulti che ordinano la sua fervida, e spesso caotica, immaginazione. I suoi modelli unici ed irripetibili nascono dal desiderio e dalla personalità di chi li indossa, riproducendo nell’oggetto la sensazione del ricordo e del futuro; è per questo che i gioielli “Alinari” non sono mai uguali, cosi come le persone e le esperienze della vita, si muovono realmente girando su se stessi oppure occupando in maniera scultorea lo spazio.
Al Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, nella sezione del Gioiello Contemporaneo, dal 2007, in un’esposizione permanente si ammirano tre dei suoi gioielli: la collana polimaterica con pendente Eco, costruita secondo uno schema asimmetrico intorno ad una testa femminile in bronzo raffigurante Eco, la ninfa dei boschi e delle sorgenti; gli orecchini Barbara, realizzati in oro grigio patinato, bronzo, brillanti, tormalina rossa e tormaline sfaccettate; il bracciale Eco nel quale l’artista recupera una moneta aurea della Repubblica Magiara ed una moneta romana d’epoca imperiale, conferendo a questi elementi il potere di evocare concetti di storia e di tempo. Iniziative di grande valore artistico e culturale come questa promossa dall’Accademia delle Arti del Disegno e che vede protagonisti i preziosi gioielli realizzati da Stefano Alinari, si articolano in piena conformità alla secolare tradizione dell’Accademia delle Arti del Disegno che da sempre incoraggia e promuove quegli studi e manifestazioni in grado di favorire quanto sia di interesse artistico e storico ed afferisca ai beni culturali materiali e immateriali quali testimonianze aventi valore di civiltà. L’intento sottile dell’Accademia delle Arti del Disegno è quello di mantenere vivo e incarnare in ogni tempo “l’archetipo del bello” attraverso le eccellenze in campo artistico e scientifico.
Il volume sarà presentato da Cristina Acidini, già Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Ornella Casazza, già Direttrice del Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, Laura Felici, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo artistico di Porta Romana.
Introdurrà Luigi Zangheri, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno.
Saranno presenti l’autore, Alessandro Ubertazzi e il Maestro orafo Stefano Alinari.
Seguirà la visita alla mostra dei disegni-progetti e dei 15 gioielli realizzati da Stefano Alinari e raccolti in tre splendide vetrine.
La mostra si inaugura il 16 aprile 2015 alle ore 17.00 e sarà visibile fino al 29 aprile 2015
 Del Bimbo Fabrizio





sabato 11 aprile 2015

Opening delle mostre al Middle East in Florence

Opening delle mostre “Everyday Middle East” e “Finding the Middle East in Florence”
Dall’Iraq “In the sands of Babylon”
il docu-film vincitore del festival di Abu-Dhabi
Al Middle East Now Tarzan & Arab, gli enfant terrible del cinema palestinese
Dibattito su Isis e disinformazione con il giornalista dell’Indipendent Patrick Cockburn
La storia di Ibrahim, soldato iracheno rinchiuso per errore nelle prigioni di Saddam Hussein e la vicenda incredibile dei due registi palestinesi Tarzan & Arab saranno protagoniste dei due film presentati in anteprima italiana durante quarta giornata di Middle East Now domani, sabato 11 aprile 2015. Con “In the sands of Babylon” (cinema Odeon, ore 20.45), struggente docu-film tra passato e presente vincitore del festival di Abu-Dhabi, il regista Mohammed Al-Djaradji rivisita uno dei momenti più tragici della storia irachena. Guerra del Golfo, 1991: un soldato iracheno in fuga dal Kuwait viene catturato come traditore dalle Guardie di Saddam Hussein e incarcerato. Nel 2013, attraverso le testimonianze di tre sopravvissuti alla prigionia, le verità sulla sua sorte iniziano a riaffiorare (alla presenza del regista, introdurrà Cecilia della Negra – giornalista di Osservatorio Iraq). “Tarzan and Arab” (cinema Odeon, ore 17.00) di Paul Fisher, racconta la storia degli eclettici gemelli che dopo essere cresciuti in una Gaza senza sale cinematografiche, da adulti iniziano a girare film di successo, diventando le nuove promesse del cinema made in Palestina, debuttando a Cannes nel 2013. Prima del film il corto “With Premeditation”, uno degli ultimi lavori del duo artistico palestinese (alla presenza di Tarzan e Arab e del produttore Rashid Abdelhamid).
Presso ETRA – Galleria Studio Tommasi (via della Pergola 57) alle 18.00 inaugureranno le mostre “Everyday Middle East” e “Finding the Middle East in Florence”, due dei progetti speciali di questa edizione del festival. “Everyday Middle East”, presenterà una selezione di 60 scatti fotografici tratti dall’omonimo progetto di reportage nato su Instagram e lanciato da un network di fotografi che lavorano in Medio Oriente e Nord Africa. Condividendo le immagini dalla loro vita quotidiana, i reporter di “Everyday Middle East” cercano di ridefinire la rappresentazione visiva del Medio Oriente, presentando una visione quanto più realistica della vita di tutti i giorni in quest’area del mondo, lavorando contro gli stereotipi e i pregiudizi visivi che dominano giornali e tv. L’illustrazione sarà invece protagonista di “Finding the ”, una personale del giovane artista del Bahrain Nasser Al Zayani, che durante una residenza a Firenze ha registrato in bellissime immagini sul suo sketchbook tutte le tracce del Medio Oriente che è riuscito a trovare in città (ingresso gratuito, le mostre rimarranno aperte fino all’11 maggio, orari: lu/sab 15.30/19.30).
Al cinema Odeon le proiezioni partiranno alle 15.00 con l’anteprima italiana di “Private Revolutions: Young, Female, Egyptians” (Egitto, Austria, 2014, 98’), documentario di Alexandra Schneider sul coraggio di quattro giovani donne egiziane e sulla loro quotidiana lotta per la giustizia e l’uguaglianza di genere (alla presenza della regista, introdurrà la giornalista e documentarista Emanuela Gasbarroni). In apertura il corto “Maternity Leave” (Israele, 2014, 7’) di Moran Ifergan (anteprima italiana). Alle 17.00 si continua con “Tarzan and Arab” (Palestina, UK, 2014, 40’) di Paul Fischer e “With Premeditation” (Palestina, 2014, 5’) di Tarzan & Arab, e alle 18.00 focus sulla Siria con “From my Syrian Room” (Siria, Francia, Germania, Libano, Qatar, 2014, 70’) di Hazem Alhamwi, che attraverso i ricordi del regista racconta il potente desiderio di libertà di un’intera nazione (anteprima italiana). Alle 20.45 sarà proiettato “In the sands of Babylon” (iraq, UK, 2013, 92’) di Mohammed Al-Daradji e alle 22.45 chiuderà la serata il film che l’Afghanistan ha candidato agli Oscar 2015: “A few cubic meters of love” (Afghanistan, Iran, 2014, 90’) di Jamshid Mahmoudi. Nella periferia di Tehran, una piccola fabbrica dà lavoro illegalmente ai rifugiati afgani, che con le loro famiglie vivono in vecchi container e sistemazioni di fortuna. Saber, un giovane operaio iraniano, s’incontra di nascosto con Marona, figlia dell’afgano Abdolsalam. Tra i due scoppia un’innocente storia d’amore: ma il destino di questa coppia di Romeo e Giulietta afgani sarà difficile da prevedere (anteprima italiana, presenta Felicetta ferraro, curatrice della sezione Afghanistan).
Eventi collaterali a ingresso gratuito:
Al cinema Odeon alle 19.30 Il punto delle 19.30, l’appuntamento giornaliero con approfondimenti e dibattiti sui temi caldi legati al Medio Oriente. In un incontro dal titolo “L’Isis, il grande gioco della disinformazione”, Olivier Roy (European University Institute) si confronterà con Patrick Cockburn (scrittore e giornalista per The Indipendent), autore di “L’ascesa dello stato islamico. Isis, il ritorno del jihadismo”.
I luoghi del festival:
Cinema Odeon, piazza Strozzi, Firenze / T. 055.214068
Cinema Stensen, viale Don Minzoni 25/c / T. 055.576551
Galleria Etra – Studio Tommasi, via della Pergola 57
Auditorium Flog, via Michele Mercati 24/b / T. 055.487145
Info: www.middleastnow.itinfo@middleastnow.it – T. +39 338.9868969 
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 10 aprile 2015

E' il Marocco protagonista della III giornata di Middle East Now



Questa sera è il Marocco Night, con degustazione in sala e proiezione, il concerto di The Narcicyst, nome di punta dell’Arab hip hop, e l’anteprima italiana di “The Valley”, l’ultimo film del regista libanese Ghassan Salhab: saranno questi alcuni degli eventi speciali della terza giornata di Middle East Now domani, venerdì 10 aprile. Alle 20.45 al cinema Odeon sarà presentato“The Narrow Frame of Midnight” della regista Tala Hadid, storia di Aicha, orfana caduta nelle mani di un piccolo criminale deciso a venderla in Europa, Zacaria, scrittore metà marocchino e metà iracheno in cerca del fratello fuggito con un gruppo di fondamentalisti e Judith, ex compagna di Zacaria: tre destini che si incrociano in un viaggio tra sogno e incubo attraverso Marocco, Istanbul e le pianure del Kurdistan. Prima del film in sala saranno serviti assaggi di specialità culinarie marocchine. La serata è organizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Regno del Marocco (prezzo della degustazione incluso nel biglietto del cinema). 
Da segnalare anche il “Frikkettonica Middle East Party”, che a partire dalle 22.30 porterà sul palco dell’Auditorium Flog (via Mercati 24/b) The Narcicyst, musicista, performer e artista politico di origini irachene per la prima volta in concerto in Italia. Musicista eclettico che con le sue performance denuncia le assurdità del mondo dopo l’11 settembre, The Narcicyst si esibirà in uno show tra musica e immagini inseme a Sundus Abdul Hadi, pittrice e artista multimediale anche lei di origini irachene. Ad accompagnarlo nella line-up in apertura ci sarà il soul e l’hip hop di Dre Love & The Band, e in chiusura i ritmi trascinanti di Shantel, dj e produttore tedesco, re del beat box che mescola balkan beat a influenze turche e mediorientali. Il ricavato della serata sarà devoluto a sostegno dei progetti di Oxfam per i profughi siriani. Evento organizzato con Oxfam Italia e in collaborazione con Music Pool/Network Sonoro, La Scena Muta e Gold (intero: 12€, ridotto con biglietto cinema: 10€ / prevendita Boxoffice, Ticketone).
Al cinema Stensen alle 21.00 l’anteprima italiana di “The Valley”, l’ultimo magistrale film di Ghassan Salhab, acclamato autore del cinema libanese. Dopo un incidente su un’isolata strada di montagna un uomo di mezza età perde la memoria. Ancora sanguinante e sotto shock, incontra un gruppo di persone con la macchina guasta e dà loro una mano a farla ripartire. Questi personaggi misteriosi lo porteranno nella grande tenuta che possiedono nella valle della Bekaa, luogo in cui si pratica l’agricoltura ma anche traffici illegali, e che forse il protagonista non lascerà mai più... Miglior Film al festival di Abu Dhabi, per un dramma interiore sull’instabilità e la complessità del Libano di oggi.
Al cinema Odeon le proiezioni partiranno alle 15.00 con i cortometraggi di Window on UAE, il focus cinematografico sugli Emirati Arabi. Si comincia con “Feeding 500” (AEU, 2013, 20’) di Rafed Al Harth, sulla difficile vita die gatti randagi negli Emirati, si continua con “The Neighbour” (EAU, 2013, 18’) di Nayla Al Khaja, storia di una vita lasciata alle spalle e di nuovi legami (anteprima italiana), poi “The Journey” (EAU, 2012, 15’) di Hana Makki, sogni e speranze di due immigrati negli Emirati condivisi durante una corsa in taxi (anteprima italiana alla presenza della regista), e infine “Freej” (EAU, 2013, 19’) di Mohammed Saeed Harib, le storie di quattro nonnine beduine che a Dubai cercano di vivere una vita tranquilla nonostante siano circondate da una città in continua espansione (anteprima internazionale).
Alle 16.30 lo schermo sarà dedicato al cinema israeliano, con l’anteprima nazionale di “Turning Thirteen. An Unusial Bar Mitzvah Film” (Israele, 2013, 58’), documentario in cui la regista Dana Idsis segue i preparativi per il Bar Mitzvah – il momento in cui il bambino ebreo raggiunge l’età della maturità – del suo fratellino autistico. Prima del film il corto d’animazione “Shouk” (Israele, 2014, 18’) di Dotan Moreno (anteprima italiana).
Alle 18.00 spazio al Nord Africa con “10949 Women” (Algeria, Francia, 2014, 75’), film intimo e intenso, vincitore del premio per il miglior documentario al Festival di Algeri, che riporta l’incontro della regista Nassima Guessoum con Nassima Hablal, un’eroina della rivoluzione algerina ormai dimenticata che le racconterà le sue vicende di donna in guerra, ricostruendo così anche una parte di storia dell’Algeria (anteprima italiana alla presenza della regista). In apertura il cortometraggio “Land of Men” (Libia, UK, 2014, 4’) di Kelly Ali, sulla condizione delle donne libiche dopo la rivoluzione (anteprima nazionale).
Alle 22.30, dopo la Marocco Night, chiude la serata la proiezione in anteprima italiana di “This is my Land” (Francia, Israele, 2014, 90’) il documentario di Tamara Erde che, seguendo diversi insegnanti israeliani e palestinesi nel corso di un anno scolastico, analizza le conseguenze profonde che il conflitto israeliano-palestinese trasmette alle nuove generazioni.
Al cinema Stensen si parte alle 18.00 con l’omaggio a Simin Mohtamed Arya. Per l’occasione sarà proiettato “Once Upon a Time, Cinema” (Iran, 1992, 90’), opera pluripremiata che ha spalancato all’attrice le porte della notorietà internazionale. Primo film che il regista Moshen Makhmalbaf ha dedicato alla storia del cinema iraniano, la pellicola racconta l’avventura dell’introduzione del cinema alla corte Qajar. Un racconto fantastico, che mette in luce la forza del cinema contro il dispotismo. Dopo la proiezione Simin Mothamed Arya incontrerà il pubblico. Prima del film, il corto in anteprima italiana “Angelus Novus” (Afghanistan, Paesi Bassi, UK, 2015, 25’) di Aboozar Amini, su due piccoli rifugiati afghani in Turchia. Alle 21.00 “The Valley” (Libano, Francia, Germania, Qatar, EAU, 2014, 135’) di Ghassan Salhab.
Eventi collaterali a ingresso gratuito:
Al cinema Odeon alle 19.30 Il punto delle 19.30, l’appuntamento giornaliero con approfondimenti e dibattiti durante il quale Maurizio Memoli (Università di Cagliari), Francesca Governa (Politecnico di Torino), Claudio Jampaglia (Prospekt) presenteranno un web-documentario sui luoghi simbolici della Rivoluzione dei Gelsomini.
Prevendita e acquisto online su www.quellidellacompagnia.it
I luoghi del festival:
Cinema Odeon, piazza Strozzi, Firenze / T. 055.214068
Cinema Stensen, viale Don Minzoni 25/c / T. 055.576551
Galleria Etra – Studio Tommasi, via della Pergola 57
Auditorium Flog, via Michele Mercati 24/b / T. 055.487145
Info: www.middleastnow.itinfo@middleastnow.it – T. +39 338.9868969
IDel Bimbo Fabrizio


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