lunedì 19 dicembre 2022

Cinema, il 26 gennaio apre l’Astra in piazza Beccaria

 

Di proprietà di Banca Cambiano la nuova sala polifunzionale sarà gestita da Prg e Stensen


 

Foto di Nicoletta Curradi 


Riapre il cinema Astra in piazza Beccaria a Firenze e sarà attivo sette giorni su sette, mattina compresa. Dopo nove anni dalla chiusura, avvenuta nel 2014, nascerà il nuovo cinema Astra, che sarà inaugurato al pubblico il 26 gennaio 2023.


Il cinema è situato a due passi dal quartiere di Sant’Ambrogio e dai Lungarni, si affaccia su Piazza Beccaria, ed è facilmente raggiungibile dai viali di circonvallazione.


É di proprietà di Banca Cambiano, che avrà accanto una propria filiale. La gestione e programmazione è affidata a Prg e a Fondazione Stensen.


Il progetto della struttura, completamente rinnovata e modificata rispetto agli spazi precedenti, è stato realizzato dallo studio di architettura Archea di Firenze. La riapertura del cinema è stata resa possibile in virtù del regolamento urbanistico del Comune che prevede un riutilizzo a fini culturali delle sale cittadine dismesse. 



La sala cinematografica, di forma quadrata, ospiterà circa cento posti e avrà uno schermo di otto metri. Oltre che cinema sarà uno spazio polifunzionale, funzionante sette giorni su sette, aperto anche in estate. Il cinema sarà aperto dalla mattina alla sera, con una programmazione che spazierà dai titoli d’essai ai grandi film in lingua originale, dai classici del cinema ai documentari, con eventi dedicati ad autori italiani e stranieri. Un modello eclettico sempre più necessario alla sopravvivenza delle sale cinematografiche, che si adattano a pubblici con esigenze e gusti diversi. Oltre a questo, ci saranno incontri, convegni, conferenze, presentazioni di libri, momenti di confronto sulle tematiche di attualità e poi piccoli concerti, spettacoli, performance che conferiranno al nuovo cinema Astra una sua specifica identità culturale.  
Particolarità della sala è un avanzato sistema di sedute a scomparsa, grazie al quale le poltrone possono scomparire sotto il pavimento, lasciando la sala libera di adattarsi a ospitare eventi che non necessitino di sedute, rimodulandosi in base alle esigenze.


Una lunga storia, quella del cinema di piazza Beccaria. Nato negli anni Venti del secolo scorso col nome Metropolitan, poi diventato Alhambra, venne ristrutturato negli anni Ottanta dalla famiglia Germani e prese il nome di Astra 2, sulla scia del già esistente cinema Astra in via de’ Cerretani. L’ultimo passaggio di proprietà nel 2017 dalla famiglia Germani a Banca Cambiano. Una storica sala cinematografica punto di riferimento tra i cinema fiorentini, con eventi che in molti ancora ricordano, dall’anteprima di Johnny Stecchino con Roberto Benigni a quella de L’ultimo bacio con tutto il cast. 


Foto di Marco Borrelli


“Siamo convinti che questo cinema diventerà un nuovo spazio vivace e polifunzionale per la città e sarà apprezzato dai fiorentini - ha detto Michele Crocchiola, direttore della Fondazione Stensen, che gestirà la sala insieme a Prg - L’esperienza cinematografica ha bisogno di spazi nuovi, flessibili, aperti e accoglienti, per venire incontro alle nuove abitudini del pubblico e offrire una multiprogrammazione variegata. Sarà una grande opportunità di ampliamento delle proprie attività anche per il cinema Stensen, per tutti i suoi dipendenti, collaboratori e operatori, dopo esserci messi alla prova con le nostre esperienze estive nelle arene cittadine. Ringraziamo Banca Cambiano per la fiducia nell’affidarci la gestione e la collaborazione dimostrata nei nostri confronti, che siamo certi ripagheremo al meglio”.

Info www.astrafirenze.it e sulla pagina Instagram “Cinema Astra Firenze”


Fabrizio Del Bimbo 

No women no panel, una firma importante a Firenze

 




Città Metropolitana di Firenze

"No Women No Panel - Senza donne non se ne parla". Intesa Metrocittà Firenze, Rai e Università

Approvata dal Consiglio della Città Metropolitana di Firenze su prospota della consigliera delegata alle Pari opportunità Angela Bagni


Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato all'unanimità la stipula di un protocollo d’intesa di durata triennale per una collaborazione integrata con Rai Radiotelevisione italiana S.p.A. e Università degli Studi di irenze per l’attuazione della campagna “No Women No Panel - Senza donne non se ne parla”, condividendo i valori ispiratori del progetto che ha condotto alla redazione e sottoscrizione del Memorandum of Understanding “No Women No Panel – Senza Donne Non Se Ne Parla”.

Gli obiettivi sono stati illustrati da Angela Bagni, consigliera delegata alle Pari Opportunit: promuovere una partecipazione equilibrata e plurale di donne e uomini negli eventi di comunicazione, garantendo l’allestimento di panel in cui entrambi i sessi siano rappresentati in misura quanto più possibile paritaria; diffondere modelli e messaggi comunicativi; promuovere il principio di uguale rappresentanza fra i sessi, garantendo parità di accesso e intervento negli spazi informativi o di comunicazione; rispetto della dignità personale, culturale e professionale della donna, e della sua specificità, competenza e identità; valorizzare una rappresentazione reale e non stereotipata della molteplicità di ruoli assunti dalle donne nella società; utilizzare, nell’elaborazione dei testi e nella scelta delle immagini, un linguaggio inclusivo, non sessista e non stereotipato.

L'intesa è stata stipulata lunedì 19 dicembre in Palazzo Medici Riccardi dal Sindaco Dario Nardella, dalla Presidente della Rai Marinella Soldi e dalla Rettrice Udell'niversità degli Studi di Firenze Alessandra Petrucci.


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo 

sabato 17 dicembre 2022

Doria 1905 a Pitti Uomo 103

 PITTI IMMAGINE UOMO 103

10-13 gennaio 2023

Padiglione Centrale - Salone M

Piano Inferiore

Stand 30




ON THE ROAD TO DORIA


“Oltre le strade sfavillanti c’era il buio, e oltre il buio il West. Dovevo andare “


Jack Kerouac


FW23/24


Riscrivere lo stile per sottrarne l’eccesso. Interpretare un nuovo “formale” per renderlo autentico. Questo è il pay-off della nuova collezione Doria 1905


La strada è la fonte di ispirazione, narra i sentieri del tempo. Rievoca il West ma anche le strade della Beat generation e del rock, fino a diventare manifesto e simbolo dell’evoluzione, delle trasformazioni. Narra del viaggio come stile, della sua essenza, del modo di indossare un cappello come compagno di avventure. 


Purezza e semplicità, caratteristiche necessarie e attuali come non mai, vengono interpretate con un tratto fresco, pulito, mai banale. Raindrops, la capsule dedicata all’acqua e al freddo, è essenziale complemento per i viaggiatori avventurosi. Realizzata in tessuti bomber o extra-light, si arricchisce di nuance di grigio e azzurro denim, strizzando l’occhio agli anni ’60 e al gusto Mods che ha fatto dei capi “pioggia” un vero e proprio must have, da sempre interpretato da Doria nelle sue varie sfumature. Nella collezione Toodoria viene proiettata la vera essenza di Doria, la sua anima. Si colgono in essa tutti i volti del brand, un po’ pirati, un po’ gauchos, i pionieri delle strade. Total black, con dettagli in metallo, Toodoria racconta di stagione in stagione l’anima rock del brand. Una narrazione in “bianco&nero” che trova la sua massima espressione nel modello “Federico”, iconico capo che racchiude in sé una storia. Ideato per interpretare lo stile di Federico Poggipollini, alias “Capitan Fede”, musicista e chitarrista, protagonista in primo piano della scena rock italiana. Il cappello “Federico” è la sintesi di Doria, delle sue origini celebrate sin dalla prima collezione con il jewish hat, coniugate con i particolari che raccontano il rock. Il Nero, il colore dark per eccellenza, il Negroamaro di Doria, i tipici componenti di un cappello “Jewish” che si fondono con quelli del rock come le corde della chitarra, compagna inseparabile di Federico, e il metallo.


Nicoletta Curradi 

Fabrizio Del Bimbo 



martedì 13 dicembre 2022

Coin torna nel centro storico di Firenze alla Loggia del Grano


Tante novità per un’esperienza di shopping ancora più completa e coinvolgente 





Dopo poco meno di un anno dalla chiusura dello storico punto vendita di via del Calzaiuoli, Coin ritorna 

nel centro storico di Firenze, in una delle location più strategiche ed esclusive della città - di proprietà della Camera di Commercio di Firenze: a pochi passi dalla Galleria degli Uffizi, apre il 14 dicembre a partire dalle 11:00, il nuovo negozio della più diffusa catena di department store in Italia, con tante idee per lo shopping natalizio. 

Con l’obiettivo di rispondere al meglio alle nuove esigenze di shopping del pubblico, lo store – con una superficie di oltre 2000mq, distribuita su 6 piani – si caratterizza per una proposta sempre più ricca e accurata, e per concept innovativi che Coin porta per la prima volta in Toscana, come Beauty Innovation. 


Al piano terra grande spazio a esperienzialità e convivialità, con l’area ristorazione – con dehor sulla Loggia – curata da “Menchetti dal 1948”, da tre generazioni fornai nel cuore della Toscana, che  proporranno le loro eccellenze: pizza alla pala, pane, dolci e sfiziosi pranzi e aperitivi. Presenti poi i corner personalizzati – per una shopping experience immersiva – di brand beauty trendy come Mac, Kiehl’s, Rituals e Teaology, oltre a quelli de Il Papiro, con la sua carta artigianale fiorentina decorata a mano e lavorata con tecniche del XVII secolo, e dei marchi di gioielli e bijoux Maison Gioielli e Le Carose. 

Infine uno spazio dedicato a Raze, e al suo innovativo trattamento a lunga durata basato sulla fotocatalisi per rendere le superfici autoigienizzanti e purificare l’aria circostante: proprio con questo, nei giorni precedenti all’apertura, il negozio è stato trattato con l’obiettivo di garantire i più alti standard di sicurezza e salubrità degli ambienti. 




Al primo piano spazio al mondo beauty, dove spicca il nuovo format Beauty Innovation, con una ricca selezione di brand di tendenza, green e sostenibili, come Erborian, Biancamore, Purophi, Elemis e i due brand toscani Poesia 21 e Biofficina Toscana, ad esaltare le peculiarità del territorio e dei prodotti a km 0. Non solo prodotti, però, ma anche servizi, come da paradigma Coin: il nuovo concept ospiterà, infatti, anche una esclusiva beauty room, dove potersi lasciare guidare nelle proprie scelte da consulenti di bellezza ed esperti. 

Presenti poi i più importanti luxury brand skincare, make-up e fragranze come Acqua di Parma, Bulgari, Versace, Ferragamo, Trussardi, Gucci, Giorgio Armani, Chanel, Dior, Guerlain, Shiseido e Lancôme, oltre all’expertise Made in Italy di Diego Dalla Palma e Collistar. 

Secondo e terzo piano ospiteranno invece le proposte uomo e donna, con un brand mix ricco di marchi iconici che spaziano dal mondo contemporary come Zadig&Voltaire, Chiara Ferragni, American Vintage e BA&SH a quello denim con Levi’s, Replay, GAP, Pepe Jeans, CK Jeans, Tommy Denim, Armani AX, Navigare e Avirex. Presente poi una ricca selezione di marchi in cui tradizione e innovazione si fondono in nome di una costante cura dei dettagli, come Stefanel, Lauren by Ralph Lauren, I Blues, Boglioli, Tonello e Siviglia. 

Gli spazi uomo al terzo piano ospiteranno inoltre i corner dedicati alle macchine fotografiche e ai device di Polaroid e alla tecnologia per lo sport di Polar. 

Il mezzanino al quarto piano sarà dedicato all’intimo donna – con un’ampia selezione di proposte come Emporio Armani, Chantelle e Passionata – e al mondo bambino, con Petit Bateau, GAP, Jeckerson e North Sails. 

Il quinto piano sarà infine la casa dell’home decoration, con i tanti prodotti di Coincasa, il brand Coin che dal 1962 interpreta con le sue collezioni il gusto italiano del vivere e dell’abitare con creatività e passione. Grazie ad un’accurata selezione di stili e novità da tutto il mondo, l’assortimento spazierà in tutte le categorie, dalle profumazioni ed esperienze sensoriali di Yankee Candle, WoodWick e Millefiori Milano, al design d’interni di Alessi, Tuscan Cottage e Zafferano, con le sue soluzioni di illuminazione portatili capaci di coniugare funzionalità ed estetica made in Italy. Presenti, inoltre, le macchine per il gelato home made di TooA, le proposte di decorazione di EDG Enzo de Gasperi, le profumazioni per l’ambiente made in Florence di Logevy 1965, le proposte di illuminazione de I Viaggi di Elio, fino ai terrari di Flor Maison, le borracce sostenibili di 24 Bottles, i prodotti tech a supporto della quotidianità di See Alto e la stationery ricercata e di qualità di SayPaper. A completare i brand del dormir bene DaunenStep e Dalfilo. 


Le vetrine dello store ospitano una videoinstallazione realizzata con l’utilizzo di barre led in alta definizione, allestite in modo tale da dare ai passanti una percezione cinetica. 




COIN SpA 

Coin, la più diffusa catena di department store in Italia, è presente su tutto il territorio nazionale, all’interno 

dei più importanti centri storici e nelle principali vie dello shopping, con 37 negozi diretti e 102 store a insegna Coincasa tra Italia ed estero. Con un fatturato di vendite al cliente di circa 440 milioni sotto insegna, conta 30 

milioni di visitatori e 9 milioni di scontrini emessi, un portfolio di più di 1000 brand e una superficie di vendita di circa 110.000 mq a cui si aggiunge il marketplace Coin.it. Sotto l'insegna Coin Excelsior, il brand include i premium contemporary department store di Roma Cola di Rienzo, Milano CityLife Shopping District, Milano Corso Vercelli e Trieste Corso Italia. Relazioni Esterne Coin Community, Strategic Communications Advisers .


Fabrizio Del Bimbo 


martedì 6 dicembre 2022

Al Teatro della Pergola la prima nazionale de L'interpretazione dei sogni di Stefano Massini

 14 – 18 dicembre | Teatro della Pergola, Firenze Prima Nazionale


(mercoledì, venerdì, sabato, ore 21; giovedì, ore 19; domenica, ore 16)




Stefano Massini in


L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI


liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Sigmund Freud


scene Marco Rossi


luci Alfredo Piras


immagini Walter Sardonini


musiche Enrico Fink


eseguite da


Rachele Innocenti violino 


Damiano Terzoni chitarre 


Saverio Zacchei trombone e tastiere


contributo in voce e video Luisa Cattaneo


maschere e costumi Elena Bianchini


produzione Teatro della Toscana, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro di Roma


in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano / Teatro d’Europa


Stefano Massini debutta in prima nazionale e apre la stagione 2022/2023 del Teatro della Pergola di Firenze con L’interpretazione dei sogni dal 14 al 18 dicembre.


Lo spettacolo, liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Sigmund Freud, prodotto da Teatro della Toscana, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro di Roma, in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano / Teatro d’Europa vede Massini mettere il suo estro di narratore al servizio di un impressionante catalogo umano: fra le scene di Marco Rossi, le luci di Alfredo Piras, le immagini di Walter Sardonini, le musiche Enrico Fink eseguite da Rachele Innocenti al violino, Damiano Terzoni alle chitarre, Saverio Zacchei al trombone e tastiere,  il contributo in voce e video di Luisa Cattaneo, le maschere e i costumi di Elena Bianchini, sulla scena prende forma un variopinto mosaico di personaggi che, narrando i propri sogni, compongono una sinfonia di visioni e di possibili interpretazioni, in cui il pubblico si riconosce e ritrova.

Il debutto di Stefano Massini alla Pergola coincide con l’inaugurazione del palcoscenico della Sala Grande del Teatro dopo l’imponente piano di riqualificazione statica e sismica degli ultimi mesi, per un investimento di oltre 2,5 milioni di euro con 70 maestranze impiegate per una riqualificazione complessiva del Teatro durata 10 anni, dal suo passaggio al Comune di Firenze a oggi. Lavori che ne hanno fatto una “casa dei sogni” ancora più solida e attenta ai bisogni di tutti e di ciascuno.


 


Prima che a Firenze, L’interpretazione dei sogni è in anteprima al Teatro Era di Pontedera il 10 e l’11 dicembre.


Stefano Massini porta a compimento il suo decennale lavoro su L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud, iniziato nel 2008 e costellato di prestigiose occasioni pubbliche, compresa la tappa intermedia del romanzo di grande successo pubblicato da Mondadori nel 2017 e tradotto in più lingue. Dopo l’acclamato spettacolo realizzato al Piccolo Teatro nel 2018 Massini torna nel mondo di Freud con un testo completamente nuovo, che niente ha in comune con i casi e i personaggi portati in scena da Federico Tiezzi. 


Dove andiamo quando sogniamo? Che cosa cerchiamo di dire a noi stessi in quello spazio sospeso, ulteriore e intermedio, che ci accoglie appena chiudiamo gli occhi? Ogni essere sogna, al di là del fatto che ne conservi memoria: la nostra esistenza è un susseguirsi di visioni notturne, architetture elaborate e complesse, la cui edificazione obbedisce a una necessità naturale. E allora la domanda diventa: perché sogniamo? Perché per l’essere umano è un bisogno vitale e ineludibile?


La ricerca di Massini su Freud, pietra miliare del Novecento, tenta una risposta attraverso l’analisi di numerosi casi clinici, talora drammatici, talora perfino buffi e occasionali, ognuno capace di rivelarci qualcosa sulle leggi misteriose e splendide che sovrintendono alle nostre messinscene notturne. Sì, messinscene. Perché il sogno nella lettura di Freud ha un impianto profondamente teatrale, evidente fino da quel titolo originario del volume che alludeva a una vera e propria “drammaturgia onirica”. E dunque ecco scaturire l’ultima domanda: con quali regole si procede, nel fantasmagorico teatro del Sogno?


Stefano Massini, scrittore e raccontastorie.


Unico autore italiano nella storia ad aver vinto un Tony Award, premio Oscar del teatro americano (oltre ad aggiudicarsi sia il Drama League Award 2022 che l’Outer Critics Circle Award 2022).


Consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano dal 2015 al 2020 (e dal 2020 artista residente), ha vinto 2 premi Ubu di cui uno al complesso della sua produzione drammaturgica. Allievo di Luca Ronconi, che di lui ha portato in scena una memorabile edizione italiana di Lehman Trilogy, Massini è noto da 20 anni sulle scene italiane come autore di testi portati in scena dai più noti interpreti, fra cui spicca il sodalizio artistico con Ottavia Piccolo, protagonista, in 15 anni, di 10 sue opere.


Massini è uno scrittore che ha la sua cifra distintiva nel coniugare una spiccata vena letteraria ad un forte estro di narratore dal vivo. Con i suoi affreschi narrativi “tocca il cuore e la mente”, emoziona e fa riflettere, creando cortocircuiti con uno stile unico.


Il grande pubblico italiano lo ha scoperto con i suoi interventi raffinati e spiazzanti in televisione a Piazzapulita, e in altri programmi televisivi, come Ricomincio da Rai 3. Dal 2016 collabora con il quotidiano “la Repubblica” anche con il suo spazio settimanale Manuale di Sopravvivenza e con le rubriche giornaliere su “Repubblica.it” (Parole in corso e Ufficio racconti smarriti).


Divulgatore pop, graffiante, ironico, spiazzante, lontano dall'aurea dell'intellettuale autocelebrativo e elitario, è un compositore e “scompositore” di parole e di storie, indagatore delle storie quotidiane e degli stati d’animo.


Le sue speciali “lezioni-racconti” sui libri nel talent show Amici lo hanno fatto conoscere e apprezzare anche dal pubblico dei giovanissimi.


I suoi testi sono tradotti in 27 lingue e messi in scena da Broadway alla Comédie-Française, Qualcosa sui Lehman (Mondadori, 2016) è stato uno dei romanzi più acclamati degli ultimi anni (premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica, Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger). I suoi ultimi libri sono Dizionario inesistente (Mondadori, 2018), Ladies Football Club (Mondadori, 2019), Eichmann. Dove inizia la notte (Fandango, 2020) e Manuale di sopravvivenza. Messaggi in bottiglia d’inizio millennio (Il Mulino, 2021). La sua nuova opera teatrale, già in corso di traduzione in molti paesi, è il monumentale Manhattan Project, affresco teatrale di oltre 5 ore sulla nascita della bomba atomica, di prossima pubblicazione in Italia per Einaudi, in marzo 2023.


18 dicembre, ore 11 | Teatro della Pergola


DAI SOGNI ALLA REALTÀ: RACCONTARE IL PRESENTE


Un dialogo fra Corrado Formigli e Stefano Massini


L’indagine di Sigmund Freud all’interno dei nostri sogni non prevede soltanto architetture e ingegnerie simboliche, ma tocca inevitabilmente il tema delle rimozioni, dei non detti e delle censure. In questo incontro con Corrado Formigli Stefano Massini prova a delineare insieme al famoso giornalista una serie di reticenze e di omertà dell’Italia contemporanea. Sarà anche l’occasione per un dialogo sincero e amichevole fra due protagonisti della tv, punti di riferimento per un vasto pubblico nel talk show più longevo della nostra televisione.


Ingresso libero con prenotazione obbligatoria online su www.teatrodellapergola.com


TOURNÉE L’interpretazione dei sogni


10 – 11 dicembre 2022 | Teatro Era, Pontedera Anteprima


14 – 18 dicembre | Teatro della Pergola, Firenze Prima Nazionale


12 – 15 gennaio 2023 | Teatro Stabile di Bolzano


17 gennaio | Teatro Zandonai, Rovereto


20 – 21 gennaio | Teatro delle Celebrazioni, Bologna


 


Da ottobre 2023 lo spettacolo riprenderà la tournée dal Teatro Studio di Milano, poi toccherà le città di Torino, Roma e altre in corso di definizione.


BIGLIETTI

Intero

Platea 34€ - Palco 28€ - Galleria 19€


Ridotto Over 65


Platea 32€ - Palco 26€ - Galleria 17€


Ridotto Under 30 / Abbonati Teatro della Toscana


Platea 28€ - Palco 22€ - Galleria 17€


Ridotto Soci Unicoop Firenze


Platea 30€ - Palco 24€ - Galleria 17€


BIGLIETTERIA


La biglietteria al Teatro della Pergola, in via della Pergola n. 30, è aperta dal lunedì al sabato (ore 10 – 20) e, in occasione dello spettacolo, a partire da un’ora prima dell’inizio della recita.


Tel. 055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com. 


È possibile acquistare i biglietti anche nei punti vendita Vivaticket, online su teatrodellatoscana.vivaticket.it e telefonicamente chiamando il servizio cortesia al numero 055.0763333 da lunedì al sabato dalle 10 alle 20.


Nicoletta Curradi 

Teatro, danza, forum, musica e...pugilato con Risonanze Metropolitane






"Risonanze Metropolitane" torna dall’11 dicembre in cinque diversi luoghi di Firenze e provincia con performance site-specific



11 dicembre 2022 > 14 aprile 2023


Firenze | Luoghi vari | 2a edizione


Risonanze Metropolitane


Un progetto di Teatro Solare


Partecipa con l'arte al cambiamento della tua comunità


Festival di eventi site-specific nella Città Metropolitana di Firenze



La seconda edizione di “Risonanze Metropolitane”, il festival a cura del collettivo di artisti di Teatro Solare, torna dall’11 dicembre 2022 al 14 aprile 2023 con cinque eventi site-specific in cinque differenti luoghi della città di Firenze e della provincia: performance di teatro, danza, musica e non solo pensate e realizzate, in base a tematiche e affinità, per le diverse realtà del territorio.


Risonanze Metropolitane nasce nel 2021 per innescare contatti tra giovani artisti e spazi culturali e creare occasioni di crescita reciproca attraverso una partecipazione attiva del territorio. La prima edizione si è conclusa con successo, con oltre mille partecipanti, la seconda edizione vuole consolidare le comunità di pratica culturale nate nelle periferie della Città Metropolitana di Firenze. L’anima del festival è mettere in risonanza l’arte con le potenzialità inespresse dei territori, con interventi cuciti su misura per le aspirazioni della comunità ospitante, con un’attenzione sempre maggiore per le famiglie, gli studenti e gli artisti emergenti.


Si parte domenica 11 dicembre, ore 18 e ore 21, con Concerto per pugile e live electronics, in coproduzione con Fondazione Fabbrica Europa, all’interno della rassegna Autunno fiorentino progetto Oltre le mura, all’Accademia Pugilistica Fiorentina (Via di Rocca Tedalda 142 Firenze). La performance di Niccolò Gonnella e Alice Consigli unisce musica, corpo e linguaggio pugilistico nella continua sperimentazione di una partitura. È un processo di creazione artistica musicale basato sullo studio delle ritmiche e delle potenzialità sonore degli strumenti utilizzati nell’ambito dell’allenamento pugilistico. Dopo un corso di 14 incontri, dal 9 ottobre al 10 dicembre presso l’Accademia Pugilistica Fiorentina, il musicista e produttore Niccolò Gonnella e la ricercatrice e danzatrice Alice Consigli hanno collaborato a stretto contatto con un gruppo di giovani pugili per sviluppare un concerto in surround che vedrà questi ultimi diventare protagonisti ed esecutori.


Domenica 5 marzo, dalle ore 11 alle ore 16, in collaborazione con il Quartiere 2 del Comune di Firenze e il CCN Le Cure, sulle rive del Mugnone va in scena la passeggiata teatrale Boccaccia. Ludovico Fededegni, appassionato di Boccaccio e di giochi da tavola, costruisce per gli abitanti del quartiere una giornata ispirata ai temi, ai nomi e ai trabocchetti con cui è ricamato il Decameron che proprio da quelle parti era ambientato. Da mercoledì 29 a venerdì 31 marzo, presso l’Istituto Superiore "Giuseppe Peano” (Via Andrea del Sarto 6/a, Firenze) si terrà un forum dedicato all’educazione civica: cinema, teatro di parola, teatro di figura, per affrontare: cyber bullismo, questione di genere, sostenibilità ambientale. Domenica 2 aprile, alle 14.30, al Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino (Viale delle Idee, 23), in collaborazione con il Collettivo degli studenti, si svolgerà una visita con la proiezione del documentario Beyond opposites. Maria Montesi e Clemente Bicocchi osservano questo luogo e le realtà che lo abitano, si interrogano sulle possibili risonanze fra la natura dei rapporti umani e quella che fonda l’interazione fra le particelle elementari. Venerdì 14 aprile, alle ore 19.00, in collaborazione con l’associazione Il Teatro dell’Inutile, presso il Circolo Ricreativo Culturale Antella (Via di Pulicciano, 53) vedremo lo spettacolo La novella dell’Antella. Giullarata di Giorgio Moretti, con Ludovico Fededegni. Un ritrovamento inatteso all’Archivio di Stato ha permesso di recuperare una vicenda trecentesca sull’Antella, la sua pieve e i suoi abitanti, attribuita a Franco Sacchetti.


Teatro Solare è un’associazione di artisti e formatori nata a Fiesole da una lunga tradizione di processi artistici partecipativi. “Guardando avanti – spiega Claudia Costantini responsabile rapporti con le scuole - continuiamo a vedere l’opportunità per ognuno nel contribuire alla vitalità del proprio territorio per un’offerta culturale locale a dimensione d’uomo, raggiungibile e aperta, un antidoto all’atomizzazione e alla disgregazione del tessuto sociale, uno stimolo a prendere una posizione attiva nella comunità e l’occasione per innescare un cambiamento”.


Il presidente Erik Haglund commenta “Ripartiamo dall’arte, come mezzo per porre domande a noi stessi e agli altri. Ripartiamo dai territori come orizzonte di vita quotidiana e in particolare da quelli di periferia dove l’offerta culturale è minore ma soprattutto dai giovani e dagli artisti emergenti che della precarietà del sistema culturale stanno soffrendo di più”.


I luoghi del festival: Accademia Pugilistica Fiorentina, quartiere Le Cure, Istituto Superiore “Peano”, Polo Scientifico e tecnologico di Sesto Fiorentino, CRC Antella.


Risonanze Metropolitane è realizzato con il contributo di: Fondazione CR Firenze, Città Metropolitana, Unicoop Firenze, Comune di Scandicci. In collaborazione con: Comune di Firenze - Quartiere 2, Comune Pontassieve, Comune Sesto Fiorentino, Fondazione Fabbrica Europa, ASD Accademia Pugilistica Fiorentina, IC Balducci Fiesole, IS Peano, IS Balducci di Pontassieve.


Info risonanze.teatrosolare.it




Programma Risonanze Metropolitane


11 dicembre 2022 > 14 aprile 2023 Firenze | Luoghi vari | II edizione



Domenica 11 dicembre 2022 – ore 18 e ore 21


Accademia Pugilistica Fiorentina, Firenze (ingresso 10 euro)


Concerto per pugile e live electronics


performance


di Niccolò Gonnella e Alice Consigli


a cura di PHYSALIA


con Alessia Alinari, Cosimo Camiciottoli, Tommaso Fallani


computer music design: Alberto Gatti, Michael Nannini


regia del suono: Francesco Perissi


disegno luci: Lucilla Baroni


costumi: Juliana de Nicola, Virginia Ottino


coproduzione Fondazione Fabbrica Europa nell’ambito della rassegna Autunno fiorentino progetto Oltre le mura


Unire musica, corpo e linguaggio pugilistico nella continua sperimentazione di una partitura. Una ricerca di interazione con l’altro e il suo spazio, uno studio che attraversa diversi confini per approdare a quel punto di contatto dove la musica cede alle variabili del corpo e del movimento. Il corpo suona e viene suonato, è insieme esecutore e strumento nel momento del colpo al saccone; esso si adatta costantemente, cambia la sua relazione con ciò che gli è noto: una palestra che diventa spazio scenico. L’invito è quello di accedere ad una dimensione più intima: in scena il pugile al saccone, fuori dal ring. Corpi che si accordano, che abitano e costituiscono lo spazio in una direzione comune e comunitaria. Corpi che concertano, che combattono fianco a fianco, in un unisono quotidiano dove la musica si fa espressione di una tensione verso l’armonia, verso il superamento della fatica.


Nel corso di 14 incontri, dal 9 ottobre al 10 dicembre presso l’Accademia Pugilistica Fiorentina, il musicista e produttore Niccolò Gonnella e la ricercatrice e danzatrice Alice Consigli collaborano a stretto contatto con un gruppo di giovani pugili per sviluppare un concerto in surround che vedrà questi ultimi diventare protagonisti ed esecutori. Il suono degli strumenti di allenamento sarà infatti sottoposto ad una manipolazione elettronica in tempo reale.


Il concerto è il risultato di un lavoro di composizione musicale e performativa che si nutre costantemente dello studio e di un confronto con la pratica pugilistica e il suo contesto. Nel corso di due mesi gli artisti prendono parte alla vita della comunità sportiva: dagli allenamenti e alle “riunioni” pugilistiche. Entrare dentro la quotidianità della palestra, coinvolgere e interessare i suoi frequentatori ha un profondo significato associato ad un lavoro di creazione che viene a formarsi all’interno di uno spazio specifico, inteso anche come luogo di relazioni e di pratiche quotidiane. Il progetto di residenza artistica e restituzione si configura come percorso di partecipazione culturale in cui gli artisti, compromettendosi personalmente con l’ambiente, produrranno una composizione segnata dal coinvolgimento diretto di una comunità che lo vive tutti i giorni.


Nel suo carattere aperto e sperimentale Concerto per pugile e live electronics segue il tracciato segnato dalla tradizione dei concerti per strumento e live electronics unito a una lente di ricerca che guarda al corpo come luogo di pratiche incarnate e potenziale per la creazione musicale e performativa.


Niccolò Gonnella si laurea in Musica Elettronica presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Sin dagli anni universitari sviluppa un approccio sperimentale alla composizione, confluito nel lavoro di tesi dedicato al legame concettuale tra musica e meccanica quantistica. Il suo interesse per le arti multimediali lo conduce alla realizzazione di colonne sonore per cortometraggi e di opere audio-visive, tra cui spicca Flux_10, presentata al festival NYU New Music Ensemble di New York. L’attività di ricerca lo coinvolge oggi nella produzione di metodi alternativi di spazializzazione sonora e nella loro applicazione in ambito concertistico.


Alice Consigli si laurea in Filosofia presso l’Università di Firenze e consegue un Master in Sociologia delle Migrazioni e Studi Etnici all’Università di Amsterdam. Si forma in danza contemporanea presso O.M.A. - Officina Movimento Arte e approfondisce lo studio di pratiche corporee che lavorano sulla presenza, attraverso l’attivazione di una dimensione meditativa o percettiva sul corpo e lo spazio. Dal 2021 cura PHYSALIA, un progetto che prende forma dalla necessità di conoscere, incontrarsi e scambiare/si saperi nell’ambito del settore artistico indipendente del territorio di Firenze. Si sviluppa attraverso un lavoro di ricerca e mappatura di artiste/i, collettivi e spazi che operano in varie discipline delle arti contemporanee, promuove la ricerca artistica curando formati residenziali e di creazione, eventi, presentazioni e laboratori. Nel 2021 cura lo spettacolo Alchi-Mina di Alessandro Marzotto Levy; collabora alla curatela di Neutopica edizione 2022 La Selva.



Domenica 5 marzo 2023 – dalle ore 11


Firenze, Le Cure, rive del Mugnone (quota di partecipazione 20 euro)


Boccaccia


gioco e passeggiata teatrale


“Signorine e Bamboccioni accorrete alla domenica del quinto dì del mese di marzo tra via Firenzuola, Sacchetti, Boccaccio e la Piazza… insomma alle Cure, con il grande Ser Giovanni giochiam per diletto l’un contro l’altro cercando il tesoro che al fondo dell’ultima giornata succulento si sta. Tra i negozi che per mercanteggiare frequentate, si nasconderanno pezzetti di beffe, trame e tranelli dal Decameron. Conciossiaché chi meglio Lo conosce saprà con destrezza, fortuna o ingegno superare le prove, dalla prima alla decima giornata. Per chi poi sia primo un gran premio, al secondo la metà, al terzo un nonnulla. E di lì, dopo il desco molle, con riposate membra e pance satolle, come Calandrin per il Mugnone andrem cercando un gran tesoro, scoprendo per diletto qual’è il confine che l’uomo non può attraversar…”


Ludovico Fededegni, appassionato di Boccaccio e di giochi da tavola, costruisce per gli abitanti del quartiere una giornata ispirata ai temi, ai nomi e ai trabocchetti con cui è ricamato il Decameron che proprio da quelle parti ambienta parecchie delle sue novelle. Con il piacere di attraversare le vie ed entrare nei negozi delle Cure i partecipanti saranno chiamati a gareggiare a squadre risolvendo arcani e superando prove proposte da personaggi rievocati all’uopo per poi risalire le vecchie sponde del Mugnone in una passeggiata dedicata al fiume e alle storie che dietro ad un dosso e sotto un ponte torneranno a noi dall’opera del sommo Giovanni.


Ludovico Fededegni nel 2012 viene ammesso al corso Attori della “Paolo Grassi”, collabora con Angelo Savelli e la compagnia “Pupi e Fresedde” del teatro di Rifredi. Prosegue gli studi a Modena, con il progetto di alta formazione prodotto da ERT e curato da Antonio Latella, che si conclude con lo spettacolo “Santa Estasi, Atridi: otto ritratti di famiglia”. Fra gli altri lavori, “il Decameron” di Villa Scheibler a Milano, regia di Maurizio Schmidt, “La Beffa del Grasso Legnaiuolo” regia di Angelo Savelli, “Il Lampadario” regia di Leonardo Lidi, “Chi ha paura di Virginia Woolf” di Antonio Latella, “It’s App to you” di Leonardo Manzan e “C’era una volta in Italia” spettacolo del Teatro Solare di Fiesole con cui prosegue un sodalizio ventennale.



Da mercoledì 29 a venerdì 31 marzo 2023


Istituto Superiore "Giuseppe Peano” (attività riservata agli studenti)


Forum di educazione civica


Laboratori intensivi


L'Educazione Civica è una materia scolastica trasversale e multidisciplinare, da sviluppare ogni anno per un minimo di trenta ore seguendo tre nuclei concettuali: la costituzione, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale. Tre coppie di artisti occuperanno gli spazi dell’Istituto Superiore “Peano” di Firenze per offrire percorsi intensivi che svilupperanno ognuno dei tre nuclei tematici proposti dalla linee guida ministeriali, veicoleranno l’insegnamento attraverso il coinvolgimento attivo dell’insegnante e la partecipazione degli studenti per arrivare infine ad una restituzione in forma artistica della materia scolastica.


Cinema, teatro di parola, teatro di figura, per affrontare cyber bullismo, questione di genere, sostenibilità ambientale. Il primo modulo sarà animato dalla regista Angela Burico e l’attrice Maria Durbà a partire dallo spettacolo sul tema del ruolo della donna nei secoli “Judith la sorella di Shakespeare”; il secondo vede impegnate la scenografa Elena Martongelli e l’attrice Alessandra Francolini che a partire da una grande esperienza sul tema del riuso e del riciclo in ambito teatrale si lanceranno nell’impressa di ridare un respiro vitale e un nuovo ruolo agli oggetti che quotidianamente vediamo come morti e da buttare; iI terzo ed ultimo modulo è affidato al videomaker Daniele Caini assieme all’attore Erik Haglund che guideranno una riflessione attiva sulla comunicazione digitale per immagini con attenzione alla questione della prevaricazione e della privacy.



Domenica 2 aprile 2023 – ore 14.30


Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino (Firenze) – ingresso libero


Beyond opposites


Visita e documentario


con Maria Montesi e Clemente Bicocchi


in collaborazione con il Collettivo degli studenti


Ogni giorno un gregge di un migliaio di pecore attraversa la piana di Sesto Fiorentino da quarant’anni. Da circa venti, fra l’autostrada e l’aeroporto, sosta attorno agli edifici del polo scientifico dove ricercatori affluiscono da vari paesi per interrogarsi sulle leggi dell’universo, sperimentano tecnologie basate sulla meccanica quantistica, riproducono condizioni di alte pressioni appartenenti al nucleo terrestre, di temperature cosmiche assenti sul nostro pianeta, danno vita a corpi autonomi delle dimensioni di un diametro di capello, risalgono alla composizione atmosferica del Pleistocene Calabriano.


Maria Montesi e Clemente Bicocchi osservano questo luogo e le realtà che lo abitano. Si interrogano sulle possibili risonanze fra la natura dei rapporti umani e quella che fonda l’interazione fra le particelle elementari; fra immaginazione e calcolo matematico; fra la costante e meticolosa dedizione del ricercatore e la solitaria devozione del pastore che “col suo gregge è nato e morirà”. Il film propone l’indagine di un mondo fatto di relazioni, prima che di oggetti.


Maria Montesi è un’artista visiva con un percorso di studi antropologico. Si è formata e ha esposto il suo lavoro tra Francia, Inghilterra e Olanda. La sua pratica sta al limite fra il cinema documentario e la video arte ed esplora le potenzialità del film come luogo di incontro e di apertura all’altro prima che di indagine oggettiva sulla realtà.


Clemente Bicocchi lavora nel campo dell'audiovisivo come montatore, regista, cameraman e ha realizzato documentari e film sperimentali presentati e premiati in vari festival internazionali. Ha scritto un romanzo e sta per pubblicare il secondo.


La piana di Sesto Fiorentino è luogo e soggetto del film: zona marginale e mal connessa, ma anche centro cardine della ricerca scientifica e terreno conteso da speculazioni pubbliche. Assieme agli studenti del Collettivo locale organizziamo una visita ad un luogo ricco di fermento e sconosciuto ai più per mostrarne il potenziale e ciò che manca per realizzarlo, dopo la visita seguirà la visione del film di Bicocchi e Montesi che fa emergere le contraddizioni proprie di un paesaggio ai confini della periferia urbana mettendosi in ascolto dei diversi linguaggi che lo animano e delle visioni del mondo che questi rappresentano.



Venerdì 14 aprile 2023 – ore 19


CRC Antella (Firenze) – ingresso 10 euro


La novella dell’Antella


Giullarata


di Giorgio Moretti


con Ludovico Fededegni


Un ritrovamento inatteso all'Archivio di Stato ha permesso di recuperare una vicenda trecentesca sull'Antella, la sua pieve e i suoi abitanti, attribuita a Franco Sacchetti. Fino a pochi mesi fa non se ne aveva che l'incipit: i manoscritti erano lacunosi o troppo rovinati. Una vicenda burlesca e romantica, imperniata sulla commissione di un'opera — testimonianza che adombra avvenimenti successivi e ben noti, che coinvolgono una delle creazioni più famose della storia dell'arte, e che si intrecciano fino ai giorni nostri, su tre livelli temporali, all'Antella, infatti le reazioni al ritrovamento sono state a dir poco contrastanti.


Raccontano gli autori: “Siamo partiti tuffandoci nell’etere informatico per avvicinarci a quel che fu Antella dalla sua nascita fino ad oggi, affiancando anche qualche ricerca negli archivi. Temevamo di non cavare un ragno dal buco e invece, com’era ovvio, siamo stati sommersi dal materiale. Abbiamo proseguito le indagini fra la gente, girando per il paese a caccia di quelle storie che sopravvivono solo da bocca a orecchio, dagli aneddoti dei commercianti ai ricordi degli anziani. Ben consci dell’impossibilità di riportarvi tutte le meraviglie emerse, speriamo almeno di regalarvi un assaggio dell’identità popolare che da secoli abita Antella. Vi aspettiamo, autoctoni e forestieri.”


Giorgio Moretti fiorentino, si occupa di linguistica dal 2010. Scrittore e sceneggiatore, è co-fondatore e autore principale del servizio di divulgazione online “Una parola al giorno”, attivo in oltre 90 Paesi.


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 1 dicembre 2022

Al via il 22mo River to River Florence Indian Film Festival

 


Dal 6 all’11 dicembre il River to River Festival torna in sala presso il Cinema La Compagnia di Firenze e online su Più Compagnia in collaborazione con MYmovies

In programma 34 proiezioni tra prime italiane ed europee con omaggio al regista Bimal Roy, “gigante” dell’âge d’or del cinema hindi ospite speciale Anurag Kashyap, il Quentin Tarantino indiano autore della serie Netflix “Sacred Games”

Tra le iniziative il ritorno sul grande schermo del superkolossal Bollywood “Devdas”, per i suoi 20 anni

Tra gli eventi collaterali

la mostra “Mannequin” firmata da Arko Datto, fotografo per TIME, National Geographic e New Yorker

il fashion show nato dalla collaborazione col il marchio I was a Sari, Oxfam Italia e Accademia Italiana

la videoarte in partnership con la Biennale di Kochi-Muzuris e nel centenario della nascita di Pasolini una performance per celebrare il suo rapporto con l’India

 La partecipazione del pluripremiato regista Anurag Kashyap, considerato il più influente autore contemporaneo del Subcontinente, noto al pubblico occidentale per la serie Netflix “Sacred Games”; l’omaggio al gigante dell’âge d’or del cinema hindi Bimal Roy, maestro del realismo, con il ritorno dei suoi capolavori sul grande schermo; le celebrazioni per il ventennale del superkolossal “Devdas” di Sanjay Leela Bhansal, epica storia d’amore e caposaldo del cinema di Bollywood.


Sono questi alcuni tra gli appuntamenti del 22/mo River River to River Florence Indian Film Festival, unico festival in Italia a raccontare il volto dell’India contemporanea, diretto da Selvaggia Velo, in programma dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/R) e online sulla piattaforma Più Compagnia in collaborazione con MYmovies (www.mymovies.it/ondemand/river-to-river).


34 le proiezioni proposte, tra lungometraggi, doc, corti, serie e film d’artista in prima italiana ed europea. Relazioni, identità, amore, battaglie e transizioni sono le tematiche che connettono le opere selezionate.  Da segnalare la storia della campionessa di cricket Mitali Raj, interpretata dalla superstar Taapsee Pannu, in “Shabaash Mithu”di Srijit Mukheriji (9/12 ore 20.30); lo slum di Dharavi – il più grande dell’intera Asia – e gli iconici ghat di Calcutta – le scalinate che degradano nelle acque del fiume – raccontati nei documentari, “Let’s Talk about Dharavi” di Sanjay Ranade (8/12 ore 19.00) e “The Dying Ghats of Calcutta” di Poulomee Auddy e Atreyee Basak (9/12 ore 18.30). E poi la sezione dedicata alla videoarte in collaborazione con la Biennale di Kochi-Muzuris (9/12 ore 19.00) e, nel centenario della nascita di Pasolini, una performance per celebrare il suo rapporto con l’India (11/12 ore 11.00).


In programma anche un fitto cartellone di iniziative collaterali tra talk, mostre, esplorazioni gastronomiche, sfilate e progetti moda per “un’esperienza India” a 360°. Da non perdere la personale fotografica “Mannequin”, firmata dall’artista e curatore di Calcutta Arko Datto, contributor per TIME, National Geographic e New Yorker, e il fashion show nato dall’incontro tra il brand I was a Sari, Oxfam Italia e Accademia Italiana. 

“È bello tornare qui a celebrare un legame forte che va dal Gange all’Arno – commenta la vicensindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – un incontro di culture cinematografiche e non solo che da 22 anni confermano un fermento creativo ‘river to river’. Un appuntamento ormai imperdibile nel calendario fiorentino di dicembre, che ogni anno si rinnova nei temi e nelle presenze artistiche, mantenendo sempre intatta la propria identità pur attraversando in questi anni le trasformazioni e l’evoluzione del cinema. E allora bentornati a Firenze ai protagonisti del Festival e ai tanti appassionati che si daranno appuntamento in città per questo evento”. 

“Area cinema di Fondazione Sistema Toscana ospita con piacere il film festival – aggiunge Iacopo DI Passio, presidente della Fondazione, e continua –  non è solo un’ospitalità fisica, ma una contaminazione culturale che si rinnova ogni anno oltre che l’occasione di conoscere un cinema interessantissimo. È un’esperienza che nasce per il cinema, quelli che verranno proiettati sono film nati prevalentemente per essere fruiti sul grande schermo”. 

“Siamo felici di poter tornare in sala con gli ospiti che incontreranno dal vivo il pubblico”, dice Selvaggia Velo. E continua: “Il programma di quest’anno è variegato con tematiche e storie intense e profonde, che toccano diverse corde. La famiglia, l’amore, le donne: tutti elementi essenziali per l’esistenza di ognuno di noi, dimostrando dunque di essere desiderosi di penetrare nel cuore delle cose”.

Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l'egida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze. Il festival si avvale del sostegno degli sponsor Salvatore Ferragamo, Galleria di Lux e Saaz Restobar, i partner tecnici Hotel Roma, fsm - Fondazione Studio Marangoni, Accademia Italiana, I was a Sari, Oxfam, Amblè, Libreria Brac, Cescot Firenze, Kochi-Muziris Biennale, Pocket Films, La città dei Lettori e i media sponsor Firenze Spettacolo e RDF.


Info: www.rivertoriver.it



GUEST STAR - ANURAG KASHYAP


Ospite d’onore di questa edizione il regista Anurag Kashyap, definito il Quentin Tarantino indiano per spessore autoriale, stile narrativo e personaggi estremi. Premiato quattro volte ai Filmfare Awards, il massimo riconoscimento per il cinema in lingua hindi. Maestro nel ritrarre l’India più oscura al di là del glamour di Bollywood, è a lui che il regista inglese Danny Boyle si è ispirato per il film premio Oscar “The Millionaire”. Kashyap sarà a Firenze insieme all’attore Karan Mehta per presentare la prima europea del suo ultimo film “Almost Pyaar” (11/12 ore 20.30) e una delle sue opere più recenti: il thriller soprannaturale “Dobaaraa” (10/12 ore 20.30).



OMAGGIO AL REGISTA BIMAL ROY, GIGANTE DEL CINEMA INDIANO


Il maestro del neorealismo indiano Bimal Roy sarà protagonista di un omaggio con la proiezione di due delle sue opere più celebrate. Si parte con “Do Bigha Zamin” (Due ettari di terra) primo film indiano ad aggiudicarsi l’International Prize al Festival di Cannes nel 1954: la storia è quella del contadino bengalese Shambhu, costretto a abbandonare la sua terra per restituirla al proprietario intenzionato a costruirvi una fabbrica. Per riuscire a riscattarla ha solo tre mesi di tempo, durante i quali dovrà mettere insieme abbastanza denaro da pagare i suoi debiti (10/12 ore 16.00). Si prosegue con “Bandini” (1963), ultima opera di Roy, vincitrice di sei Filmfare Awards, il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India, che racconta il sacrificio di una donna – l’icona del cinema hindi Nutan – durante la lotta per l’indipendenza dell’India (8/12 ore 16.00).


DEVDAS – I 20 ANNI DEL KOLOSSAL BOLLYWOOD


Spazio ai lustrini, alle canzoni e alle coreografie di Bollywood: per celebrare il ventennale del superkolossal “Devdas” di Sanjay Leela Bhansal, il festival riporterà sul grande schermo l’epica storia d’amore di Devdas e Paro e le leggendarie musiche e danze che l’accompagnano. Presentato al 55/mo Festival di Cannes, il film segue la vicenda del giovane Devdas: appena tornato in India dopo 10 anni di studi in Europa, il ragazzo spera di sposare la compagna d’infanzia di cui è sempre stato innamorato, ma la ricca famiglia di lui si oppone. Convinti che Paro, discendente da generazioni di danzatori, appartenga a una casta inferiore alla loro, la allontaneranno dal figlio finché non sposerà un altro uomo, precipitando Devdas in un gorgo di autodistruzione (11/12 ore 15.00).

OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI


Il River to River in collaborazione col festival letterario La Città dei Lettori firma la coproduzione in omaggio a Pier Paolo Pasolini nell’anniversario dei 100 anni dalla nascita. Per l’occasione, la compagnia teatrale Murmuris porterà al festival “Azioni Corsare”: momenti performativi con letture da due testi del grande scrittore, regista e poeta: “L’odore dell’India” e “Scritti corsari”. A seguire, una matinée con proiezione di “Appunti per un film sull’India”, opera con cui Pasolini documenta, cinepresa a spalla, la città di Mumbai nelle sue estreme e poverissime periferie, riprendendone gli abitanti e dialogando con gli intellettuali del luogo (11/12 ore 11.00).


FILM DI APERTURA E CHIUSURA


L’inaugurazione della kermesse è affidata a “Godavari”, film corale ambientato sulle rive dell’omonimo fiume firmato dal regista Nikhil Mahajan, che incontrerà il pubblico in sala insieme all’attore Jitendra Joshi. Nella città di Nashik, una delle più antiche dell'India, una famiglia tenta di far fronte a due dipartite: una di cui è al corrente e l’altra a cui non è preparata. Si trattano le relazioni tra genitori e figli, mariti e mogli, e il concetto di tradizione nel sistema familiare indiano, sul filo della combinazione di vecchio e nuovo, vita e morte, religione e spiritualità (6/12 ore 20.30). Il festival saluterà il pubblico con la prima europea di “Almost Pyaar”, ultimo lavoro di Anurag Kashyap alla presenza del regista e dell’attore Karan Mehta: una love story a cavallo tra l’India e Londra con una colonna sonora strepitosa (11/12 ore 20.30).


LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO


Spazieranno tra storie di donne, horror e grandi vicende di sport i lungometraggi in concorso per il premio del pubblico. Dopo l’apertura con “Godavari” (6/12 ore 20.30) si prosegue con “Powai” di Kuldip Patel, in prima europea tre vite femminili che si intrecciano nell’omonimo quartiere di Mumbai, in un’opera che immerge lo spettatore nel ritmo di una delle città più uniche al mondo (7/12 ore 20.30). Ancora: in prima italiana “#Homecoming”, pellicola firmata dal regista Soumyajit Majumdar, presente al festival, che osserva la rimpatriata tra un gruppo di attori teatrali, riuniti dopo sette anni in quello che era stato per loro lo spazio delle prove, ora destinato a lasciare il posto a un hotel: in una sola notte si incontreranno ricordi del passato, nuove vite e antichi amori (8/12 ore 20.30). Mithali Raj, capitana della nazionale femminile indiana di cricket dal 2004 al 2022, figura mitica considerata una delle più grandi giocatrici di ogni tempo, sarà protagonista del biopic Bollywood “Shabaash Mithu” di Srijit Mukheriji per la prima volta in un cinema europeo (9/12 ore 20.30), mentre spazio alla suspense con “Dobaaraa”, sapiente mix di thriller e fantascienza firmato da Anurag Kashyap, presente alla proiezione, che racconta la storia di una donna a cui si presenta la possibilità di salvare un ragazzino morto venti anni prima, comunicando con lui tramite un bizzarro canale tv (10/12 ore 20.30). Conclusione ancora con Anurag Kashyap, insieme a Karan Mehta per “Almost Pyaar” (11/12 ore 20.30).

DOCUMENTARI IN CONCORSO


Riflettori puntati sui documentari, che condurranno il pubblico da Mumbai a Bangalore passando per Calcutta, tutti in prima per l’Europa: “Neither a Girl nor a Woman” di Anjali Patil, un’indagine su cosa significhi essere donna nell’India di oggi (7/12 ore 17.00); “Let’s Talk about Dharavi”, viaggio in una delle più grandi baraccopoli del mondo che vede al centro i suoi stessi abitanti raccontati dal regista Sanjay Ranade (8/12 ore 19.00); “The Dying Ghats of Calcutta”, da Poulomee Auddy e Atreyee Basak uno sguardo sui ghat di Calcutta, le tipiche logge e scalinate costruite lungo il fiume Gange, tra storie, vite e tradizioni (9/12 ore 18.30); “Life in a Bowl – Bangalore”, con cui il regista Purandar Chaudhuri conduce gli spettatori tra i profumi, i sapori, gli scorci e i segreti della città: una full immersion dei sensi nella capitale dello stato indiano del Karnataka (11/12 ore 18.30).


CORTOMETRAGGI IN CONCORSO


Come ogni anno il River to River propone una selezione delle migliori pellicole della cinematografia breve prodotta in India e inedita in Italia, frutto del lavoro di giovani registi emergenti. Ad aprire le proiezioni storie di conflitti con tradizioni, censura e giustizia: “Bena” di Vrushali Telang, una donna viene ingiustamente accusata di furto di gioielli, ma lei è certa della propria onestà; “Ancora non lo so” di Maaria Sayed, una ragazza indiana in Italia è combattuta tra il proprio mondo d’origine dentro casa e la vita fuori con i coetanei italiani; “Those Seven Steps” di Pavitra Verma, Meghna è obbligata a un matrimonio combinato, ma forse riuscirà superare i sensi di colpa nei confronti della madre e fuggire; “Kiss” di Varun Grover, un regista attende fuori da una sala cinematografica il verdetto della commissione di censura, ma accadrà qualcosa per cui la commissione rimarrà interdetta (7/12 ore 18.30). Si continua con storie al maschile tra sogno e realtà: “Adventures of Faisal Rehman” di Mir Ijlal Shaani, ispirato a ”Gli amori difficili“ di Italo Calvino; “The Astronaut and his Parrot” di Arati Kadav, un astronauta è bloccato sulla luna e riuscirà a comunicare con la figlia in un modo unico; “Mein, Mehmood” di Prataya Saha (presente in sala), la dura vita di Mehmood, agente di viaggio emigrato che tenta di sopravvivere in un mondo di concorrenza; “Line of Duty” di Mayank Malhotra (presente in sala), una giovane recluta al confine con il Pakistan si trova a scegliere se comportarsi da soldato o da essere umano (10/12 ore 18.30).


WEB SERIE


Non solo film al River to River: arriva al cinema “Modern Love Mumbai”, la miniserie di sei episodi, ambientata nella megalopoli indiana che esplora le più diverse forme di connessione umana: dall’amore romantico ai rapporti platonici, passando dall’ affetto familiare all’attrazione erotica (8/12, 5/12, 10/12 e 11/12 ore 18.00).


 


VIDEOARTE - BIENNALE DI KOCHI MUZIRIS


Prosegue la sinergia, inaugurata l’anno passato, con la prestigiosa Biennale di Kochi-Muziris, la maggiore mostra d'arte dell'India e il più grande festival di arte contemporanea in Asia. Saranno proiettate, in esclusiva in Italia, tre opere dell’artista pakistana Bani Abidi, nata a Karachi e attualmente residente a Berlino. Per Adibi il video è uno strumento potente e spesso sovversivo che le permette di indagare il tema del nazionalismo – specialmente quello riguardante il conflitto Indo-Pakistano – e la sua rappresentazione da parte dei media, ma soprattutto il modo in cui questo si riflette sulla vita quotidiana delle persone. I titoli in cartellone saranno “The Distance From Here”, “An Unforseen Situation” e “The Song” (9/12 ore 19.00).


SFILATA DI INAUGURAZIONE - IL RIVER E LA MODA GREEN


Da abiti femminili tradizionali a capi seasonless, genderless, inclusivi, ma anche accessori, gioielli ed elementi di arredo: in occasione del River to River Florence Indian Film Festival I was a Sari, marchio di accessori e abbigliamento ready to wear etico e sostenibile che dà lavoro a più di 200 donne in situazioni svantaggiate, ideato e diretto da Stefano Funari in collaborazione con Oxfam Italia, incontra la creatività degli studenti di Accademia Italiana, scuola di alta formazione del gruppo AD Education. Nasce così un progetto didattico i cui risultati, 18 outfit ottenuti da sari dismessi, sfileranno alcinema La Compagnia in occasione della cerimonia di apertura del festival. Alle 18.00 alla sede di Accademia Italiana (piazza Pitti 15) in programma la presentazione del progetto (solo su prenotazione). I was a Sari è un brand made in Mumbai che si schiera con le donne e con l’ambiente, promuovendo un concept di moda fatta di pezzi unici, con una storia da raccontare. Le sari vengono trasformate in capi pregiati, gioielli, calzature e tessuti ornamentali realizzati a mano da artigiane degli slum dell’India. Le parole d’ordine sono economia circolare, con il recupero di tessuti dai caotici e colorati mercati della città, empowerment femminile, fornendo a donne in situazioni svantaggiate una formazione professionale e la tranquillità dell’emancipazione economica, design e originalità, con prodotti unici disegnati da fashion designer volontari da tutto il mondo, tra cui spicca la collaborazione con Gucci.


MOSTRA “MANNEQUIN” del fotografo Arko Datto


Il River to River porta per la prima volta in Italia la mostra fotografica “Mannequin”: viaggio fotografico nella notte indiana firmato dall’artista e curatore di Calcutta Arko Datto. Con lavori pubblicati su TIME, National Geographic, The New Yorker, NEWSWEEK, opere esposte in tutto il mondo e il sostegno di enti prestigiosi tra cui il Pulitzer Center e la National Geographic Society, Arko Datto è una delle voci più innovative dall’India contemporanea. Per la personale realizzata in collaborazione con fsm - Fondazione Studio Marangoni l’artista firma una carrellata di immagini coloratissime rubate all’oscurità urbana. Il lavoro, partito nel 2014, pochi mesi prima che gli estremisti indù prendessero il controllo del paese, è “Un ricordo affettuoso della notte che è stata, per anticipare il buio che ci attende”, citando l’artista. Coprendo un arco di circa quattro anni, “Mannequin” è il primo capitolo di una trilogia esistenziale sulla notte, la vita e lo spazio notturno: tre elementi che coesistono sia in armonia rancorosa che in brutale conflitto.  “Guardando queste opere – racconta Datto – trovo segni premonitori delle cose a venire: camion rovesciati, case in fiamme, nascite violente, mucche morte, uomini mascherati, furtivi momenti di intimità, simulacri fatiscenti di divinità del passato: scorci sui simboli che sarebbero presto diventati emblematici dell'India di oggi”. Inaugurazione martedì 6 dicembre ore 18.00 presso fsmgallery a Firenze (via San Zanobi 19/r), la mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2023 da lunedì a venerdì con orario 10.00/15.00 (su appuntamento: prenotazioni segreteria@studiomarangoni.it).


L’INDIA IN CUCINA


Per gli amanti della buona tavola da non perdere il consueto corso di cucina indiana presso la sede del CESCOT, in Piazza Pier Vettori 8/10 a Firenze (7/12 ore 18.00, info: 055 2705306 / g.beni@cescot.fi.it), mentre per chi vuole rimanere in prossimità del cinema il bar interno a La Compagnia servirà i piatti del ristorante Royal India.


INFO


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Twitter & Instagram @river2riverfiff

Youtube /RiverToRiverFIFFestival

Hashtag #R2RFIFF


INGRESSI


Proiezioni al Cinema La Compagnia (Via Cavour 50 r, Firenze)


pomeridiano singolo 4 € / pomeridiano completo 6 € (include le proiezioni pomeridiane del giorno scelto) / serale intero 6 € / serale ridotto 5 € (studenti DAMS, Pro. Ge. A.S, Fondazione Studio Marangoni, Accademia Italiana, possessori biglietto Museo Salvatore Ferragamo) / giornaliero 10 €


abbonamento completo Festival 40 €


biglietti alla cassa del cinema o su cinemalacompagnia.ticka.it


Proiezioni online (www.cinemalacompagnia.it)


biglietti su www.mymovies.it/ondemand/river-to-river


abbonamento sala virtuale Più Compagnia in collaborazione con MYmovies 7,90 € / abbonamento MYmovies One 12,90 €



Nicoletta Curradi 

TuttaToscana

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