mercoledì 23 maggio 2012

ZHUANG HONG YI espone presso la galleria ARIA di Firenze

Dal 1° Giugno al  9 Settembre 2012
Con inaugurazione il  31 Maggio, alle  ore 18:30
Viene presentato presso la galleria Aria art gallery in  Firenze e con la collaborazione con White Room Positano  i nuovi lavori di Zhuang Hong Yi, autore dalla rilevanza artistica internazionale, le cui opere mosse in una fusione tra ying e yang materico, tramandano l’antica tradizione cinese attraverso lo spirito di modernità estetica occidentale.
Zhuang Hong Yi è un artista contemporaneo che rappresenta bellezza e raffinatezza con un alto livello di perfezione. Nel suo stile si possono riconoscere le caratteristiche del background culturale cinese elegantemente combinate con una forte allure occidentale, quale risultato della sua educazione ed istruzione in Cina presso lo Sichuan Fine Art Institute unita alla sua esperienza internazionale a partire dal 1992, quando si trasferì nei Paesi Bassi presso la Minerva Academy of Visual Arts, dove si stabilì con sua moglie Luluo, anch’essa artista.
Ciò che cercava in Europa dunque non era una nuova ideologia bensì la libertà mentale di produrre opere secondo la sua pura carica espressiva, per costruire una carriera artistica basata sulle tradizioni del suo paese nativo, ora plasmate sui significati della colorazione e i materiali, analizzando lo spazio che divide la forma dal contenuto; come artista visivo egli ritiene che il potere estetico sia il più potente, basandosi sulla convinzione che l’espressività delle immagini inizia con il loro appeal.
Dopo molti anni di residenza in Europa, Zhuang non ha indebolito i suoi legami con la Cina, infatti ha ancora il suo studio a Pechino, dove si reca un paio di volte l'anno a lavorare, immerso nella sua cultura d’origine; l’arte popolare cinese, i suoi materiali e come vengono utilizzati, gli forniscono un’inesauribile fonte di ispirazione dove raccogliere nuovi spunti.
I dipinti di Zhuang sono molto spesso caratterizzati da un mix audace e sorprendente di colori brillanti, e vengono composti attraverso delle misteriose stratificazioni di immagini. Tutto il suo lavoro è invitante e seducente, i suoi dipinti volgono quasi in sculture data la loro tridimensionalità e riflettono il suo desiderio di evocare nell’osservatore un magnetismo tra la tattilità e la delicatezza delle forme floreali, realizzate una ad una in carta di riso, attraverso vibranti colori che si amalgamano dinamicamente tra texture e luminosità. Rinnovamento e tradizione posso così andare mano per mano, in un dialogo tra canoni tradizionalisti e il concettualismo contemporaneo.
Del Bimbo Fabrizio

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