La Toscana è bellissima, ma dovete migliorare la qualità dei servizi e
abbassare i prezzi. E’ questo, in estrema sintesi, quanto emerso
dall’incontro “Sharing Tuscany – La domanda si presenta all’offerta”,
appuntamento ideato da Toscana Promozione come evento inaugurale della
quinta edizione di Buy Tuscany. Un evento innovativo che, per la prima
volta in Italia, fa salire sul palco non l’offerta ma la domanda
turistica internazionale, per conoscere come siamo visti dall’estero e
capire cosa va migliorato per fidelizzare i turisti stranieri e
incrementare i flussi dall’estero.
Mentre dalla Germania, si lamentano delle infrastrutture,
dei prezzi elevati e della mancanza di elementi attrattivi per i
giovani. Carenze, ha spiegato Paolo Cini di Vamos Reisen, che rendono la
Toscana meno competitiva nei confronti di altre destinazioni italiane
come l’Emilia-Romagna, il Veneto o il Friuli. E sui prezzi si è
soffermata anche Bernardine Van Wassenaer di Belvilla (Benelux) che
vorrebbe più servizi - in primo luogo internet gratis ovunque - una
migliore accoglienza e, soprattutto, non correre il rischio di brutte
sorprese, come bottiglie di vino da 10 euro vendute a 100.
Dell’australiana Outdoor Travel, ha sottolineato, invece, come
«i tour operator italiani non abbiamo ancora capito bene le necessità
dei turisti australiani e, in generale, di lingua inglese che desiderano
camminare o girare in bicicletta». «I nostri clienti – ha spiegato
Paterson – vogliono pacchetti soft, non sono interessati a cimentarsi
nel Giro d’Italia».
Critiche a parte, tutti parlano della Toscana
come di una terra bellissima e mettono in evidenza il desiderio dei
turisti di sentirsi dei toscani quando vengono in vacanza nella nostra
regione. Diane Polthan, della canadese Cit Tours, tornerà a casa con una
maggior conoscenza della Toscana e nuove proposte per i suoi clienti.
Ha partecipato ai tour pre-evento e ha scoperto la Costa degli Etruschi.
Letteralmente entusiasta della Toscana anche la sudafricana Hancadri
Spies, della PP Tours & Travel, che è rimasta colpita dal calore con
cui i toscani parlano della Toscana e dalla nostra cucina. «Il mio
desiderio è quello di tornare a casa e vendere, vendere, vendere»:
questa la chiusura del suo intervento.
Conclusa questa prima giornata di confronto tra la Toscana e il mondo, Buy Tuscany proseguirà domani
con gli incontri B2B tra i 130 tour operator internazionali e i 140
toscani selezionati per l’evento. Previsti in agenda 3000 incontro di
business.
Del Bimbo Fabrizio
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