Un’edizione straordinaria, la 40° del Festival Musica dei Popoli, che vuole celebrare anche il 70° anniversario della Flog.
“Un’edizione speciale – ha spiegato la presidente della Commissione Cultura e Sport del comune di firenze Maria Federica Giuliani – che sottolinea la vivacità ed il fervore culturale del festival di Musica dei Popoli e della Flog, da sempre punto di riferimento non solo cittadino ma anche nazionale nel campo delle epressioni culturali e della ricerca musicale etnica e contemporanea.
Grande risalto in questa 40° edizione al talento delle donne nei due mesi di programmazione, donne sempre più protagoniste e sempre più consapevoli del loro saper essere”.
Articolato in diversi momenti e sezioni, questa edizione del festival propone nella prima parte “Suoni di Terra”, dedicata alla musica popolare e ai musicisti della Toscana, dal 19 settembre al 2 ottobre. La seconda sezione “Donne dell’altro mondo” dal 3 ottobre al 4 novembre, ospita 6 giovani donne emergenti, cantanti e strumentiste provenienti da Africa, America Latina ed Europa.
Il terzo momento del festival è “Global Party Nights”, in collaborazione con Flog W Live che per l’occasione svuota la sala dell’Auditorium dalle sedie per far ballare il pubblico ai ritmi travolgenti della Taranta salentina e della Fanfara balcanica. Ed infine, evento speciale del festival, i Tamburi del Burundi al Teatro Puccini sabato 14 novembre.
Suoni di Terra racchiude quattro concerti con artisti toscani che da molti anni si dedicano alla valorizzazione della musica tradizionale italiana: Riccardo Tesi con lo spettacolo “Bella Ciao”, rivisita a 50 anni di distanza, il celebre spettacolo presentato al Festival dei due Mondi di Spoleto nel 1964.
Bella Ciao ha come protagoniste alcune delle migliori voci femminili della musica popolare italiana, come Lucilla Galeazzi, Elena Ledda e Luisa Cottifogli; Ginevra Di Marco, che presenterá in prima assoluta una nuova produzione del festival dal titolo “Todo cambia”, dedica il suo lavoro alla cantante argentina Mercedes Sosa.
Sarà poi la volta di uno dei gruppi storici del folk revival italiano, i Musicanti del Piccolo Borgo, che celebrano i 40 anni di attività di ricerca e di riproposta dei repertori vocali e strumentali della tradizione del Centro e Sud Italia; per questo ennesimo compleanno sono invitati vari artisti che hanno collaborato con il gruppo nel suo lungo cammino, tra questi il celebre tamburellista Nando Citarella.
Infine, uno dei più interessanti cantautori toscani, Bobo Rondelli, che presenterà il suo nuovo spettacolo dal titolo “Ciampi ve lo faccio vedere io” dedicato al celebre cantante livornese Piero Ciampi.
La seconda parte, dal titolo “Donne dell’altro mondo”, è dedicata all’universo musicale femminile, ospitando sia cantanti dotate di straordinarie doti vocali che strumentiste di talento provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’America Latina. Carmen Souza (3/10) è certamente una delle voci più interessanti della nuova generazione della cosiddetta world music; nata a Lisbona da famiglia capoverdiana, la sua musica è un incrocio tra latin, morna e jazz con anche qualche spunto orientale.
Yilian Canhizares (10/10), straordinaria cantante e violinista cubana, che il critico musicale Paolo Russo ha definito “prodigio dalle movenze ferine e dalla voce angelicamente incendiaria”.
Definita la “diva” della cornamusa galiziana, Cristina Pato (17/10) è stata la prima suonatrice di gaita a pubblicare un album come solista nel 1998 e ha in seguito collaborato con artisti della world music e del jazz, classici e sperimentali, di tutto il mondo tra cui la Chicago Symphony, Yo-Yo Ma, The Chieftains, Arturo O’Farril, World Symphony Orchestra e Paquito D’Rivera.
Considerata una delle voci più innovative della sua generazione, Carminho (24/10) – che debutta per la prima volta in Italia – è la voce rivelazione del novo fado portoghese. Dal suo debutto ancora adolescente nella Embuçado di Lisbona, alla consacrazione (con disco di platino) del suo primo album, il percorso di questa giovane artista è stato folgorante come meritava.
Dopo dieci anni dal suo debutto in Italia, torna sul palco della Flog la cantante Lura (30/10), l’artefice di un nuovo stile nella musica capoverdiana, in cui morna e coladera si mescolano a jazz, soul e R&B.
Chiuderà questa seconda parte dedicata alle donne cantanti e strumentiste, una serata dedicata alla musica urbana etiope con il concerto della cantante italo-somala-etiope SABA (Cinema Odeon, 4/11) preceduto dalla proiezione del documentario “Jamming Addis” di Dirk Van Den Berg (in collaborazione con il festival Immagini & Suoni del Mondo).
Il terzo modulo, dal titolo “Global Party Nights” è interamente dedicato alla dimensione festiva della musica popolare contemporanea: Festa salentina con il gruppo Alla Bua (7/11), gruppo etno-folk nato nel 1990, tra i più interessanti del panorama musicale pugliese, che si contraddistingue per le vigorose interpretazioni della pizzica tarantata; festa balcanica con Fanfara Transilvania (12/11), una esplosiva e coinvolgente BalkanGypsyBrass Band dalla Romania costituita da dieci musicisti tutti imparentati tra loro, permettendo così di tramandare un patrimonio musicale unico ed inimitabile.
In chiusura del festival, un evento straordinario: i Tamburi del Burundi (Teatro Puccini, 14/11). La loro leggendaria fama si è ancora ampliata nel mondo dopo la pubblicazione nel 1992 di un disco con l’etichetta Real World di Peter Gabriel e nel 2014 sono stati riconosciuti dall’Unesco come patrimonio culturale dell’Umanità.
Tra le attività collaterali al festival sono previste due lezioni-concerto per le scuole (28 e 29/10) del gruppo di musica africana Bafoulabè, con la partecipazione straordinaria del cantante griot senegalese Badara Seck.
Fabrizio Del Bimbo
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