Presso Plaza Hotel Lucchesi di Firenze creazioni di 29 tra i più originali designer e maker locali, insieme alla possibilità di osservare i maestri artigiani all’opera, acquistare prodotti unici
e partecipare a workshop e corsi dedicati
Abbigliamento e accessori in tiratura limitata, complementi d’arredo in legno dagli intarsi sapienti, gioielli d’artista contemporaneo, borse e scarpe in pelle realizzate a mano in ogni dettaglio, cachemire raffinatissimo, mosaico e scagliola eseguiti con metodi affinati nel corso dei secoli, ceramiche e porcellane d’autore e una selezione di pezzi di design autoprodotto, tutto rigorosamente fatto a mano a Firenze. Sono questi alcuni tra gli oggetti selezionati per Florence Factory Shop, il primo studio-shop in Italia dedicato all’alto artigianato fiorentino, che aprirà al pubblico venerdì 27 maggio alle ore 19.00 negli spazi del Plaza Hotel Lucchesi nel cuore del quartiere di Santa Croce (Lungarno della Zecca Vecchia 38, ingresso libero). Lo store raccoglierà le creazioni di 29 artigiani, designer e maker del territorio, per raccontare in un colpo d’occhio il volto più autentico e prezioso della città: quello che trova le sue radici nei laboratori artigiani, nelle botteghe nascoste e nelle produzioni limitate.
Nato da un’idea di Jacopo Lotti e Lorenzo Bertini, lo store (aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00) vuole rendere accessibili in un’unica esperienza prodotti di marchi locali caratterizzati da un alto livello di storicità o contemporaneità, alta qualità, difficile reperibilità, unicità del design o della tecnica produttiva. Inoltre, in sinergia con il calendario di eventi di Empireo, il roof-top bar dell’Hotel Lucchesi, saranno organizzati insieme agli artigiani workshop e corsi dedicati, che inaugureranno venerdì 27 maggio alle 18.00 con una dimostrazione delle antiche tecniche orafe di Cristiano Pagnini e continueranno fino alla fine di luglio. Entrare in Florence Factory Shop sarà quindi come visitare tante botteghe in una. Per chi desidera approfondire il lavoro di un specifico maker, curiosare nel suo laboratorio e magari richiedere la creazione di un pezzo esclusivo, sarà possibile farsi accompagnare nei singoli studi, quasi tutti ospitati in Oltrarno. Per chi invece cerca semplicemente un piccolo souvenir saranno anche disponibili oggetti a partire da 10€.
All’interno dello shop, sarà possibile scoprire gli abiti femminili e senza tempo di Quelle Tre, i lavori dell’orafo Cristiano Pagnini, le borse e gli accessori in pelle firmate Dimitri Villoresi, i complementi d’arredo in legno Castorina, gli argenti Pampaloni, le calzature per bambini create da Hisashi Hidano, i capi lavorati a mano di Alberta Florence e i quaderni, i borsoni e l’abbigliamento realizzati da Giulia Materia. E ancora, le ceramiche “a guscio d’uovo” di Giusti, i piccoli mondi di carta di Giulia Adriana Leone, le carte pregiate e gli oggetti in pelle Giannini e Kuwata, i manufatti in scagliola proveniente dal laboratorio Bianco Bianchi, i mosaici artistici Fratelli Traversari, i preziosi filati di Luca Bracciotti, gli oggetti ispirati al mondo naturale di Marina Bertoia, i gioielli Officine Nora, gli abiti serigrafati a mano da Ink-P, e le sorprendenti pietre flessibili di Made of Stone.
Centrale anche il legame con Source, progetto permanete dell’associazione fiorentina Altrove che dal 2013 promuove attività legate al tema dell’hand made design. Grazie alla condivisione di mission e valori comuni, le due realtà sanciscono una collaborazione che muove i primi passi con la selezione, per il Florence Factory Shop, di una serie di pezzi declinati nei settori del tessile e dell’arredo per la casa. Saranno disponibili accessori e utensili da cucina, borse, vasi e foulard stampati, oltre a lampade e sciarpe, tutti pensati all’insegna della creatività delle linee, del concept e dei materiali. Tra i brand presenti Andrea Fantinato, Codicedesign, Peppino Lopez, Os Italianos, Bbag, Studio Lievito, Elisabetta Coccioni, Zpstudio, Francesca Lancisi e Roberto Carisi (Source ha il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana, è sostenuto da Faf, Fidi, Oma e Cna).
Del Bimbo Fabrizio
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