martedì 15 aprile 2025

Cappella Brancacci dal 14 al 16 aprile al centro di iniziative di valorizzazione e divulgazione





Dalla presentazione de La Madonna con Bambino restaurata da Friends of Florence, al Progetto Brancacci un convegno dedicato alla diagnostica e al restauro sostenuto sempre da Friends of Florence e da Jay Pritzker Foundation  e organizzato in collaborazione con Comune di Firenze, Soprintendenza ABAP di Firenze, CNR-ISPC e Opificio delle Pietre Dure


L’avvio della Settimana Santa per la Chiesa del Carmine quest’anno, non sarà solo un momento spirituale di grande importanza, ma sarà inoltre l’occasione per valorizzare alcuni dei suoi capolavori restaurati grazie al sostegno di Friends of Florence. 


Da oggi al 16 aprile sono previsti infatti presentazioni e convegni dedicati al patrimonio artistico conservato nella Cappella Brancacci.


Si parte questo pomeriggio, lunedì 14 aprile alle ore 15, con la presentazione della Madonna con Bambino restaurata con il sostegno dei Friends of Florence e ricollocata in via eccezionale per l’occasione nella cappella Brancacci e si proseguirà il 15 aprile a Palazzo Vecchio, nella Sala d’Arme e il 16 aprile presso la Sala Vanni del Convento di Santa Maria del Carmine con Progetto Brancacci, un convegno dedicato all’approfondimento e al confronto su uno dei capolavori assoluti del Rinascimento fiorentino, la cappella Brancacci. Nato in seguito ai risultati emersi dagli studi eseguiti nel corso del cantiere realizzato fra il 2021 e il 2024, l’evento è stato pensato e organizzato per consegnare a studiosi, storici dell’arte, restauratori e al pubblico di cittadini e visitatori una visione approfondita di questo straordinario patrimonio artistico. 


IL RESTAURO DELLA MADONNA CON BAMBINO


Sono passati esattamente 12 mesi da quando è iniziato il restauro della Madonna con Bambino  della Chiesa di S. Maria del Carmine, realizzato dallo Studio Ardiglione con l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ABAP di Firenze e il sostegno di Friends of Florence. 


A distanza di un anno, a intervento terminato, l’opera torna alla Chiesa del Carmine e questo pomeriggio, lunedì 14 aprile, sarà oggetto di approfondimento dedicato alla sua fortuna


Nicoletta Curradi 

Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 14 aprile 2025

Conclusa con successo la 28esima edizione di Cosmofarma a BolognaFiere

 





 Con oltre 400 aziende partecipanti e 30.501 visitatori, si è conclusa con successo l’edizione2025 di Cosmofarma Exhibition. “Performare” è stato il claim che ha ispirato i 140 convegni, dibattiti e incontri -ai quali hanno partecipato politici, esperti, aziende, docenti, enti di ricerca, professionisti e associazioni di categoria- che hanno reso la tre giorni un’occasione per approfondire le opportunità e le possibilità di crescita della Farmacia italiana. Innovazione tecnologica, eccellenza delle risorse umane e capacità manageriali sono tra i fattori determinanti del trend in crescita che caratterizza il mercato della farmacia in Italia: secondo i dati IQVIA nel 2024 la farmacia in generale in Italia ha realizzato 27,3 miliardi di euro con un trend del +2,7%.


 


La farmacia si conferma come presidio sanitario integrato nel SSN, capace di corrispondere alle aspettative dei cittadini che vi si rivolgono con una sempre maggiore fiducia. Secondo i dati del VI Rapporto annuale sulla Farmacia 2023, coordinato dall’Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva e realizzato in partnership con Federfarma, al quale hanno partecipato 1.500 farmacie e 4.000 cittadini, di cui il 42,6 per cento affetto da almeno una malattia cronica, il 50,1 per cento sceglie sempre la stessa farmacia per il rapporto di fiducia instaurato con il farmacista. Il livello di fidelizzazione è ancora più solido (53,3 per cento contro il 46,2 per cento) tra le persone affette da patologia cronica.


 


«Cosmofarma Exhibition 2025 si è contraddistinta per l’impegno a sostenere l’evoluzione della farmacia, in questi anni di profondo cambiamento del settore – ha commentato Francesca Ferilli, amministratore delegato e direttore generale BOS– Un’evoluzione sottolineata dall’immagine simbolica della farfalla, che ci ha accompagnato nei tre giorni di fiera. Nei numerosi convegni e dibattiti abbiamo voluto incentivare il confronto sul concetto di “performare”, per puntare a una crescita della farmacia sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo. Il nostro auspicio è che davvero il Butterfly Effect, che abbiamo raccontato nei padiglioni di BolognaFiere, si diffonda fuori, nella consapevolezza che ogni singolo protagonista del settore farmacia può, grazie a piccole azioni quotidiane, generare un impatto significativo sull’intero sistema. Non vediamo l’ora di ritrovarci alla prossima edizione di Cosmofarma Exhibition, pronti a “rigenerarci” ancora».


 


«Grande soddisfazione per la straordinaria partecipazione dei colleghi farmacisti a questa edizione di Cosmofarma che ha ben rappresentato l’orgoglio di una comunità professionale consapevole del ruolo svolto per la collettività e di ciò che ancora può realizzare per contribuire attivamente al rafforzamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale – ha dichiarato il presidente FOFI, Andrea Mandelli – Prossimità, qualità, competenze ma anche l’utilizzo delle moderne tecnologie a supporto dei servizi erogati ai cittadini sono state le parole chiave di questa tre-giorni che dovranno continuare a guidare il percorso di evoluzione della professione, con l’ambizione di garantire un’assistenza sempre più efficiente e accessibile per tutti, lavorando in stretta sinergia con gli altri professionisti sul territorio. Un ringraziamento al Ministro Schillaci, al Sottosegretario Gemmato e a tutti i rappresentanti delle Istituzioni intervenuti ai convegni di Cosmofarma per aver testimoniato, ancora una volta, grande apprezzamento per il lavoro svolto quotidianamente dai farmacisti al servizio della salute degli italiani».


 


«Questa edizione di Cosmofarma è stata straordinaria per partecipazione, contenuti e visione – ha dichiarato Marco Cossolo presidente di Federfarma nazionale – In un momento di profonda trasformazione per la sanità italiana, la farmacia ha dimostrato, ancora una volta, di essere un attore attivo e consapevole, pronto a rafforzare il proprio ruolo di presidio sanitario di prossimità e anello di congiunzione tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale. Il confronto con istituzioni, associazioni di cittadini, professionisti sanitari, esponenti del mondo scientifico e dell’industria ha confermato quanto sia centrale il contributo delle farmacie nella costruzione di un sistema più vicino, più reattivo, più equo. Un sistema capace di valorizzare l’innovazione, la qualità e la responsabilità sociale, senza mai perdere il legame con il patrimonio professionale e umano che da sempre contraddistingue le oltre 19.000 farmacie capillarmente diffuse in tutto il Paese».


 



«Cosmofarma si conferma un’opportunità straordinaria di confronto sull’evoluzione della professione di farmacista e della farmacia, protagonisti del nuovo modello di governance di una sanità sempre più di prossimità e in rete per rispondere alle nuove esigenze di salute dei cittadini”, ha affermato Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente della Fondazione Francesco Cannavò – Tre le parole chiave: qualità, innovazione e competenze, presupposti irrinunciabili per garantire e consolidare la funzione centrale della farmacia a sostegno del nostro Servizio Sanitario e a tutela della salute pubblica. La nostra missione è di accompagnare l’adeguamento del patrimonio dei saperi del farmacista attraverso una proposta formativa di elevato valore scientifico e al passo con i tempi, anche a beneficio dei colleghi operanti nelle farmacie rurali che, come ben evidenziato in questi giorni, rappresentano la spina dorsale della rete assistenziale che declina il valore della prossimità».


 


Così conclude Eugenio Leopardi, presidente di UTIFAR: «Questa edizione di Cosmofarma ha confermato, ancora una volta, quanto la professione del farmacista sia in continua evoluzione e quanto sia fondamentale essere pronti a interpretare il cambiamento. Il nostro convegno dedicato alla comunicazione nella Farmacia dei Servizi ha riscosso grande interesse e partecipazione, segno evidente che i farmacisti avvertono l’urgenza di acquisire nuove competenze per proporre con efficacia i servizi e valorizzare il proprio ruolo sul territorio. La grande affluenza e la qualità del confronto ci dicono che la direzione è quella giusta. Utifar continuerà a essere al fianco dei colleghi, promuovendo momenti di formazione e dialogo, con l’obiettivo di supportare una farmacia sempre più moderna, proattiva e vicina ai bisogni dei cittadini».


L’appuntamento con la prossima edizione di Cosmofarma è dall’8 al 10 maggio 2026, in contemporanea con HealthAbility Experience, dal 9 al 10 maggio a BolognaFiere.


Nicoletta Curradi

mercoledì 9 aprile 2025

Il nuovo Centro delle Arti Lucca prende vita





Una notizia importante per il mondo dell'arte lucchese; la Fondazione Centro delle Arti Lucca, nata nel maggio del 2024 per volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Ragghianti - ETS, ha svelato nei giorni scorsi i dettagli del polo museale di respiro internazionale che sorgerà nel cuore della città, precisamente in piazzale Verdi.

L’iniziativa prevede un investimento complessivo di oltre dieci milioni di euro e  entro la fine dell’anno inizieranno i lavori di restauro.


La Fondazione Centro delle Arti Lucca ETS ha presentato  il progetto del nuovo Centro delle Arti Lucca, polo museale a vocazione internazionale in grado di organizzare mostre ed eventi di alta qualità, incrementando e completando l’offerta di attività culturali e artistiche a Lucca e in Toscana. Con un investimento di oltre dieci milioni di euro, il progetto prevede la riqualificazione di un edificio di circa 2.500 metri quadrati, che un tempo ospitava il Cinema Nazionale e il dopolavoro della Manifattura Tabacchi, situato in un contesto strategico, dotato di ottima accessibilità e di un posizionamento che ne supporta la visibilità.

I lavori per la ristrutturazione dell’immobile, affidata a Too Studio di Reggio Emilia, fondato nel 2013 dagli architetti Marco Denti e Monica Gambini, inizieranno nei prossimi mesi. Il progetto presentato da Too Studio, scelto in una rosa di cinque, si è distinto per la meticolosa attenzione ai dettagli, per l’aumento della superficie calpestabile e per la predisposizione di ambienti accoglienti e stimolanti.

Lo storico edificio che a seguito della ristrutturazione ospiterà il Centro delle Arti Lucca, ormai da tempo in disuso, nel corso del tempo ha ospitato un ospedale, un cinema, un asilo e un dopolavoro, mantenendo le sue caratteristiche architettoniche e le sue rilevanze artistiche. L’obiettivo è di restituirlo alla comunità con una nuova destinazione d’uso e in una veste riqualificata, ma che allo stesso tempo conservi le peculiarità che lo hanno distinto nel corso degli anni. Il progetto, infatti, si sviluppa intorno al concetto di “riconoscibilità”, e si focalizza non soltanto sulla ristrutturazione fisica dell’immobile, ma soprattutto sul recupero dell’identità e del significato storico che questo luogo riveste per la comunità lucchese.

Il progetto esalta le caratteristiche spaziali e artistiche dell’edificio, valorizzandone il potenziale attraverso una nuova organizzazione funzionale che, per prima cosa, elimina le barriere fisiche, consentendo l’ingresso diretto al Centro delle Arti Lucca tramite l’entrata principale che si affaccia su piazzale Verdi.

Attraversato il portone storico, il visitatore si troverà immerso in un grande ambiente con una volta e pareti decorate da affreschi d’epoca: un’accogliente area di benvenuto, con biglietteria e bookshop. Alla sinistra di quest’area, una caffetteria offrirà un punto di ristoro e incontro, contribuendo a un’esperienza di visita completa e coinvolgente.

Le sale espositive, dislocate su vari livelli e ottimizzate attraverso l’inserimento di uno spettacolare soppalco, sono state progettate per garantire la massima flessibilità, adattandosi a diverse esigenze espositive. Le grandi finestre, che potranno essere oscurate secondo le necessità, permetteranno di modulare l’illuminazione naturale e creeranno un legame visivo con l’esterno, offrendo una connessione tra lo spazio espositivo e il contesto urbano.

All’interno della struttura, l’ultimo piano della “torre” che caratterizza l’edificio sarà riservato all’esposizione permanente dei pezzi più significativi della collezione d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, composta da capolavori legati alla storia cittadina

L’intera struttura sarà priva di barriere architettoniche, così da consentire ai visitatori di fruire degli spazi espositivi senza percorsi differenziati.

Oggi inizia un percorso di rigenerazione in cui un immobile privato è restituito a Lucca con una funzione doppiamente pubblica: nel dar vita a un nuovo luogo della cultura e nel mettere a disposizione della città, intesa anche come tessuto socio-economico, un ulteriore polo di attrazione, ideato e pensato per proporre un’offerta inedita e attualmente non presente. Come sempre, infatti, questo percorso la Fondazione lo ha intrapreso a seguito di un confronto con le istituzioni e le realtà del territorio, interpretando in modo attivo e propositivo il suo ruolo di sostegno e sussidiarietà. Il Centro delle Arti sarà un luogo di esperienze, in cui conoscere e divulgare, ma soprattutto aprire la propria mente a forme di comunicazione culturale ed espressione artistica assolutamente nuove per Lucca. Una finestra sul mondo e un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale.

La Fondazione Centro delle Arti Lucca, costituita nel maggio scorso, è stata fortemente voluta dalla Fondazione Ragghianti e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ed è pienamente operativa: sono iniziate le riunioni del Consiglio d’Amministrazione e del Comitato scientifico e ora sono state ottenute le autorizzazioni dell’ente di tutela. La sua missione, una volta ultimati i lavori e aperto il polo espositivo, sarà di offrire al pubblico una programmazione di alto livello, in grado di attirare un flusso continuo di visitatori. Il Centro delle Arti genererà valore per la città di Lucca e per tutto il territorio.

Il Centro delle Arti è un edificio già modellato dalla spinta vitale della città di cui è stato un manifesto protagonista. Si riannodano così i fili della storia e della cultura tra l’edificio e la comunità in una nuova trama, nella quale si potranno trovare intrecci per futuri ulteriori legami.

Il nuovo polo espositivo offrirà una programmazione continua di mostre, conferenze, incontri e proiezioni. Le mostre saranno curate dai migliori esperti, e uniranno rigore scientifico e accessibilità. L' impegno è per un’offerta originale e distintiva, evitando di replicare modelli già esistenti, con l’obiettivo di far diventare il Centro delle Arti Lucca un motore culturale non soltanto per Lucca, ma per l’intera comunità nazionale.


Fabrizio Del Bimbo 

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