mercoledì 24 agosto 2016

TERRA NOSTALGIA MEMORIA L'ARTE “RURALE” DI QIAO WANYING all'Archivio di Stato di Firenze


Il “pittore contadino” che ha emozionato la Cina espone 41 suoi dipinti monumentali.
In mostra anche una raccolta di 108 foto d'archivio sul villaggio di Da-Zhai,
modello per l'agricoltura cinese scelto da Mao Zedong

INAUGURAZIONE: VENERDì 2 SETTEMBRE ORE 18








Con uno sguardo inedito, autentico e di profonda intensità emotiva permetterà di scoprire una Cina insolita agli occhi dell’arte contemporanea, quella rurale dei campi di grano, quella vivida del lavoro con la terra.
L’opera di Qiao Wanying, da molti definito “pittore contadino”, arriva in Italia con la mostra “Terra Nostalgia Memoria” ospitata dal 2 al 17 settembre 2016 negli spazi espositivi dell'Archivio di Stato di Firenze.
L'esposizione è organizzata da Four-Face Space Art Center di Pechino con la collaborazione del Consulting Istitute of Costructing Art della Tsinghua University e dell’Associazione degli Artisti Cinesi in Italia, con il patrocinio Regione Toscana, Città Metropolitana e Comune di Firenze.
Saranno 41 i dipinti “rurali” esposti in mostra, opere monumentali e suggestivi paesaggi onirici che raffigurano scenari e scorci della Cina settentrionale: praterie selvagge, campi coltivati, girasoli, alberi, colline, panorami innevati, villaggi e cortili. Lo spirito della natura incontaminata è catturato in colori brillanti fermati sulla tela con uno stile talvolta impressionista, a volte espressionista.
E insieme alle opere pittoriche, la mostra offre un inedito percorso di immagini in 108 foto d'archivio utili a ricostruire la storia dell'agricoltura cinese. Gli scatti in bianco e nero e a colori, provenienti dal Da-Zhai Museum, sono il ritratto della società contadina dalla fine degli anni '50 ai due decenni successivi, fino ad oggi, nel villaggio di Da-Zhai, nella provincia di Shanxi. Sempre stato un villaggio caratterizzato da una terra arida (che ha storicamente reso poveri i suoi agricoltori), Da-Zhai divenne famoso perché scelto nel 1960 dal presidente Mao Zedong come modello simbolo della Cina agricola. "L'agricoltura si studia a Dazhai" era il motto coniato da Mao che fece diventare il villaggio lo spirito guida di tutta la Cina rurale che lottava con il duro lavoro dei contadini per sconfiggere la povertà e la fame.
Questa pittura di Qiao Wanying è nata in un piccolo villaggio accanto a Dazhai e le esperienze infantili dell'artista, a contatto con la terra e la vita contadina, hanno lasciato un segno profondo su molti dei suoi dipinti. Lo sviluppo della sua crescita artistica è stato determinato dai suoi ricordi d'infanzia legati al lavoro nei campi. Forse per questo l'arte di Qiao Wanying è così intensa e si muove su un linguaggio espressivo inusuale rispetto alle tendenze pittoriche cinesi comunemente conosciute. Ben distante dall’arte cinese che racconta la modernizzazione del paese - spesso attraverso un realismo cinico o una pop art politica - la sua è la rappresentazione di una Cina rurale e contadina, quella che qualcuno definirebbe “arretrata”. Il suo tratto primitivo, autentico e viscerale tocca le corde del ruvido istinto e della sensibilità individuale, lontano dalle correnti nazionali e internazionali di arte contemporanea, fuori dal dibattito artistico globale, solitario e autodidatta.
In Cina Qiao è spesso definito come un “pittore contadino” (nongmin huajia), un’espressione che rievoca le sue esperienze di vita, ma ancor più il suo attaccamento alla terra, quella che lui definisce “patria” (jiayuan). Originario della provincia di Shanxi (letteralmente “a ovest delle montagne”), il pittore vive un particolare legame con i suoi luoghi natii, parte integrante della sua arte, del suo spirito e della sua personalità. Come ha commentato il curatore della mostra Su Dan, docente dell’Università di Tsinghua a Pechino: “Il fascino dei suoi dipinti sta nell’accenno di profumo terroso che sembra emanare la pittura ad olio sulla tela”.
L’empatia col mondo naturale collega Qiao all’antica arte cinese di pittura paesaggistica, attraverso la quale generazioni di pittori hanno espresso il loro senso di comunione con la natura, con la terra, con i suoi fiumi e montagne.
La presentazione del professor Giandomenico Semeraro.
TERRA NOSTALGIA MEMORIA
Mostra personale di Qiao Wanying
dal 2 al 17 settembre 2016
Archivio di Stato di Firenze (Viale della Giovine Italia, 6)
Orario: Lun –Ven Sabato: 10.00 – 17.00 / 10.00 – 13.00 (domenica chiuso)
Ingresso gratuito 

Del Bimbo Fabrizio

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