Una love story dolce-amara che abbraccia il tema della disabilità, il film di Kim Jong-kwan apre il festival di cinema coreano. Disponibile anche online su Più Compagnia e MyMovies.
Una storia d’amore che incontra i sensibili temi della disabilità: la protagonista - impossibilitata a viaggiare e limitata nella sua vita al suo perimetro casalingo – riesce a reinventare un mondo per sé stessa attraverso i libri che legge, quando si innamorerà di un ragazzo universitario. Il film è tratto dal racconto della scrittrice giapponese Seiko Tanabe “Josée, the Tiger and the Fish” (1984), e aveva già conosciuto delle trasposizioni cinematografiche: l’omonima pellicola diretta da Isshin Inudo uscita in Giappone nel 2003 e un anime col medesimo titolo nel 2020.
L’incontro fra Josée e Lee Young-seok avviene quando la sedia a rotelle di lei subisce un danno e lui si ferma per soccorrerla. È così che il ragazzo si affaccia al mondo malinconico ma fantasioso di Josée, una donna disabile dal passato doloroso e dal presente complicato. Le loro vite si legheranno l’una all’altra fino a far mutare, forse per sempre, il corso del loro destino. Come si legge nella scheda critica del catalogo, “nel film è il punto di vista di Lee Young-seok quello con cui lo spettatore è maggiormente portato a immedesimarsi. Un giovane uomo mite e gentile che è fortemente condizionato dalle donne a cominciare dalla sua insegnante, con cui ha segretamente una relazione, fino alla compagna di corso che frequenta saltuariamente. È un conforto e una rassicurazione che egli trova nella relazione con Josée, forse l’unica ad avere davvero bisogno di lui e a farlo sentire indispensabile. Malgrado il sentimento fra i due, che nella umile abitazione abitata dalla donna, piena di vecchi oggetti, libri e suppellettili assume un carattere di poetica esclusività che li isola dalla metropoli circostante, sia autentico e condiviso, si ha comunque l’impressione che Lee Young-seok vi trovi una sorta di rifugio da un futuro, probabilmente brillante, che incombe con i suoi inevitabili cambiamenti”.
La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, è organizzata con il supporto Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, KOFIC - Korean Film Council insieme ai main sponsor Conad e Unipol Sai.
Ingresso 6 euro. I posti al cinema La Compagnia saranno ridotti e gli ingressi contingentati secondo le disposizioni dell’emergenza sanitaria.
Il festival è organizzato grazie al contributo di Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano di Roma, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Quartiere 1, FST - Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Cineteca di Bologna, Cineteca Italiana di Milano, Barunson, Nemo Academy. Sponsor: Asiana Airlines, Conad, Hotel Savoy, Hotel Number Nine, Klab, Hotel degli Orafi, Grand Hotel Mediterraneo, Hotel Pierre, The Student Hotel, Hotel Palazzo Ricasoli, PAC Prodotti alimentari Coreani, Jinro, Ristorante Coreano Gangnam, Trattoria Dall’Oste, Ristorante Boccanegra, Osteria del Borgo, Ristorante Acqua al 2, Hyundai- Brandini, ARCI. Media partner: AsianFeast.org, AsianWorld, Cinematographe, K-Tiger, Firenze Spettacolo, Movieplayer, Mugunghwa Dream, MyMovies, Novaradio, Radio Italia Cina, Radio Toscana, TaxiDrivers.
Informazioni: Florence Korea Film Fest; Via San Domenico, 101 (Fi); Tel: 055 5048516; info@koreafilmfest.com; www.koreafilmfest.com; Cinema La Compagnia: 055 268451
Nicoletta Curradi
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