martedì 30 dicembre 2008

Workwear, un progetto di Pitti Immagine alla Stazione Leopolda

WORKWEAR. LAVORO MODA SEDUZIONE
è un progetto della Fondazione Pitti Discovery a cura di Oliviero Toscani con La Sterpaia, Bottega dell'Arte della Comunicazione e Olivier Saillard e si svolge in occasione di Pitti Immagine Uomo n.75
Sede dell'evento è la Stazione Leopolda a Firenze
14 gennaio / 8 febbraio 2009
Orari: mar-mer-gio 10.00-15.00 - ven-sab-dom 10.00-18.00
chiuso il lunedì
ingresso gratuito

La Fondazione Pitti Discovery presenta WORKWEAR LAVORO MODA SEDUZIONE, una mostra curata da Oliviero Toscani con La Sterpaia, Bottega dell'Arte della Comunicazione e da Olivier Saillard, curatore del Musée Des Arts Decoratifs – Paris, che sarà inaugurata alla Stazione Leopolda di Firenze il 13 gennaio 2009, in occasione della 75esima edizione di Pitti Immagine Uomo.
"WORKWEAR, commenta Alfredo Canessa, presidente della Fondazione Pitti Discovery, si ricollega idealmente ai grandi progetti di Discovery e di Pitti Immagine dedicati alla moda come fenomeno stilistico, sociale, culturale: penso a Uniforme, a Excess_ moda e underground degli anni Ottanta, a Lo Sguardo Italiano - mostre e libri che hanno indagato le fonti di ispirazione per chi crea moda e anche il modo in cui i prodotti e l'estetica della moda hanno a loro volta influenzato artisti, fotografi, comunicatori di vario tipo. E WORKWEAR conferma anche la vocazione di Firenze a promuovere una cultura contemporanea della moda con progetti di qualità curatoriale, un programma che non riusciremmo a realizzare se non avessimo partner che credono in noi e nella città, come l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze che ancora una volta è vicino al nostro Gruppo e segue con intelligenza e fiducia l'evoluzione delle nostre strategie culturali".
I protagonisti di WORKWEAR LAVORO MODA SEDUZIONE saranno abiti, accessori, immagini e suoni del mondo del lavoro e di quello della moda, chiamati a dialogare tra loro. Il progetto parte osservando come l’estetica semplice e funzionale dell’abbigliamento da lavoro, nato per assecondare i movimenti del corpo e per proteggerlo, sia una fonte d’ispirazione inesauribile per la moda fin dagli inizi del Novecento. Le citazioni e i richiami al workwear sono infiniti, tanto nella moda maschile quanto femminile, ma non si tratta di un excursus storico sull’abito da lavoro, quanto piuttosto di una rappresentazione di analogie e similitudini tra forme e materiali, di un gioco di scambi, rimandi e ispirazioni reciproche tra i due mondi.
Posizionati su pancali per la movimentazione delle merci, su piani di lavoro, in legno e in metallo, verranno esposti in modo spettacolare - giocando sulle grandi quantità e sulla originalità delle forme e dei materiali - i capi d’abbigliamento e gli oggetti per ogni ambiente lavorativo.
In mostra, selezionati da Oliviero Toscani con La Sterpaia, Bottega dell’Arte della Comunicazione:
300 diversi completi da lavoro, alcuni dei quali con un incredibile impatto visivo: dalle tute ignifughe da attraversamento in fibra multistrato allo scafandro articolato, dalla tuta spaziale a quelle da pompiere, dalla tenuta da pescatore e da infermiere.
2.500 circa i dispositivi di protezione, tra elmetti, maschere da saldatura, grembiuli e guanti (in maglia di ferro per la lavorazione delle carni, ad esempio), maschere-visiere (protettive in vetro stratificato, etc.), scarpe con soletta e puntale antiperforazione, etc. etc...
15.000 le immagini, selezionate dagli archivi Corbis, image provider del progetto, che si susseguiranno: dagli scatti agli spezzoni di film e di video in cui è protagonista il mondo del lavoro.
60 schermi sospesi, sui quali contemporaneamente saranno proiettate foto e video legati al lavoro.
Selezionati da Olivier Saillard con il contributo di Maria Luisa Frisa, per la parte italiana, circa 70 capi delle griffe più prestigiose: da Prada a Krizia, da Armani a Moschino, da Comme de Garçons a Yamamoto, da CP Company a Stone Island.
Gli abiti saranno ordinati per temi e rimandi - la tasca, il grembiule, la maglia metallica… - e la loro presentazione sarà a volte tecnica, industriale, seriale, a volte più poetica, altre volte ancora glamorous, come in una passerella. Alle pareti delle navate saranno i video di sfilata a mettere in evidenza gli elementi che la moda ha assorbito e ripreso dal mondo del lavoro.
WORKWEAR è anche un invito a riflettere sul tema della sicurezza. Ci sono persone che lavorano in condizioni difficili, pericolose, poco agevoli, particolari, estreme, e ci sono aziende che producono capi e accessori per proteggere e tutelare queste persone dai rischi e dai pericoli che corrono. Per questo la mostra dedicherà un’attenzione particolare alla ricerca, all’innovazione tecnologica sui tessuti, sui materiali e sul design dell‘abbigliamento da lavoro, che per la sicurezza e la protezione di chi lavora è di enorme, talvolta vitale, importanza. E così come la moda si ispira al mondo del lavoro, allo stesso tempo ci sono moltissimi capi d’abbigliamento da lavoro che guardano alla moda per essere indossati più volentieri, proprio da chi deve usarli per proteggersi.
A fare da scenografia alla mostra è la Stazione Leopolda, un tipico spazio di archeologia industriale, costruita come stazione ferroviaria e successivamente riconvertita a officina meccanica, che mantiene inalterate le atmosfere e le strutture del luogo di lavoro.
La mostra sarà accompagnata da un libro/catalogo pubblicato da Marsilio Editori e Fondazione Pitti Discovery.
Edizioni italiano e inglese.
Oltre ai testi dei curatori, sarà in catalogo una ricerca iconografica sul tema del lavoro, in termini storici e come fonte d’ispirazione per la moda.
WORKWEAR
LAVORO MODA SEDUZIONE
Stazione Leopolda
Viale Fratelli Rosselli, 5 - Firenze

Nicoletta Curradi

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