Da martedì 16 a domenica 21 dicembre
Veronica Mona con Oblomov Films S.r.l. e Compagnia Enfi Teatro
Con Silvio Orlando
IL MERCANTE DI VENEZIA
di William Shakespeare
con la Popular Shakespeare Kompany
(Cast. Andrea
Di Casa, Fabrizio Contri, Milvia Marigliano, Simone Luglio, Elena
Gigliotti, Elisabetta Mandalari, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Sergio
Romano, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati
scene Carlo de Marino
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche originali Arturo Annecchino
regista assistente Nicoletta Robello
regia Valerio Binasco
E' nata una nuova compagnia, la Popular Shakespeare Kompany,
che ha avuto il suo battesimo ufficiale con lo spettacolo La Tempesta
all’interno del Festival Shakespeariano di Verona nel 2012. La
compagnia si impegna ogni anno a mettere in scena un classico, con
l’intento di continuare ad offrire al pubblico grandi testi, con
modalità produttive nuove, che trasformino la crisi in occasione di
rinnovamento e creatività.
Dalla scorsa stagione, insieme a Silvio Orlando, la compagnia incontra Il Mercante di Venezia,
una delle opere più note di Shakespeare. La storia è nota: siamo a
Venezia, è il XVI secolo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano,
vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per
corteggiarla degnamente chiede al suo carissimo amico Antonio, il
mercante di Venezia, tremila ducati in prestito. Antonio non può
prestargli il denaro poiché ha investito in traffici marittimi.
Garantirà per lui presso Shylock/Silvio Orlando, usuraio ebreo, che non
sopporta lo stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo
abbassare il tasso d'interesse nella città. Nonostante ciò, Shylock
accorda il prestito a Bassanio. L'ebreo però, in caso di mancato
pagamento, vuole una libbra della carne di Antonio… richiesta che alla
fine gli si rivolgerà contro.
Nella
messa in scena di Valerio Binasco, però, si indaga profondamente nelle
categorie di ‘bene’ e di ‘male’ fino a rimescolarle: fondamentale
diventa allora lo scontro tra una moltitudine di uguali – i cristiani di
Antonio –, e il singolo diverso – l’ebreo Shylock. Il male c’è, ma è il
denaro in sé. “Nel Mercante tutto gira intorno a un gruppo di
amici – spiega nelle note di regia Binasco – gli eroi di questa storia
non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza fila nella vita. Ma hanno
delle inquietudini. Una spinta che li porta al gesto rischioso.
Tuttavia, il fatto che siano sempre avventure condivise con gli amici fa
di loro degli eroi un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di
leggende. Il testo appare dunque come “una cupa contro-favola”, una
storia che sembra una favola, ma che fa sorridere solo gli adulti,
perché han perso ogni speranza. Noi non dobbiamo cedere a questa
tentazione – continua il regista – anzi: noi dobbiamo fare del mercante
una grande favola, e una festa del teatro. Cioè della speranza.”. E
queste sono le intenzioni.
Quanto alla questione dell’antisemitismo, classica accusa che vien mossa all’opera, con Auden, Binasco ribadisce: “Ne Il Mercante di Venezia
le differenze religiose sono tratteggiate in modo fatuo: non è un
problema di fede, ma di conformismo. L’essenziale, riguardo a Shylock,
non è che sia un eretico o un ebreo, ma che sia un outsider”.
Il Mercante
alla fine è una commedia. Tuttavia a leggerlo si prova anche un certo
cupo disagio: “La terribile, umiliante, meschina sconfitta di Shylock –
prosegue Binasco – giusta o non giusta che sia, mi mette a disagio.
Annuncio fin d’ora che starò dalla sua parte. Del resto, il bene e il
male si spostano di continuo nel corso della pièce. Dipende dalle
circostanze. Questa è una verità moderna e inattaccabile. La verità di
una favola che rivela che non c’è nessuna verità. Eppure la vita può
essere lo stesso una festa. Anche se il giorno stenta ad apparire. E non
è notte né giorno. È l’ora stramba del teatro, quando sorge una luna di
carta, e il vento accarezza le foglie senza fare alcun rumore. Niente
ci ferisce. Nemmeno la vita. Non c’è nulla di più lieve, al mondo, del
nostro essere qui. Insieme. Uguali”.
Con
Silvio Orlando ritroviamo in scena attori che hanno partecipato alle
regie shakespeariane di Binasco, come Andrea Di Casa, Fabrizio Contri,
Milvia Marigliano, Nicola Pannelli. E poi: Fulvio Simone Luglio, Pepe,
Barbara Ronchi, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati. Elena Gigliotti sarà
nel ruolo di Porzia, Sergio Romano in quello di Lancillotto, Andrea di
Casa di Bassanio, mentre Nerissa è interpretata da Milvia Marigliano,
Antonio da Nicola Pannelli.
Del Bimbo Fabrizio
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