giovedì 12 febbraio 2009

Una mostra di Lino Bellia al Circolo Rosselli


Ci sarà il 14 febbraio alle ore 16.30 allo Spazio QCR, Firenze il vernissage della mostra
"I pastelli marini" di Lino Bellia in mostra alla Fondazione Rosselli
Protagonista assoluto dell’esposizione è il mare, custode di ricordi ed emozioni
Firenze, 11 febbraio 2009 – Odori salmastri, umide frescure, vociare di gabbiani. Cielo e mare s’incontrano in una fantasia di colori cipriati. E’ il mare di Lino Bellia, fatto di memorie ed emozioni, in mostra dal 14 febbraio, ore 16,30 allo Spazio QCR, via degli Alfani 101, rosso, fino al 14 marzo 2009.
La personale di Lino Bellia, dal titolo “Pastelli: la luce del cielo, la voce del mare” è un inno al paesaggio marino da cui emergono suggestioni ed emozioni passate come il rumore nenioso che in onde di fitti cordoni si insegue. Che energico su se stesso si attorciglia in fragorose schiume che strappano il sale dell’acqua del mare.
L’artista, come il fotografo con la sua macchina, ferma sulla tela il movimento dell’azione del vento sulle barche in regata che si perdono nei cieli tinti di arancio nella penombra dell’alba o nel pulviscolo dello scirocco sfumati nel viola al tramonto. Quel mare sembra portarsi dentro per sempre un dolore affettuoso e antico, e che fuoriesce in una energica lotta a mani nude contro un venerabile foglio di carta. Tutto questo Bellia riesce a tradurlo in strabilianti giochi cromatici che vanno dal rosso-arancio all’azzurro-viola utilizzando la tecnica del pastello secco.
La cipria colorata del pastello, secondo l’artista, stabilisce un rapporto cantabile con la grana di quella carta che prima taceva. Dopo decenni di acquerello, la pratica del pastello da quattro anni, lo ha portato a sperimentare la pienezza dell’emozione nelle distese del mare, nella sostanza di un sentimento diventato linguaggio.
Nato in una città di mare, Pasquale Bellia - detto Lino nato a Siracusa nel 1952 -, svolge gli studi artistici in una piccola isola costretta dal mare della Magna Grecia: Ortigia. Frequenta il primo anno dell’Accademia delle Belle arti in altra città adagiata sullo Ionio, Catania, per poi venire a Firenze per intraprendere gli studi di Architettura.
Ha fatto parte del gruppo di Architettura Zziggurat di Firenze, che si occupava dell’architettura come “evento globale”, ossia come sistema di comunicazione e campo di espressione multimediale e pluridisciplinare. Da qualche anno ha ripreso l’attività pittorica con maggiore intensità. Ha ripercorso un itinerario di studio e di ricerca orientato ad affinare tecniche e tematiche figurative. È attratto dalla rappresentazione figurativa, ma l’equilibrio della composizione informale (molto prossima al progetto di architettura) lo affascina al contempo.
Nel 2006 ha esposto degli acquerelli dal titolo “Terre toscane” nella mostra organizzata dagli italiani in Australia (città di Cairns) in occasione del 60° anniversario della Costituzione italiana. Ha illustrato il libro AAVV “Storie… non solo cliniche”, ed. Giunti, Firenze 2007. Di recente ha partecipato alla mostra collettiva “Arcipelago”, Firenze, Palazzo Ammannati Pazzi, ottobre 2007. Dal 2003 è editorialista per la rivista "Arte & Arte" edita a Roma, per la quale scrive anche di critica d'arte.
Nicoletta Curradi

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