La manifestazione “DiVini Profumi”, promossa dalla Provincia di Prato, Dalla Camera di Commercio e dalla Strada Medicea dei Vini di Carmignano, ha tagliato nei giorni scorsi il traguardo delle dieci edizioni. Il Consorzio di Carmignano è in costante crescita, con 150 ettari di DocG e 15 produttori (presto saranno 16). Pacchetti turistici di uno o più giorni sono stati dedicati agli appassionati del vino, permettendo di immergersi nell’arte, nella natura e nell’enogastronomia. Oltre a vari eventi, come “Sapori nel chiostro”, a San Francesco, è stato indetto un concorso per le scuole dal titolo “Vesti il Carmignano” con le etichette celebrative del decennale. L’etichetta vincente è andata a decorare una bottiglia di cartapesta alta ben 3 metri e realizzata dall’Associazione La Briglia di Vaiano.
Numerosi giornalisti specializzati, enologi ed operatori del settore si sono ritrovati tra fine maggio e i primi di giugno a “La Borriana”, splendido agriturismo, alla storica Tenuta di Capezzana di proprietà della nobile famiglia Contini Bonacossi, alla Fattoria di Bacchereto e all’Azienda Agricola Pratesi per visite alle cantine, e degustazioni guidate, approfondendo la conoscenza del territorio di Carmignano. E’ emerso che il Carmignano anche quest’anno conferma la precocità tipica della zona: 10-15 giorni di anticipo rispetto alle zone più altre del Chianti Classico. E’ un po’ presto per esprimere giudizi sulla qualità del prodotto, ma i primi svinati appaiono molto profumati, con ottime acidità, colori vivi pure nei sangiovese, ottima maturità dei tannini, anche se la gradazione alcolica è un po’ elevata. Il Carmignano è un vino che vanta una grande storia risalente a Caterina dei Medici nel XVI secolo, fino ad arrivare a Cosimo III che impose norme severe per la vendemmia, delimitando la zona di produzione e creando così il primo esempio di Doc. E’ la prima DocG italiana, inestimabile per la provincia di Prato e rilanciata con successo, appunto dieci anni fa, sul mercato mondiale.
Fabrizio Del Bimbo
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