Dal 20 dicembre 2008 all’8 marzo 2009 è aperta un’interessante mostra nella Biblioteca Monumentale del Museo di San Marco a Firenze, con l’intento di presentare due dipinti sconosciuti del Beato Angelico recentemente riconsiderati e studiati, e adesso tornati a far parte del patrimonio artistico italiano.Sono due tavolette che riproducono due Santi Domenicani, anzi due Beati in odore di santità, come rivela la raggiera intorno all’aureola.. Uno è San Vincenzo Ferrer (allora ancora Beato), l’altro, il Beato Giordano di Sassonia, uno dei più illustri religiosi dell’Ordine. Le due tavolette sono state scoperte e riconosciute come opera dell’Angelico solo nel 2006 in Inghilterra, dove si trovavano in una proprietà inglese, inconsapevole del loro vero valore. Alla fine del 2006 è stato reso noto dallo studioso Michael Liversidge il loro ritrovamento in una pubblica conferenza al British Institute: è stata quindi riconosciuta l’affinità delle tavolette con le altre sei figure di Santi, oggi dispersi in vari musei italiani e stranieri, di cui è accertata la provenienza dalla smembrata Pala di San Marco. Le caratteristiche dello stile, l’impostazione prospettica, la qualità pittorica dei due dipinti rendevano inconfutabile l’attribuzione all’Angelico. Il loro ritrovamento permetteva inoltre di ipotizzare una ricostruzione dell’assetto originario della Pala di San Marco, che fu la prima del Rinascimento fiorentino, voluta da Cosimo il Vecchio e da suo fratello Lorenzo come manifesto del loro mecenatismo e del loro prestigio politico e culturale. La Pala fu smembrata a causa delle Soppressioni napoleoniche. Attraverso alterne vicende le tavolette sono state acquistate dalla Soprintendenza fiorentina, grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e sono iniziati gli studi, le ricerche e le indagini scientifiche, a cura dell’Opificio delle Pietre Dure e del CNR, sulla tecnica esecutiva, sullo stato di conservazione e sugli interventi anche dei pannelli centrali della Pala. Queste indagini aumentano la conoscenza dell’opera e della sua genesi e permettono di formulare ipotesi più concrete e supportate dall’appartenenza delle parti all’insieme, anche in vista di un futuro, indispensabile restauro dell’opera. La mostra delle tavolette è corredata da un notevole apparato informativo-didattico.
“L’ANGELICO RITROVATO. STUDI E RICERCHE PER LA PALA DI SAN MARCO”
Museo di San Marco Biblioteca Monumentale Piazza San Marco Firenze
Fino all’8 marzo 2009
Nicoletta Curradi
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